il workflow di Salgado...

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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valerio.falzetti
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da valerio.falzetti » dom mag 05, 2013 8:51 pm

Sergius ha scritto:Comunque, ritornando a Salgado, io credo che il motivo del suo workflow sia esclusivamente commerciale.
Considerando come originale il negativo su cui ha trasferito lo scatto digitale, riesce a ottenere
il controllo (anche economico) delle sue stampe. Una cosa è possedere un negativo ed altro un file.
PS: Anche per gli eredi.
Quotissssssimo.

Vale
Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.
Ansel Adams

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Rocco S.
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Rocco S. » dom mag 05, 2013 10:32 pm

Cacchio non ci avevo pensato!!!!
È noi che ci arrovelliamo il cervello sul perché è percome, mentre si tratta di vil denaro?
Rocco
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A volte la vita è meglio di una bella foto.....

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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Michele Azzali » lun mag 06, 2013 3:04 pm

GianlucaMonacelli ha scritto:Vogliamo fare un gruppo Lpassion forum per andare a vedere assieme Salgado a Roma?
Mi picerebbe vedere la mostra. Sul quando e sul come non posso pronunciarmi per il momento. Chiedo però di essere informato su eventuali inziative o 'gruppi di lavoro' :D che dovessero concretizzarsi nei prossimi mesi.
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!

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romanpaolo
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da romanpaolo » mer mag 15, 2013 9:36 pm

Come ha detto il grande MM, ho sfogliato la sua ultima fatica fotografica, "la genesi" e ne sono rimasto stupefatto. Fatto stà che l'ho ordinato immediatamente alla mia libreria fiduciaria.
Immagini fantastiche con un BN ineccepibile, insomma un fotolibro irrinunciabile nel nostro archivio fotografico.
Grazie ancora a Mario per la segnalazione.
Paolo
Ciao a tutti
Paolo

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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da g.caprio » mer mag 15, 2013 9:53 pm

Io vedrò la mostra a metà giugno, se trovo il libro lo comprerò certamente.
Pino

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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da summilux53 » gio mag 16, 2013 12:42 am

Mostra vista e conosciuto di persona ... era presente ! Vale la pena, molte foto di paesaggi estremi come l'antartide e la penisola della Kamchatka .Da quello che ho letto sul libro non è stata esattamente una passeggiata.
ciao Luigi Ricca

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ferroandrea
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da ferroandrea » gio mag 16, 2013 1:36 pm

summilux53 ha scritto:Mostra vista e conosciuto di persona ... era presente !
...che Fortuna, e che invidia, é il fotografo che ammiro di piú, sia per la sua bravura che per l' impegno ambientale.

p.s. per chi volesse si puó scaricare il podcast di una intervista di mezzoretta qui
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/popu ... 621042.mp3
Saluti Andrea

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franco cestaro
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da franco cestaro » gio mag 16, 2013 3:20 pm

Buongiorno sono un "nessuno" qualsiasi, ma per me la basilare differenza fra l'analogico e il digitale è la possibilità (non con tutte le digitali :wink: ) di variare gli ISO in maniera considervole (da 50 a 25000) a seconda della luce e delle situazioni, poi il fatto che per stampare gli ingranditori (forse) sono meglio delle stampanti o dei plotter ed ecco che il wf di Salgado potrebbe essere spiegato!

Nanni Trivellone
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Nanni Trivellone » lun mag 20, 2013 8:29 pm

"El viagiar descanta, ma chi parte mona torna mona" - "Corto Maltese" Hugo Pratt - Gentiluomo di fortuna

amati35
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da amati35 » mer mag 22, 2013 12:27 am

[quote="anfrve"]
p.s. per chi volesse si puó scaricare il podcast di una intervista di mezzoretta qui
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3[/quote]

...molto interessante...

Tra l'altro, alla fatidica domanda "analogico o digitale"? risponde che ha iniziato il progetto Genesis scattando in analogico e che poi ha cambiato perché le sue pellicole erano rovinate dai raggi X degli aeroporti e che è molto contento della facilità di lavoro col digitale ma che, non capendoci nulla di computer, si fa fare delle stampe sulle quali sceglie, come un tempo faceva coi provini, dopodiché fa fare un negativo dell'immagine scelta e la qualità del negativo così ottenuto è ancora migliore che il negativo analogico. Chi stampa non lo dice...

