Leitz Focomat Ic
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Leitz Focomat Ic
Ciao a tutti, sono un "innamorato" della camera oscura oramai da quasi 30 anni. Ho usato un sacco di prodotti e strumenti ed al momento stampo con un ottimo Durst 670 con obiettivo Rodagon 50. E' da un po' di tempo però che mi sta intrigando l'idea di provare un Focomat ma ho un po' di paura, soprattutto per il fatto che mi trovo decisamente bene con quello che ho e non vorrei dovermi pentire. Però inizio ad avere quache problema di vista e poi ... con un obiettivo Focotar forse i risultati potrebbero essere migliori,... la profondità dei grigi ....??? Vabbè, comunque cerco qualcuno che mi racconti un po' di questo ingranditore e soprattutto, come primo quesito al quale non ho trovato risposta se il Focomat ha un qualche dispositivo di alloggio dei filtri per la stampa multigrade. E poi, c'è qualcosa che devo assolutamente sapere o a cui fare particolare attenzione? Chi mi dice qualcosa?
ciao e grazie
Massimo
ciao e grazie
Massimo
- andrelocat
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- Iscritto il: mer giu 01, 2011 9:51 am
- Località: Cremona
Re: Leitz Focomat Ic
Ciao Massimo.
La mia esperienza in camera oscura, inizia un paio di mesi fa, (dopo giorni di discussioni con mia moglie ), e il mio ingranditore è proprio un Focomat 1C...
Non so che tipo di aiuto ti posso dare, essendo il mio primo ed unico ingranditore, ma ci provo...
L'esemplare che ho acquistato io, non era sicuramente in condizioni eccellenti (esteticamente un pò "consumato, interruttore ON/OFF non funzionante....), ma per l'utilizzo che volevo farne io, andava bene...
Sono riuscito infatti, con un prezzo totale di €200, a portare a casa il Focomat e uno Schneider Componon 50mm. f 4,0 in perfetto stato.
Bene, a parte questa inutile introduzione, nella pratica ho riscontrato una grande semplicità di utilizzo, e la taratura della m.a.f., nel caso in cui non fosse precisa, è molto semplice.
Per il discorso dei filtri, anch'io avevo fatto questo quesito, ma al momento non ho avuto risposte...
Appena sotto l'obiettivo, c'è un supporto metallico, che credo nasca per alloggiarci un accessorio (che corregge gli "anelli di Newton" ), dove, probabilmente, ci si potrebbe ingegnare, mettendoci un portafiltri artigianale, magari....
Io, adesso, da purista totale, utilizzo carte a contrasto fisso, quindi mi sono tolto la voglia delle Multigrade...
Ah, un'altra cosa, il Focomat, riesce a stampare, al massimo il formato 24X30, anche se, invertendo la testa e tenendolo su un piano alto, posizionando un foglio di carta più grande, sul pavimento, è possibile comunque imprimere l'immagine sulla carta...
Spero di averti aiutato in qualche modo, anche se ho seri dubbi...
Ciao.
La mia esperienza in camera oscura, inizia un paio di mesi fa, (dopo giorni di discussioni con mia moglie ), e il mio ingranditore è proprio un Focomat 1C...
Non so che tipo di aiuto ti posso dare, essendo il mio primo ed unico ingranditore, ma ci provo...
L'esemplare che ho acquistato io, non era sicuramente in condizioni eccellenti (esteticamente un pò "consumato, interruttore ON/OFF non funzionante....), ma per l'utilizzo che volevo farne io, andava bene...
Sono riuscito infatti, con un prezzo totale di €200, a portare a casa il Focomat e uno Schneider Componon 50mm. f 4,0 in perfetto stato.
Bene, a parte questa inutile introduzione, nella pratica ho riscontrato una grande semplicità di utilizzo, e la taratura della m.a.f., nel caso in cui non fosse precisa, è molto semplice.
Per il discorso dei filtri, anch'io avevo fatto questo quesito, ma al momento non ho avuto risposte...
