Biogon 21 > Elmarit 21 : facciamo finta di fare sul serio
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- Roberto Piero Ottavi
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Biogon 21 > Elmarit 21 : facciamo finta di fare sul serio
Dunque, come promesso ho fatto le prove cercando di fare sul serio e cioè:
-M8 su cavalletto
-Bilanciamento del bianco su daylight manuale
-Esposizione in manuale
-Sensibilità impostata 160 Iso
-Scatti a f/2,8 e a f/5,6 con entrambe le ottiche
-Condizioni meteo di m...
Anche se la giornata è infatti decisamente impietosa (e la scena inquadrata è di poca fantasia) queste sono le mie impressioni:
Non si notano dominanti di colore e i muri grigi tenuti volutamente ai bordi dell'inquadratura sembrano fatti apposta per avere quasi un grigio neutro 18% di riferimento. L'Elmarit 21 preasferico (sn.3.576.817) e il Biogon (sn.15.551.036) si comportano cromaticamente in maniera molto, molto simile.
L'apertura massima del Biogon Zeiss e leggermente inferiore al dichiarato 1:2,8 e io azzarderei almeno 1:3 scarso perchè, a parità di diaframma impostato, con l'Elmarit risultava acceso solo il pallino centrale mentre con il Biogon, a parità di tempo, restava leggermente accesa anche la freccina della sottoesposizione.
Entrambi si comportano egregiamente sia ai bordi che al centro del sensore, forse il Biogon è leggermente più contrastato e questo lo fa ingannevolmente apparire più nitido.
Non ho notato piattezza in nessuno dei due ed anzi il mio amato basilico in primissimo piano contribuisce ad apprezzare una certa finezza nella separazione dei piani in entrambe le ottiche.
Ho invece notato una discreta vignettatura agli angoli in entrambi, più marcata ovviamente a tutta apertura ma presente comunque anche a f/5,6 dove non dovrebbe già più esserci...
Il campo inquadrato è notevolmente minore nel Biogon e quindi o l'Elmarit è un 19/20 oppure il Biogon è almeno un 22, non si scappa, e propenderei per la seconda ipotesi.
In sintesi due ottiche tra le quali vince, in rapporto prezzo qualità, il Biogon Zeiss senza ombra di dubbio, cromaticamente si equivalgono, sotto il profilo della distorsione ritengo eccellenti entrambi in quanto correttissimi.
A netto sfavore del Biogon un angolo di campo nettamente inferiore all'Elmarit ed una minor apertura delle ombre che tendono ad essere molto più leggibili nel Leica.
Ecco gli scatti del mio modestissimo home made test.
Elmarit 21 Leica a f/2,8
Biogon 21 Zeiss a f/2,8
Elmarit 21 Leica a f/5,6
Biogon 21 Zeiss a f/5,6
Mi sembra che si ridimensionino molto le impressioni di Alberto come pure tutte le critiche buttate lì forse con troppa fretta ma si ridimensionano secondo me anche determinati entusiasmi perchè un 21 uno lo compera soprattutto per l'angolo di campo e se questo è più vicino ad un 24 che a un 21...
Comunque si tratta, nel caso dello Zeiss CV, di una scelta che può trovare ampia giustificazione se si fa riferimento esclusivamente al costo del nuovo perchè non dimentichiamoci che allo stesso prezzo dello Zeiss nuovo (che appena usciti dal negozio nuovo non è purtroppo già più) si può acquistare un Elmarit preasferico come il mio e ben tenuto come il mio, allora il gioco, secondo me, non vale più la candela soprattutto pensando ad una eventuale futura rivendita dell'ottica.
Ciao
-M8 su cavalletto
-Bilanciamento del bianco su daylight manuale
-Esposizione in manuale
-Sensibilità impostata 160 Iso
-Scatti a f/2,8 e a f/5,6 con entrambe le ottiche
-Condizioni meteo di m...