Beh, ovviamente c'è molto altro!
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da roby61r » mer mag 22, 2013 12:52 am

dopo aver visto la mostra a Roma, al di là della bellezza, della perfezione delle foto e del fatto che Salgado è un "grande" , la prima riflessione che ho fatto è la seguente:
si tratta di un progetto che è durato ben otto anni con immagini scattate all'inizio in analogico e poi proseguito in digitale probabilmente con macchine tra loro diverse, in situazioni ambientali e di luce estreme e completamente diverse.
quello che impressiona è la perfetta uniformità di resa di queste 240 opere, sembrano scattate tutte nello stesso tempo....
ergo la qualità del mezzo utilizzato, vedi macchina e obiettivi, con le tecnologie attuali, non conta niente, quello che fà la differenza è il lavoro che viene dopo come post produzione e stampa.
punto
ciao
Roberto

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Joseph Violet
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Joseph Violet » gio mag 23, 2013 12:56 pm

roby61r ha scritto:dopo aver visto la mostra a Roma, al di là della bellezza, della perfezione delle foto e del fatto che Salgado è un "grande" , la prima riflessione che ho fatto è la seguente:
si tratta di un progetto che è durato ben otto anni con immagini scattate all'inizio in analogico e poi proseguito in digitale probabilmente con macchine tra loro diverse, in situazioni ambientali e di luce estreme e completamente diverse.
quello che impressiona è la perfetta uniformità di resa di queste 240 opere, sembrano scattate tutte nello stesso tempo....
ergo la qualità del mezzo utilizzato, vedi macchina e obiettivi, con le tecnologie attuali, non conta niente, quello che fà la differenza è il lavoro che viene dopo come post produzione e stampa.
punto
Direi che questi ultimi due post tagliano definitamente la testa al toro e chiudono qui la discussione!
PS: mu avete fatto venire una voglia di andare a Roma..!
Giuseppe

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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Nanni Trivellone » gio mag 23, 2013 10:59 pm

amati35 ha scritto: si fa fare delle stampe sulle quali sceglie, come un tempo faceva coi provini, dopodiché fa fare un negativo dell'immagine scelta e la qualità del negativo così ottenuto è ancora migliore che il negativo analogico. Chi stampa non lo dice...

Beh, ovviamente c'è molto altro!
questo è il workflow di Salgado, come detto sopra, forse non letto 8) , chi provvede a tutto è il laboratiorio Dupon di Parigi (stampe comprese).
Per la cronaca tutte le foto del progetto Genesis sono state fatte con una Pentax 645. :mrgreen:
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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da GianlucaMonacelli » mar giu 04, 2013 5:03 pm

Domenica sono andato alla mostra con mia figlia di nove anni. Perdonatemi se non sono riuscito a uscire in gruppo ma non riuscivo mai a disimpegnarmi..
E' vero le foto sembrano fatte tutte nello stesso momento per via di una resa cromatica e un lavoro di post produzione (CO o CC) in cui sembrano essere sovrapponibili, certo non nel contenuto.
La mia impressione al di là della notevole qualità documentaristica e qualitativa delle foto è quella di una visione in cui si predilige una compressione tonale dei grigi a favore di un notevole contrasto e della ricerca della nitidezza. Talvolta si ha l'idea di una lavorazione HDR.

La mostra andrebbe vista in due volte per la mole di fotografie che porta alla saturazione.

Bello vedere l'accostamento documentaristico del progetto accompagnato all'elevata qualità di restituzione.
Chissà se qualche immagine è formato leica?
ciao a tutti, Gianluca

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Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da amati35 » mar giu 04, 2013 6:07 pm

Nanni Trivellone ha scritto:
amati35 ha scritto: si fa fare delle stampe sulle quali sceglie, come un tempo faceva coi provini, dopodiché fa fare un negativo dell'immagine scelta e la qualità del negativo così ottenuto è ancora migliore che il negativo analogico. Chi stampa non lo dice...

Beh, ovviamente c'è molto altro!
questo è il workflow di Salgado, come detto sopra, forse non letto 8) , chi provvede a tutto è il laboratiorio Dupon di Parigi (stampe comprese).
Per la cronaca tutte le foto del progetto Genesis sono state fatte con una Pentax 645. :mrgreen:
...Caro Nanni, forse anch'io come Franco da un po' sto sbagliando forum, ma siccome ho letto la fonte in inglese a cui si riferisce il primo post che riassume il workflow, non mi pare di ricordare che vi si dica chi effettivamente stampi su carta le foto di Salgado, né lo dice lui nell'intervista, anche se ovviamente posso sbagliare (del resto, mica ci ha fatto il tutorial del suo workflow: chi faccia il trattamento dei files, e come lo faccia, che poi forse è la parte più importante, Salgado si guarda bene dal divulgarcelo).

Quindi, se ho ripetuto alcune cose già dette sopra, forse non è perché non le avevo lette, ma, magari, per far notare che altre cose, dette sempre qui sopra, erano solo teorie.
Certo non sono stato lì a dire quali fossero le teorie e quali le cose giuste (magari mettendo gli occhialini come fai tu). Ma, appunto... ho veramente sbagliato forum?

Quanto alla macchina usata, Salgado ha dichiarato più volte di usare Leica M, Leica R, Pentax 645 e forse anche altro di cui non sono a conoscenza, ma la cosa interessante dal punto di vista di quel che stiamo discutendo mi pare che non sia la macchina, ma il fatto che (ops - ripeto cose dette sopra!) Salgado abbia dichiarato che i primi scatti di questo progetto li ha fatti in analogico.

...sempre se non ho sbagliato forum e sempre tenendo conto che si fa per chiacchierare eh (tra l'altro ci conosciamo anche, sempre se non ricordo male)...
______Claudio_____

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