Appena sotto l'obiettivo, c'è un supporto metallico, che credo nasca per alloggiarci un accessorio (che corregge gli "anelli di Newton" ), dove, probabilmente, ci si potrebbe ingegnare, mettendoci un portafiltri artigianale, magari....
Io, adesso, da purista totale, utilizzo carte a contrasto fisso, quindi mi sono tolto la voglia delle Multigrade...
Ah, un'altra cosa, il Focomat, riesce a stampare, al massimo il formato 24X30, anche se, invertendo la testa e tenendolo su un piano alto, posizionando un foglio di carta più grande, sul pavimento, è possibile comunque imprimere l'immagine sulla carta...
Spero di averti aiutato in qualche modo, anche se ho seri dubbi...
Ciao.
.A
Re: Leitz Focomat Ic
La messa a fuoco va tarata una volta per tutte quando si installa l'obiettivo e, posto che uno usi un unico obiettivo senza toglierlo, resta poi sempre tarata. In pratica, come dice il nome dell'apparecchio, la messa a fuoco in fase di stampa si fa da lì in poi automaticamente, senza dover nemmeno controllare.
Non so se è previsto un accessorio da installare per usare i filtri colore, di sicuro esiste un filtro rosso che è disponibile come accessorio da acquistare a parte e, sempre come accessorio, il filtro anti newton, che va a pressione sull'ultima lente del condensatore.
Le stampe escono molto contrastate, come accade generalmente con gli ingranditori a luce condensata. Rispetto a quelli a luce diffusa (come l'ultimo Focomat V35) perdi un po' di grigi, ma acquisti in nitidezza.
Ciao,
Non so se è previsto un accessorio da installare per usare i filtri colore, di sicuro esiste un filtro rosso che è disponibile come accessorio da acquistare a parte e, sempre come accessorio, il filtro anti newton, che va a pressione sull'ultima lente del condensatore.
Le stampe escono molto contrastate, come accade generalmente con gli ingranditori a luce condensata. Rispetto a quelli a luce diffusa (come l'ultimo Focomat V35) perdi un po' di grigi, ma acquisti in nitidezza.
Ciao,
______Claudio_____
Re: Leitz Focomat Ic
Ciao Massimo,
come dissi precedentemente ad Andrea in un post precedente, riguardo il Focomat,pur non avendolo mai avuto ,penso che la cosa principale,sia quella di assicurarsi che la messa a fuoco sia a posto e mi spiego.
Io credo che ogni macchina sia stata tarata con un proprio obiettivo ossia che abbiano adattato la camma di messa a fuoco per quel dato obiettivo,per cui se per caso quello oroginale è stato sostituito,anche se ne hanno messo un'altro di pari focale sicuramente la camma non lavorerà più bene.
Vabbene che il nuovo è sempre un 50 mm. ma come ci sono le leggere tolleranze per le lenti da ripresa ci sono anche per quelle da stampa,per cui alla fine ci si trova che "il tastatore"che deve lavorare sulla camma per muovere di una certa misura il portanegativo, poi invece non lo fa o lo fa male.
Come si fa a capire se hanno sostituito l'obiettivo originale? Primo si chiede al venditore............. ma è un pò come chiedere a l'oste se è buono il vino........ secondo ed è la cosa da fare, provare l'ingranditore: Come? si mette un negativo,si alza al massimo la testa e si fa la taratura di messa a fuoco,a quel punto si comicia a scendere con la testa e si controlla se rimane sempre a fuoco.......... se ci sono dei punti che non lo è.... sono azzi acidi ! Dopo dipende da te cosa fare, ma almeno sei cosciente di quel che comperi !
Spero di esserti stato di aiuto.
Saluti
Rossano
P.S. non lasciati abbindolare dal fatto che eventualmente si possa fare una camma nuova perchè vai a finire in un vespaio che nemmeno immagini........ che se ci tieni ..te lo posso spiegare !
come dissi precedentemente ad Andrea in un post precedente, riguardo il Focomat,pur non avendolo mai avuto ,penso che la cosa principale,sia quella di assicurarsi che la messa a fuoco sia a posto e mi spiego.
