Semistand
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- Emilio Vendramin
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Semistand
Debbo sviluppare un rullo 135 con HC-110 in semistand.
Userò una diluizione 1+100
Farò un prelavaggio
Farò agitazione continua il primo minuto e poi un capovolgimento ai minuti 5 - 15 - 30.
Tutto ciò premesso la durata complessiva corretta del processo (fase di sviluppo) è 45 oppure 60 minuti?
In rete ho trovato molte indicazioni sul tempo di sviluppo, ma purtroppo, contraddittorie.
Chi dice 39, chi 45, chi 60 minuti con il metodo che ho descritto sopra.
Non ho esperienze con la tecnica semistand.
Se rovino rullo da sviluppare non mi suicideró ma .......
Grazie per i vostri consigli.
Userò una diluizione 1+100
Farò un prelavaggio
Farò agitazione continua il primo minuto e poi un capovolgimento ai minuti 5 - 15 - 30.
Tutto ciò premesso la durata complessiva corretta del processo (fase di sviluppo) è 45 oppure 60 minuti?
In rete ho trovato molte indicazioni sul tempo di sviluppo, ma purtroppo, contraddittorie.
Chi dice 39, chi 45, chi 60 minuti con il metodo che ho descritto sopra.
Non ho esperienze con la tecnica semistand.
Se rovino rullo da sviluppare non mi suicideró ma .......
Grazie per i vostri consigli.
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
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Re: Semistand
In generale tutti i procedimenti di questa tipologia funzionano per esaurimento locale differenziato dello sviluppo a contatto con gli alogenuri diversamente esposti, sviluppando subito (ed esaurendosi) le alte luci, e prendendosi "tutto il tempo" per sviluppare a fondo le ombre.
La curva sensitometrica viene così drasticamente deformata, "sollevandosi", rispetto a quella di uno sviluppo standard, nelle ombre, e schiacciandosi verso le alte luci.
Lo dico così: si passa da un andamento "quasi rettilineo" ad un andamento parabolico della curva HD.
Proprio a causa di tale comportamento, lo stand è molto meno sensibile dei metodi standard rispetto agli sbalzi di temperatura, ma anche alla "taratura fine" dei tempi; un'ora, o cinquanta minuti, o un'ora e un quarto: poco cambia: le ombre si stabilizzano perché si avvicinano asintoticamente alla curva a gamma infinito, mentre le luci sviluppano poco perché nel frattempo, localmente, a causa dell'elevata diluizione "è finito il carburante.
Ora: il semi stand ha un comportamento meno drastico in tal senso, ma certe caratteristiche di base del metodo restano vere: per una prima sperimentazione, penso dunque che 39', o 45', cambi poco.
Cercando comunque di non enfatizzare troppo la deformazione della curva di cui sopra, se dovessi tentare io, non andrei oltre i 30', magari anticipando la terza agitazione intorno al minuto 25.
In ogni caso fai una soluzione abbondante: ferma restando la diluizione, riempi la tank quanto puoi (diciamo 6-700 cc?), sennò oltre all'effetto semi stand rischi un'ulteriore compressione tonale, da esaurimento complessivo dell'energia del pochissimo rivelatore complessivamente usato: calcola che secondo Covington (http://www.covingtoninnovations.com/hc110/) per sviluppare consistentemente una pellicola, servono 6cc di liquido concentrato.
Facci sapere: come immagino avrai capito, ho svariate perplessità circa questo metodo, ma resto "galileianamente" disponibile a ricredermi davanti all'evidenza di bei risultati sperimentali.
La curva sensitometrica viene così drasticamente deformata, "sollevandosi", rispetto a quella di uno sviluppo standard, nelle ombre, e schiacciandosi verso le alte luci.
Lo dico così: si passa da un andamento "quasi rettilineo" ad un andamento parabolico della curva HD.
Proprio a causa di tale comportamento, lo stand è molto meno sensibile dei metodi standard rispetto agli sbalzi di temperatura, ma anche alla "taratura fine" dei tempi; un'ora, o cinquanta minuti, o un'ora e un quarto: poco cambia: le ombre si stabilizzano perché si avvicinano asintoticamente alla curva a gamma infinito, mentre le luci sviluppano poco perché nel frattempo, localmente, a causa dell'elevata diluizione "è finito il carburante.
Ora: il semi stand ha un comportamento meno drastico in tal senso, ma certe caratteristiche di base del metodo restano vere: per una prima sperimentazione, penso dunque che 39', o 45', cambi poco.
Cercando comunque di non enfatizzare troppo la deformazione della curva di cui sopra, se dovessi tentare io, non andrei oltre i 30', magari anticipando la terza agitazione intorno al minuto 25.
In ogni caso fai una soluzione abbondante: ferma restando la diluizione, riempi la tank quanto puoi (diciamo 6-700 cc?), sennò oltre all'effetto semi stand rischi un'ulteriore compressione tonale, da esaurimento complessivo dell'energia del pochissimo rivelatore complessivamente usato: calcola che secondo Covington (http://www.covingtoninnovations.com/hc110/) per sviluppare consistentemente una pellicola, servono 6cc di liquido concentrato.
Facci sapere: come immagino avrai capito, ho svariate perplessità circa questo metodo, ma resto "galileianamente" disponibile a ricredermi davanti all'evidenza di bei risultati sperimentali.
Ciao Luciano
- Emilio Vendramin
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Re: Semistand
Aggiornamento.
Ho sviluppato un rullo 135 di Adox Silvermax.
Rulllo che in fase di ripresa potrebbe aver avuto dei problemi.
Infatti lo avevo utilizzato per provare una M3 appena arrivata.
