PRIMO SVILUPPO - NEOPAN 400
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
PRIMO SVILUPPO - NEOPAN 400
Come avrete capito dal titolo, mi sono dato allo sviluppo-fai-da-te,
cimentandomi con una Fuji Neopan 400,
Kodak D-76 come sviluppo,
Agfa FIX-Ag come fissatore.
Ho cercato di seguire alla lettera tutti i consigli e le varie letture che ho fatto (un grazie a Fabiano che mi ha indirizzato in questa esperienza...),
e il risultato per quanto entusiasmante come esperienza, non lo è altrettanto come risultato, infatti noto uno scarso contrasto (anche se le condizioni di ripresa non erano il massimo, nuvoloso e senza ombre consistenti....) e una sporcizia del negativo al limite della denuncia , con goccie di acqua dappertutto e puntini a gò-gò.
Ecco a voi
Non ho usato nè bagno d'arresto dedicato (solo acqua demineralizzata per 1min. senza rovesciamenti....) nè imbibente per il risciasquo finale (solo sapone neutro ph. 5,5 sbattute energiche.... schiuma.... e risciaquo sotto acqua corrente 10 min. a tank aperta), ho rimosso l'acqua in eccesso passando con due dita il rullo aperto (ma le goccie rimanevano e sono poi rimaste sul negativo),stesura nel box doccia per 12 ore.
Per tutti i bagni ho usato acqua demineralizzata, anche se mi sembra assurdo poi sciaquare sotto l'acqua corrente, che differenza può fare?
Per il momento mi voglio concentrare sul processo di sviluppo per ottenere negativi "puliti" (in seguito rivolgerò l'attenzione sulla resa dei chimici per il tipo di pellicola e condizioni di ripresa) , quale aspetto devo rivedere secondo voi?
cimentandomi con una Fuji Neopan 400,
Kodak D-76 come sviluppo,
Agfa FIX-Ag come fissatore.
Ho cercato di seguire alla lettera tutti i consigli e le varie letture che ho fatto (un grazie a Fabiano che mi ha indirizzato in questa esperienza...),
e il risultato per quanto entusiasmante come esperienza, non lo è altrettanto come risultato, infatti noto uno scarso contrasto (anche se le condizioni di ripresa non erano il massimo, nuvoloso e senza ombre consistenti....) e una sporcizia del negativo al limite della denuncia , con goccie di acqua dappertutto e puntini a gò-gò.
Ecco a voi
Non ho usato nè bagno d'arresto dedicato (solo acqua demineralizzata per 1min. senza rovesciamenti....) nè imbibente per il risciasquo finale (solo sapone neutro ph. 5,5 sbattute energiche.... schiuma.... e risciaquo sotto acqua corrente 10 min. a tank aperta), ho rimosso l'acqua in eccesso passando con due dita il rullo aperto (ma le goccie rimanevano e sono poi rimaste sul negativo),stesura nel box doccia per 12 ore.
Per tutti i bagni ho usato acqua demineralizzata, anche se mi sembra assurdo poi sciaquare sotto l'acqua corrente, che differenza può fare?
Per il momento mi voglio concentrare sul processo di sviluppo per ottenere negativi "puliti" (in seguito rivolgerò l'attenzione sulla resa dei chimici per il tipo di pellicola e condizioni di ripresa) , quale aspetto devo rivedere secondo voi?
Rocco
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A volte la vita è meglio di una bella foto.....
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A volte la vita è meglio di una bella foto.....
Qui la resa mi sembra migliore,
ma la sporcizia è comunque presente!!!
Ho visto che ci sono altri post aperti sull'argomento della pulizia.... ma io sono agli inizi e non so se sto sbagliando qualcosa di veramente elementare...... portate pazienza
ma la sporcizia è comunque presente!!!
Ho visto che ci sono altri post aperti sull'argomento della pulizia.... ma io sono agli inizi e non so se sto sbagliando qualcosa di veramente elementare...... portate pazienza
Rocco
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A volte la vita è meglio di una bella foto.....
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- Andrea Podesta'
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- Località: Genova
.... prima cosa, tanto per dividere la lana dalla seta, tre sono gli indesiderabili che albergano sul/nel Tuo negativo:
1) i pelucchi, genere volatile che si posa in fase di essiccatura o anche dopo, con "consistenza e antipatia" diversa a seconda della fase a cui partecipano.
