Taratura obiettivo - Aiuto
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Taratura obiettivo - Aiuto
Ciao, qualche tempo fa mi è stato regalato un Jupiter 8 50 f2, made in USSR. Quest'estate l'ho utilizzato sulla M7 e avevo notato dei leggeri problemi di fuoco.
Oggi ho fatto un veloce test con la MM, ed nel dettaglio ho esguito il seguente test:
1) ho misurato sulla scrivania una distanza di 1m, ho piazzato dei pezzetti di nastro adesivo trasparente e segnato con la matita il punto 0 ed il punto 1metro.
2) ho piazzato sul punto zero un evidenziatore in verticale, ed altri 2 a -5cm e -10cm dallo ZERO (quindi a 95 e 90cm dalla macchina).
3) ho piazzato la macchina sul segno corrispondente ad 1m, facendo attenziane a far coincidere il segno sulla scrivania con il riferimento del piano di fuoco sul corpo macchina
4) ho scattato 2 foto, entrambe a f2, la prima fissando 1m sulla scala dell'obiettivo, la seconda mettendo a fuoco con il telemetro. Ho utilizzato l'auto scatto 12s per evitare il micro mosso.
Dal primo test ho notato che usando la scala metrica il fuoco era ok, utilizzando il telemetro invece c'era un errore di 5cm, ovvero quando uso la scala metrica 1m per vedere a fuoco nel telemetro dovevo spostare la macchina in avanti di 5cm (a 95cm dal target). Quindi ho ripetuto la foto utilizzando il telemetro, ma piazzando 3 evindeziatori, al centro ad 1 m, a dx a 95cm e a sx a 105cm dalla macchina, ed effettivamente mettendo a fuoco sull'evidenziatore ad 1m, il risultato è che trovo a fuoco l'evidenziatore a 105cm.
Le domande sono:
1) il test che ho fatto, pur essendo veloce e senza cavalletto, secondo voi è attendibile?
2) se volessi provare a correggere la tartaura dell'obiettivo, dovrei aggiungere uno spessore tra obiettivo e adattatore da 39vite a M? se si, di che spessore?
Allego le foto con relativo crop.
Grazie
Massimo
Oggi ho fatto un veloce test con la MM, ed nel dettaglio ho esguito il seguente test:
1) ho misurato sulla scrivania una distanza di 1m, ho piazzato dei pezzetti di nastro adesivo trasparente e segnato con la matita il punto 0 ed il punto 1metro.
2) ho piazzato sul punto zero un evidenziatore in verticale, ed altri 2 a -5cm e -10cm dallo ZERO (quindi a 95 e 90cm dalla macchina).
3) ho piazzato la macchina sul segno corrispondente ad 1m, facendo attenziane a far coincidere il segno sulla scrivania con il riferimento del piano di fuoco sul corpo macchina
4) ho scattato 2 foto, entrambe a f2, la prima fissando 1m sulla scala dell'obiettivo, la seconda mettendo a fuoco con il telemetro. Ho utilizzato l'auto scatto 12s per evitare il micro mosso.
Dal primo test ho notato che usando la scala metrica il fuoco era ok, utilizzando il telemetro invece c'era un errore di 5cm, ovvero quando uso la scala metrica 1m per vedere a fuoco nel telemetro dovevo spostare la macchina in avanti di 5cm (a 95cm dal target). Quindi ho ripetuto la foto utilizzando il telemetro, ma piazzando 3 evindeziatori, al centro ad 1 m, a dx a 95cm e a sx a 105cm dalla macchina, ed effettivamente mettendo a fuoco sull'evidenziatore ad 1m, il risultato è che trovo a fuoco l'evidenziatore a 105cm.
Le domande sono:
1) il test che ho fatto, pur essendo veloce e senza cavalletto, secondo voi è attendibile?
2) se volessi provare a correggere la tartaura dell'obiettivo, dovrei aggiungere uno spessore tra obiettivo e adattatore da 39vite a M? se si, di che spessore?
