Negativi piagati da macchie chimiche
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
Negativi piagati da macchie chimiche
Provo a condividere un voi un problema che ultimamente mi sta facendo davvero impazzire, sperando di venirne a capo.
Fino ad un paio di mesi fa, a parte qualche episodico pelucco e granello di polvere dovuti all'impossibilità di asciugare i negativi in una sala operatoria, non ho mai avuto problemi.
Da qualche tempo, invece, tutti i negativi che sviluppo in casa sono rovinati da una quantità enorme di microscopiche ma orribili macchie bianche/grigie chiare (sul positivo), che colpiscono i fotogrammi in maniera casuale: alcuni in modo massivo (naturalmente, i migliori ), altri meno.
I danni non sono tragici perché le macchie sono rimovibili facilmente con Lightroom, ma passare 20 minuti a fotogramma cliccando come una scimmia per farlo non è proprio il modo più entusiasmante per coltivare la propria passione per la fotografia.
Allo scopo di escludere fattori che possano causare questo problema, ho apportato le seguenti varianti al processo di sviluppo:
1) Due diversi sviluppi: Ilfosol 3 (da due diverse bottiglie, una delle quali nuova) e ID-11
2) Fissante preso prima da una bottiglia vecchia di sei mesi poi da una appena aperta di Rapid Fixer
3) Acqua prima d'osmosi fatta in casa (dall'impianto che uso per l'acquario) poi demineraizzata presa al supermercato
4) Asciugatura con e senza passaggio di imbibente, con senza tergere con le dita, con e senza tergerle con tergiepellicola
5) Diversi tipi di pellicola da diversi batch di produzione (Tmax 100 e 400)
6) Recipienti impiegati per le soluzioni sempre lavati scrupolosamente con acqua bollente
7) Diverse tank
Di seguito un esempio delle macchie di cui parlo.
Ingrandimento al 100% di una scansione a 24 Mpx di fotogramma 35mm (negativo invertito a positivo). Ringrazio anticipatamente per ogni contributo utile alla soluzione di questo insopportabile problema!
Fino ad un paio di mesi fa, a parte qualche episodico pelucco e granello di polvere dovuti all'impossibilità di asciugare i negativi in una sala operatoria, non ho mai avuto problemi.
Da qualche tempo, invece, tutti i negativi che sviluppo in casa sono rovinati da una quantità enorme di microscopiche ma orribili macchie bianche/grigie chiare (sul positivo), che colpiscono i fotogrammi in maniera casuale: alcuni in modo massivo (naturalmente, i migliori ), altri meno.
I danni non sono tragici perché le macchie sono rimovibili facilmente con Lightroom, ma passare 20 minuti a fotogramma cliccando come una scimmia per farlo non è proprio il modo più entusiasmante per coltivare la propria passione per la fotografia.
Allo scopo di escludere fattori che possano causare questo problema, ho apportato le seguenti varianti al processo di sviluppo:
1) Due diversi sviluppi: Ilfosol 3 (da due diverse bottiglie, una delle quali nuova) e ID-11
2) Fissante preso prima da una bottiglia vecchia di sei mesi poi da una appena aperta di Rapid Fixer
3) Acqua prima d'osmosi fatta in casa (dall'impianto che uso per l'acquario) poi demineraizzata presa al supermercato
4) Asciugatura con e senza passaggio di imbibente, con senza tergere con le dita, con e senza tergerle con tergiepellicola
5) Diversi tipi di pellicola da diversi batch di produzione (Tmax 100 e 400)
6) Recipienti impiegati per le soluzioni sempre lavati scrupolosamente con acqua bollente
7) Diverse tank
Di seguito un esempio delle macchie di cui parlo.
Ingrandimento al 100% di una scansione a 24 Mpx di fotogramma 35mm (negativo invertito a positivo). Ringrazio anticipatamente per ogni contributo utile alla soluzione di questo insopportabile problema!
Alessandro
Il perfetto viaggiatore non conosce la propria destinazione (Lao Tsu)
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- webmax
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
E' un problema che è stato trattato qualche anno fa, non so se le discussioni siano ancora recuperabili.
Per farla breve, io ho risolto utilizzando per tutto il processo solamente acqua demineralizzata : intendo dire che l' acqua del rubinetto non viene mai nemmeno aperta .
