cos è successo?

si parla di pellicole, processi, materiali, attrezzature, sviluppo, stampa, fotografia analogica

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massimo porracchio
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cos è successo?

Messaggio da massimo porracchio » mer giu 04, 2008 7:15 pm

Ciao a tutti....oggi ho portato il 2° rullo in laboratorio ,ma osservando il rullino vedo tante macchie...cosa potrebbe essere successo?
cè qualcosa della macchina che non va^? grazie x le risposte!!Max

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francesconicastri
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Messaggio da francesconicastri » mer giu 04, 2008 7:27 pm

Sembrano macchie, forse c'è qualcosa che non va al laboratorio....
ma senza vedere il nega non so dirti.

Ciao
Francesco

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massimo porracchio
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Messaggio da massimo porracchio » mer giu 04, 2008 7:32 pm

francesconicastri ha scritto:Sembrano macchie, forse c'è qualcosa che non va al laboratorio....
ma senza vedere il nega non so dirti.

Ciao

il negativo è uscito con tante macchine...cmq adesso gli faccio una foto e la posto

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francesconicastri
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Messaggio da francesconicastri » mer giu 04, 2008 9:52 pm

Pensavo fosse bn normale.
Comunque sembra che il lab abbia combinato qualcosa o che fosse difettosa la pellicola, ma non penso.

Ciao
Francesco

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Messaggio da Andrea Podesta' » mer giu 04, 2008 9:59 pm

Caro Francesco, prova un pò a guardare con un lentino 10X se si tratta di materiale che si è inglobato nella gelatina (solo Tu puoi fare questa verifica ...) potrebbe trattarsi di scaglie di vernice ... se così fosse prova a rilavare per una decina di minuti un pezzetto poco importante di pellicola .... altrimenti ... altro non saprei dirTi ... :cry:
Un saluto

Andrea




... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
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Elia Freddi
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Messaggio da Elia Freddi » mer giu 04, 2008 10:26 pm

Come dice Andrea, se e' materiale esterno semplicemente incollato alla gelatina, con un lavaggio delicato se ne va.

Strano l'alone che circonda i buchi della perforazione laterale, mi fa pensare a qualche problema coi chimici. La butto li', queste particelle potrebbero essere incrostazioni che si sono staccate mentre processavano il tuo rullo oppure i negativi sono caduti per terra!

Certo che un negativo cosi' mi conferma quanto sia meglio sviluppare in casa 8)




Elia

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massimo porracchio
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Messaggio da massimo porracchio » mer giu 04, 2008 11:43 pm

[quote="Elia Freddi"]Come dice Andrea, se e' materiale esterno semplicemente incollato alla gelatina, con un lavaggio delicato se ne va.

Strano l'alone che circonda i buchi della perforazione laterale, mi fa pensare a qualche problema coi chimici. La butto li', queste particelle potrebbero essere incrostazioni che si sono staccate mentre processavano il tuo rullo oppure i negativi sono caduti per terra!

Certo che un negativo cosi' mi conferma quanto sia meglio sviluppare in casa 8)



ecco altri esempi ..........


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Andrea De Sanctis
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Messaggio da Andrea De Sanctis » mer giu 04, 2008 11:56 pm

E' una pellicola cromogenica,quindi sviluppata col processo C 41,e quando il cromogeno è sfruttato oltre ogni limite,anche solo di tempo, si formano dei precipitati,che si attaccano all'emulsione.
Purtroppo oggi,in piena era digitale,i laboratori lavorano(si fa per dire) così.

Ciao
Andrea

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » ven giu 06, 2008 1:35 am

Cambia laboratorio prima possibile.
Ho interpellato mio cugino che ha gestito a Vicenza, per vent'anni, un laboratorio colore professionale e la diagnosi è stata immediata:
-Lo sviluppo cromogeno, portato all'esasperazione dalle eccessive integrazioni e con tutta probabilità al limite del potere di sviluppo, è stato portato a temperatura più elevata per riequilibrare i tempi che altrimenti dovevano essere troppo prolungati ed ha prodotto, nel tempo, un precipitato che l'azoto, insufflato dal fondo per garantire l'agitazione, ha poi trasportato in sospensione depositando la miriade di particelle sul negativo.
-I filtri delle pompe di ricircolo del cromogeno si sono intasati ed hanno provocato un allarme.
-Per verificare l'origine dell'allarme è stato utilizzato un visore a raggi infrarossi non perfettamente schermato come è evidentissimo dall'alone circolare che compare sulla scansione del negativo e dalla "stampa" della perforazione che compare sulla prima foto in b&n che hai pubblicato.
Quel tipo di problema nasce appunto e solo quando la pellicola (che, non dimentichiamoci, viaggia nella sviluppatrice ripiegata in due per motivi di spazio), viene osservata troppo a lungo o troppo da vicino appunto con i soliti sistemi a raggi infrarossi che ogni laboratorio ha nella stanza dove lavorano le sviluppatrici verticali.
Nessun problema alla macchina quindi, ma soltanto un enorme, imperdonabile e purtroppo non rimediabile problema di efficienza e serietà da parte di un laboratorio che dovrebbe chiudere ieri sera e che andrebbe segnalato pubblicamente.
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.