Anche se la giornata è infatti decisamente impietosa (e la scena inquadrata è di poca fantasia) queste sono le mie impressioni:
Non si notano dominanti di colore e i muri grigi tenuti volutamente ai bordi dell'inquadratura sembrano fatti apposta per avere quasi un grigio neutro 18% di riferimento. L'Elmarit 21 preasferico (sn.3.576.817) e il Biogon (sn.15.551.036) si comportano cromaticamente in maniera molto, molto simile.
L'apertura massima del Biogon Zeiss e leggermente inferiore al dichiarato 1:2,8 e io azzarderei almeno 1:3 scarso perchè, a parità di diaframma impostato, con l'Elmarit risultava acceso solo il pallino centrale mentre con il Biogon, a parità di tempo, restava leggermente accesa anche la freccina della sottoesposizione.
Entrambi si comportano egregiamente sia ai bordi che al centro del sensore, forse il Biogon è leggermente più contrastato e questo lo fa ingannevolmente apparire più nitido.
Non ho notato piattezza in nessuno dei due ed anzi il mio amato basilico in primissimo piano contribuisce ad apprezzare una certa finezza nella separazione dei piani in entrambe le ottiche.
Ho invece notato una discreta vignettatura agli angoli in entrambi, più marcata ovviamente a tutta apertura ma presente comunque anche a f/5,6 dove non dovrebbe già più esserci...
Il campo inquadrato è notevolmente minore nel Biogon e quindi o l'Elmarit è un 19/20 oppure il Biogon è almeno un 22, non si scappa, e propenderei per la seconda ipotesi.
In sintesi due ottiche tra le quali vince, in rapporto prezzo qualità, il Biogon Zeiss senza ombra di dubbio, cromaticamente si equivalgono, sotto il profilo della distorsione ritengo eccellenti entrambi in quanto correttissimi.
A netto sfavore del Biogon un angolo di campo nettamente inferiore all'Elmarit ed una minor apertura delle ombre che tendono ad essere molto più leggibili nel Leica.
Ecco gli scatti del mio modestissimo home made test.
Elmarit 21 Leica a f/2,8
Biogon 21 Zeiss a f/2,8
Elmarit 21 Leica a f/5,6
Biogon 21 Zeiss a f/5,6
Mi sembra che si ridimensionino molto le impressioni di Alberto come pure tutte le critiche buttate lì forse con troppa fretta ma si ridimensionano secondo me anche determinati entusiasmi perchè un 21 uno lo compera soprattutto per l'angolo di campo e se questo è più vicino ad un 24 che a un 21...
Comunque si tratta, nel caso dello Zeiss CV, di una scelta che può trovare ampia giustificazione se si fa riferimento esclusivamente al costo del nuovo perchè non dimentichiamoci che allo stesso prezzo dello Zeiss nuovo (che appena usciti dal negozio nuovo non è purtroppo già più) si può acquistare un Elmarit preasferico come il mio e ben tenuto come il mio, allora il gioco, secondo me, non vale più la candela soprattutto pensando ad una eventuale futura rivendita dell'ottica.
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
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- Alberto Bari
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Caro Roberto, questa volta non sono d'accordo!
"Mi sembra che si ridimensionino molto le impressioni di Alberto "
Come ho già avuto modo di scriverti nell'ultimo post relativo al mio test, il 21/2,8 Elmarit con i pernetti da me utilizzato per la prova è DIFFERENTE da quello utilizzato da te con paraluce a mollette!
Si tratta di due ottiche con prestazioni molto diverse fra loro, quella testata da te mi risulta essere splendida, mentre quella che ho utilizzato io ha una resa decisamente inferiore!
Non si possono quindi equiparare i due risultati, da quello che noto nel tuo test le immagini sono pressochè identiche, sempre che non si cerchi il pelo nell'uovo, quindi lo Zeiss vince per il prezzo che nuovo equivale al Leica usato.
Nel mio test il Leica ne esce sconfitto sia sotto il profilo del prezzo sia sotto quello delle prestazioni!
Sarebbe interessante un test fra i due Leica per avvalorare la mia tesi, ma se A è uguale a B (i due Zeiss), C(il tuo Leica a mollette) è uguale ad A e D(il Leica a pernetti)è inferiore a B, deduco che D è inferiore a C!!!
