Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
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Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Interessanti considerazioni (per chi avrà la pazienza di leggersi tutto, ma secondo me ne vale la pena, specie per quelli che credono ancora ai miracoli... ):
http://www.lensrentals.com/blog/2014/06 ... ted-lenses" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.lensrentals.com/blog/2014/06 ... more-19168" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.lensrentals.com/blog/2014/07 ... he-summary" onclick="window.open(this.href);return false;
Poi, per carità, ognuno è libero di pensarla come vuole ed essere comunque soddisfatto (lo afferma pure l'autore dei test).
http://www.lensrentals.com/blog/2014/06 ... ted-lenses" onclick="window.open(this.href);return false;
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- Franco Felici
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Questi articoli segnalati da Edgar sono secondo me estremamente interessanti ed istruttivi, ne raccomando anch'io molto caldamente a tutti la lettura (probabilmente meriterebbero per questo di essere anche tradotti in italiano).
P.S. Mi prendo la libertà, dopo averlo fatto in privato, di ringraziare qui pubblicamente maxberek per essere tornato ad intervenire nel forum. Spero tanto che d'ora in poi la sua presenza tornerà ad essere costante, e possa essere prodromica al ritorno ad un ruolo attivo di altre figure storiche e veri capisaldi di questo luogo virtuale unico.
Grazie,
P.S. Mi prendo la libertà, dopo averlo fatto in privato, di ringraziare qui pubblicamente maxberek per essere tornato ad intervenire nel forum. Spero tanto che d'ora in poi la sua presenza tornerà ad essere costante, e possa essere prodromica al ritorno ad un ruolo attivo di altre figure storiche e veri capisaldi di questo luogo virtuale unico.
Grazie,
Franco (già "Contarex")
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Vero, ottima segnalazione.
Grazie.
P.S.
Sto cercando di superare la barriera linguistica ... In fondo mi piacerebbe capirci qualcosa ... ma che fatica
Grazie.
P.S.
Sto cercando di superare la barriera linguistica ... In fondo mi piacerebbe capirci qualcosa ... ma che fatica
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
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- Sergio Frascolla
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Letto tutto, con molto appetito...
Per dare una mano agli ... arrugginiti poco anglofoni, lo studio che è stato, meglio dire si sta facendo, riguarda la compatibilità di ottiche con macchine digitali di fabbricanti e formati differenti.
Parecchie le variabili che concorrono ad ottenere risultati eclatanti o disastrosi.
La luminosità relativa delle ottiche.
la distanza della pupilla di uscita.
lo spessore del filtro anteposto al sensore della macchina che si utilizza.
Lo spessore (o l'assenza di esso, nelle ottiche pre-digitale) del filtro anteposto alla macchina digitale per la quale sono state progettate le ottiche che vogliamo rendere compatibili con la nostra fotocamera.
Il fatto che il percorso dei raggi di luce sia influenzato dal vetro ottico degli obiettivi è assodato. I filtri anteposti alle ottiche, lo sappiamo anche questo, hanno una seppure minima ingerenza sul prodotto finale.
Il filtro anteposto al sensore, quindi appiccicato al piano focale, ne ha molta di più...
Primo fatto importante: Le micro4/3 hanno quasi tutte dei filtri da 4 mm di spessore sul sensore. Leica va da 0,5 mm a meno di 1mm sulla M240.
Il decadimento delle prestazioni influenza pesantemente, se presente, gli obbiettivi più luminosi di f. 2,8.
Se poi sono obiettivi per macchine a telemetro, con pupilla di uscita inferiore a 50mm (i grandangolari, ancor peggio se rettilinei, un pò meglio se retrofocus) il decadimento in centro può essere notevole.
Ne consegue che per gli obiettivi Leica M e parenti (CV, Zeiss....) in particolare i grandangolari, i superluminosi, i rettilinei, i vintage, le macchine migliori sono ...le Leica, appunto, o comunque apparecchi con filtri sensore molto sottili.
Peggiore scelta le micro 4/3 o comunque quelle anche ff che hanno un filtro spesso.
La differenza di un mm è ragionevole, sul campo non si nota in pratica, mentre oltre diventa via via sempre più disastrosa.