Dalla soluzione dei chimici al lavaggio finale ( lavaggio Ilford ) sempre acqua demineralizzata.
Con 5 litri fai tutto.
Ciao
Per farla breve, io ho risolto utilizzando per tutto il processo solamente acqua demineralizzata : intendo dire che l' acqua del rubinetto non viene mai nemmeno aperta .
Dalla soluzione dei chimici al lavaggio finale ( lavaggio Ilford ) sempre acqua demineralizzata.
Con 5 litri fai tutto.
Ciao
Massimo
- Andrea Podesta'
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
... anch'io ho convissuto a lungo con questo problema adottando tutte le variabili che hai elencato.
Ho adottato quindi la procedura descritta da Massimo, migliorando di molto il risultato. Per me il lavaggio centrale della pellicola puo' essere fatto anche nell'acqua corrente, ferme restando tutte le altre precauzioni durante lo sviluppo ed il bagno finale.
Se usi la funzione cerca in alto a sinistra e digiti parole quali macchie, calcare ecc , trovi discussioni in merito.
Ho adottato quindi la procedura descritta da Massimo, migliorando di molto il risultato. Per me il lavaggio centrale della pellicola puo' essere fatto anche nell'acqua corrente, ferme restando tutte le altre precauzioni durante lo sviluppo ed il bagno finale.
Se usi la funzione cerca in alto a sinistra e digiti parole quali macchie, calcare ecc , trovi discussioni in merito.
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Purtroppo, come ho scritto, ho usato sia l'acqua d'osmosi sia la demineralizzata, purtroppo senza che nulla sia cambiato.
Alessandro
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- webmax
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Sì, ho letto quello che hai scritto, ma anch' io avevo fatto diverse prove rilevando che anche solo l' uso di acqua del rubinetto per la soluzione dello sviluppo o del fissaggio portava a risultati simili ai tuoi. Solamente con l' abbandono totale dell' acqua di rubinetto ho ottenuto risultati buoni.13Promet ha scritto:Purtroppo, come ho scritto, ho usato sia l'acqua d'osmosi sia la demineralizzata, purtroppo senza che nulla sia cambiato.
Ecco perchè ho specificato che per tutte le fasi si deve utilizzare acqua demineralizzata e , aggiungo, possibilmente, l' acqua del rubinetto non deve essere aperta nemmeno vicino alla zona dello sviluppo. Se non ricordo male si era ipotizzata la presenza di composti solforati nell' acqua.
Ciao
Massimo
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Chiarisco meglio: mai usata acqua di rubinetto in nessuna fase dello sviluppo.
O osmosi (H20 pura) o demineralizzata.
Però in effetti capita che tenga aperto il rubinetto per sciacquare i recipienti mentre procedo alle fasi successive dello sviluppo, e soprattutto la uso per lavare tank etc.
Dici che la contaminazione potrebbe aver luogo per via aerea?
Magari la prossima volta provo anche a pre-sciacquare la pellicola con acqua pura prima di dare avvio allo sviluppo vero e proprio e a non aprire mai il rubinetto durante il processo.
Grazie mille per il prezioso supporto, speriamo di risolvere!
O osmosi (H20 pura) o demineralizzata.
Però in effetti capita che tenga aperto il rubinetto per sciacquare i recipienti mentre procedo alle fasi successive dello sviluppo, e soprattutto la uso per lavare tank etc.
Dici che la contaminazione potrebbe aver luogo per via aerea?
Magari la prossima volta provo anche a pre-sciacquare la pellicola con acqua pura prima di dare avvio allo sviluppo vero e proprio e a non aprire mai il rubinetto durante il processo.
Grazie mille per il prezioso supporto, speriamo di risolvere!
Alessandro
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- Andrea Podesta'
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- Iscritto il: mer giu 13, 2007 9:07 pm
- Località: Genova
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
.... prova se già non lo fai a diluire con attenzione il fissaggio, mescolando lungamente la soluzione prima dell'utilizzo: per me una delle concause stà lì ....
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
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A.P.©
- Franco Felici
- Messaggi: 5973
- Iscritto il: ven feb 18, 2011 7:40 pm
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Salve Alessandro,
mi sembrano segni dovuti a particelle in sospensione in qualche reagente utilizzato nello sviluppo, probabilmente per qualche composto che tende a precipitare e non rimanere bene in soluzione. Questo può essere dovuto a vari fattori, incluso quello segnalato da Massimo, ma anche ad esempio dalla temperatura, recipienti non ben puliti, ecc.