Allego le foto con relativo crop.
Grazie
Massimo
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ciao,
Massimo
"Non ci sono regole per una buona foto, ci sono solo buone fotografie" Ansel Adams
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- Sergio Frascolla
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Re: Taratura obiettivo - Aiuto
caro mio, sei nei guai ... ma io più di te!
ho un 85 f.2, russo, sfocato, bellissimo se andasse a fuoco, ma è una roulette ... russa....
cerca in rete, ci sono dei metodi spiegati per correggere il tiraggio diverso degli obbiettivi russi, prendilo come se fosse un biglietto di lotteria:
le diseguaglianze costruttive si sommano alle specifiche tecniche diverse dai Leitz e producono .... il caos.
Provando e riprovando non si può escludere di riuscire, ma non metterci troppo il cuore perché spesso avrai una zona a fuoco, infinito o minima, con l'altra decisamente back focus ed il resto .... fluttuante.
ma si pagano poco, e in caso di riuscita sono vetri a mio parere molto belli, di chiara discendenza Zeiss, se non addirittura di vetro Zeiss, preda di guerra....
ho un 85 f.2, russo, sfocato, bellissimo se andasse a fuoco, ma è una roulette ... russa....
cerca in rete, ci sono dei metodi spiegati per correggere il tiraggio diverso degli obbiettivi russi, prendilo come se fosse un biglietto di lotteria:
le diseguaglianze costruttive si sommano alle specifiche tecniche diverse dai Leitz e producono .... il caos.
Provando e riprovando non si può escludere di riuscire, ma non metterci troppo il cuore perché spesso avrai una zona a fuoco, infinito o minima, con l'altra decisamente back focus ed il resto .... fluttuante.
ma si pagano poco, e in caso di riuscita sono vetri a mio parere molto belli, di chiara discendenza Zeiss, se non addirittura di vetro Zeiss, preda di guerra....
Sergio Frascolla.
Louis, credo che questo sia l'inizio di una bella amicizia
Wetzlar 2011, io c'ero !
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- Franco Felici
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- Iscritto il: ven feb 18, 2011 7:40 pm
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
1) Come prova preliminare la tua sembra senz'altro attendibile.
2) Prima di pensare a spessori dovresti però verificare se il back focus è presente e in quale misura anche ad altre distanze di ripresa (inclusa la verifica dell'infinito al telemetro).
Per quello scritto sopra da Sergio, e la nota intrinseca scarsa qualità meccanica delle ottiche russe, il mio consiglio spassionato è di utilizzare l'obiettivo sulla MM (che interpreto come M Monochrom, ovvero Typ 246) mettendo a fuoco con il mirino elettronico o il live view e di rinunciare a sperare di ottenere una taratura fine...
N.B. Argomento adatto alla sezione Max Berek Straße e non a quella OGM.
Ciao,
2) Prima di pensare a spessori dovresti però verificare se il back focus è presente e in quale misura anche ad altre distanze di ripresa (inclusa la verifica dell'infinito al telemetro).
Per quello scritto sopra da Sergio, e la nota intrinseca scarsa qualità meccanica delle ottiche russe, il mio consiglio spassionato è di utilizzare l'obiettivo sulla MM (che interpreto come M Monochrom, ovvero Typ 246) mettendo a fuoco con il mirino elettronico o il live view e di rinunciare a sperare di ottenere una taratura fine...
N.B. Argomento adatto alla sezione Max Berek Straße e non a quella OGM.
Ciao,
Franco (già "Contarex")
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Grazie Sergio e Franco, farò delle altre prove a distanze maggiori per avere un'idea più completa. Sulla M7 ad infinito era ok, rifarò delle prove su digitale.
Mi è stato regalato con un adattatore di scarsa qualità, magari con un Voigtlander o Leica potrebbe andare meglio?
In ogni modo prima di spendere dei soldi (l'adattatore rischia di costare più dell'obiettivo) vorrei capire se ne valeva la pena.
