Negativi piagati da macchie chimiche
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Aggiornamento.... anzi: eureka!
Dopo aver provato:
- 5 acque diverse (rubinetto, osmosi, purificata, distillata, demineralizzata di due marche diverse)
- 3 sviluppi diversi (Ilfosol 3, HC-110, ID-11) combinati in soluzione con tutte le acque di cui sopra
- 2 fissaggi diversi (Tetenal e Rapid Fixer) combinati in soluzione con tutte le acque di cui sopra
- 2 imbibenti diversi
- prelavaggio e non
- lavaggio recipienti in candeggina, lavastoviglie, solo acqua bollente, con detersivo liquido per piatti
- filtraggio di tutti i liquidi con garza
- vari protocolli di risciacquo
- non ricordo quante altre variabili nel processo di sviluppo
Ho continuato a riscontrare, in quantità ed ubicazioni imprevedibili e senza riuscire ad isolare neanche lontanamente la causa, le maledettissime macchie...
Poi mi è venuto in mente che l'estate scorsa, quando appendevo ad asciugare i negativi nella zona non condizionata della mansarda con temperature superiori a 40°, il problema era inesistente o si presentava in misura estremamente limitata.
Allora ho assemblato un essicatore fatto in casa per asciugare le pellicole direttamente sulle spirali dopo il risciacquo.
E' costruito con tubo PVC per idraulica, filtro antipolvere tratto dal ritaglio di una sacchetto da aspirapolvere e un asciugacapelli.
Per ottenere risultati ottimali devo perfezionare il protocollo (temperatura e velocità dell'aria, distanza entrata aria-spirale), ma il fenomeno è ormai ridotto ad una media di meno di una decina di puntini per fotogramma, mentre prima ne avevo anche più di 100.
Tra l'altro, ormai si manifestano in modo consistente quasi esclusivamente nei fotogrammi finali del rullino che - essendo nella zona esterna del tubo, vicino alle sue pareti - sono investiti da un flusso d'aria molto più limitato.
Quindi, sono certo che il problema si veniva a determinare in fase di asciugatura, e che abbreviarla/effettuarla a temperatura elevata lo fa scomparire.
Ciò non toglie che la sua causa vera potrebbe essere anteriore, e che si dovrebbe poter asciugare senza problemi la pellicola anche a 20°.
Fatto sta che, dopo averle provate veramente tutte e toccato picchi di frustrazione davvero insopportabili, non mi pare vero di poter scansionare rullini molto vicini alla perfezione.
Grazie ancora a tutti per il cortese supporto!
Dopo aver provato:
- 5 acque diverse (rubinetto, osmosi, purificata, distillata, demineralizzata di due marche diverse)
- 3 sviluppi diversi (Ilfosol 3, HC-110, ID-11) combinati in soluzione con tutte le acque di cui sopra
- 2 fissaggi diversi (Tetenal e Rapid Fixer) combinati in soluzione con tutte le acque di cui sopra
- 2 imbibenti diversi
- prelavaggio e non
- lavaggio recipienti in candeggina, lavastoviglie, solo acqua bollente, con detersivo liquido per piatti
- filtraggio di tutti i liquidi con garza
- vari protocolli di risciacquo
- non ricordo quante altre variabili nel processo di sviluppo
Ho continuato a riscontrare, in quantità ed ubicazioni imprevedibili e senza riuscire ad isolare neanche lontanamente la causa, le maledettissime macchie...
Poi mi è venuto in mente che l'estate scorsa, quando appendevo ad asciugare i negativi nella zona non condizionata della mansarda con temperature superiori a 40°, il problema era inesistente o si presentava in misura estremamente limitata.
Allora ho assemblato un essicatore fatto in casa per asciugare le pellicole direttamente sulle spirali dopo il risciacquo.
E' costruito con tubo PVC per idraulica, filtro antipolvere tratto dal ritaglio di una sacchetto da aspirapolvere e un asciugacapelli.
