Foto di ottiche Leica M su sony A7

[Bruno Delario]

Marco Pampaloni

Detto questo mi va bene tutto ma VI PREGO anche qua discussioni analogico vs digitale proprio no, basta.

Giusto!!!


Analogico vs digitale puzza di obsolescenza; da qualche tempo oramai le discussioni vertono su digitale vs analogico...tempi moderni

ciao

[Marco Pampaloni]

Stiamo degenerando e soprattutto rovinando il thread aperto da Pino.

[maxberek]

Visto che non ho una Nikon d70 ...

Sergio, sulla povera D70 non si possono montare ottiche "aliene"...
Solo Nikkor AF-AFS.

[maxberek]

Stiamo degenerando e soprattutto rovinando il thread aperto da Pino.

Vero, mi associo. Cerchiamo di star seri, calmi e piantarla con stò pellicola vs. digitale, che ormai non tira più (se mai ha tirato...).
Vero Bruno..?

[Sergio Frascolla]

Complimenti Sergio! un gran bell'intervento, molto interessante e...quasi condivisibile.

(i corpi macchina erano ininfluenti, purchè in grado di tenere la luce e scattare con una ragionevole precisione)

Spiacente, ma su questo punto non sono d'accordo.

Ricordo l'utilizzo del PKM su ogni genere di fotocamera: Olympus - NikonF2/F3/F4/F5- Leica R4S/R6/R6.2 - Ti assicuro che le ottiche utilizzate erano/sono tutte di elevatissima qualità: buoni risultati, ma non tali da rimanerne stupito. A volte per poter ottenere risultati ottimi, mi vedevo costretto ad utilizzare lo scomodo stativo o, un occasionale appoggio.

Poi, Leica M con 2/35-50Summicron-2,8/21-28-90Elmarit - 2/90APOSummicron. a mano libera, risultati ECCEZIONALI!!!

Bene, oltre alla immensa qualità delle suddette otiche M, a favore di Leica M giocavano due fattori fondamentali:

l'assenza dello specchio e la mancata chiusura automatica dell'otturatore, portano Leica M a prevalere prepotentemente sulla pur eccellente Nikon F5.

ciao

Questo è vero, indubbiamente, ma non fondamentale (ci sono sempre state reflex in grado di alzare lo specchio prima dello scatto, in funzione anti vibrazione): diciamo che le telemetro (non solo Leica: tutte) guadagnano un paio di tempi rispetto alla reflex a mano libera.
Quello che volevo dire nel mio scritto, a prescindere, è che il rapporto di importanza tra ottica e corpo è variato molto, in digitale, per il fatto che il suddetto corpo è anche pellicola, dando per scontata una sufficente precisione meccanica.
In altre parole, partendo da un bel summicron 50 a vite "canada", uno dei duemila fatti per il Giappone, e montandolo su Leica1 2 3 3f 3g M3 ............M non troveremo significative differenze con tutte le Leica analogiche, mentre con M8 M9 MM M troveremo effettivamente foto diverse, in funzione delle diversità di questi quattro corpi/pellicola.

p.s. Cerchiamo di partire e continuare il discorso senza ansie da missionario spagnolo, por favor ...
Ognuno dice la sua, e mi piace, ma se poi ognuno rimane del suo parere...
Meglio!

[tommaso]

E perché mai certe luci, certe atmosfere, riflessi, distribuzioni di colori, trasparenze atmosferiche ed anche certe combinazioni di soggetti (questo, credo, intendesse Pino sinteticamente col termine "giornata") non dovrebbero avere influenza sulla qualità delle foto? davvero siamo così stregati dalle nostre apparecchiature da dimenticare che i veri soggetti delle nostre foto sono all'esterno della fotocamera ed hanno la magna pars sui risultati?
Non vi è mai capitato che in certe situazioni anche l'ottica notoriamente più valida non riesca a dare risultati soddisfacenti? a me si, sia in analogico, sia in digitale.
Questo come principio generale, in particolare credo di conoscere abbastanza bene l'Apo-Telyt 180 e ritengo che la foto a colori postata di Pino non è niente male, pur col beneficio della compressione jpeg, della resa sul web e dell'esigenza di scattare rapidamente foto da mostrare in un forum. E non è poco.
Un valido obiettivo, poi, e dunque anche l'Apo-Telyt, deve saper rendere a seconda del soggetto e della luce sia colori brillanti, sia tenui e delicati, pur con una sua caratteristica e riconoscibile personalità.
L'importante, semmai, è la "lavorabilità" in post produzione dei file prodotti dal sensore e a questo proposito chiedo a Pino pareri su questo aspetto della Sony A7, se ha già potuto farsene un'idea.