Gli obiettivi vintage sono stati progettati per un filtro pari a ...0 mm. Infatti sulla M8 danno ottimi risultati, anche perchè il formato crop risolve, tagliandolo, il problema dei bordi (italian flag)
Un lavoro, parlo dell'articolo, che ci spiega scientificamente le scelte a suo tempo operate da Leica per entrare nel mondo digitale con una macchina, la M8, progettata per minimizzare gli effetti del cambio pellicola/sensore sugli obiettivi, al 98% (allora) di concezione "precedente"
Ci spiega anche il motivo per cui moltissime ottiche sono tornate a luminosità ... anteguerra
e per quali diversi motivi le ottiche proprietarie sono "migliori" sulla macchina della stessa marca.
A questo punto gli obiettivi Leica che meglio si dovrebbero adattare al cambio corpo dovrebbero essere gli R che hanno tutti una distanza della pupilla di uscita maggiore, sono meno luminosi e, pur progettati a spessore zero, si comportano egregiamente sulle varie slr Nikanon...
Credo sia il succo, ma se qualcuno più bravo ha colto dell'altro ... ben venga!
Ciao e... gran fiuto Edgar, un articolo serio ed interessante, fatto con la competenza che potrebbe aver usato un Erwin Puts.
Per dare una mano agli ... arrugginiti poco anglofoni, lo studio che è stato, meglio dire si sta facendo, riguarda la compatibilità di ottiche con macchine digitali di fabbricanti e formati differenti.
Parecchie le variabili che concorrono ad ottenere risultati eclatanti o disastrosi.
La luminosità relativa delle ottiche.
la distanza della pupilla di uscita.
lo spessore del filtro anteposto al sensore della macchina che si utilizza.
Lo spessore (o l'assenza di esso, nelle ottiche pre-digitale) del filtro anteposto alla macchina digitale per la quale sono state progettate le ottiche che vogliamo rendere compatibili con la nostra fotocamera.
Il fatto che il percorso dei raggi di luce sia influenzato dal vetro ottico degli obiettivi è assodato. I filtri anteposti alle ottiche, lo sappiamo anche questo, hanno una seppure minima ingerenza sul prodotto finale.
Il filtro anteposto al sensore, quindi appiccicato al piano focale, ne ha molta di più...
Primo fatto importante: Le micro4/3 hanno quasi tutte dei filtri da 4 mm di spessore sul sensore. Leica va da 0,5 mm a meno di 1mm sulla M240.
Il decadimento delle prestazioni influenza pesantemente, se presente, gli obbiettivi più luminosi di f. 2,8.
Se poi sono obiettivi per macchine a telemetro, con pupilla di uscita inferiore a 50mm (i grandangolari, ancor peggio se rettilinei, un pò meglio se retrofocus) il decadimento in centro può essere notevole.
Ne consegue che per gli obiettivi Leica M e parenti (CV, Zeiss....) in particolare i grandangolari, i superluminosi, i rettilinei, i vintage, le macchine migliori sono ...le Leica, appunto, o comunque apparecchi con filtri sensore molto sottili.
Peggiore scelta le micro 4/3 o comunque quelle anche ff che hanno un filtro spesso.
La differenza di un mm è ragionevole, sul campo non si nota in pratica, mentre oltre diventa via via sempre più disastrosa.
Gli obiettivi vintage sono stati progettati per un filtro pari a ...0 mm. Infatti sulla M8 danno ottimi risultati, anche perchè il formato crop risolve, tagliandolo, il problema dei bordi (italian flag)
Un lavoro, parlo dell'articolo, che ci spiega scientificamente le scelte a suo tempo operate da Leica per entrare nel mondo digitale con una macchina, la M8, progettata per minimizzare gli effetti del cambio pellicola/sensore sugli obiettivi, al 98% (allora) di concezione "precedente"
Ci spiega anche il motivo per cui moltissime ottiche sono tornate a luminosità ... anteguerra
e per quali diversi motivi le ottiche proprietarie sono "migliori" sulla macchina della stessa marca.
A questo punto gli obiettivi Leica che meglio si dovrebbero adattare al cambio corpo dovrebbero essere gli R che hanno tutti una distanza della pupilla di uscita maggiore, sono meno luminosi e, pur progettati a spessore zero, si comportano egregiamente sulle varie slr Nikanon...
Credo sia il succo, ma se qualcuno più bravo ha colto dell'altro ... ben venga!
Ciao e... gran fiuto Edgar, un articolo serio ed interessante, fatto con la competenza che potrebbe aver usato un Erwin Puts.
Sergio Frascolla.