2) le macchie circolari, (una grande è ben visibile in quest'ultima fotografia) ed è essenzialmente legata al risciacuo finale; di origine calcarea può essere anche rimediata con un secondo lavaggio più accurato.
3) le reazioni chimiche, rappresentate da quei più o meno minuscoli puntini ... (mio incubo ... ), figli a sentir dire, di cattiva pulizia della tank , dei recipienti, dei termometri e di qualunque oggetto venga immerso nel liquido, oltre naturalmente al liquido stesso quando non si prendano le precauzioni che Tu affermi di aver preso. Irrimediabili se non con l'utilizzo spasmodico del mouse ..
Comunque dopo un pò di esperienza la cosa tende a migliorare e con fatica si ottengono risultati che, essendo sudati, gratificano come ogni successo sportivo ...
1) i pelucchi, genere volatile che si posa in fase di essiccatura o anche dopo, con "consistenza e antipatia" diversa a seconda della fase a cui partecipano.
2) le macchie circolari, (una grande è ben visibile in quest'ultima fotografia) ed è essenzialmente legata al risciacuo finale; di origine calcarea può essere anche rimediata con un secondo lavaggio più accurato.
3) le reazioni chimiche, rappresentate da quei più o meno minuscoli puntini ... (mio incubo ... ), figli a sentir dire, di cattiva pulizia della tank , dei recipienti, dei termometri e di qualunque oggetto venga immerso nel liquido, oltre naturalmente al liquido stesso quando non si prendano le precauzioni che Tu affermi di aver preso. Irrimediabili se non con l'utilizzo spasmodico del mouse ..
Comunque dopo un pò di esperienza la cosa tende a migliorare e con fatica si ottengono risultati che, essendo sudati, gratificano come ogni successo sportivo ...
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
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A.P.©
Grazie Andrea per le tue osservazioni, farò tesoro nel prossimo sviluppo, che a questo punto sarà a breve.....
Mi sovviene un dubbio post-partum.....
Nella preparazione dello sviluppo ho inavvertitamente usato acqua fredda, e versato in una unica soluzione tutta la busta, con il risultato che si è depositato sul fondo e cristallizzato.... e per diluirlo ho dovuto usare "la forza"....
Solo dopo averlo lasciato a riposo in un luogo freddo per diverse ore, ho preso la quantità che mi serviva e ho portato la soluzione a 20°, è una procedura corretta?
Ho fatto la stessa cosa per il fissante.
E' possibile che lo sviluppo e/o fissaggio si sia "danneggiato"?
Mi sovviene un dubbio post-partum.....
Nella preparazione dello sviluppo ho inavvertitamente usato acqua fredda, e versato in una unica soluzione tutta la busta, con il risultato che si è depositato sul fondo e cristallizzato.... e per diluirlo ho dovuto usare "la forza"....
Solo dopo averlo lasciato a riposo in un luogo freddo per diverse ore, ho preso la quantità che mi serviva e ho portato la soluzione a 20°, è una procedura corretta?
Ho fatto la stessa cosa per il fissante.
E' possibile che lo sviluppo e/o fissaggio si sia "danneggiato"?
Rocco
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A volte la vita è meglio di una bella foto.....
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- Andrea Podesta'
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- Località: Genova
... sarò breve .... No !
Naturalmente tutti i consigli di "ben operare " tolgono ogni dubbio alla coscienza, ma nella fattispecie "picccoli puntini ", per mia esperienza, anche usando sviluppi liquidi concentrati già preparati , il risultato non cambia.
Naturalmente tutti i consigli di "ben operare " tolgono ogni dubbio alla coscienza, ma nella fattispecie "picccoli puntini ", per mia esperienza, anche usando sviluppi liquidi concentrati già preparati , il risultato non cambia.
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
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A.P.©
Bene....
mi sto leggendo il post aperto da Danio e intuisco che i problemi potrebbero essere analoghi (pelucchi e gocce a parte....),
ma mi sfugge una sintesi "concreta" per persone "normodotate" quale io mi ritengo.
C'è una anima pia che possa fare un piccolo Bignami per chi non ha il tempo di studiare?
mi sto leggendo il post aperto da Danio e intuisco che i problemi potrebbero essere analoghi (pelucchi e gocce a parte....),
ma mi sfugge una sintesi "concreta" per persone "normodotate" quale io mi ritengo.