PS: per non far scadere la discussione, consiglio caldamente di non rispondere a certi inutili interventi di noti personaggi che si dichiarano afflitti da "scioglievolezze" (già note e non solo qui da noi, menomale che per iscritto non si sentono gli odori!) e ansiosi solo di raccontarle e/o mostrarle nei forum.

[g.caprio]

Ribadisco che la giornata di ieri era pessima dal punto di vista della luce, e che sto continuando a scattare con ottiche R e cercherò di inserire quante più foto possibili di soggetti umani e anche di sera, al fine di permettervi una valutazione più approfondita su un eventuale acquisto. Io l'ho già comprata per cui...me la tengo. Sono molto soddisfatto in generale, sapere di poter montare di tutto (a breve le ottiche Hasselblad tipo il 180/4...) con ottimi risultati in generale è già di per se motivo di gioia infinita. I risultati poi sono uguali o superiori rispetto a quelli di reflex con uguale sensore. I RAW sono lavorabili come qualsiasi altro marchio, non pongono particolari problemi, se non che il WB non è precisissimo, credo che ci vorrebbe un aggiornamento firmware, per cui speso bilancio il bianco in fase di scatto. Fortunatamente la procedura di bilanciamento manuale è ottima, veloce e precisa. A mio parere Sony dovrebbe investire in un SW dedivato, il pur ottimo camera raw è come il prezzemolo, va bene un pò per tutto ma non è il massimo per niente. Infatti con Nikon, Hasselblad e anche leica usavo i SW dedicati.

[Bruno Delario]

sergio frascolla

ci sono sempre state reflex in grado di alzare lo specchio prima dello scatto, in funzione anti vibrazione

Certo! ma devi collocarle su stativo

diciamo che le telemetro (non solo Leica: tutte) guadagnano un paio di tempi rispetto alla reflex a mano libera.

Le Bessa utilizzate mi avevano fatto venire il latte all'indice... l'accoppiamento con l'ottica poi, mai rigido come con M.

Resto sempre dell'avviso che una fotocamera M6 con la DIA dia più garanzie rispetto ad una vecchia e nobile telemetro...la tensione della pellicola e la relativa planarità, sono aspetti fondamentali.

La fotocamera incide molto più di quanto si possa pensare. la qualità non accetta compromessi.

ciao

[Bruno Delario]

g.caprio

sapere di poter montare di tutto (a breve le ottiche Hasselblad tipo il 180/4...)

Caro Pino, se pensi di migliorare l'immagine dell'Apotelyt con il Sonnar, ne resterai deluso.

Io ho il 4/180Sonnar Hass: ottimo, ma l'ApoTelyt è inavvicinabile.

Però, provare nuove soluzioni concede sempre nuove ed eccitanti sensazioni.

ciao

[Giorgio Guastella]

L'importante, semmai, è la "lavorabilità" in post produzione dei file prodotti dal sensore e a questo proposito chiedo a Pino pareri su questo aspetto della Sony A7, se ha già potuto farsene un'idea.

Mi permetto di intervenire su un "quote" di Pino.
La lavorabilità dei files della A7 è molto buona grazie ad un WB abbastanza corretto in condizioni di luce naturale e discreto (ma perfettibile) nelle ore con scarsa luminosità.
Parlando di colore la resa è brillante ma piuttosto naturale e non si notano "eccessi" tali da costringere ad importanti lavori in post-produzione.
In linea generale il sensore Sony ricorda molto quello Nikon da 24mpixel che utilizzo con la D600 (di cui evidentemente è parente stretto) e che. in generale, consente di ottenere ottimi risultati anche con le regolazioni standard dei software maggiormente utilizzati (come ad esempio Lightroom)
Per chi invece utilizza Camera Raw e PS, magari utilizzando un workflow che prevede diversi livelli di regolazione, diventa quasi indispensabile un livello di saturazione con un valore di circa -20 per riequilibrare la situazione... ma questo accade anche con la M9 e la D600!
Al momento non ho fatto molte prove di stampa e quindi sospendo il giudizio: l'impressione comunque è che non si riscontrino grossi problemi neanche su questo fronte.