Ti consiglierei di verificare a quale stadio ciò avviene osservando bene i tuoi reagenti prima e dopo il procedimento (meglio se attraverso un recipiente di vetro trasparente) cercando di capire se qualcuno appare non perfettamente limpido e manifesta la presenza di piccole particelle in sospensione. Eventualmente puoi anche farlo simulando tutto il processo di sviluppo in assenza di pellicola, oppure con uno spezzone che intendi sacrificare a questo scopo.
Ciao,
mi sembrano segni dovuti a particelle in sospensione in qualche reagente utilizzato nello sviluppo, probabilmente per qualche composto che tende a precipitare e non rimanere bene in soluzione. Questo può essere dovuto a vari fattori, incluso quello segnalato da Massimo, ma anche ad esempio dalla temperatura, recipienti non ben puliti, ecc.
Ti consiglierei di verificare a quale stadio ciò avviene osservando bene i tuoi reagenti prima e dopo il procedimento (meglio se attraverso un recipiente di vetro trasparente) cercando di capire se qualcuno appare non perfettamente limpido e manifesta la presenza di piccole particelle in sospensione. Eventualmente puoi anche farlo simulando tutto il processo di sviluppo in assenza di pellicola, oppure con uno spezzone che intendi sacrificare a questo scopo.
Ciao,
Franco (già "Contarex")
- Paolo Aufieri
- Messaggi: 2433
- Iscritto il: sab lug 25, 2009 10:50 am
- Località: Novara
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Quando prepari i chimici nelle loro caraffe una volta che sono a 20 C controlla gli elementi in sospensione! Quindi prova a filtrare (più che altro sviluppo e fissaggio) con una garza di cotone per le medicazioni! Guardando nelle caraffe non devi vedere nulla in sospensione altrimenti il negativo verra irrimediabilmente danneggiato!
Ciao
Paolo Aufieri
Paolo Aufieri
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Dopo un pò di tempo d'uso il semplice lavaggio, anche se accurato, potrebbe non essere sufficiente.13Promet ha scritto: 6) Recipienti impiegati per le soluzioni sempre lavati scrupolosamente con acqua bollente
Thank e brocche, da evitare come la peste le bottiglie a soffietto, vanno lavati in un bagno di acqua calda e varechina, io lo usavo almeno ogni due sviluppi.
Tranquillamente puoi lasciarli tutta la notte.
Importante usare i chimici in soluzione one-shot, anche il fissaggio, quest'ultimo se proprio lo si vuole conservare, una volta diluito va usato entro 5/6 giorni non oltre.
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
riccardox.2@libero.it
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Manuel Alvarez Bravo
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Innanzitutto, tutta la mia riconoscenza a voi per i numerosi suggerimenti, grazie ai quali sono certo che riuscirò ad emergere vincitore da questa battaglia contro la frustrazione.
Sono andato alla ricerca delle vecchie discussioni sull'argomento, e ho trovato queste due risalenti al 2009:
viewtopic.php?f=6&t=10373
viewtopic.php?f=6&t=12092&hilit=macchie+sviluppo
Nella prima compare una foto, postata da Andrea (che ha anche cortesemente risposto nella presente discussione), dalla quale appare evidente che il problema di cui si tratta è il medesimo.
Nella seconda le foto sono ormai svanite (link esterni a Flickr), ma la descrizione coincide.
Le ho lette più volte con molta attenzione dato che contengono interventi di elevata competenza tecnica.
La strategia che intendo impiegare è di cambiare una cosa alla volta in modo da rendermi conto con certezza di quali siano i fattori determinanti.
Per cominciare, per il rullino scattato domenica scorsa domenica scorsa (foto postate in "Biancoenero" > "East Market") ho usato l'acqua demineralizzata anziché quella d'osmosi per l'ultimo step in cui mi sono reso conto di non averlo ancora fatto: diluizione del bagno di fissaggio.
Inoltre, sempre come consigliato da Massimo, non ho nemmeno mai aperto il rubinetto della cucina (dove effettuo lo sviluppo), e quando ho dovuto lavare la caraffa (in bagno) per miscelare soluzioni successive, l'ho poi sciacquata con acqua demineralizzata.