Louis, credo che questo sia l'inizio di una bella amicizia
Wetzlar 2011, io c'ero !
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- Michele Azzali
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Ottima segnalazione, articoli interessanti se presi... cum grano salis. Sono stupito dallo spessore dei vetrini davanti a certi sensori, non li immaginavo così grossi!
In merito ai test scientifici degli obiettivi (MTF ed altro), resto sempre un po' freddino, tanto più sapendo che l'importanza di qualsiasi test, in campo fotoamatoriale, viene completamente travalicata dal "sentimento" e dai gusti personali di chi fotografa (e meno male). Credo che nessuno abbia mai scelto un obiettivo in base ai grafici dell'ottica. E' ovvio che una base di riferimento ci vuole, la "taratura" va fatta, ma la sua importanza secondo me risiede nel fatto che noi possiamo buttarla via e scegliere ugualmente ciò che piace!
Infine, se serviva una conferma scientifica sull'uso di combinazioni "OGM", beh... è arrivata. Ma credo che nessuno mai si sia fatto illusioni sulla possibilità che una lente di marca A vada meglio su un corpo di marca B. Il bello, lo capisco, è vedere quanto si avvicina... Inoltre, nel caso degli obiettivi Leica M, può essere interessante per alcuni trovare un'alternativa al telemetro, soprattutto nel campo digitale che spinge ai limiti questo sistema di messa a fuoco.
In merito ai test scientifici degli obiettivi (MTF ed altro), resto sempre un po' freddino, tanto più sapendo che l'importanza di qualsiasi test, in campo fotoamatoriale, viene completamente travalicata dal "sentimento" e dai gusti personali di chi fotografa (e meno male). Credo che nessuno abbia mai scelto un obiettivo in base ai grafici dell'ottica. E' ovvio che una base di riferimento ci vuole, la "taratura" va fatta, ma la sua importanza secondo me risiede nel fatto che noi possiamo buttarla via e scegliere ugualmente ciò che piace!
Infine, se serviva una conferma scientifica sull'uso di combinazioni "OGM", beh... è arrivata. Ma credo che nessuno mai si sia fatto illusioni sulla possibilità che una lente di marca A vada meglio su un corpo di marca B. Il bello, lo capisco, è vedere quanto si avvicina... Inoltre, nel caso degli obiettivi Leica M, può essere interessante per alcuni trovare un'alternativa al telemetro, soprattutto nel campo digitale che spinge ai limiti questo sistema di messa a fuoco.
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Mi sono sempre chiesto perché il mio summilux 35 preasph a F1,4 su m4/3 sembrasse un fondo di bottiglia . Ho avuto risposta ... Mi toccherà comprare almeno una M9 ...
Massimiliano
Fotografo la realtà ma non la trovo , cerco sempre oltre.
A volte esiste ,altre volte no , ma continuo a cercare ...
Fotografo la realtà ma non la trovo , cerco sempre oltre.
A volte esiste ,altre volte no , ma continuo a cercare ...
Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
A completamento degli articoli che ho linkato nel mio intervento di apertura, voglio proporvi queste considerazioni che ho trovato su un articolo in rete, e che mi paiono confermare quanto detto sopra:
http://www.photoactivity.com/Pagine/Art ... vi.asp#20N" onclick="window.open(this.href);return false;
Leggetevi pure tutta la papocchia, se vi interessa, ma quello che riguarda il nostro argomento lo trovate in fondo all'articolo, alla voce:
Considerazioni tecniche
Scusate se linko tutto l'articolo, ma l'autore ne vieta espressamente la riproduzione anche parziale, come è giusto che sia.
Mi sembra che questo argomento stia prendendo finalmente campo, anche perchè, specie con l'uscita di sensori sempre più esigenti, ci si sta rendendo conto che non è tutto oro ciò che luccica, le adattabilità OGM non sono la panacea che molti si aspettavano e che nel campo della, relativamente giovane, fotografia digitale si sia ancora agli albori delle conoscenze ed esperienze in merito.
Va detto, e non certo per piaggeria, che evidentemente in Leica tali problematiche sono state prese in considerazione ben prima che se ne potessero prevedere le conseguenze, e con un occhio particolarmente attento all'utilizzo ottimale anche su digitale di ottiche di progettazione in tempi di fotografia analogica.
http://www.photoactivity.com/Pagine/Art ... vi.asp#20N" onclick="window.open(this.href);return false;
Leggetevi pure tutta la papocchia, se vi interessa, ma quello che riguarda il nostro argomento lo trovate in fondo all'articolo, alla voce:
Considerazioni tecniche
Scusate se linko tutto l'articolo, ma l'autore ne vieta espressamente la riproduzione anche parziale, come è giusto che sia.
