Sviluppo Pyro BW
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- stefanorizzi
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Sviluppo Pyro BW
Qualcuno ha provato questo sviluppo di due bagni damescolare al momento dell'utilizzo? Prima di acquistarlo mi farebbe piacere conoscere qualche parere.
grazie
ciao
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Stefano
"Un cane può esprimere di più con la sua coda in un minuto che il suo padrone con la sua lingua in ore."
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Re: Sviluppo Pyro BW
Gentile stefano rizzi,
ritengo che stia parlando del PMK, la cui formula è stata elaborata da Gordon Hutchings. Per capirci stiamo parlando di una diluizione 1+2+100.
Non sarò breve, poiché da alcuni anni ho adottato questo sviluppo, l'ho studiato e faccio brevi workshop per insegnare ad usarlo correttamente. Se lei è a Roma, il prossimo sarà il 7 febbraio.
Il pirogallolo da solo non è un gran agente rivelatore, ed è accoppiato, in questo caso al metolo ed attivato dal Metaborato di sodio o Kodalk (Pirogallolo, Metolo, Kodalk=PMK). La caratteristica del pirogallolo è quella di essere - come l'acido acetico - fortemente astringente sull'emulsione. In pratica "strizza" l'emulsione agendo dal punto di vista fisico come se le molecole dio AgBr si compattassero stringendo una rete che rende più difficile il passaggio delle molecole dello sviluppo. L'effetto che ne consegue è che viene sviluppata solo la superficie dell'emulsione. Ciò da luogo a due fenomeni:
sottosviluppo e mantenimento di una densità stampabile anche sulle alte luci da un lato e, caratteristica principale del Pyro, lo "stain", la macchia. Il pirogallolo deposita e fissa intorno ad ogni alogenuro di argento ridotto - e quindi sviluppato - una macchia colorata che - a seconda del tipo di pellicola - va dal giallo al verde. Questa macchia osservata al microscopio appare semitrasparente. Contribuisce ad aumentare la densità che avevamo perso con il sottosviluppo di cui sopra ma non è tutto: il colore dello stain influisce sulle carte a contrasto variabile.
Le multigrade sono composte di due strati di emulsione sensibile: una è morbidissima ed è sensibile alla luce verde, l'altra e dura ed è sensibile alla luce blu. Lo stain è così un filtro di contrasto inserito nell'emulsione e poiché è proporzionale alla densità, le alte e contrastate luci si ammorbidiscono.
Alcune considerazioni:
. non tutte le pellicole offrono risultati accettabili con il piro: le emulsioni moderne tipo Tgrain vanno evitate. Personalmente ho usato con ottimi risultati le seguenti pellicole: Fp4+, Hp5+, Rollei RPX 100 e 400; Shangai 100; Efke 100. Il Tri X mi è diventato marrone e con una densità eccessiva, la Kentmere sia 100 che 400 ha mostrato un velo troppo alto.
. Il pirogallolo è un composto pericoloso (niente di trascendentale), e va maneggiato con guanti per prodotti chimici e non quelli in lattice che hanno una struttura molecolare a "maglie troppo larghe"; con occhiali per evitare contatto con gli occhi.
. Il procedimento di sviluppo è faticoso perché il pirogallolo si ossida rapidamente e va agitato con energia e con movimenti della tank sempre diversi 10" due volte al minuto.
. tiraggi estremi non sono raccomandati perché l'azione di ossido-riduzione del piro cessa dopo circa 20' dalla miscelazione dei due componenti.
. i risultati migliori si ottengono esponendo per le ombre o utilizzando la pellicola per una sensibilità inferiore di quella dichiarata.
. Il piro è sensibilissimo all'inquinamento di altri elementi chimici, quindi per una omogeneità dei risultati ed un perfetto controllo, è bene diluire solo in acqua demineralizzata.
. per ottenere lo stain è OBBLIGATORIO usare uno sviluppo basico come il TF3 (che ci si può fare da soli), ce ne sono alcuni in vendita su fotomatica, ars-imago ecc...
Per darle una idea dei risultati può guardare la foto che ho allegato. Mi trovavo in una chiesa a Betlemme e stavo seguendo attraverso il mirino i movimenti di un uomo. L'esposizione corretta era 1/8 f2.8. Ad un tratto il tipo apre una porta per uscire, e dalla strada entra il sole a 1/500 f 16. Sebbene un po' sfocati e "vibrati, sono visibili i mattoni bianchi oltre la porta. Ancora, ma non sono in grado di darle i valori esposimetrici, con la successiva foto scattata in un mercato ho abbastanza tranquillamente salvato la cupa sottoesposizione del personaggio sulla sinistra ed inoltre osservi la lampadina.
Per qualsiasi altro suggerimento può scrivermi (eliminando le virgole che uso per evitare spam automatico): franz,@,palati,no.it
ritengo che stia parlando del PMK, la cui formula è stata elaborata da Gordon Hutchings. Per capirci stiamo parlando di una diluizione 1+2+100.
Non sarò breve, poiché da alcuni anni ho adottato questo sviluppo, l'ho studiato e faccio brevi workshop per insegnare ad usarlo correttamente. Se lei è a Roma, il prossimo sarà il 7 febbraio.