La situazione è migliorata moltissimo, visto che le macchie sono in quantità assai inferiore e di dimensioni molto più ridotte. Ma qualcuna ancora compare
Almeno, ho buone probabilità di essere sulla strada giusta, quindi per il momento mi concentrerò sul fissaggio.
Ed evidentemente, l'impianto ad osmosi inversa non è sufficiente a filtrare Cloro (che però dovrebbe evaporare da solo dopo qualche tempo di esposizione dell'acqua all'aria) e soprattutto zolfo che - secondo i competentissimi interventi di Andrea De Sanctis nella prima delle due discussioni linkate sopra - impedirebbe il fissaggio corretto per la formazione di solfuri (macchie nere sul negativo, bianche in stampa o scansione).
Però manca ancora qualcosina alla soluzione definitiva del problema...
Nello stesso intervento leggo due volte che per il corretto funzionamento del fissaggio è utile la presenza di sali nell'acqua impiegata per la diluizione (di cui la demineralizzata è priva per definizione), e poi l'utente Dario Cabrini dichiara di aver risolto ogni problema impiegando acqua oligominerale.
Quindi, nel prossimo tentativo manterrò tutto invariato salvo sostituire l'acqua demineralizzata con una oligominerale nella preparazione del bagno di fissaggio.
Se non dovesse funzionare, applicherò altri dei numerosi suggerimento che mi avete fornito in questa discussione
Davvero riconoscente il generoso supporto, vi terrò al corrente sugli sviluppi.
Purtroppo causa lavoro non riesco a scattare rullini ogni giorno, quindi presumibili aggiornamenti nel prossimo fine settimana.
Sono andato alla ricerca delle vecchie discussioni sull'argomento, e ho trovato queste due risalenti al 2009:
viewtopic.php?f=6&t=10373
viewtopic.php?f=6&t=12092&hilit=macchie+sviluppo
Nella prima compare una foto, postata da Andrea (che ha anche cortesemente risposto nella presente discussione), dalla quale appare evidente che il problema di cui si tratta è il medesimo.
Nella seconda le foto sono ormai svanite (link esterni a Flickr), ma la descrizione coincide.
Le ho lette più volte con molta attenzione dato che contengono interventi di elevata competenza tecnica.
La strategia che intendo impiegare è di cambiare una cosa alla volta in modo da rendermi conto con certezza di quali siano i fattori determinanti.
Per cominciare, per il rullino scattato domenica scorsa domenica scorsa (foto postate in "Biancoenero" > "East Market") ho usato l'acqua demineralizzata anziché quella d'osmosi per l'ultimo step in cui mi sono reso conto di non averlo ancora fatto: diluizione del bagno di fissaggio.
Inoltre, sempre come consigliato da Massimo, non ho nemmeno mai aperto il rubinetto della cucina (dove effettuo lo sviluppo), e quando ho dovuto lavare la caraffa (in bagno) per miscelare soluzioni successive, l'ho poi sciacquata con acqua demineralizzata.
La situazione è migliorata moltissimo, visto che le macchie sono in quantità assai inferiore e di dimensioni molto più ridotte. Ma qualcuna ancora compare
Almeno, ho buone probabilità di essere sulla strada giusta, quindi per il momento mi concentrerò sul fissaggio.
Ed evidentemente, l'impianto ad osmosi inversa non è sufficiente a filtrare Cloro (che però dovrebbe evaporare da solo dopo qualche tempo di esposizione dell'acqua all'aria) e soprattutto zolfo che - secondo i competentissimi interventi di Andrea De Sanctis nella prima delle due discussioni linkate sopra - impedirebbe il fissaggio corretto per la formazione di solfuri (macchie nere sul negativo, bianche in stampa o scansione).
Però manca ancora qualcosina alla soluzione definitiva del problema...
Nello stesso intervento leggo due volte che per il corretto funzionamento del fissaggio è utile la presenza di sali nell'acqua impiegata per la diluizione (di cui la demineralizzata è priva per definizione), e poi l'utente Dario Cabrini dichiara di aver risolto ogni problema impiegando acqua oligominerale.
Quindi, nel prossimo tentativo manterrò tutto invariato salvo sostituire l'acqua demineralizzata con una oligominerale nella preparazione del bagno di fissaggio.