Io credo che ogni macchina sia stata tarata con un proprio obiettivo ossia che abbiano adattato la camma di messa a fuoco per quel dato obiettivo,per cui se per caso quello oroginale è stato sostituito,anche se ne hanno messo un'altro di pari focale sicuramente la camma non lavorerà più bene.
Vabbene che il nuovo è sempre un 50 mm. ma come ci sono le leggere tolleranze per le lenti da ripresa ci sono anche per quelle da stampa,per cui alla fine ci si trova che "il tastatore"che deve lavorare sulla camma per muovere di una certa misura il portanegativo, poi invece non lo fa o lo fa male.
Come si fa a capire se hanno sostituito l'obiettivo originale? Primo si chiede al venditore............. ma è un pò come chiedere a l'oste se è buono il vino........ secondo ed è la cosa da fare, provare l'ingranditore: Come? si mette un negativo,si alza al massimo la testa e si fa la taratura di messa a fuoco,a quel punto si comicia a scendere con la testa e si controlla se rimane sempre a fuoco.......... se ci sono dei punti che non lo è.... sono azzi acidi ! Dopo dipende da te cosa fare, ma almeno sei cosciente di quel che comperi !
Spero di esserti stato di aiuto.
Saluti
Rossano
P.S. non lasciati abbindolare dal fatto che eventualmente si possa fare una camma nuova perchè vai a finire in un vespaio che nemmeno immagini........ che se ci tieni ..te lo posso spiegare !
Re: Leitz Focomat Ic
gli obiettivi Focotar non hanno camme, sono in tutto e per tutto come quelli di un qualunque altro ingranditore, con passo a vite 39mm.
______Claudio_____
Re: Leitz Focomat Ic
Cari abitanti il Forum mi siete già stati preziosissimi. Grazie per i vostri contributi. Un dato per me già rilevante è che l'ingranditore sia stato costruito per stampare al massimo il 24 x 30 centimetri (senza ruotare la testa e fare stampe a parete o a pavimento), così come che nessuno di voi abbia trovato un cassetto o un dispositivo per alloggiare filtri multrigrade. Francamente superare il 24 x 30 mi pare una condizione decisamente importante per un ingranditore (arrivare a stampe 30 x 40 per me è un obiettivo in alcune stampe) così come lavorare con la carta a contrasto variabile. In quest'ultimo caso, pensare di tenere il filtro in mano in fase di esposizione è impensabile e limitante soprattutto in tutte le occasioni nelle quali si deve mascherare, cosa non così infrequente in camera oscura, e dove tutte e due le mani libere sono indispensabili. E' vero che quest'ultimo problema potrebbe essere facilmente superabile costruendo un piccolo sostegno volante davanti all'obiettivo ma, francamente, la cosa mi piace poco. Scusatemi un'ultima domanda: mi confermate che il negativo viene inserito nell'ingranditore compresso tra due vetri?
Ciao e ancora grazie mille a tutti voi.
Massimo
Ciao e ancora grazie mille a tutti voi.
Massimo
Re: Leitz Focomat Ic
Il negativo viene appoggiato sul portanegativo che a sua volta viene tenuto pressato nel sua alloggio da una piastra metallica che si incastra sul corpo bloccando la pellicola in posizione di stampa ma libera di scorrere lateralmente negli appositi portapellicola adatti a contenere un rullino non tagliato. La piastra sicuramente non ha vetri e se ricordo bene non ce ne sono neanche nel corpo. Premetto che l'ho usato solo due volte: l'ho acquistato cinque anni fa perché volevo rimettere in piedi una camera oscura ma poi mi sono sempre limitato a sviluppare i negativi senza stampare.
Per curiosità, sono andato a ripescare il manualetto delle istruzioni, che credo di non aver mai letto in vita mia (sono 8 pagine comprese le copertine), dal quale si apprende che l'ingrandimento massimo è 10x con l'obiettivo standard da 50mm (quindi 24x36), anche se ovviamente il manuale segnala i vari modi per ottenere ingrandimenti maggiori ingrandimenti, proiettando sul pavimento o sul muro.
In teoria si può anche cambiare l'obiettivo mettendo ad esempio una focale diversa, ma il manuale non ne parla, forse perché il Focotar era disponibile solo a 50mm (il 40 arriverà dopo, col V35).