C'è una anima pia che possa fare un piccolo Bignami per chi non ha il tempo di studiare?
Rocco
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A volte la vita è meglio di una bella foto.....
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Mai usato polveri ma credo che questo procedimento sia la causa dei puntini (residuo di chimico di solito).Rocco S. ha scritto:...Nella preparazione dello sviluppo ho inavvertitamente usato acqua fredda, e versato in una unica soluzione tutta la busta, con il risultato che si è depositato sul fondo e cristallizzato.... e per diluirlo ho dovuto usare "la forza"....
Solo dopo averlo lasciato a riposo in un luogo freddo per diverse ore, ho preso la quantità che mi serviva e ho portato la soluzione a 20°, è una procedura corretta?
Ho fatto la stessa cosa per il fissante.
E' possibile che lo sviluppo e/o fissaggio si sia "danneggiato"?
Ci sarebbero molte cose da dire.
Comunque Andrea ti ha già dato buoni consigli.
Credo comunque che almeno all'inizio la miglior cosa sia usare sviluppi liquidi.
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
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Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
Grazie Riccardo,
data la pellicola Fuji 400 e/o 100, quali chimici mi consiglieresti?
Torno sulla scena del delitto, e come in un flashback ripetuto all'infinito e mi sorgono nuovi dubbi ed incertezze:
1) Conservo i chimici preparati in fustini opachi di detersivo, all'esterno, all'ombra, e con le temperature che oscillano da 0°c a 15°c max, è secondo voi un problema tutto ciò? (Non vorrei metterli in frigo sia per una questione di spazio che per turbe mentali "familiari")
2) Il bagno di arresto deve essere effettuato sempre alla temperatura di procedimento (nel mio caso a 20°C)?
E' sufficiente far riposare il tutto oppure è necessario fare delle inversioni?
(tra l'altro "anziani" sviluppatori ritengono che sia superfluo, e che sia necessario solo in caso di grandi quantità di sviluppo contemporaneo, e non nel caso di una tank alla volta...)
3) LA TEMPERATURA: Nel mio caso devo avere una temperatura costante di 20°C, sono ammesse tolleranze? Se si, qual'è il delta?
Se no, in cosa influisce?
Io ho proceduto in questo modo:
Ho preso tre bottiglie vuote dell'acqua e latte, accuratamente lavate (forse è qui che cade l'asino?) dove ho riposto lo sviluppo, il fissante, l'acqua distillata, ho riempito il lavello con acqua a circa 20-21°C, ho immerso le bottiglie, dopo più di mezzora ho cominciato le operazioni....
4) Ho SICURAMENTE sbagliato la fase del lavaggio, infatti mi sono accorto solo adesso che prima ho messo il sapone e dopo ho risciacquato per 10min, ergo la difficoltà di eliminare le gocce in eccesso,
mi sembra di aver capito che la "saponata" o "aceto" o "imbibente" bisogna metterlo poco prima di estrarre la bobinatrice dalla tank e subito eliminare l'acqua, usando le mani, giusto?
C'è qualche errore marchiano in tutto ciò?
Grazie a tutti per il supporto....
data la pellicola Fuji 400 e/o 100, quali chimici mi consiglieresti?
Torno sulla scena del delitto, e come in un flashback ripetuto all'infinito e mi sorgono nuovi dubbi ed incertezze:
1) Conservo i chimici preparati in fustini opachi di detersivo, all'esterno, all'ombra, e con le temperature che oscillano da 0°c a 15°c max, è secondo voi un problema tutto ciò? (Non vorrei metterli in frigo sia per una questione di spazio che per turbe mentali "familiari")
2) Il bagno di arresto deve essere effettuato sempre alla temperatura di procedimento (nel mio caso a 20°C)?
E' sufficiente far riposare il tutto oppure è necessario fare delle inversioni?
(tra l'altro "anziani" sviluppatori ritengono che sia superfluo, e che sia necessario solo in caso di grandi quantità di sviluppo contemporaneo, e non nel caso di una tank alla volta...)
3) LA TEMPERATURA: Nel mio caso devo avere una temperatura costante di 20°C, sono ammesse tolleranze? Se si, qual'è il delta?
