Anche in questo caso gli anni che separano il mio Elmar 50/3,5 a baionetta dal corpo M9 che ho in prova non sono certamente pochi: il mio Elmar è del 1954 (uno dei primi prodotti per la neonata M3) e la macchina, lo sappiamo tutti, è del 2009 quindi fanno giusto 55 anni.
Il fidato e mai tramontato "tripletto" mostra anche sul sensore tutte le caratteristiche particolari che facevano e fanno tuttora riconoscere gli scatti fatti con questo glorioso obiettivo già anche soltanto guardando i negativi.
Immagini sempre straordinariamente pulite, una punta di troppo di contrasto se usato con forti luci ma assolutamente straordinario in presenza del sole velato o in situazioni di ombra, fotogrammi che sembrano incisi da un coltellino svizzero, sfuocato tipicamente Leitz-Wetzlar, apoteosi di gamma tonale se usato tra f/4 ed f/5,6.
Quattro "misere" lenti di cui due incollate tra loro (da qui il soprannome di "tripletto") che hanno fatto la fortuna di Leitz e più in generale della Leica, più di 323.000 esemplari prodotti di cui soltanto 13.200 nella versione a baionetta cui si debbono aggiungere gli altri 58.000 circa che uscirono montati sulle Leica con ottica fissa.
Insomma più di 380.000 pezzi nella storia di Leitz-Leica con uno schema comunque ripreso nella versione più luminosa 1:2,8 che è rimasto in produzione fino al mese scorso, costituiscono numericamente il record assoluto tra tutte le ottiche mai prodotte da Leitz-Leica in un secolo di vita.
Era diventato più luminoso, le scritte sui barilotti si erano adeguate alla nuova grafica delle ottiche attuali e resta un Grande obiettivo ma io ritengo il "vero" Elmar quello di luminosità 1:3,5 così "Bressoniano" sia nell'uso che nella resa assolutamente inconfondibile e differente da qualsiasi altra ottica.
Questi sono alcuni scatti sulla M9, senza alcuna pretesa di voler rappresentare nulla di fotograficamente pregevole, con l'unico scopo di confermare non solo la totale compatibilità ottico-meccanica (attenti solo a lasciare preferibilmente l'ottica sempre nella sua posizione di lavoro e quindi estratta completamente e bloccata) ma anche e soprattutto per sottolineare che l'Emar 50/3,5 - anche quando usato sul sensore di M9 - conserva tutta la poesia e le atmosfere che ha sempre regalato, ai Grandi della fotografia come a quelli, come me, immensamente più limitati.
Un Grande Obiettivo cui il sistema M9 rende giustizia in tutti i sensi.
Tutti gli scatti sono da jpg-fine nativo e non sono stati ovviamente toccati se non per il ridimensionamento.
Ciao
M9+Elmar 50/3,5 - Auto - 640 ISO

M9+Elmar 50/3,5 - Auto - 640 ISO - Crop della precedente

M9+Elmar 50/3,5 - Auto - 640 ISO

M9+Elmar 50/3,5 - Auto - 640 ISO

M9+Elmar 50/3,5 - Auto - 640 ISO

M9+Elmar 50/3,5 - Auto - 640 ISO

M9+Elmar 50/3,5 - Auto - 640 ISO