Mi sembra che questo argomento stia prendendo finalmente campo, anche perchè, specie con l'uscita di sensori sempre più esigenti, ci si sta rendendo conto che non è tutto oro ciò che luccica, le adattabilità OGM non sono la panacea che molti si aspettavano e che nel campo della, relativamente giovane, fotografia digitale si sia ancora agli albori delle conoscenze ed esperienze in merito.
Va detto, e non certo per piaggeria, che evidentemente in Leica tali problematiche sono state prese in considerazione ben prima che se ne potessero prevedere le conseguenze, e con un occhio particolarmente attento all'utilizzo ottimale anche su digitale di ottiche di progettazione in tempi di fotografia analogica.
- Emilio Vendramin
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Una precisazione veramente illuminante.maxberek ha scritto:A completamento degli articoli che ho linkato nel mio intervento di apertura, voglio proporvi queste considerazioni che ho trovato su un articolo in rete, e che mi paiono confermare quanto detto sopra:
http://www.photoactivity.com/Pagine/Art ... vi.asp#20N" onclick="window.open(this.href);return false;
Leggetevi pure tutta la papocchia, se vi interessa, ma quello che riguarda il nostro argomento lo trovate in fondo all'articolo, alla voce:
Considerazioni tecniche
Scusate se linko tutto l'articolo, ma l'autore ne vieta espressamente la riproduzione anche parziale, come è giusto che sia.
Mi sembra che questo argomento stia prendendo finalmente campo, anche perchè, specie con l'uscita di sensori sempre più esigenti, ci si sta rendendo conto che non è tutto oro ciò che luccica, le adattabilità OGM non sono la panacea che molti si aspettavano e che nel campo della, relativamente giovane, fotografia digitale si sia ancora agli albori delle conoscenze ed esperienze in merito.
Va detto, e non certo per piaggeria, che evidentemente in Leica tali problematiche sono state prese in considerazione ben prima che se ne potessero prevedere le conseguenze, e con un occhio particolarmente attento all'utilizzo ottimale anche su digitale di ottiche di progettazione in tempi di fotografia analogica.
Ed utile.
Grazie per la segnalazione.
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- Massimiliano Liti
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Indubbiamente l'accrocchio ottiche di una marca con fotocamere di altre marche ha un senso solo a fronte di un budget limitato di spesa.
Io penso che in fondo il vero problema sia questo: ritengo che molti di noi (incluso il sottoscritto) abbiamo degli ottimi vetri "ereditati" dall'era a pellicola, ma che non possano permettersi l'acquisto di una fotocamera digitale M da quasi settemila euro, che peraltro come tutti i prodotto digitali è soggetta a rapida svalutazione.
Ecco perché si può strizzare l'occhio a fotocamere tipo le sony FF che costano 1/4 alla fine.....
Io penso che in fondo il vero problema sia questo: ritengo che molti di noi (incluso il sottoscritto) abbiamo degli ottimi vetri "ereditati" dall'era a pellicola, ma che non possano permettersi l'acquisto di una fotocamera digitale M da quasi settemila euro, che peraltro come tutti i prodotto digitali è soggetta a rapida svalutazione.
Ecco perché si può strizzare l'occhio a fotocamere tipo le sony FF che costano 1/4 alla fine.....
Massimiliano Liti (già HAWK)
Quant'è bella giovinezza
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Del doman non v'è certezza
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Caro Massimiliano,
non metto assolutamente in dubbio le tue considerazioni, nè mi permetterei di mal giudicare o biasimare chi cerca l'acrocchio per motivi economici, di questi tempi poi...
Quello che mi premeva sottolineare, nell'aprire questo 3D, era, oltre all'interesse mio personale nella evoluzione delle tecniche e della ricerca in ambito foto-digitale, che nell'ambiente ci si sta rendendo conto che gli ostacoli da superare per ottenere delle prestazioni ottimali da tutta la catena di ripresa digitale, non sono per nulla banali e scontate, che la ricerca è appena agli inizi e persino alcuni costruttori hanno allegramente o sottovoalutato o occultato (oppure non se ne sono nemmeno accorti...) determinate problematiche che adesso stanno venendo a galla.