Se no, in cosa influisce?
Io ho proceduto in questo modo:
Ho preso tre bottiglie vuote dell'acqua e latte, accuratamente lavate (forse è qui che cade l'asino?) dove ho riposto lo sviluppo, il fissante, l'acqua distillata, ho riempito il lavello con acqua a circa 20-21°C, ho immerso le bottiglie, dopo più di mezzora ho cominciato le operazioni....
4) Ho SICURAMENTE sbagliato la fase del lavaggio, infatti mi sono accorto solo adesso che prima ho messo il sapone e dopo ho risciacquato per 10min, ergo la difficoltà di eliminare le gocce in eccesso,
mi sembra di aver capito che la "saponata" o "aceto" o "imbibente" bisogna metterlo poco prima di estrarre la bobinatrice dalla tank e subito eliminare l'acqua, usando le mani, giusto?
C'è qualche errore marchiano in tutto ciò?
Grazie a tutti per il supporto....
Ultima modifica di Rocco S. il sab gen 08, 2011 3:17 pm, modificato 1 volta in totale.
Rocco
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- Andrea Podesta'
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- Località: Genova
Grazie Riccardo,
data la pellicola Fuji 400 e/o 100, quali chimici mi consiglieresti?
io uso chimici Rollei e Tetenal...
1) Conservo i chimici preparati in fustini opachi di detersivo, all'esterno, all'ombra, e con le temperature che oscillano da 0°c a 15°c max, è secondo voi un problema tutto ciò? (Non vorrei metterli in frigo sia per una questione di spazio che per turbe mentali "familiari")
Dipende dal chimico, altri sapranno darti indicazioni più precise i Kodak non li conosco, però all'esterno non mi sembra proprio il caso e nemmeno la conservazione in fusti di detersivo anche se lavati.
Sono sicuro che residui chimici restano lo stesso.
2) Il bagno di arresto deve essere effettuato sempre alla temperatura di procedimento (nel mio caso a 20°C)?
E' sufficiente far riposare il tutto oppure è necessario fare delle inversioni?
(tra l'altro "anziani" sviluppatori ritengono che sia superfluo, e che sia necessario solo in caso di grandi quantità di sviluppo contemporaneo, e non nel caso di una tank alla volta...)
Direi proprio di si alla stessa temperatura.
Uso il Citrin della Rollei per un minuto con almeno 3 capovolgimenti.
Secondo me è necessario e pure 2 min di lavaggio (sempre a 20°) pre-sviluppo.
3) LA TEMPERATURA: Nel mio caso devo avere una temperatura costante di 20°C, sono ammesse tolleranze? Se si, qual'è il delta?
Se no, in cosa influisce?
Io ho proceduto in questo modo:
Ho preso tre bottiglie vuote dell'acqua e latte, accuratamente lavate (forse è qui che cade l'asino?) dove ho riposto lo sviluppo, il fissante, l'acqua distillata, ho riempito il lavello con acqua a circa 20-21°C, ho immerso le bottiglie, dopo più di mezzora ho cominciato le operazioni....
Ripeto che non conosco i chimici Kodak ma anche se fosse ammessa qualche tolleranza i risultati migliori li ottieni con la temperatura costante.
Meglio se misurata con un termometro di precisione nella brocca (quelle adatte non bottiglie qualsiasi lavate ne fusti di detersivo... riprogramma il tutto, credimi è meglio) e poi versata nella tank.
C'è qualche errore marchiano in tutto ciò?
direi di si... ma non ti scoraggiare... le partenze sono sempre difficili.
Ciao
data la pellicola Fuji 400 e/o 100, quali chimici mi consiglieresti?
io uso chimici Rollei e Tetenal...
1) Conservo i chimici preparati in fustini opachi di detersivo, all'esterno, all'ombra, e con le temperature che oscillano da 0°c a 15°c max, è secondo voi un problema tutto ciò? (Non vorrei metterli in frigo sia per una questione di spazio che per turbe mentali "familiari")
Dipende dal chimico, altri sapranno darti indicazioni più precise i Kodak non li conosco, però all'esterno non mi sembra proprio il caso e nemmeno la conservazione in fusti di detersivo anche se lavati.
Sono sicuro che residui chimici restano lo stesso.