Otticamente mi piace molto, soprattutto su pellicola.
La mia MM è una Monochrom prima serie, quindi senza live view, piuttosto se prenderò una mirrorless lo potrei usare con quella.
Mi è stato regalato con un adattatore di scarsa qualità, magari con un Voigtlander o Leica potrebbe andare meglio?
In ogni modo prima di spendere dei soldi (l'adattatore rischia di costare più dell'obiettivo) vorrei capire se ne valeva la pena.
Otticamente mi piace molto, soprattutto su pellicola.
La mia MM è una Monochrom prima serie, quindi senza live view, piuttosto se prenderò una mirrorless lo potrei usare con quella.
ciao,
Massimo
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- Franco Felici
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- Iscritto il: ven feb 18, 2011 7:40 pm
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Allora io preferirei chiamarla semplicemente Monochrom, non MM sigla che di solito viene riferita alla M Monochrom (Typ 246).madeva ha scritto:La mia MM è una Monochrom prima serie, quindi senza live view
Ma comunque dalla M (Typ 240) in poi, ovvero da quando si è abbandonata la numerazione progressiva M8, M9, ecc., sembra che purtroppo Leica Camera AG lo faccia apposta a scegliere delle denominazioni che mettano in confusione gli utenti...
Franco (già "Contarex")
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Anni fa volevo anch'io cimentarmi in una cosa simile, e ci fu chi mi diede saggi consigli che mi permisero di fare tutto con facilità. Indimenticato AdS.
Andiamo per ordine. Posto che tu abbia un anello adattatore perfetto, tipo il Leitz, per fare la taratura ti occorre uno scatto flessibile, un treppiede, anche da tavolo, il cacciavite adatto alle vitine dell'obiettivo. Possibilmente, io lo farei con una Leica a pellicola (in ogni caso deve avere il telemetro perfettamente regolato a tutte le distanze), e con un vetrino smerigliato di buona qualità (io usavo quello del visore della Nikon F3, con l'immagine spezzata al centro), su cui osservare direttamente tramite una lente di ingrandimento da gioielliere. Onestamente, non so se sia possibile farlo altrettanto facilmente con una leica digitale, perché non puoi giudicare l'immagine dallo schermo, è obbligatorio guardarla con la lente (10-15 ingrandimenti). Si tratta di far combaciare l'immagine spezzata del vetrino, da osservare con la lente, con quella del telemetro. È una cosa semplicissima.
Se posso fare una breve divagazione, le ottiche russe non sono come le Leitz/Leica, ma sono piuttosto come le CV.
Ricordate quello che diceva Sante in proposito? Nell'ottica Leica la camma non ha regolazioni o giochi possibili: resta sempre com'era all'inizio (posto che all'inizio fosse perfetta, tale deve rimanere per sempre). Nell'ottica CV invece tutto si regola. Ecco, le ottiche russe sono anch'esse così, previste per essere regolabili tramite degli spessorini circolari in alluminio. È risaputo che gli operai non avevano nessuna voglia di regolare perfettamente questi obiettivi. È anche vero che, essendo tutto di alluminio con delle vitine microscopiche che tengono insieme il tutto e che fanno presa direttamente nell'alluminio, è facile che tutto prima o poi si sfaldi e venga riparato alla bell'e meglio. Il metodo di taratura in realtà ha dei nobili natali, perchè è ripreso pari pari dalla costruzione delle ottiche Zeiss degli anni '30-'40. La differenza è che la taratura va fatta alla perfezione, mettendoci il tempo che ci vuole, che non è necessariamente molto, ma a volte ci vuole un po' di pazienza.