Roberto - Site Admin

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Michele Azzali
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Messaggio da Michele Azzali » ven giu 06, 2008 6:31 pm

Nella foto del gatto però il bianconero è splendido (macchie a parte).
Merito dello scanner?
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!

http://www.photomaz.com/
https://www.instagram.com/photomaz59/

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massimo porracchio
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Messaggio da massimo porracchio » ven giu 06, 2008 7:56 pm

Roberto Piero Ottavi ha scritto:Cambia laboratorio prima possibile.
Ho interpellato mio cugino che ha gestito a Vicenza, per vent'anni, un laboratorio colore professionale e la diagnosi è stata immediata:
-Lo sviluppo cromogeno, portato all'esasperazione dalle eccessive integrazioni e con tutta probabilità al limite del potere di sviluppo, è stato portato a temperatura più elevata per riequilibrare i tempi che altrimenti dovevano essere troppo prolungati ed ha prodotto, nel tempo, un precipitato che l'azoto, insufflato dal fondo per garantire l'agitazione, ha poi trasportato in sospensione depositando la miriade di particelle sul negativo.
-I filtri delle pompe di ricircolo del cromogeno si sono intasati ed hanno provocato un allarme.
-Per verificare l'origine dell'allarme è stato utilizzato un visore a raggi infrarossi non perfettamente schermato come è evidentissimo dall'alone circolare che compare sulla scansione del negativo e dalla "stampa" della perforazione che compare sulla prima foto in b&n che hai pubblicato.
Quel tipo di problema nasce appunto e solo quando la pellicola (che, non dimentichiamoci, viaggia nella sviluppatrice ripiegata in due per motivi di spazio), viene osservata troppo a lungo o troppo da vicino appunto con i soliti sistemi a raggi infrarossi che ogni laboratorio ha nella stanza dove lavorano le sviluppatrici verticali.
Nessun problema alla macchina quindi, ma soltanto un enorme, imperdonabile e purtroppo non rimediabile problema di efficienza e serietà da parte di un laboratorio che dovrebbe chiudere ieri sera e che andrebbe segnalato pubblicamente.
Ciao


Risposta esauriente come al solito...........ti/vi.ringrazio a tutti x le varie risposte!!!!!!

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Messaggio da massimo porracchio » ven giu 06, 2008 7:58 pm

Michele Azzali ha scritto:Nella foto del gatto però il bianconero è splendido (macchie a parte).
Merito dello scanner?
Non so risponderti!!!! ho scattato solo la foto....

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Messaggio da Alberto (muralto) » ven giu 06, 2008 8:13 pm

io lo citerei per danni !! (sperando non sia un tuo amico !)
è ora di piantarla con i danni che fanno i laboratori !!!!
possibile che non debbano mai rispondere degli errori e della noncuranza con la quale trattano i negativi ?!
se non sbaglio devono SOLO ridarti un rullino nuovo...giusto ?
MA ROBA DA MATTI !!
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Messaggio da massimo porracchio » ven giu 06, 2008 8:20 pm

muralto ha scritto:io lo citerei per danni !! (sperando non sia un tuo amico !)
è ora di piantarla con i danni che fanno i laboratori !!!!
possibile che non debbano mai rispondere degli errori e della noncuranza con la quale trattano i negativi ?!
se non sbaglio devono SOLO ridarti un rullino nuovo...giusto ?
MA ROBA DA MATTI !!


La miglior cosa è di non andarci + ..tanto non si conclude nulla!!!!

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Messaggio da Vincenzo Maielli » mer giu 25, 2008 8:56 am

Oltre a cambiare laboratorio, passa al B/N tradizionale. Sviluppare e stampare in proprio non è affatto difficile e la C.O. la si può ricavare in spazi di fortuna. Ora che siamo in piena era digitale, trovare intere camere oscure di qualità a prezzi convenienti è diventato facilissimo. Insomma, come sempre "chi fa da se, fa per tre".
Ciao.
"Un centesimo di secondo di qua, un centesimo di secondo di là, messi uno dietro l'altro non faranno mai più di uno, due, tre secondi rubati all'eternità" Robert Doisneau
Vincenzo (alias Makopokù)

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