Dato avvalorato da Ferzetti quando scrive :
"Più luminoso del precedente Superangulon 3,4 / 21 (1/2 stop); essendo un retrofocus con il gruppo ottico ben distanziato dal piano focale, oltre ad una ridotta vignettatura permette la misurazione TTL del sistema M.
In due esemplari della prima partita la saturazione cromatica si è rivelata molto buona, non eccezionale come quella del Superangulon, ma alto è stato il grado di contrasto. La migliore resa è stata ottenuta alle medie distanze, riscontrando però una evidente tolleranza sulla risolvenza.
Nella prova di altri esemplari di produzione successiva (serie 1989 priva dei due pernetti esterni), l'Elmarit 21 ha rivelato una risolvenza eccellente per tutto il campo. Elevata è stata la brillantezza unita alla resa dei dettagli nelle ombre, dovuta ad una migliore eliminazione dei riflessi interni. Assente la distorsione fino agli angoli."
Come tu ben sai non si tratta di voci di corridoio ma di dati di fatto!!!
Ne consegue, ribadisco, che i due test non sono assimilabili!
Come ho già avuto modo di scriverti nell'ultimo post relativo al mio test, il 21/2,8 Elmarit con i pernetti da me utilizzato per la prova è DIFFERENTE da quello utilizzato da te con paraluce a mollette!
Si tratta di due ottiche con prestazioni molto diverse fra loro, quella testata da te mi risulta essere splendida, mentre quella che ho utilizzato io ha una resa decisamente inferiore!
Non si possono quindi equiparare i due risultati, da quello che noto nel tuo test le immagini sono pressochè identiche, sempre che non si cerchi il pelo nell'uovo, quindi lo Zeiss vince per il prezzo che nuovo equivale al Leica usato.
Nel mio test il Leica ne esce sconfitto sia sotto il profilo del prezzo sia sotto quello delle prestazioni!
Sarebbe interessante un test fra i due Leica per avvalorare la mia tesi, ma se A è uguale a B (i due Zeiss), C(il tuo Leica a mollette) è uguale ad A e D(il Leica a pernetti)è inferiore a B, deduco che D è inferiore a C!!!
Dato avvalorato da Ferzetti quando scrive :
"Più luminoso del precedente Superangulon 3,4 / 21 (1/2 stop); essendo un retrofocus con il gruppo ottico ben distanziato dal piano focale, oltre ad una ridotta vignettatura permette la misurazione TTL del sistema M.
In due esemplari della prima partita la saturazione cromatica si è rivelata molto buona, non eccezionale come quella del Superangulon, ma alto è stato il grado di contrasto. La migliore resa è stata ottenuta alle medie distanze, riscontrando però una evidente tolleranza sulla risolvenza.
Nella prova di altri esemplari di produzione successiva (serie 1989 priva dei due pernetti esterni), l'Elmarit 21 ha rivelato una risolvenza eccellente per tutto il campo. Elevata è stata la brillantezza unita alla resa dei dettagli nelle ombre, dovuta ad una migliore eliminazione dei riflessi interni. Assente la distorsione fino agli angoli."
Come tu ben sai non si tratta di voci di corridoio ma di dati di fatto!!!
Ne consegue, ribadisco, che i due test non sono assimilabili!
- Roberto Piero Ottavi
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E troppo complicato... A+B-C=AB-BD...
Rifai comunque i test come li ho fatti io e sono convinto che, Ferzetti e pernetti o meno e versione dell'Elmarit pure, sono convinto che differenze cromatiche non ne troverai.
E' colpa della macchina e dell'esposizione automatica, credimi.
Ne riparliamo, ciao
Rifai comunque i test come li ho fatti io e sono convinto che, Ferzetti e pernetti o meno e versione dell'Elmarit pure, sono convinto che differenze cromatiche non ne troverai.
E' colpa della macchina e dell'esposizione automatica, credimi.