Torniamo a noi. Non serve misurare la distanza dall'oggetto, ma verificare che l'oggetto che è a fuoco col telementro sia anche a fuoco col vetrino. Provare a togliere e mettere gli spessorini, rimontare e testare, è un lavoro di pazienza, ma basta avere due ore disponibili e vedrai che è semplicissimo. Occorre concentrarsi sulla distanza minima, il resto va poi a fuoco da solo (per quello che è possibile ottenere, ricordiamoci che sono schemi ottici vecchissimi, soggetti a trasfocazione e simili, ma forse non lo Jupiter 8 ).
Per quanto riguarda la scala di messa a fuoco, la puoi regolare con calma alla fine (se l'obiettivo è abbastanza recente, perché se è datato allora non è possibile farlo dopo, va fatto insieme al settaggio della messa a fuoco, come sui modelli originali Zeiss, ma questo lo capisci subito già mentre lo smonti).
Se hai qualche vecchia ottica russa da buttare, meglio se degli anni 50, ci trovi dentro in genere 2 o 3 di questi spessorini di alluminio. I più vecchi sono addirittura in fogli di ottone. Ne ho ancora qualcuno rimasto da quando mi dilettavo di ottiche russe (ho regolato 3 o 4 Jupiter 3 ed un rarissimo ZK del 1947, tutti a f1,5, con facilità). Non avendo spessorini in più, si può ovviare procurandosi fogli di ottone per spessorare in ferramenta (vanno ritagliati), oppure ritagliando semicerchi di alluminio da una lattina di una qualche bibita a tua scelta (è la soluzione che da più soddisfazione!).
Buon lavoro!
Andiamo per ordine. Posto che tu abbia un anello adattatore perfetto, tipo il Leitz, per fare la taratura ti occorre uno scatto flessibile, un treppiede, anche da tavolo, il cacciavite adatto alle vitine dell'obiettivo. Possibilmente, io lo farei con una Leica a pellicola (in ogni caso deve avere il telemetro perfettamente regolato a tutte le distanze), e con un vetrino smerigliato di buona qualità (io usavo quello del visore della Nikon F3, con l'immagine spezzata al centro), su cui osservare direttamente tramite una lente di ingrandimento da gioielliere. Onestamente, non so se sia possibile farlo altrettanto facilmente con una leica digitale, perché non puoi giudicare l'immagine dallo schermo, è obbligatorio guardarla con la lente (10-15 ingrandimenti). Si tratta di far combaciare l'immagine spezzata del vetrino, da osservare con la lente, con quella del telemetro. È una cosa semplicissima.
Se posso fare una breve divagazione, le ottiche russe non sono come le Leitz/Leica, ma sono piuttosto come le CV.
Ricordate quello che diceva Sante in proposito? Nell'ottica Leica la camma non ha regolazioni o giochi possibili: resta sempre com'era all'inizio (posto che all'inizio fosse perfetta, tale deve rimanere per sempre). Nell'ottica CV invece tutto si regola. Ecco, le ottiche russe sono anch'esse così, previste per essere regolabili tramite degli spessorini circolari in alluminio. È risaputo che gli operai non avevano nessuna voglia di regolare perfettamente questi obiettivi. È anche vero che, essendo tutto di alluminio con delle vitine microscopiche che tengono insieme il tutto e che fanno presa direttamente nell'alluminio, è facile che tutto prima o poi si sfaldi e venga riparato alla bell'e meglio. Il metodo di taratura in realtà ha dei nobili natali, perchè è ripreso pari pari dalla costruzione delle ottiche Zeiss degli anni '30-'40. La differenza è che la taratura va fatta alla perfezione, mettendoci il tempo che ci vuole, che non è necessariamente molto, ma a volte ci vuole un po' di pazienza.
Torniamo a noi. Non serve misurare la distanza dall'oggetto, ma verificare che l'oggetto che è a fuoco col telementro sia anche a fuoco col vetrino. Provare a togliere e mettere gli spessorini, rimontare e testare, è un lavoro di pazienza, ma basta avere due ore disponibili e vedrai che è semplicissimo. Occorre concentrarsi sulla distanza minima, il resto va poi a fuoco da solo (per quello che è possibile ottenere, ricordiamoci che sono schemi ottici vecchissimi, soggetti a trasfocazione e simili, ma forse non lo Jupiter 8 ).
