il workflow di Salgado...
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il workflow di Salgado...
ho letto con molto interesse alcune notizie in rete sul modo di lavorare di questo grande maestro della fotografia.
ultimamente, dopo essere passato per il medio formato Pentax 6x4,5, usa una 1Ds.
l'ho visto nei filmati in rete usare spesso lo zoom 24/70 ed anche il 50/1.2.
durante un viaggio fa 10.000 /15.000 scatti con la digitale, dopo al ritorno, NON guarda gli scatti al computer, ma si fa realizzare dei provini a contatto e da questi sceglie le 100/200 foto che poi fà trasferire in negativi analogici BN 6x4,5, con una macchina DuPont da un laboratorio di Parigi, dal quale poi ricava le sue stupende stampe in bianco e nero.
non so se tutto questo possa interessare ma a me sembra oltremodo singolare un metodo del genere.
alla faccia dei comuni mortali che se scattano in analogico poi digitalizzano gli scatti per stamparli al computer!!
certo Salgado è Salgado e io non mi permetto assolutamente di paragonarmi a Lui nemmeno per una infinitesima fotina.
ma a noi comuni mortali non resta che seguire quello che il marketing o la tecnologia a noi accessibile ci permette di usare.
più passa il tempo però e più mi convinco che la fotografia ad altissimo livello usa delle tecnologie e dei metodi che a noi "umani" non è possibile utilizzare.
scusate lo sfogo ma quando si vedono foto come le sue realizzate con obiettivi zoom e con macchine non dico obsolete ma comunque di una generazione indietro, come la 1Ds MKIII o addirittura la Pentax 645 che si trova sul mercato a 300/400 euro!! mi viene da pensare ma a che servono poi tutti i nostri splendidi vetri o l'ultima meraviglia tecnologica che noi tanto affannosamente cerchiamo di comprarci???!!!
meditate gente meditate.....
ultimamente, dopo essere passato per il medio formato Pentax 6x4,5, usa una 1Ds.
l'ho visto nei filmati in rete usare spesso lo zoom 24/70 ed anche il 50/1.2.
durante un viaggio fa 10.000 /15.000 scatti con la digitale, dopo al ritorno, NON guarda gli scatti al computer, ma si fa realizzare dei provini a contatto e da questi sceglie le 100/200 foto che poi fà trasferire in negativi analogici BN 6x4,5, con una macchina DuPont da un laboratorio di Parigi, dal quale poi ricava le sue stupende stampe in bianco e nero.
non so se tutto questo possa interessare ma a me sembra oltremodo singolare un metodo del genere.
alla faccia dei comuni mortali che se scattano in analogico poi digitalizzano gli scatti per stamparli al computer!!
certo Salgado è Salgado e io non mi permetto assolutamente di paragonarmi a Lui nemmeno per una infinitesima fotina.
ma a noi comuni mortali non resta che seguire quello che il marketing o la tecnologia a noi accessibile ci permette di usare.
più passa il tempo però e più mi convinco che la fotografia ad altissimo livello usa delle tecnologie e dei metodi che a noi "umani" non è possibile utilizzare.
scusate lo sfogo ma quando si vedono foto come le sue realizzate con obiettivi zoom e con macchine non dico obsolete ma comunque di una generazione indietro, come la 1Ds MKIII o addirittura la Pentax 645 che si trova sul mercato a 300/400 euro!! mi viene da pensare ma a che servono poi tutti i nostri splendidi vetri o l'ultima meraviglia tecnologica che noi tanto affannosamente cerchiamo di comprarci???!!!
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ciao
Roberto
"Ogni cosa si rivela con l'esposizione alla Luce e tutto ciò che viene esposto alla Luce diventa Luce".
San Paolo
Roberto
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- Giuseppe Papale
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Re: il workflow di Salgado...
Carissimo, anzitutto ti ringrazio per aver i dato la notizia, avevo letto da qualche parte che Salgado faceva 'passare' in pellicola le immagini digitali, e tu me ne hai dato conferma.
Per rispondere al tuo ultimo quesito, a mio parere i fatti stanno più o meno così:
Noi siamo appassionati di tecnologia fotografica; infatti il nostro forum é pieno di discussioni circa le (magnifiche) qualità delle nostre ottiche; parliamo poco di fotografia, di arte fotografica, di linguaggio etc.... I professionisti, guardano altro, certo utilizzano ottime attrezzature, ma si preoccupano più dell'affidabilitá dei sistemi che delle linee per millimetro. Più della capacità delle aziende ad intervenire con urgenza e competenza nel fronteggiare eventuali anomalie. Quello che di Salgado mi 'piace' oltre ovviamente alle foto delle quali conservo più di un libro, è la sua scelta di 'conservare' le sue migliori immagini con la pellicola, media questa ultima che si conserva immutata nel tempo , ovviamente se trattata in modo professionale. Dei formati digitali ma sopratutto della loro conservazione e futura lettura, non c'è' certezza, si pensi solamente ad esempio alla musica in cassetta o ai dati su floppy disk oggi non più utilizzabili.