2) Il bagno di arresto deve essere effettuato sempre alla temperatura di procedimento (nel mio caso a 20°C)?
E' sufficiente far riposare il tutto oppure è necessario fare delle inversioni?
(tra l'altro "anziani" sviluppatori ritengono che sia superfluo, e che sia necessario solo in caso di grandi quantità di sviluppo contemporaneo, e non nel caso di una tank alla volta...)
Direi proprio di si alla stessa temperatura.
Uso il Citrin della Rollei per un minuto con almeno 3 capovolgimenti.
Secondo me è necessario e pure 2 min di lavaggio (sempre a 20°) pre-sviluppo.
3) LA TEMPERATURA: Nel mio caso devo avere una temperatura costante di 20°C, sono ammesse tolleranze? Se si, qual'è il delta?
Se no, in cosa influisce?
Io ho proceduto in questo modo:
Ho preso tre bottiglie vuote dell'acqua e latte, accuratamente lavate (forse è qui che cade l'asino?) dove ho riposto lo sviluppo, il fissante, l'acqua distillata, ho riempito il lavello con acqua a circa 20-21°C, ho immerso le bottiglie, dopo più di mezzora ho cominciato le operazioni....
Ripeto che non conosco i chimici Kodak ma anche se fosse ammessa qualche tolleranza i risultati migliori li ottieni con la temperatura costante.
Meglio se misurata con un termometro di precisione nella brocca (quelle adatte non bottiglie qualsiasi lavate ne fusti di detersivo... riprogramma il tutto, credimi è meglio) e poi versata nella tank.
C'è qualche errore marchiano in tutto ciò?
direi di si... ma non ti scoraggiare... le partenze sono sempre difficili.
Ciao
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
riccardox.2@libero.it
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Manuel Alvarez Bravo
- Andrea Podesta'
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- Iscritto il: mer giu 13, 2007 9:07 pm
- Località: Genova
.... ripeto, i puntini sono presenti anche con "comportamenti morali irreprensibili" ma conservare in contenitori da detersivo (usati ?) ove a detta di naso sentirai ancora presenti "effluvi al last dei caraibi" e condire il tutto in bottiglie di "grasso appena munto" è un modo per rendere impossibile un approccio pseudo scientifico al problema; và bene la sperimentazione, ma solo quando, a risultato ottenuto, per ricompensare il mio impegno nei Tuoi confronti, aprirai un post con il problema risolto, dal titolo: "hai mai provato con "un impasto di sardine" ?
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Ok.... ok,
ho chiesto a voi proprio per imparare, e nessuno più di me vuole riuscire nel migliore dei modi in questa faccenda......
il fatto è che non sono riuscito a trovare i contenitori adatti da nessun fotografo, che alla richiesta hanno tutti strabuzzato gli occhi, come se stessi parlando di cose dell'altro secolo.....
Le bottiglie a soffietto possono andare bene e quante ne dovrei avere?
Altra domanda, non del tutto scontata per me è, come fate a portare in temperatura dei chimici già preparati?
ho chiesto a voi proprio per imparare, e nessuno più di me vuole riuscire nel migliore dei modi in questa faccenda......
il fatto è che non sono riuscito a trovare i contenitori adatti da nessun fotografo, che alla richiesta hanno tutti strabuzzato gli occhi, come se stessi parlando di cose dell'altro secolo.....
Le bottiglie a soffietto possono andare bene e quante ne dovrei avere?
Altra domanda, non del tutto scontata per me è, come fate a portare in temperatura dei chimici già preparati?
Rocco
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- Andrea De Sanctis
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- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
Ecco questo post potrebbe dare tante cose da dire ai digitalisti, un invito ad usare la camera chiara ,ma non sarò certo io ad approfittarne.
Lo sviluppo di un negativo non è una operazione difficile,a condizione che siano rispettate le seguenti condizioni:
1) Pulizia,pulizia,ed ancora pulizia,usare acqua deionizzata,l'ideale sarebbe la distillata ottenuta per osmosi inversa,i puntini bianchi sono depositi di solfuri,non solfiti,come detto da Riccardo,che sono bianchi,e quindi sarebbero neri sul positivo.