Per quanto riguarda la scala di messa a fuoco, la puoi regolare con calma alla fine (se l'obiettivo è abbastanza recente, perché se è datato allora non è possibile farlo dopo, va fatto insieme al settaggio della messa a fuoco, come sui modelli originali Zeiss, ma questo lo capisci subito già mentre lo smonti).
Se hai qualche vecchia ottica russa da buttare, meglio se degli anni 50, ci trovi dentro in genere 2 o 3 di questi spessorini di alluminio. I più vecchi sono addirittura in fogli di ottone. Ne ho ancora qualcuno rimasto da quando mi dilettavo di ottiche russe (ho regolato 3 o 4 Jupiter 3 ed un rarissimo ZK del 1947, tutti a f1,5, con facilità). Non avendo spessorini in più, si può ovviare procurandosi fogli di ottone per spessorare in ferramenta (vanno ritagliati), oppure ritagliando semicerchi di alluminio da una lattina di una qualche bibita a tua scelta (è la soluzione che da più soddisfazione!).
Buon lavoro!
______Claudio_____
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Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Non ho capito dove metti o togli gli spessori e cosa smonti dell'ottica.
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Grazie mille per l'aiuto,amati35 ha scritto: Possibilmente, io lo farei con una Leica a pellicola (in ogni caso deve avere il telemetro perfettamente regolato a tutte le distanze), e con un vetrino smerigliato di buona qualità (io usavo quello del visore della Nikon F3, con l'immagine spezzata al centro), su cui osservare direttamente tramite una lente di ingrandimento da gioielliere.
A breve riavrò l'M7, che è in Leica Germania per un intervento, e avrà il telemetro tarato, quindi la macchina ce l'abbiamo.
vediamo se ho capito: metto la macchina sul treppiede e con lo sportellino posteriore aperto, metto in B e scatto. Mantengo le tendine aperte, in modo da poter guardare attraverso l'obiettivo, metto a fuoco l'obiettivo guardando con il vetrino smerigliato attraverso l'obiettivo, contemporaneamente verifico se anche il telemetro è a fuoco.amati35 ha scritto: Torniamo a noi. Non serve misurare la distanza dall'oggetto, ma verificare che l'oggetto che è a fuoco col telementro sia anche a fuoco col vetrino.
Ho capito bene?
Non ho esperienza su questi lavori, dove li devo mettere gli spessori? Avresti delle immagini o un link da mandarmi?amati35 ha scritto: Provare a togliere e mettere gli spessorini, rimontare e testare, è un lavoro di pazienza, ma basta avere due ore disponibili e vedrai che è semplicissimo.
dovrebbe essere uno dell'ultima serie, direi attorno al 1970, quello nero con le scritte verdi "made in USSR".amati35 ha scritto: Per quanto riguarda la scala di messa a fuoco, la puoi regolare con calma alla fine (se l'obiettivo è abbastanza recente, perché se è datato allora non è possibile farlo dopo, va fatto insieme al settaggio della messa a fuoco, come sui modelli originali Zeiss, ma questo lo capisci subito già mentre lo smonti).
Grazie ancora dell'aiuto
ciao,
Massimo
"Non ci sono regole per una buona foto, ci sono solo buone fotografie" Ansel Adams
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Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Ti sei cacciato in un bel ginepraio...
IMHO non val la pena di scapicollarsi per delle ottiche che comunque, Zeiss o non Zeiss copy, non valgono molto di più di quello che costano (anche se adesso qualche furbacchione dell'Est ci si sta facendo il conto in banca vendendo i sopravvalutati Jupiter 3 a prezzi assurdi).
Comunque se ti vuoi divertire, dai un'occhiata qui:
http://www.dantestella.com/technical/compat.html" onclick="window.open(this.href);return false; (dove è spiegato come mai alcune ottiche russe a vite NON possono mettere a fuoco adeguatamente sulle Leica, a meno di magheggi vari).