Per ottenere risultati ottimali devo perfezionare il protocollo (temperatura e velocità dell'aria, distanza entrata aria-spirale), ma il fenomeno è ormai ridotto ad una media di meno di una decina di puntini per fotogramma, mentre prima ne avevo anche più di 100.
Tra l'altro, ormai si manifestano in modo consistente quasi esclusivamente nei fotogrammi finali del rullino che - essendo nella zona esterna del tubo, vicino alle sue pareti - sono investiti da un flusso d'aria molto più limitato.
Quindi, sono certo che il problema si veniva a determinare in fase di asciugatura, e che abbreviarla/effettuarla a temperatura elevata lo fa scomparire.
Ciò non toglie che la sua causa vera potrebbe essere anteriore, e che si dovrebbe poter asciugare senza problemi la pellicola anche a 20°.
Fatto sta che, dopo averle provate veramente tutte e toccato picchi di frustrazione davvero insopportabili, non mi pare vero di poter scansionare rullini molto vicini alla perfezione.
Grazie ancora a tutti per il cortese supporto!
Alessandro
Il perfetto viaggiatore non conosce la propria destinazione (Lao Tsu)
http://www.alessandrosaponaro.com
Instagram: a.saponaro.photography
https://www.flickr.com/photos/130082956@N04/
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
grazie Alessandro,
interessantissima la tua esperienza e grazie per la condivisione.
Magari alla prossima occasione di incontro dal vivo poi mi spieghi meglio il tuo "brevetto".
Accetti prenotazioni e offerte d'acquisto?
ciao a tutti
marco
interessantissima la tua esperienza e grazie per la condivisione.
Magari alla prossima occasione di incontro dal vivo poi mi spieghi meglio il tuo "brevetto".
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la migliore macchina fotografica del mondo è quella che si ha con sè al momento di scattare la foto.
proverbio fotografico cinese
marco
http://marcoeugenio52.blogspot.it
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- Paolo Aufieri
- Messaggi: 2433
- Iscritto il: sab lug 25, 2009 10:50 am
- Località: Novara
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Veramente una stranezza quello che ti succede! io lascio i miei negativi appesi nel box doccia dopo aver acceso la doccia con il box chiuso per 5-6 minuti con acqua calda, il vapora porta le particelle eventuali verso il basso..quindi li appendo lì e me li dimentico anche per 24 ore!!
Ciao
Paolo Aufieri
Paolo Aufieri
- Andrea Podesta'
- Messaggi: 3988
- Iscritto il: mer giu 13, 2007 9:07 pm
- Località: Genova
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
.... oltre alla fase finale che ci descrivi, quali sono le scelte che hai fatto in fase di sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio ? ... così da esser certo di partire ad armi pari ...
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
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A.P.©
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Usi una sola macchina fotografica o più macchine? Succede con tutte?
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Appena avrò terminato gli esperimenti e sarò giunto a definire un protocollo di asciugatura affidabile, se è di interesse posso pubblicare un tutorial su come realizzarlo.marcobia ha scritto:grazie Alessandro,
interessantissima la tua esperienza e grazie per la condivisione.
Magari alla prossima occasione di incontro dal vivo poi mi spieghi meglio il tuo "brevetto".
Accetti prenotazioni e offerte d'acquisto?
ciao a tutti
marco
Con te si potrebbe fare uno scambio essicatore contro stampe
Alessandro
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- Emilio Vendramin
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Mi sembra un'ottima idea.13Promet ha scritto:...
Appena avrò terminato gli esperimenti e sarò giunto a definire un protocollo di asciugatura affidabile, se è di interesse posso pubblicare un tutorial su come realizzarlo.
Con te si potrebbe fare uno scambio essicatore contro stampe
Quando sarai pronto parliamone.
