Willy Ronis: Le regole del caso.
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Willy Ronis: Le regole del caso.
Il libro è scritto dallo stesso Ronis, uno dei padri della fotografia umanistica francese del secondo dopoguerra, uno dei miei autori preferiti. E’ la trascrizione dei suoi commenti, delle sue “lezioni” tenute durante una serie di conferenze sulla fotografia in cui illustra, foto per foto, le circostanze in cui la scattò e gli accorgimenti che adottò per ottenerla. Una delle cose più interessanti è la spiegazione della scelta di un determinato fotogramma rispetto ad altri scattati subito prima o subito dopo e la classificazione in una delle cinque categorie, corrispondenti ad altrettanti capitoli, in cui è diviso il libro: Pazienza, Riflessione, Caso, Forma, Tempo.
Un vero manuale dello Street Photographer dunque, ma anche un trattatello sulla poesia del quotidiano, dal 1928 al 1989: quasi tutto il ‘900.
Ronis usa il medio formato fino alla metà degli anni ’50, poi passa al 35 mm per non lasciarlo più. Non so (non lo dice) se usasse anche una Leica. E’ uno degli autori che più di altri ha ritratto Parigi, sua città natale, ma non manca il resto d’Europa.
Personalmente mi riconosco moltissimo in quello che dice, nelle considerazioni che fa, nell’atteggiamento verso il soggetto, direi quasi nell’amore che ha verso ciò che fotografa. Più che nel solito Cartier Bresson per esempio, che era più un rapace, un cacciatore di immagini.
Ronis in molti casi stabilisce delle relazioni coi suoi soggetti, li ritrova a distanza di anni (la Rose Zehner di pag. 162, la coppia di innamorati di pag 158, ecc.), li rifotografa, nascono racconti.
In copertina il celebre “nudo provenzale”, che a pag. 106 viene raccontato e confrontato con gli altri scatti immediatamente precedenti. E’ uno dei pochi casi in cui io avrei scelto un altro fotogramma (quello in basso a destra, per chi avrà la pazienza e la voglia di controllare). Ho gusti classici e credo che se dovessi scegliere un fotografo da emulare, sceglierei lui, almeno fino ad oggi perché conosco ancora poco di altri due “umanisti”: Doisneau e Boubat. Di quest’ultimo in particolare mi è capitata in mano una raccolta di poche foto, tutte bellissime, ma non riesco a trovare altro materiale, libri, ecc. Vabbè, fine della divagazione ed ultima nota: a pag. 110 Ronis accenna ad una vacanza nel Midi francese, nel 1945 (aveva 35 anni): lui, la sua Marie-Anne, la sua fotocamera e la sua moto…
Infelice, a mio parere, la traduzione in italiano del titolo originale, un semplice "Derrière l'objectif" (Dietro l'obiettivo). Forse l'intento era quello di richiamarsi al titolo "La regola del gioco" un film di Jean Renoir, in nome di un ipotetico fascino per la cultura francese...
Scheda tecnica del libro:
Titolo: Le regole del caso
Autore: Willy Ronis
Editore: Contrasto
Anno di edizione: 2014
Prezzo di copertina: 19,90 euro. Visto in giro in offerta anche a 16,00
P.S.: il libro è piccolino (cm 15 x 21). Per chi volesse apprezzare meglio la fotografia di Willy Ronis consiglio la monografia della Taschen intitolata col nome dell’autore e curata da Jean-Claude Gautrand. Ben stampata, ha pure il testo in tre lingue: Spagnolo, Italiano e Portoghese
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
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