Ciao
Per rispondere al tuo ultimo quesito, a mio parere i fatti stanno più o meno così:
Noi siamo appassionati di tecnologia fotografica; infatti il nostro forum é pieno di discussioni circa le (magnifiche) qualità delle nostre ottiche; parliamo poco di fotografia, di arte fotografica, di linguaggio etc.... I professionisti, guardano altro, certo utilizzano ottime attrezzature, ma si preoccupano più dell'affidabilitá dei sistemi che delle linee per millimetro. Più della capacità delle aziende ad intervenire con urgenza e competenza nel fronteggiare eventuali anomalie. Quello che di Salgado mi 'piace' oltre ovviamente alle foto delle quali conservo più di un libro, è la sua scelta di 'conservare' le sue migliori immagini con la pellicola, media questa ultima che si conserva immutata nel tempo , ovviamente se trattata in modo professionale. Dei formati digitali ma sopratutto della loro conservazione e futura lettura, non c'è' certezza, si pensi solamente ad esempio alla musica in cassetta o ai dati su floppy disk oggi non più utilizzabili.
Ciao
Cordialità
Giuseppe
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Giuseppe
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- Franco Felici
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- Iscritto il: ven feb 18, 2011 7:40 pm
Re: il workflow di Salgado...
Cioè? Mettono la baritata direttamente a contatto con la scheda... e poi?roby61r ha scritto:fa 10.000 /15.000 scatti con la digitale, dopo al ritorno, NON guarda gli scatti al computer, ma si fa realizzare dei provini a contatto
Franco (già "Contarex")
- Roberto Frieri
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Re: il workflow di Salgado...
Appunto, si tratta di un metodo di lavoro, e di come Salgado nel tempo ha saputo costruirlo intorno alle sue esigenze con lo scopo di rendere quanto più possibile perfetto il risultato del suo percorso fotografico.roby61r ha scritto:ho letto con molto interesse alcune notizie in rete sul modo di lavorare di questo grande maestro della fotografia.
Ma lui è Salgado...
Roberto Frieri
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Re: il workflow di Salgado...
di certo non servono a fare foto migliori!roby61r ha scritto:scusate lo sfogo ma quando si vedono foto come le sue realizzate con obiettivi zoom e con macchine non dico obsolete ma comunque di una generazione indietro, come la 1Ds MKIII o addirittura la Pentax 645 che si trova sul mercato a 300/400 euro!! mi viene da pensare ma a che servono poi tutti i nostri splendidi vetri o l'ultima meraviglia tecnologica che noi tanto affannosamente cerchiamo di comprarci???!!!
meditate gente meditate.....
Meglio spendere in viaggi quei soldi e fare esperienza "fotografica".
Oggi si possono fare OTTIME foto anche con macchine analogiche da 20 €... Buona riflessione a tutti voi!
Re: il workflow di Salgado...
Ma a niente...scusate lo sfogo ma quando si vedono foto come le sue realizzate con obiettivi zoom e con macchine non dico obsolete ma comunque di una generazione indietro, come la 1Ds MKIII o addirittura la Pentax 645 che si trova sul mercato a 300/400 euro!! mi viene da pensare ma a che servono poi tutti i nostri splendidi vetri o l'ultima meraviglia tecnologica che noi tanto affannosamente cerchiamo di comprarci???!!!
Anzi, se hai qualche "pezzo" che ti cresce posso sempre acquistartelo io a "prezzo di bancarella", tanto per quel che serve...
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Re: il workflow di Salgado...
Non è l'unico che stampa su argento da digitale: esiste un ingranditore che, collegato al computer, stampa su carta chimica (lo fanno in Inghilterra, costa 30.000 euro); c'è anche chi stampa da digitale su lucido A4 con una inkjet (ovviamente un negativo) e poi fa la stampa a contatto su baritata, pare che i risultati siano ottimi
Saluti Marco Battelli
Saluti Marco Battelli
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- Messaggi: 331
- Iscritto il: mar apr 23, 2013 5:08 am
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Re: il workflow di Salgado...
Forse i "tecnicismi" sono importanti forse...
Ma è appena uscito l'ultimo libro di Salgado: GENESIS.
Fate uno sforzo compratelo è di grande formato costa molto, pesa molto, ma nel contempo insegna molto.
Molte immagini potrebbero sembrare ridondanti eppure dopo due o tre letture niente è di troppo anzi. Vi assicuro che non vi chiederete che attrezzatura ha usato, sommersi come sarete da tanto talento e ispirazione.
Buona lettura
Ma è appena uscito l'ultimo libro di Salgado: GENESIS.
Fate uno sforzo compratelo è di grande formato costa molto, pesa molto, ma nel contempo insegna molto.
Molte immagini potrebbero sembrare ridondanti eppure dopo due o tre letture niente è di troppo anzi. Vi assicuro che non vi chiederete che attrezzatura ha usato, sommersi come sarete da tanto talento e ispirazione.
Buona lettura
- Marco Pampaloni
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Re: il workflow di Salgado...