E qui:
http://www.pentax-manuals.com/repairs/j3service.pdf" onclick="window.open(this.href);return false; (dove sono illustrati i magheggi... Per lo Jupiter 3, ma penso si possa applicare anche allo Jupiter 8 ).
Il più grande esperto di "aggiustaggio" degli Jupiter su Leica è un certo Brian Sweeney (autore del pdf segnalato sopra), che puoi cercare sul web (scrive su vari forum).
Auguri e buon divertimento...
P.S.
IMHO non val la pena di scapicollarsi per delle ottiche che comunque, Zeiss o non Zeiss copy, non valgono molto di più di quello che costano (anche se adesso qualche furbacchione dell'Est ci si sta facendo il conto in banca vendendo i sopravvalutati Jupiter 3 a prezzi assurdi).
Comunque se ti vuoi divertire, dai un'occhiata qui:
http://www.dantestella.com/technical/compat.html" onclick="window.open(this.href);return false; (dove è spiegato come mai alcune ottiche russe a vite NON possono mettere a fuoco adeguatamente sulle Leica, a meno di magheggi vari).
E qui:
http://www.pentax-manuals.com/repairs/j3service.pdf" onclick="window.open(this.href);return false; (dove sono illustrati i magheggi... Per lo Jupiter 3, ma penso si possa applicare anche allo Jupiter 8 ).
Il più grande esperto di "aggiustaggio" degli Jupiter su Leica è un certo Brian Sweeney (autore del pdf segnalato sopra), che puoi cercare sul web (scrive su vari forum).
Auguri e buon divertimento...
P.S.
Vanno inseriti all'interno dell'ottica, come spiegato nel pdf.Non ho esperienza su questi lavori, dove li devo mettere gli spessori?
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Purtroppo sono i meno affidabili e montati con l'aiuto di abbondanti razioni di vodka, anche i vetri sono meno pregiati e non più alle terre rare. I migliori esemplari (si fa per dire...) erano quelli montati nella fabbrica Krasnogorsk, nell'immediato dopoguerra e fino all'inizio degli anni '60. La data di fabbricazione è rilevabile dai primi due digit (numeri) della matricola: una che inizia ad es. con 64xxxxx significa che l'obiettivo è stato costruito nel 1964.dovrebbe essere uno dell'ultima serie, direi attorno al 1970, quello nero con le scritte verdi "made in USSR"
Inferiori quelli assemblati nella fabbrica di Lytkarino, ma possono esserci, ovviamente, delle eccezioni. Li distingui dal diverso simbolino presente sulla corona dell'obiettivo (il simbolo di Krasnogorsk è un prisma attraversato da un raggio).
- valerio.falzetti
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- Iscritto il: lun ott 18, 2010 9:25 am
- Località: Fabriano
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Claudio hai fatto una grande intervento.
Vale
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Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.
Ansel Adams
Ansel Adams
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Grazie mille per le info, leggerò con attenzione quanto segnalato e poi mi metterò all'opera.maxberek ha scritto:Ti sei cacciato in un bel ginepraio...
IMHO non val la pena di scapicollarsi per delle ottiche che comunque, Zeiss o non Zeiss copy, non valgono molto di più di quello che costano (anche se adesso qualche furbacchione dell'Est ci si sta facendo il conto in banca vendendo i sopravvalutati Jupiter 3 a prezzi assurdi).
Comunque se ti vuoi divertire, dai un'occhiata qui:
http://www.dantestella.com/technical/compat.html" onclick="window.open(this.href);return false; (dove è spiegato come mai alcune ottiche russe a vite NON possono mettere a fuoco adeguatamente sulle Leica, a meno di magheggi vari).
E qui:
http://www.pentax-manuals.com/repairs/j3service.pdf" onclick="window.open(this.href);return false; (dove sono illustrati i magheggi... Per lo Jupiter 3, ma penso si possa applicare anche allo Jupiter 8 ).