2) Un minimo di attrezzatura è necessaria,caraffe graduate,bottiglie in vetro scuro,imbuto,termometro di precisione
3) Quando si prepara il D 76,ma questo vale per tutti gli sviluppi in polvere, bisogna partire da acqua ad almeno 50°C,la dissoluzione dei componenti deve essere completa,ed il bagno finale deve essere limpidissimo,ovviamente aspettare che si raffreddi prima di usarlo.
4) La temperatura,durante il processo, deve essere costante,preferibilmente a 20°C,a costo di usare un bagno maria,dal quale estrarre la tank solo per i capovolgimenti.
5) L’arresto è indispensabile.
6) Il fissaggio deve essere fresco,verificare sempre con la coda della pellicola che sia attivo,cioè che questa schiarisca rapidamente.
7) Il lavaggio deve essere accurato,molto utile il sistema Ilford,più volte descritto in questa sezione del forum,poi un minuto in acqua distillata con un paio di gocce d’imbibente,va bene anche lo shampo neutro.
8 ) L’ambiente dove si mette ad asciugare la pellicola deve essere privo di polvere,se si usa il bagno, far scorrere per alcuni minuti l’acqua calda della doccia,in modo che il vapore catturi la polvere,se invece si usa altro locale,bagnare prima il pavimento,in modo che la polvere si depositi a terra.
Ciao
Lo sviluppo di un negativo non è una operazione difficile,a condizione che siano rispettate le seguenti condizioni:
1) Pulizia,pulizia,ed ancora pulizia,usare acqua deionizzata,l'ideale sarebbe la distillata ottenuta per osmosi inversa,i puntini bianchi sono depositi di solfuri,non solfiti,come detto da Riccardo,che sono bianchi,e quindi sarebbero neri sul positivo.
2) Un minimo di attrezzatura è necessaria,caraffe graduate,bottiglie in vetro scuro,imbuto,termometro di precisione
3) Quando si prepara il D 76,ma questo vale per tutti gli sviluppi in polvere, bisogna partire da acqua ad almeno 50°C,la dissoluzione dei componenti deve essere completa,ed il bagno finale deve essere limpidissimo,ovviamente aspettare che si raffreddi prima di usarlo.
4) La temperatura,durante il processo, deve essere costante,preferibilmente a 20°C,a costo di usare un bagno maria,dal quale estrarre la tank solo per i capovolgimenti.
5) L’arresto è indispensabile.
6) Il fissaggio deve essere fresco,verificare sempre con la coda della pellicola che sia attivo,cioè che questa schiarisca rapidamente.
7) Il lavaggio deve essere accurato,molto utile il sistema Ilford,più volte descritto in questa sezione del forum,poi un minuto in acqua distillata con un paio di gocce d’imbibente,va bene anche lo shampo neutro.
8 ) L’ambiente dove si mette ad asciugare la pellicola deve essere privo di polvere,se si usa il bagno, far scorrere per alcuni minuti l’acqua calda della doccia,in modo che il vapore catturi la polvere,se invece si usa altro locale,bagnare prima il pavimento,in modo che la polvere si depositi a terra.
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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- Andrea Podesta'
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- Iscritto il: mer giu 13, 2007 9:07 pm
- Località: Genova
Rocco S. ha scritto:Ok.... ok,
ho chiesto a voi proprio per imparare, e nessuno più di me vuole riuscire nel migliore dei modi in questa faccenda......
il fatto è che non sono riuscito a trovare i contenitori adatti da nessun fotografo, che alla richiesta hanno tutti strabuzzato gli occhi, come se stessi parlando di cose dell'altro secolo.....
Le bottiglie a soffietto possono andare bene e quante ne dovrei avere?
Altra domanda, non del tutto scontata per me è, come fate a portare in temperatura dei chimici già preparati?
... il tono si adegua allo spirito delle provocazioni ; se non metto faccine è perchè dò per scontato il fantasma delle stesse ....
... Le bottiglie a soffietto possono anche andar bene , il n° è alla "bisogna" e visto il prezzo si può tenerne due o tre di scorta ....
La temperatura si ottiene facilmente, per un uso domestico con un litro di acqua deminetalizzata nel frigo (insospettabile ... ), o con il pentolino del bagno maria di buona memoria in inverno (naturalmente non partendo dal frigo ... )
Ultima modifica di Andrea Podesta' il sab gen 08, 2011 3:58 pm, modificato 1 volta in totale.
Un saluto
Andrea
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