[maxberek]

...ma questo accade anche con la M9 e la D600!

Veramente con la M9 trovo più conveniente agire sulla curva di contrasto, lavorando con quella "flat" (perchè quella di default e decisamente troppo invasiva e rischia di pelare le luci e tappare le ombre, specie con gli ulteriori passaggi di regolazione dei livelli), piuttosto che sulla desaturazione, che rischia solo di impoverire cromaticamente il file, lasciando il contrasto generale intonso (dipende poi anche molto dal soggetto e dal tipo di luce).
Mi riferisco a Camera Raw (presente anche in Lightroom, dove gestisce i file raw-dng) e PS.

[g.caprio]

Inserisco altre due immagini di ottiche Leica R su Sony A7.

Summilux 50/1.4 R a F1.4



Summicron 35/2 R a F2 (I serie). L'ottica vignetta leggermente.

[Giorgio Guastella]

...ma questo accade anche con la M9 e la D600!

Veramente con la M9 trovo più conveniente agire sulla curva di contrasto, lavorando con quella "flat" (perchè quella di default e decisamente troppo invasiva e rischia di pelare le luci e tappare le ombre, specie con gli ulteriori passaggi di regolazione dei livelli), piuttosto che sulla desaturazione, che rischia solo di impoverire cromaticamente il file, lasciando il contrasto generale intonso (dipende poi anche molto dal soggetto e dal tipo di luce).
Mi riferisco a Camera Raw (presente anche in Lightroom, dove gestisce i file raw-dng) e PS.

Nelle mille possibilità che offre la postproduzione ognuno ha la sua "formula magica"
Nel mio modo di lavorare le immagini e per quello che mi è stato insegnato, io preferisco aggiungere in cima alla pila dei livelli di regolazione un livello di saturazione con un valore leggermente negativo per bilanciare l'incremento di saturazione che gli stessi aggiungono al background.

Quello che volevo indicare comunque è che lo sviluppo standard del raw A7 con camera raw (ed ovviamente anche il LR) non fornisce files eccessivamente saturi in partenza, esattamente come capita con la M9 e la D600

saluti
Giorgio

[tommaso]

Ringrazio anche Giorgio dell'interessante intervento sulla lavorabilità dei file A7, esortandolo a pubblicare qualche foto significativa.

Non conosco la nuova Nikon D600, so solo che i file della mia D700 sono estremamente e piacevolmente lavorabili in post produzione senza troppe perdite di qualità (a dire di alcuni esperti anche molto più della M9, sebbene i colori di quest'ultima mi piacciano di più, ma purtroppo ...... ) e pensando a un cambio verso la Sony (più maneggevole, leggera e versatile con ottiche di diverso tipo, anche M) mi preoccupavo di non perdere questa caratteristica da cui traggo tante soddisfazioni.

A Pino, che ringrazio sempre dei suoi utilissimi esempi, dico che anche la resa del Summilux 50 R non è niente male, malgrado l'estremo contrasto luminoso presente nelle giornate di sole nella Galleria Principe Umberto a Napoli, che conosco bene, e che schiarisce moltissimo lo sfondo, come è visibile anche in altre tue foto precedenti (35/2,8 R e 50/1,5 II M). Riguardo al 35/2 R 9 lenti lo vedo abbastanza equilibrato, ma un po' moscetto o forse è solo una mia impressione dovuta al soggetto un po' piatto?
Mi raccomando non fermarti: hai preso l'impegno di provare molte altre ottiche R, eh!

[g.caprio]

Ciao Tommaso, il 35/2 9 lenti a F2 non è un campione di nitidezza, ma è molto plastico. Poi dipende anche dalla luce. Continuerò a provare, anche se durante la settimana il lavoro mi lascia poco tempo, ma poco alla volta proverò quasi tutte le ottiche R, inserendo altre foto nelle varie situazioni di luce.