Se non dovesse funzionare, applicherò altri dei numerosi suggerimento che mi avete fornito in questa discussione
Davvero riconoscente il generoso supporto, vi terrò al corrente sugli sviluppi.
Purtroppo causa lavoro non riesco a scattare rullini ogni giorno, quindi presumibili aggiornamenti nel prossimo fine settimana.
Alessandro
Il perfetto viaggiatore non conosce la propria destinazione (Lao Tsu)
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Aggiungo un quesito.
Qualcuno può consigliarmi un buon fissaggio one shot, possibilmente liquido e che non vada a male troppo rapidamente?
Rapid Fixer di Ilford - che sto impiegando attualmente - con la sua diluizione 1:4 se non lo si riutilizza costa una fucilata
Qualcuno può consigliarmi un buon fissaggio one shot, possibilmente liquido e che non vada a male troppo rapidamente?
Rapid Fixer di Ilford - che sto impiegando attualmente - con la sua diluizione 1:4 se non lo si riutilizza costa una fucilata
Alessandro
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Dopo anni di SUPERFIX F205 prodotto da Ornano (che non risco più a trovare, credo che Ornano abbia cessato la produzione almeno del settore liquidi poer fotograifa, ma potrei sbagliare) mi trovo bene con un fissaggio universale parte di una "nuova" linea di prodotti commercializzati da Ars-Imago di Roma (etichetta ARS-IMAGO FX FIXER UNIVERSAL).13Promet ha scritto:Aggiungo un quesito.
Qualcuno può consigliarmi un buon fissaggio one shot, possibilmente liquido e che non vada a male troppo rapidamente?
Rapid Fixer di Ilford - che sto impiegando attualmente - con la sua diluizione 1:4 se non lo si riutilizza costa una fucilata
Si usa in soluzione di lavoro diluito da 1+5 a 1+9 e lo cambio, sia per pellicole che per carte una volta ogni 30 giorni, a prescindere da quante volte lo abbia utilizzato.
Il negozio vende anche on line.
Oggi una bottiglia da litro costa euro 9,50.
Il loro sito lo trovi facilmente in rete.
Unica raccomandazione che deriva dalla mia esperienza, soprattutto con le pellicole ho aumentato il tempo indicato in etichetta da 6 a 8 minuti, perchè applicnado 6 min i negativi non erano fissati correttamente. Idem per le stampe su carta.
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
Re: Negativi piagati da macchie chimiche
Ciao Emilio,
innanzitutto, ho buone notizie per te: puoi trovare i prodotti Ornano - tra cui anche Superfix F205 - presso Ilfotoamatore, sia via web sia presso i negozi fisici.
Purtroppo, però, prezzo e diluizione per pellicola (1:4) sono analoghi a quelli di Ilford, rendendone assimilabile il costo di uso.
Invece il prodotto di Arsimago che mi hai segnalato costa circa il 20% in meno e può essere utilizzato a diluizione 1:7 (attenzione che 1:9 è per la carta), rendendolo quindi decisamente più economico (circa la metà).
Il tempo non è un problema, visto che già oggi per prudenza fisso per 6 minuti con Ilford (contro i 4-5 raccomandati).
Grazie mille per la dritta, appena finito il Rapid Fixer che mi rimane lo proverò di sicuro!
innanzitutto, ho buone notizie per te: puoi trovare i prodotti Ornano - tra cui anche Superfix F205 - presso Ilfotoamatore, sia via web sia presso i negozi fisici.
Purtroppo, però, prezzo e diluizione per pellicola (1:4) sono analoghi a quelli di Ilford, rendendone assimilabile il costo di uso.
Invece il prodotto di Arsimago che mi hai segnalato costa circa il 20% in meno e può essere utilizzato a diluizione 1:7 (attenzione che 1:9 è per la carta), rendendolo quindi decisamente più economico (circa la metà).
Il tempo non è un problema, visto che già oggi per prudenza fisso per 6 minuti con Ilford (contro i 4-5 raccomandati).
Grazie mille per la dritta, appena finito il Rapid Fixer che mi rimane lo proverò di sicuro!
Alessandro
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Re: Negativi piagati da macchie chimiche
valuta anche il vecchio agefix (che ora ha cambiato nome)