Per l'esposizione, durante una passeggiata sull apsiggia e poi un giro in città, volendo "viaggiare leggero" non avevo portato un esposimetro estermo ma mi ero affidato alla mia esperienza (leggi regola del 16).
Così, invece di eseguire lo sviluppo con le modalità consuete, ho scelto la tecnica che ho travato "ribattezzata" come semistand (ma non so se questa denominazione sia poi corretta) della quale avevo letto potesse "perdonare" esposizioni non troppo "ortodosse".
Dico subito che il risultato si è rivelato superiore ad ogni più rosea aspettativa.
La maggor parte dei fotogrammi sono stampabili (a parte due o tre dove l'esposizione l'ho proprio sbagliata, ma di brutto) ma soprattutto la banda perforata del rullino è perfettemente trasparente con le scritte di fabbrica ben visibili.
Non ho uno scanner e quiendi non posso far vedere il risultato, ma solo raccontarlo.
Ed ecco come ho operato.
Caricato il rullo in una tank da circa 500 cc, ho eseguito un prelavaggio con acqua, agitazione continua per cinque minuti.
Ho preparato la soluzione con 500cc di acqua e 5cc di sviluppo HC-110 puro.
Ho versato nella tank e agitato per un minuto.
Poi ho eseguito un solo capovolgimento ai minuti 16, 31 e 46, battendo ogni volta il fodo della tank per rimuovere eventuali bolle d'aria.
Ho interrotto il processo al minuto 50.
Per la durata dello sviluppo ho controllato la temperatura che, stante la tank ferma e l'ambiente chiuso, si è mantenuta sempre a 20 °C.
Non ho usato il bagno di arresto ma mi sono limitato ad un lavaggio di un paio di minuti con acqua.
Il resto è stato normale amministrazione (fissaggio, lavaggio finale, imbibente, asciugatura).
Insomma, funziona.
Ho sviluppato un rullo 135 di Adox Silvermax.
Rulllo che in fase di ripresa potrebbe aver avuto dei problemi.
Infatti lo avevo utilizzato per provare una M3 appena arrivata.
Per l'esposizione, durante una passeggiata sull apsiggia e poi un giro in città, volendo "viaggiare leggero" non avevo portato un esposimetro estermo ma mi ero affidato alla mia esperienza (leggi regola del 16).
Così, invece di eseguire lo sviluppo con le modalità consuete, ho scelto la tecnica che ho travato "ribattezzata" come semistand (ma non so se questa denominazione sia poi corretta) della quale avevo letto potesse "perdonare" esposizioni non troppo "ortodosse".
Dico subito che il risultato si è rivelato superiore ad ogni più rosea aspettativa.
La maggor parte dei fotogrammi sono stampabili (a parte due o tre dove l'esposizione l'ho proprio sbagliata, ma di brutto) ma soprattutto la banda perforata del rullino è perfettemente trasparente con le scritte di fabbrica ben visibili.
Non ho uno scanner e quiendi non posso far vedere il risultato, ma solo raccontarlo.
Ed ecco come ho operato.
Caricato il rullo in una tank da circa 500 cc, ho eseguito un prelavaggio con acqua, agitazione continua per cinque minuti.
Ho preparato la soluzione con 500cc di acqua e 5cc di sviluppo HC-110 puro.
Ho versato nella tank e agitato per un minuto.
Poi ho eseguito un solo capovolgimento ai minuti 16, 31 e 46, battendo ogni volta il fodo della tank per rimuovere eventuali bolle d'aria.
Ho interrotto il processo al minuto 50.
Per la durata dello sviluppo ho controllato la temperatura che, stante la tank ferma e l'ambiente chiuso, si è mantenuta sempre a 20 °C.
Non ho usato il bagno di arresto ma mi sono limitato ad un lavaggio di un paio di minuti con acqua.
Il resto è stato normale amministrazione (fissaggio, lavaggio finale, imbibente, asciugatura).
Insomma, funziona.
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
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Re: Semistand
Ciao Emilio,
contento che sia andata bene, nonostante una pellicola poco standard, e l'esposizione ad esperienza, che evidentemente hai molto ben gestito.
Per i motivi già discussi, il metodo aiuta certamente a "tenere tutto dentro": se c'è abbastanza esposizione nelle ombre, lo sviluppo risulta esuberante, e se ci sono alte luci crude e abbaglianti, non diventano nero pece ma restano di un bel grigio confortevole.
L'effetto tonale è un po' un'estremizzazione dell'effetto degli sviluppi molto compensatori, come D76 puro, o meglio ancora gli sviluppi "solo metolo", tipo il D-23.
Comunque alla fine, quello che conta è la foto stampata; tutto il resto è carburante per le nostre discussioni.
contento che sia andata bene, nonostante una pellicola poco standard, e l'esposizione ad esperienza, che evidentemente hai molto ben gestito.
Per i motivi già discussi, il metodo aiuta certamente a "tenere tutto dentro": se c'è abbastanza esposizione nelle ombre, lo sviluppo risulta esuberante, e se ci sono alte luci crude e abbaglianti, non diventano nero pece ma restano di un bel grigio confortevole.
L'effetto tonale è un po' un'estremizzazione dell'effetto degli sviluppi molto compensatori, come D76 puro, o meglio ancora gli sviluppi "solo metolo", tipo il D-23.
Comunque alla fine, quello che conta è la foto stampata; tutto il resto è carburante per le nostre discussioni.
Ciao Luciano
- Emilio Vendramin
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Re: Semistand
Oltre la possibilità di ottenere buone stampe, importante che il "..... carburante per le nostre discussioni....." non manchi
Ad ogni modo sono particolarmente, in questo caso, che ci sia stato un "happy end"
Ad ogni modo sono particolarmente, in questo caso, che ci sia stato un "happy end"
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
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