Ne riparliamo, ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
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- Alberto Bari
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Non stavo discutendo in merito al cromatismo, ma mi riallacciavo a tutte gli altri fattori da me espressamente citati nell'ultimo post realtivo al mio test.
Il cromatismo è il dato più evidente del mio test, ma dipende molto probabilmente da un bilanciamento errato da parte della fotocamera, gli altri parametri, al contrario, dipendono al 100% dalle ottiche prese in esame, ed è qui che le differenze si notano e contano!
Inoltre il cromatismo, oltre ad essere modificabile in sede di postproduzione, è ininfluente nel BN, mentre gli altri parametri influiscono nel BN in maniera determinante!
Il cromatismo è il dato più evidente del mio test, ma dipende molto probabilmente da un bilanciamento errato da parte della fotocamera, gli altri parametri, al contrario, dipendono al 100% dalle ottiche prese in esame, ed è qui che le differenze si notano e contano!
Inoltre il cromatismo, oltre ad essere modificabile in sede di postproduzione, è ininfluente nel BN, mentre gli altri parametri influiscono nel BN in maniera determinante!
Sul cromatismo sono d'accordo con Roberto (ma lo è anche Alberto): la differenza l'ha fatta il bilanciamento del bianco.
Però anche in questa il Biogon sembra più pulito.
Se le immagini che ha postato RPO non sono dei crop allora in quella a tutta apertura la maggiore nitidezza dello Zeiss è lampante, persino a monitor. Non mi sembra soltanto contrasto, ma anche risolvenza.
E' vero che lo Zeiss si svaluta di più, ma le ottiche si comprano per usarle e non sono d'accordo sul fatto di scendere a compromessi (parlo ovviamente di chi preferisce l'immagine Zeiss) in vista di un maggior ricavo futuro.
Senza considerare che proprio per questo nei banchi dell'usato il Biogon potrebbe essere un vero affare.
Per la plasticità e il senso di rilievo a monitor non vedo differenze, ma l'mmagine dell'Elmarit mi sembra più scura.
Comunque confronto interessante, grazie ad entrambi!
Ciao!
Però anche in questa il Biogon sembra più pulito.
Se le immagini che ha postato RPO non sono dei crop allora in quella a tutta apertura la maggiore nitidezza dello Zeiss è lampante, persino a monitor. Non mi sembra soltanto contrasto, ma anche risolvenza.
E' vero che lo Zeiss si svaluta di più, ma le ottiche si comprano per usarle e non sono d'accordo sul fatto di scendere a compromessi (parlo ovviamente di chi preferisce l'immagine Zeiss) in vista di un maggior ricavo futuro.
Senza considerare che proprio per questo nei banchi dell'usato il Biogon potrebbe essere un vero affare.
Per la plasticità e il senso di rilievo a monitor non vedo differenze, ma l'mmagine dell'Elmarit mi sembra più scura.
Comunque confronto interessante, grazie ad entrambi!
Ciao!
Solo per aggiungere alcune considerazioni:
1) la versione del 21 preasferico senza pernetti è lievemente ma avvertibilmente superiore alla versione con
2) la differenza di esposizione può dipendere dalla maggiore vignettatura dello zeiss che riduce la luminosità effettiva
3) la risolvenza dello zeiss, per quelle che sono state le mie prove, è lievemente superiore a tutta apertura, controbilanciata da una maggiore vignettatura
4) non credo che lo zeiss, vista la scarsa disponibilità, si svaluterà più di tanto, anche se io prenderei il Leica usato per l'uso principale sull'analogico e lo zeiss sul digitale. La scelta migliore sulla M8 resta in ogni caso il 21 asferico Leica.
Attendo di poter provare lo zeiss 21/4.5, che a mio avviso potrebbe essere una ottima soluzione per chi non necessità di apertura elevate.