E pure rivolgendomi ai tanti "entusiasts" (alcuni si sono espressi, e non mi riferisco solo al nostro ambiente di L-Passion, in toni decisamente fuori luogo, tanto da far pensare, proprio nel caso eclatante di Sony, ad un tipico caso di astroturfing) che hanno accolto tante "novità" con aspettative direi un pò troppo ottimistiche, sempre riferendomi a parametri di assoluta eccellenza (dopo tutto se spendo un patrimonio per un Noctilux o per un Summilux 21, o anche solo per un Summilux 50, penso che cercherei una resa ottimale, non certo un "non va tanto bene, ma per me va bene lo stesso").
E d'accordo per le ottiche "ereditate" dall'analogico, ma pure quelle non è che le abbiamo trovate nell'uovo di pasqua (personalmente quelle che ho ereditate dall'analogico mi son costate sangue e rinunce a pezzi pregiati di altri sistemi).
E sarò ottuso e banale, ma continuo a credere che il "fattore costi" (che per carità, per molti è veramente determinante), per tanti mi sappia un pò troppo di scusa: con un migliaio di euro, a volte meno, ci possiamo permettere una ottima, anche se tanto vituperata in passato, M8, che, anzi, sta dimostrando (leggetevi bene i miei link, tutti...) addirittura, proprio per le sue caratteristiche di progetto, una marcia in più anche delle "sorelle maggiori" (tralasciando la faccenda della resa dei neri che esula dal merito del discorso che stiamo facendo).
Se poi quello che non si digerisce è il telemetro (anche questo "sospetto" spesso mi frulla in capo), ebbene, signori, allora vuol dire che si è sbagliato sistema...
non metto assolutamente in dubbio le tue considerazioni, nè mi permetterei di mal giudicare o biasimare chi cerca l'acrocchio per motivi economici, di questi tempi poi...
Quello che mi premeva sottolineare, nell'aprire questo 3D, era, oltre all'interesse mio personale nella evoluzione delle tecniche e della ricerca in ambito foto-digitale, che nell'ambiente ci si sta rendendo conto che gli ostacoli da superare per ottenere delle prestazioni ottimali da tutta la catena di ripresa digitale, non sono per nulla banali e scontate, che la ricerca è appena agli inizi e persino alcuni costruttori hanno allegramente o sottovoalutato o occultato (oppure non se ne sono nemmeno accorti...) determinate problematiche che adesso stanno venendo a galla.
E pure rivolgendomi ai tanti "entusiasts" (alcuni si sono espressi, e non mi riferisco solo al nostro ambiente di L-Passion, in toni decisamente fuori luogo, tanto da far pensare, proprio nel caso eclatante di Sony, ad un tipico caso di astroturfing) che hanno accolto tante "novità" con aspettative direi un pò troppo ottimistiche, sempre riferendomi a parametri di assoluta eccellenza (dopo tutto se spendo un patrimonio per un Noctilux o per un Summilux 21, o anche solo per un Summilux 50, penso che cercherei una resa ottimale, non certo un "non va tanto bene, ma per me va bene lo stesso").
E d'accordo per le ottiche "ereditate" dall'analogico, ma pure quelle non è che le abbiamo trovate nell'uovo di pasqua (personalmente quelle che ho ereditate dall'analogico mi son costate sangue e rinunce a pezzi pregiati di altri sistemi).
E sarò ottuso e banale, ma continuo a credere che il "fattore costi" (che per carità, per molti è veramente determinante), per tanti mi sappia un pò troppo di scusa: con un migliaio di euro, a volte meno, ci possiamo permettere una ottima, anche se tanto vituperata in passato, M8, che, anzi, sta dimostrando (leggetevi bene i miei link, tutti...) addirittura, proprio per le sue caratteristiche di progetto, una marcia in più anche delle "sorelle maggiori" (tralasciando la faccenda della resa dei neri che esula dal merito del discorso che stiamo facendo).
Se poi quello che non si digerisce è il telemetro (anche questo "sospetto" spesso mi frulla in capo), ebbene, signori, allora vuol dire che si è sbagliato sistema...
- albertospa
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Non fa una grinza! Così diciamo a Roma.maxberek ha scritto:Caro Massimiliano,
non metto assolutamente in dubbio le tue considerazioni, nè mi permetterei di mal giudicare o biasimare chi cerca l'acrocchio per motivi economici, di questi tempi poi...