Inoltre c'è una versione con piano allargato e palo più alto, per ottenere ingrandimenti maggiori, ma non c'è specificato da nessuna parte quanto sia l'ingrandimento effettivamente possibile per questa versione.
E, cosa altrettanto interessante: il manuale segnala che esiste una versione che ha un cassetto portafiltri. Questa si riconosce immediatamente perché la parte bassa, anziché tondeggiante, è squadrata e contiene un cassettino che si estrae sulla sinistra ed una lunga leva sulla destra, tutte caratteristiche che mancante nella versione normale e più diffusa.
Questi sono i numeri da catalogo di tutte le versioni, come appaiono nel libretto:
17601 ingranditore senza obiettivo, piano 40x52 e palo da 80 cm
17605 come sopra ma completo di obiettivo
17625 come sopra ma con piano da 56x64 e palo da 1,20mt
17602 ingranditore con cassetto portafiltri 7x7, senza obiettivo, piano 40x52 e palo da 80 cm
17603 come sopra ma con obiettivo
17626 come sopra ma con piano da 56x64 e palo da 1,20mt
Vi risparmio la lista degli accessori, tra i quali anche un adattatore per usare le ottiche con baionetta M, un bellissimo accessorio per basculare direttamente portanegativo in modo da correggere le linee cadenti e un altro per leggere i microfilm, etc. etc.
il manuale che ho io è il n. 170-2, datato 1969.
Ciao
Per curiosità, sono andato a ripescare il manualetto delle istruzioni, che credo di non aver mai letto in vita mia (sono 8 pagine comprese le copertine), dal quale si apprende che l'ingrandimento massimo è 10x con l'obiettivo standard da 50mm (quindi 24x36), anche se ovviamente il manuale segnala i vari modi per ottenere ingrandimenti maggiori ingrandimenti, proiettando sul pavimento o sul muro.
In teoria si può anche cambiare l'obiettivo mettendo ad esempio una focale diversa, ma il manuale non ne parla, forse perché il Focotar era disponibile solo a 50mm (il 40 arriverà dopo, col V35).
Inoltre c'è una versione con piano allargato e palo più alto, per ottenere ingrandimenti maggiori, ma non c'è specificato da nessuna parte quanto sia l'ingrandimento effettivamente possibile per questa versione.
E, cosa altrettanto interessante: il manuale segnala che esiste una versione che ha un cassetto portafiltri. Questa si riconosce immediatamente perché la parte bassa, anziché tondeggiante, è squadrata e contiene un cassettino che si estrae sulla sinistra ed una lunga leva sulla destra, tutte caratteristiche che mancante nella versione normale e più diffusa.
Questi sono i numeri da catalogo di tutte le versioni, come appaiono nel libretto:
17601 ingranditore senza obiettivo, piano 40x52 e palo da 80 cm
17605 come sopra ma completo di obiettivo
17625 come sopra ma con piano da 56x64 e palo da 1,20mt
17602 ingranditore con cassetto portafiltri 7x7, senza obiettivo, piano 40x52 e palo da 80 cm
17603 come sopra ma con obiettivo
17626 come sopra ma con piano da 56x64 e palo da 1,20mt
Vi risparmio la lista degli accessori, tra i quali anche un adattatore per usare le ottiche con baionetta M, un bellissimo accessorio per basculare direttamente portanegativo in modo da correggere le linee cadenti e un altro per leggere i microfilm, etc. etc.
il manuale che ho io è il n. 170-2, datato 1969.
Ciao
______Claudio_____
Re: Leitz Focomat Ic
Io non mi riferivo alla camma dell'obiettivo ,anche perchè non c'è !amati35 ha scritto:gli obiettivi Focotar non hanno camme, sono in tutto e per tutto come quelli di un qualunque altro ingranditore, con passo a vite 39mm.
Ma bensì a quella dell'ingranditore che con il suo movimento fa salire e scendere il portanegativo e così realizza la giusta distanza del portanegativo che lo mette a fuoco .
Saluti
Rossano