1) la versione del 21 preasferico senza pernetti è lievemente ma avvertibilmente superiore alla versione con
2) la differenza di esposizione può dipendere dalla maggiore vignettatura dello zeiss che riduce la luminosità effettiva
3) la risolvenza dello zeiss, per quelle che sono state le mie prove, è lievemente superiore a tutta apertura, controbilanciata da una maggiore vignettatura
4) non credo che lo zeiss, vista la scarsa disponibilità, si svaluterà più di tanto, anche se io prenderei il Leica usato per l'uso principale sull'analogico e lo zeiss sul digitale. La scelta migliore sulla M8 resta in ogni caso il 21 asferico Leica.
Attendo di poter provare lo zeiss 21/4.5, che a mio avviso potrebbe essere una ottima soluzione per chi non necessità di apertura elevate.
- Gianni Rivetti
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- Iscritto il: gio mag 10, 2007 4:18 pm
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21 mm.
Credo, che cercherò un Leica usato, non troppo vecchio, oppure mi dissanguerò acquistandolo nuovo, in fondo il 28 mm ( su M8) è l'obiettivo che userei di più.
Complimenti a tutti.
Ciao Gianni
Complimenti a tutti.
Ciao Gianni
Anch'io avrei bisogno di chiarire la cosa, perchè ritengo che chi mi ha venduto la versione con i pernetti, sapendo le peripezie che ho avuto per comprare un Elmarit 21, se ci fosse stata una versione migliore o migliorata, mi avrebbe informato, a meno che anche lui non ne fosse a conoscenza o ritenesse la cosa ininfluente.1cesar ha scritto:Davvero? quanti ne hai provati?
Ciao
Quindi per favore chi sa parli e se c'è una fasciia intermedia che magari ha ancora i pernetti, ma già ha le migliorie ottiche, lo dica, anche perchè il mio 21 con i cornini, per il poco che l'ho provato mi ha soddisfatto.
- Roberto Piero Ottavi
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I pernetti non c'entrano niente,il 21 preAsph. primo tipo è eccezionale
Non sono d'accordo.
Io li ho provati entrambi, così come ho avuto e usato l'asferico: il primo tipo (quello coi Ferzetti come dice Pernetti) è decisamente mediocre ovviamente dando a questo termine il significato relativo che si può dare ad un obiettivo Leica, l'asferico è stranitido e inciso ma troppo dry per i miei gusti...
L'intermedio con paraluce a mollette è assolutamente il migliore e, fino ad ora, credo ineguagliato anche se, su quattro provati, ho notato sostanziali differenze tra un esemplare ed un altro.
Il mio piccolo test però confronta il Biogon proprio con il miglior 21 Leica e quindi credo che a Cosina si debba fare tanto di cappello seppur con un angolo di ripresa inferiore.
Quando ci si avventura in grandangolari luminosi di questo tipo non sono scherzi.
Ciao
Non sono d'accordo.
Io li ho provati entrambi, così come ho avuto e usato l'asferico: il primo tipo (quello coi Ferzetti come dice Pernetti) è decisamente mediocre ovviamente dando a questo termine il significato relativo che si può dare ad un obiettivo Leica, l'asferico è stranitido e inciso ma troppo dry per i miei gusti...
L'intermedio con paraluce a mollette è assolutamente il migliore e, fino ad ora, credo ineguagliato anche se, su quattro provati, ho notato sostanziali differenze tra un esemplare ed un altro.
Il mio piccolo test però confronta il Biogon proprio con il miglior 21 Leica e quindi credo che a Cosina si debba fare tanto di cappello seppur con un angolo di ripresa inferiore.
Quando ci si avventura in grandangolari luminosi di questo tipo non sono scherzi.
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
Roberto - Site Admin
Sono perfettamente d'accordo con te, dopo averne provati forse una 15ina, con strane fluttuazioni tra esemplari...
Comunque pensavo una cosa, e mi piacerebbe provare i due 21 a pellicola:
Non è che pur avendo lo stesso campo in gradi su 35mm i due 21 ingrandiscano la parte centrale in modo diverso, cosi che il crop 1,33 X della M8 "vede" un minore ingrandimento per poi magari fare scappare i bordi più celermente?? (spiegato male, ma spero di essermi fatto capire)
Dico questo perchè da prova analoga (però a mano libera, quindi meno affidabile...) il 24mm leitz e il 25ZM sembrano avere lo stesso ingrandimento, sembrano due 24 insomma....