Penso che questo modo di stampare sarà la prossima frontiera della stampa fineart digitale..per ora rimane una cosa troppo costosa ( l'ingranditore appunto costa sui 30,000, come già citato ) ma come tutte le cose in campo digitale basta aspettare qualche anno...
I should have never switched from whiskey to martinis - H.Bogart
ciao a tutti
Marco
ciao a tutti
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Re: il workflow di Salgado...
Non credo che una 1DSMKIII (in produzione fino a 1 anno fa al costo di 7000 euro) possa considerarsi una attrezzatura obsoleta. Senza nulla togliere ad uno dei miei fotografi preferiti, per il BN certamente tra i primi tre.
Pino
Re: il workflow di Salgado...
infatti Pino ho scritto di una generazione indietro, non considero la 1ds MKIII obsoleta tutt'altro !! ma adesso è uscita la 1Dx....g.caprio ha scritto:Non credo che una 1DSMKIII (in produzione fino a 1 anno fa al costo di 7000 euro) possa considerarsi una attrezzatura obsoleta. Senza nulla togliere ad uno dei miei fotografi preferiti, per il BN certamente tra i primi tre.
a tal proposito vi racconto un episodio avvenuto la settimana scorsa in un noto negozio di Roma, molto "fornito" ...nel reparto usato era presente la Ds MK III ad un buon prezzo, macchina in perfette condizioni senza un graffio e con pochissimi scatti, a circa 2200 euro, nel reparto del nuovo dello stesso negozio era esposta la stessa macchina a 6700 euro!! pazzesco!!!
comunque per pochi "spiccioli" in più se qualcuno vuole toccare con mano le foto del maestro può acquistare questo:
http://www.taschen.com/pages/en/catalog ... tion_a.htm
ciao
Roberto
"Ogni cosa si rivela con l'esposizione alla Luce e tutto ciò che viene esposto alla Luce diventa Luce".
San Paolo
Roberto
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- Michele Azzali
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Re: il workflow di Salgado...
Confesso che conosco poco Salgado e di conseguenza non può essere fra i miei preferiti, anche se la foto nel link che ha postato Fabio mi ha strappato un'esclamazione.
Ma il fatto di convertire in pellicola gli scatti digitali mi sembra una gran fesseria, una ricercatezza fuori luogo, giusto per dire io sono Salgado e voi... no. Utilizzo tecniche di cui non potete immaginare i risultati.
Se vuole i negativi perchè non parte direttamente con quelli, evitando passaggi intermedi che sicuramente impoveriscono l'immagine? E magari scatta in jpg. Oppure cosa fa, si fa elaborare (da altri mi sembra di capire) gli scatti raw e trasforma una delle possibili versioni in pellicola? I file li cancella e tiene i negativi? E se poi vuol cambiare?
Posto che ciò che conta è la stampa finale (e una stampa chimica sarà sempre migliore se ottenuta da negativo), mi sembra che percorra una strada veramente tortuosa.
A Salgà... ma famme er piacere...
Ma il fatto di convertire in pellicola gli scatti digitali mi sembra una gran fesseria, una ricercatezza fuori luogo, giusto per dire io sono Salgado e voi... no. Utilizzo tecniche di cui non potete immaginare i risultati.
Se vuole i negativi perchè non parte direttamente con quelli, evitando passaggi intermedi che sicuramente impoveriscono l'immagine? E magari scatta in jpg. Oppure cosa fa, si fa elaborare (da altri mi sembra di capire) gli scatti raw e trasforma una delle possibili versioni in pellicola? I file li cancella e tiene i negativi? E se poi vuol cambiare?
Posto che ciò che conta è la stampa finale (e una stampa chimica sarà sempre migliore se ottenuta da negativo), mi sembra che percorra una strada veramente tortuosa.
A Salgà... ma famme er piacere...
Ultima modifica di Michele Azzali il ven apr 26, 2013 11:55 am, modificato 1 volta in totale.
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
http://www.photomaz.com/
https://www.instagram.com/photomaz59/
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- Giuseppe Papale
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Re: il workflow di Salgado...
Credo che i fatti stiano in altro modo; a mio parere Salgado non avendo bisogno di simili artifici per rendersi unico, in quanto tra i pochi nell'olympo dei grandi, 'passa' le immagini scelte, in pellicola unicamente per memorizzarle su un supporto indelebile nel tempo, ed anche per rendere 'omogeneo' il suo enorme archivio. E magari ottenere delle stampe 'analogiche' migliori.Michele Azzali ha scritto:........Ma il fatto di convertire in pellicola gli scatti digitali mi sembra una gran fesseria, una ricercatezza fuori luogo, giusto per dire io sono Salgado e voi... no. Utilizzo tecniche di cui non potete immaginare i risultati.
...
Questo il mio pensiero.
cordialità
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Giuseppe
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Giuseppe
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Re: il workflow di Salgado...
Se lo fa un motivo ci sarà, il digitale è enormemente più comodo, specialmente per chi viaggia, rispetto ai rullini, dei quali effettuare un backup è davvero difficile...
Pino