Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Qui tutti gli interventi che riguardano stampanti, carte, profili, flussi lavoro ecc ecc

Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba

Avatar utente
Emilio Vendramin
Site Admin
Messaggi: 8987
Iscritto il: mar ago 28, 2007 6:53 pm
Località: Ancona
Contatta:

Re: Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Messaggio da Emilio Vendramin » mar set 27, 2016 9:43 am

Paolo Aufieri ha scritto:L'elasticità che permette il digitale in fase di ripresa e post-produzione abbinata alla raffinatezza di una stampa argentica...non mi sembra poco!!
Credo che questa sia la risposta giusta.

P.S. Comunque ho una buona "elasticità" anche con la pellicola - che uso in via prioritaria - e per i frutti della post produzione, che comunque avviene anche con la stampa nanalogica (scleta della carta, del grado di contrasto, mascerature, bruciature, taglio in fase di stampa e chi più ne ha più ne metta) direci che si possono avere curando molto la fase di ripresa.
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/

Avatar utente
Ivan61
Messaggi: 2816
Iscritto il: mar mar 22, 2016 1:35 pm
Località: Merano
Contatta:

Re: Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Messaggio da Ivan61 » mar set 27, 2016 10:55 am

Paolo Aufieri ha scritto:L'elasticità che permette il digitale in fase di ripresa e post-produzione abbinata alla raffinatezza di una stampa argentica...non mi sembra poco!!
Io credo che oggi si possono fare eccellenti stampe da plotter su carta fotografica del tutto simile alla carta tradizionale, ormai si trova anche la baritata per cui non vedo il vantaggio in termini ne qualitativi né di operatività. In sostanza a mio avviso o si fa una scelta romantica con stampa chimica partendo dalla pellicola o si sta sul digitale in toto, comprendo più chi (come faccio anche io) digitalizza le proprie pellicole (ad esempio motivo di archiviazione), ma poi se voglio una stampa torno al l'ingranditore ed agli acidi il processo inverso mi sembra quasi il vorrei ma ......ovviamente un parere del tutto personale ed ognuno fa bene a fare le scelte che ritiene più opportune per lui, quello che conta è il risultato


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Avatar utente
Marco Pampaloni
Messaggi: 4058
Iscritto il: sab set 20, 2008 2:18 pm
Località: Okinawa, Japan
Contatta:

Re: Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Messaggio da Marco Pampaloni » mer set 28, 2016 9:39 am

Certamente sono percorsi e pareri personali..per esempio a me la cosa piace perché io odio la stampa digitale non per la qualità ma per tutto il lavoro di calibrazione e profili colore che ci sta dietro che reputo più un processo "matematico" che propriamente fotografico.

Inviato dal mio HUAWEI SCL-L21 utilizzando Tapatalk
I should have never switched from whiskey to martinis - H.Bogart
ciao a tutti
Marco

Avatar utente
castorino
Messaggi: 845
Iscritto il: gio ott 20, 2011 2:20 pm
Località: Delta del Po
Contatta:

Re: Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Messaggio da castorino » sab ott 01, 2016 2:50 pm

Caro Marco, ci sono stampanti commerciali con tre gradazioni di nero, più eventualmente il nero opaco per cui se uno vuole stampare il digitale in bianco e nero non deve fare nessuna profilatura dei colori e neppure rischia di ritrovarsi con del metamerismo, certo per ottenere dei buoni risultati un poca di pratica ci vuole, ma non dirmi che in camera oscura bastano 10 minuti per imparare! Ciao Rino
Gastone Dissette
E' facile non fare nulla, il difficile è farlo bene|

Avatar utente
Marco Pampaloni
Messaggi: 4058
Iscritto il: sab set 20, 2008 2:18 pm
Località: Okinawa, Japan
Contatta:

Re: Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Messaggio da Marco Pampaloni » dom ott 02, 2016 9:52 pm

Si certo quando stampavo usavo una Epson proprio con 3 neri e usavo il driver epson dedicato al bianco e nero ma comunque prima facevo soft proofing e in ogni caso avevo calibrato ogni tipo di carta che usavo con lo Spyder print.
Mi dispiace ma la stampa digitale inkjet per quanto mi riguarda è veramente noiosa e poco gratificante nel suo processo, mentre i risultati certamente possono essere di primo livello.

Inviato dal mio HUAWEI SCL-L21 utilizzando Tapatalk
I should have never switched from whiskey to martinis - H.Bogart
ciao a tutti
Marco

Avatar utente
Joseph Violet
Messaggi: 1615
Iscritto il: lun apr 20, 2009 1:58 am
Contatta:

Re: Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Messaggio da Joseph Violet » mar ott 04, 2016 10:32 pm

Nel mio piccolo:
una stampa non tradizionale di una scansione da pellicola se ben fatta conserva la qualità dell'argentico
una stampa non tradizionale di un file digitale conserva tutti i pregi e anche le brutture di un file digitale
una stampa tradizionale di un file digitale conserva tutti i pregi e anche le brutture di un file digitale (ma la consistenza fisica è piu piacevole)
una stampa tradizionale da pellicola conserva tutto quello che cìè da conservare
ciao ciao
Giuseppe

http://www.heillandigallery.ch


"La felicità, e credo anche la verità, non la trovò in capo al mondo, ma nel suo giardino"

Emergent
Messaggi: 10
Iscritto il: mar mar 22, 2016 8:30 pm

Re: Giulio Limongelli e la stampa Fine Art

Messaggio da Emergent » ven nov 18, 2016 12:14 pm

Seghe su seghe su seghe...ok la definizione letterale, ma ad un centro punto quello che conta è la fruizione.
Due immagini le leggo allo stesso modo, sia che si tratti di stampa inkjet che di stampa da ingranditore.
Spero che il buon Limongelli, per onestà intellettuale, non parli di film, quando guarda un prodotto cinematografico...a meno che non si tratti di proiezione da pellicola!

Rispondi