Strane cose, se il 21 è un 22-23 e il 25 un 24, a che serve il 21??
Comunque pensavo una cosa, e mi piacerebbe provare i due 21 a pellicola:
Non è che pur avendo lo stesso campo in gradi su 35mm i due 21 ingrandiscano la parte centrale in modo diverso, cosi che il crop 1,33 X della M8 "vede" un minore ingrandimento per poi magari fare scappare i bordi più celermente?? (spiegato male, ma spero di essermi fatto capire)
Dico questo perchè da prova analoga (però a mano libera, quindi meno affidabile...) il 24mm leitz e il 25ZM sembrano avere lo stesso ingrandimento, sembrano due 24 insomma....
Strane cose, se il 21 è un 22-23 e il 25 un 24, a che serve il 21??
Andando per ordine e partendo dalla fine.
Globalmente parlando credo sia corretta e veritiera l'affermazione di RPO,poi come ci ha abituato Leica l'incostanza della produzione porta a delle sorprese.
I 21mm. sono stati per un pò un mio pallino e ne ho provati decine sicuramente più di 50. Fra questi i migliori sono stati i PreAsph intorno i 3.5xx.xxx con una costanza di qualità piuttosto omogenea E due PreAsph. del primissimo tipo,di cui hanno prodotto forse duemila pezzi,che focheggiano fino a 40 cm. (anche se non accoppiati col telemetro) e che oggidì sono ricercati dal collezionismo.
La messa a punto di questi esemplari che ho provato era,forse in virtù di un lotto particolare chiamiamolo di "rappresentanza",stupefacente e particolare allo stesso tempo, con una resa equilibrata e classicamente leicistica.
Forse la leggera flessione successiva si deve imputare a vari fattori,a tentativi di ottimizzazione nella produzione,ricordiamo comunque come dice RPO che siamo sempre in ambito Leica.
...
Se poi mi si chiedono due parole per decrivere il mio 21 ideale,
pur consapevole che la mia è una squisita opinione personale,
seppur non campata in aria,
mi alzo in piedi e puntando l'indice al cielo, avvolto nella purpurea nebbia che avvolge l'Olimpo quando sorge il nuovo giorno,mi schiarisco la voce e declamo:
"Super Angulon f:3,4 Black matr. intorno 2.9xx.xxx (gli ultimi prodotti)"
...ma questa è un'altra storia...
Globalmente parlando credo sia corretta e veritiera l'affermazione di RPO,poi come ci ha abituato Leica l'incostanza della produzione porta a delle sorprese.
I 21mm. sono stati per un pò un mio pallino e ne ho provati decine sicuramente più di 50. Fra questi i migliori sono stati i PreAsph intorno i 3.5xx.xxx con una costanza di qualità piuttosto omogenea E due PreAsph. del primissimo tipo,di cui hanno prodotto forse duemila pezzi,che focheggiano fino a 40 cm. (anche se non accoppiati col telemetro) e che oggidì sono ricercati dal collezionismo.
La messa a punto di questi esemplari che ho provato era,forse in virtù di un lotto particolare chiamiamolo di "rappresentanza",stupefacente e particolare allo stesso tempo, con una resa equilibrata e classicamente leicistica.
Forse la leggera flessione successiva si deve imputare a vari fattori,a tentativi di ottimizzazione nella produzione,ricordiamo comunque come dice RPO che siamo sempre in ambito Leica.
...
Se poi mi si chiedono due parole per decrivere il mio 21 ideale,
pur consapevole che la mia è una squisita opinione personale,
seppur non campata in aria,
mi alzo in piedi e puntando l'indice al cielo, avvolto nella purpurea nebbia che avvolge l'Olimpo quando sorge il nuovo giorno,mi schiarisco la voce e declamo:
"Super Angulon f:3,4 Black matr. intorno 2.9xx.xxx (gli ultimi prodotti)"
...ma questa è un'altra storia...