Quello che mi premeva sottolineare, nell'aprire questo 3D, era, oltre all'interesse mio personale nella evoluzione delle tecniche e della ricerca in ambito foto-digitale, che nell'ambiente ci si sta rendendo conto che gli ostacoli da superare per ottenere delle prestazioni ottimali da tutta la catena di ripresa digitale, non sono per nulla banali e scontate, che la ricerca è appena agli inizi e persino alcuni costruttori hanno allegramente o sottovoalutato o occultato (oppure non se ne sono nemmeno accorti...) determinate problematiche che adesso stanno venendo a galla.
E pure rivolgendomi ai tanti "entusiasts" (alcuni si sono espressi, e non mi riferisco solo al nostro ambiente di L-Passion, in toni decisamente fuori luogo, tanto da far pensare, proprio nel caso eclatante di Sony, ad un tipico caso di astroturfing) che hanno accolto tante "novità" con aspettative direi un pò troppo ottimistiche, sempre riferendomi a parametri di assoluta eccellenza (dopo tutto se spendo un patrimonio per un Noctilux o per un Summilux 21, o anche solo per un Summilux 50, penso che cercherei una resa ottimale, non certo un "non va tanto bene, ma per me va bene lo stesso").
E d'accordo per le ottiche "ereditate" dall'analogico, ma pure quelle non è che le abbiamo trovate nell'uovo di pasqua (personalmente quelle che ho ereditate dall'analogico mi son costate sangue e rinunce a pezzi pregiati di altri sistemi).
E sarò ottuso e banale, ma continuo a credere che il "fattore costi" (che per carità, per molti è veramente determinante), per tanti mi sappia un pò troppo di scusa: con un migliaio di euro, a volte meno, ci possiamo permettere una ottima, anche se tanto vituperata in passato, M8, che, anzi, sta dimostrando (leggetevi bene i miei link, tutti...) addirittura, proprio per le sue caratteristiche di progetto, una marcia in più anche delle "sorelle maggiori" (tralasciando la faccenda della resa dei neri che esula dal merito del discorso che stiamo facendo).
Se poi quello che non si digerisce è il telemetro (anche questo "sospetto" spesso mi frulla in capo), ebbene, signori, allora vuol dire che si è sbagliato sistema...
- Massimiliano Liti
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Assolutamente d'accordo con te Edgar e ti confesso che tante volte ho pensato ad una M8 usata ma il fattore crop mi ha frenato.....stavo seriamente pensando a risparmiare per una M9 ed ecco venir fuori la varicella.....insomma il mio sistema a telemetro per ora continua a rimanere poggiato sulle sole M6 TTL e Bessa R2....
Massimiliano Liti (già HAWK)
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Ti manca solo un bel ingranditore.Massimiliano Liti ha scritto:.....insomma il mio sistema a telemetro per ora continua a rimanere poggiato sulle sole M6 TTL e Bessa R2....
Saluti
Ottavio
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Matematicamente parlando, la fotografia e' un'applicazione lineare da R3 in R2
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
E anche uno spazio dove sviluppare visto che altrimenti vengo messo all'uscio di casa
Massimiliano Liti (già HAWK)
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Re: Sulla adattabilità dei sensori e ottiche aliene
Edgar, non fa una grinza anche a Genova....
Io, che sono paranoico, penso più che alla paura per il telemetro, esclusi gli ipovedenti, ad un panico indotto per tutto ciò che è passato, compreso quello del proprio marchio. Una guerra santa all'usato ....
Ci sono problemi, vero, ma se pensiamo a tutte le possibilità manco usciamo di casa....
Da 1200 euro a 7000 direi che di salvagente uno ne abbia parecchi, specie se la m8 è di un amatore....
Personalmente la migliore scelta professionale per chi ha ottiche Leica E NON PUÒ......
Un caro saluto
Io, che sono paranoico, penso più che alla paura per il telemetro, esclusi gli ipovedenti, ad un panico indotto per tutto ciò che è passato, compreso quello del proprio marchio. Una guerra santa all'usato ....
Ci sono problemi, vero, ma se pensiamo a tutte le possibilità manco usciamo di casa....
Da 1200 euro a 7000 direi che di salvagente uno ne abbia parecchi, specie se la m8 è di un amatore....
Personalmente la migliore scelta professionale per chi ha ottiche Leica E NON PUÒ......
Un caro saluto
Sergio Frascolla.
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