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
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- prabolin
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- Località: valle di fiemme trentino
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Sulla scia di Paolo, anche per me il tutto ha qualcosa che sfugge alla comprensione, troppo macchinoso oltretutto; ho sempre saputo, e di conseguenza agito in tal senso, che le turbolenze d'aria portano polvere nel migliore dei casi, e quindi mi sono sempre adoperato evitando correnti, girod'aria, sbattimenti vari assicurando il negativo nel box doccia lasciandolo asciugare la notte. In anni di lavoro non ho mai avuto problemi nè col 35mm. nè col medio formato. Ultimo lavaggio per due minuti in acqua distillata con imbibente.
roberto brazzoduro
roberto brazzoduro
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
L'ultima volta ho proceduto così (pellicola Tmax 100):Andrea Podesta' ha scritto:.... oltre alla fase finale che ci descrivi, quali sono le scelte che hai fatto in fase di sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio ? ... così da esser certo di partire ad armi pari ...
- prelavaggio in acqua 15 minuti agitando ogni 5
- sviluppo in HC-110, tank Paterson solo sciacquata in acqua bollente corrente per 5 minuti in occasione dei due precedenti sviluppi
- bagno d'arresto Ilfostop come da istruzioni
- fissaggio in Tetenal Superfix Plus (6 minuti - tre capovolgimenti ogni minuto) da soluzione da 1 litro composta circa un mese fa e riutilizzata per tre rullini (avendo l'accortezza di utilizzare una graza per filtrare il ritorno dalla tank al recipiente di conservazione)
- risciacquo secondo protocollo Ilford (5-10-20 inversioni in tre risciacqui successivi riempiendo la tank)
- bagno 10 minuti in imbibente Kodak Photoflo (girare ogni 3 minuti con alberino in dotazione alla tank o a mano, non capovolgere o sbattere per evitare formarsi di schiuma)
- dopo aver estratto la spirale dalla tank, frustata in aria per rimuovere l'acqua in eccesso (avendolo, andrebbe meglio un asciuga insalata centrifugo, che provvederò a procurarmi)
- spirale collocata nell'essicatore e attivato asciugacapelli con temperatura <50° C per 4'
Così facendo, il film appena estratto presentava superficie non regolare nella parte centrale e rimaneva un po' umido ai lati, dove era a contatto con la spirale.
Appeso per 10 minuti, è tornato piano e si è asciugata la parte rimasta umida.
Comunque, nei prossimi esperimenti voglio allontanare la spirale dalla fonte di calore e/o ridurre la temperatura in modo da evitare del tutto il fenomeno, che di sicuro non è salutare.
Nel primo esperimento di cui sopra ho fatto tutto con acqua d'osmosi, ma la prossima volta voglio provare quella di rubinetto (molto calcarea a Milano) per rendermi conto se sia del tutto indifferente o se comunque abbia qualche influenza sul risultato finale.
Vi terrò aggiornati sui risultati delle successive sperimentazioni.
Per ora, chi volesse provare a fare altrettanto è consapevole di farlo a rischio e pericolo dei propri negativi e senza potermi tenere in alcun modo responsabile per eventuali danni
Ultima modifica di 13Promet il mar apr 26, 2016 5:40 pm, modificato 1 volta in totale.
Alessandro
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
M2, M6, Nikon FE, Konica Hexar RF, Rollei 35....Riccardox ha scritto:Usi una sola macchina fotografica o più macchine? Succede con tutte?
Alessandro
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
prabolin ha scritto:Sulla scia di Paolo, anche per me il tutto ha qualcosa che sfugge alla comprensione, troppo macchinoso oltretutto; ho sempre saputo, e di conseguenza agito in tal senso, che le turbolenze d'aria portano polvere nel migliore dei casi, e quindi mi sono sempre adoperato evitando correnti, girod'aria, sbattimenti vari assicurando il negativo nel box doccia lasciandolo asciugare la notte. In anni di lavoro non ho mai avuto problemi nè col 35mm. nè col medio formato. Ultimo lavaggio per due minuti in acqua distillata con imbibente.
roberto brazzoduro
Hai perfettamente ragione Roberto, ma ti garantisco che le ho provate davvero tutte, incluse naturalmente quelle da te elencate.