Il più grande esperto di "aggiustaggio" degli Jupiter su Leica è un certo Brian Sweeney (autore del pdf segnalato sopra), che puoi cercare sul web (scrive su vari forum).
Auguri e buon divertimento...
P.S.Vanno inseriti all'interno dell'ottica, come spiegato nel pdf.Non ho esperienza su questi lavori, dove li devo mettere gli spessori?
Sono cosciente di non avere tra le mani una "Gemma", ma è proprio lì il bello, il poter "rischiare" senza rischiare di fare danni veri.
Massimo
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ciao,
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Re: Taratura obiettivo - Aiuto
In realtà mi ero sbagliato, il mio non ha le scritte verdi, ma bianche. Poco importa, ma non mi torna la numerazione, infatti il mio inizia con 014....maxberek ha scritto:Purtroppo sono i meno affidabili e montati con l'aiuto di abbondanti razioni di vodka, anche i vetri sono meno pregiati e non più alle terre rare. I migliori esemplari (si fa per dire...) erano quelli montati nella fabbrica Krasnogorsk, nell'immediato dopoguerra e fino all'inizio degli anni '60. La data di fabbricazione è rilevabile dai primi due digit (numeri) della matricola: una che inizia ad es. con 64xxxxx significa che l'obiettivo è stato costruito nel 1964.dovrebbe essere uno dell'ultima serie, direi attorno al 1970, quello nero con le scritte verdi "made in USSR"
Inferiori quelli assemblati nella fabbrica di Lytkarino, ma possono esserci, ovviamente, delle eccezioni. Li distingui dal diverso simbolino presente sulla corona dell'obiettivo (il simbolo di Krasnogorsk è un prisma attraversato da un raggio).
Allego qualche foto, giusto per curiosità mi piacerebbe sapere di quale "era" è il mio esemplare.
Massimo
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Re: Taratura obiettivo - Aiuto
2001, I think... (solo che l'Unione Sovietica non esisteva più...)
Potrebbero aver cambiato metodo di numerazione, da un certo anno in poi, chissà.
Mi sembra piuttosto recente.
Potrebbero aver cambiato metodo di numerazione, da un certo anno in poi, chissà.
Mi sembra piuttosto recente.
Re: Taratura obiettivo - Aiuto
Mi sa che la seconda che hai detto sia la più facile delle 2maxberek ha scritto:2001, I think... (solo che l'Unione Sovietica non esisteva più...)
Potrebbero aver cambiato metodo di numerazione, da un certo anno in poi, chissà.
Mi sembra piuttosto recente.
Oggi ho cercato info sulla numerazione dei Jupiter 8, perché pare che ce ne siano tanti che iniziano con 0 e 00…
Ho trovato 2 teorie:
1) Alcuni dicono che la numerazione 012….013…. 014…. 015 indichi la produzione rispettivamente nel '72, '73, '74, '75… ma a quanto pare non ci sono obiettivi con numerazioni che iniziano con 69,70 e71 ma solo fino a 68, il che farebbe pensare ad un buco di produzione di 3 anni.
2) Altri dicono che semplicemente dopo il '68 la produzione fu spostata in una fabbrica con standard qualitativi ben superiori, e che per distinguere la produzione dalla precedente, fu abbandonata la numerazione preceduta dalla data e fu adottata una numerazione progressiva. Tra questi ci sono anche obiettivi con s/n a sole 6 cifre (invece che 7) inizianti con 05, i quali sarebbero rari esemplari di pre-produzione, che quindi farebbero pensare ad esemplari molto ben fatti…..
a quanto pare le versioni con quest'ultimo tipo di numerazione (012, 013, 014) dovrebbero andare bene anche sulle Leica… farò delle altre prove prima di smontarlo, anche se vale poco non vorrei fare più danni che altro.
ciao,
Massimo
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