Immagino ci sia qualche piccolo dettaglio del processo che mi sfugge, o un fattore ambientale fuori dal mio controllo.
E mi pare di capire di non essere l'unico.
Aggiungo che alcuni potrebbero non rendersi conto del problema perché le macchie in generale sono davvero minuscole, immagino non visibili o comunque non tali da destare preoccupazioni con scansioni a bassa risoluzione o con stampa di piccolo formato.
Di certo, così sto risolvendo quindi per il momento perseguo questa strada.
Alessandro
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- Andrea Podesta'
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
... Grazie Alessandro per la condivisione della Tua esperienza su questo annoso problema che per me è un tarlo idomato.
Ho provato ad asciugare i negativi tramite apposito armadietto essicatore ventilato a caldo regalatomi da RPO, ma non ho registrato miglioramenti riguardo le macchie.
I miglioramenti ci sono stati con l'uso di acqua demineralizzata e oligominerale (anche mescolate assieme ) , ma gli effetti random di concentrazione in imprevedibili punti è sempre in agguato e se le zone rappresentano dei bei neri intensi , sono coriandoli !
Comunque non demordo e chiedo costantemente aiuto !
Ho provato ad asciugare i negativi tramite apposito armadietto essicatore ventilato a caldo regalatomi da RPO, ma non ho registrato miglioramenti riguardo le macchie.
I miglioramenti ci sono stati con l'uso di acqua demineralizzata e oligominerale (anche mescolate assieme ) , ma gli effetti random di concentrazione in imprevedibili punti è sempre in agguato e se le zone rappresentano dei bei neri intensi , sono coriandoli !
Comunque non demordo e chiedo costantemente aiuto !
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Scusa Paolo, ho dimenticato di risponderti.Paolo Aufieri ha scritto:Veramente una stranezza quello che ti succede! io lascio i miei negativi appesi nel box doccia dopo aver acceso la doccia con il box chiuso per 5-6 minuti con acqua calda, il vapora porta le particelle eventuali verso il basso..quindi li appendo lì e me li dimentico anche per 24 ore!!
Concordo appieno sulla stranezza della situazione, ma al momento posso solo permettermi di essere pragmatico, pena finire in manicomio dopo ore di spuntinamento in Lightroom per ogni rullino.
Ho provato anche ad inondare il bagno di vapore in almeno 2-3 occasioni, purtroppo senza alcun risultato positivo.
Il mio problema - come si riscontra dalla prima immagine che ho postato - non infatti è causato dall'adesione di particelle alla pellicola, che sul positivo appaiono come puntini bianchissimi ben definiti invece che macchie irregolari grigio-biancastre come le mie.
Alessandro
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- Paolo Aufieri
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Figurati Alessandro...immagino la frustrazione!!! Soprattutto quando in realtà poi il procedimento in se, a parte un primo rodaggio nel caricare il rullo, dovrebbe andare via liscio senza complicazioni!
Ciao
Paolo Aufieri
Paolo Aufieri
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Specie se consideri che 20 anni fa sviluppavo alla bell'e meglio senza alcuna precauzione (acqua del rubinetto, temperature approssimative, niente bagno di stop, tergipellicola vecchio di 20 anni, asciugatura in cantina polverosa...) e non riscontravo alcun problema.Paolo Aufieri ha scritto:Figurati Alessandro...immagino la frustrazione!!! Soprattutto quando in realtà poi il procedimento in se, a parte un primo rodaggio nel caricare il rullo, dovrebbe andare via liscio senza complicazioni!
Ho provato per curiosità a scansionare qualche vecchio negativo: a parte qualche granello di polvere, tutti perfetti.
Ne posto una in sezione B/N (thread "Monica")
Alessandro
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