Il pirogallolo da solo non è un gran agente rivelatore, ed è accoppiato, in questo caso al metolo ed attivato dal Metaborato di sodio o Kodalk (Pirogallolo, Metolo, Kodalk=PMK). La caratteristica del pirogallolo è quella di essere - come l'acido acetico - fortemente astringente sull'emulsione. In pratica "strizza" l'emulsione agendo dal punto di vista fisico come se le molecole dio AgBr si compattassero stringendo una rete che rende più difficile il passaggio delle molecole dello sviluppo. L'effetto che ne consegue è che viene sviluppata solo la superficie dell'emulsione. Ciò da luogo a due fenomeni:
sottosviluppo e mantenimento di una densità stampabile anche sulle alte luci da un lato e, caratteristica principale del Pyro, lo "stain", la macchia. Il pirogallolo deposita e fissa intorno ad ogni alogenuro di argento ridotto - e quindi sviluppato - una macchia colorata che - a seconda del tipo di pellicola - va dal giallo al verde. Questa macchia osservata al microscopio appare semitrasparente. Contribuisce ad aumentare la densità che avevamo perso con il sottosviluppo di cui sopra ma non è tutto: il colore dello stain influisce sulle carte a contrasto variabile.
Le multigrade sono composte di due strati di emulsione sensibile: una è morbidissima ed è sensibile alla luce verde, l'altra e dura ed è sensibile alla luce blu. Lo stain è così un filtro di contrasto inserito nell'emulsione e poiché è proporzionale alla densità, le alte e contrastate luci si ammorbidiscono.
Alcune considerazioni:
. non tutte le pellicole offrono risultati accettabili con il piro: le emulsioni moderne tipo Tgrain vanno evitate. Personalmente ho usato con ottimi risultati le seguenti pellicole: Fp4+, Hp5+, Rollei RPX 100 e 400; Shangai 100; Efke 100. Il Tri X mi è diventato marrone e con una densità eccessiva, la Kentmere sia 100 che 400 ha mostrato un velo troppo alto.
. Il pirogallolo è un composto pericoloso (niente di trascendentale), e va maneggiato con guanti per prodotti chimici e non quelli in lattice che hanno una struttura molecolare a "maglie troppo larghe"; con occhiali per evitare contatto con gli occhi.
. Il procedimento di sviluppo è faticoso perché il pirogallolo si ossida rapidamente e va agitato con energia e con movimenti della tank sempre diversi 10" due volte al minuto.
. tiraggi estremi non sono raccomandati perché l'azione di ossido-riduzione del piro cessa dopo circa 20' dalla miscelazione dei due componenti.
. i risultati migliori si ottengono esponendo per le ombre o utilizzando la pellicola per una sensibilità inferiore di quella dichiarata.
. Il piro è sensibilissimo all'inquinamento di altri elementi chimici, quindi per una omogeneità dei risultati ed un perfetto controllo, è bene diluire solo in acqua demineralizzata.
. per ottenere lo stain è OBBLIGATORIO usare uno sviluppo basico come il TF3 (che ci si può fare da soli), ce ne sono alcuni in vendita su fotomatica, ars-imago ecc...
Per darle una idea dei risultati può guardare la foto che ho allegato. Mi trovavo in una chiesa a Betlemme e stavo seguendo attraverso il mirino i movimenti di un uomo. L'esposizione corretta era 1/8 f2.8. Ad un tratto il tipo apre una porta per uscire, e dalla strada entra il sole a 1/500 f 16. Sebbene un po' sfocati e "vibrati, sono visibili i mattoni bianchi oltre la porta. Ancora, ma non sono in grado di darle i valori esposimetrici, con la successiva foto scattata in un mercato ho abbastanza tranquillamente salvato la cupa sottoesposizione del personaggio sulla sinistra ed inoltre osservi la lampadina.
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- Giuliano Guarnieri
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- Iscritto il: mar feb 22, 2011 11:34 pm
- Località: Villafranca di Verona
Re: Sviluppo Pyro BW
Dopo il post di Franz ho poco da aggiungere se non che io lo stain lo ottengo anche con il normale Hypam della Ilford.
Il PMK (il Pyro BW deve essere una sua variante simile) ha caratteristiche uniche e sorprendenti, in linguaggio odierno si potrebbe dire che hai dei negativi da HDR tanto riesci ad ottenere come gamma tonale e completezza di dettagli e toni.
Ti ripeto anch'io che attenzione massima va data alla sicurezza! Il pyro passa attarverso la pelle e danneggia i reni!!!!
Usare sempre i guanti e non sottovalutare mai la salute!
Ciao
GG
Il PMK (il Pyro BW deve essere una sua variante simile) ha caratteristiche uniche e sorprendenti, in linguaggio odierno si potrebbe dire che hai dei negativi da HDR tanto riesci ad ottenere come gamma tonale e completezza di dettagli e toni.
Ti ripeto anch'io che attenzione massima va data alla sicurezza! Il pyro passa attarverso la pelle e danneggia i reni!!!!
Usare sempre i guanti e non sottovalutare mai la salute!
Ciao
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Nobile argento, mica sputazzi di inchiostro!
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- stefanorizzi
- Messaggi: 1319
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 10:57 pm
- Località: alessandria
Re: Sviluppo Pyro BW
Grazie mille ad entrambi. In effetti l'aspetto sicurezza o meglio i rischi mi inducono a soprassedere almeno per il momento.
ancora grazie
ciao
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Stefano
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- Elia Freddi
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Re: Sviluppo Pyro BW
Qualche anno fa m'e' capitato di fare una stampa da un negativo processato in PMK. Il negativo sembrava piuttosto debole, ma la stampa aveva una gradazione di sfumature eccelente, assieme a molta nitidezza e compensazione. Avevo pensato di procurarmi il pirogallolo per prepararlo, ma le considerazioni sulla pericolosita' di questa sostanza m'hanno fatto desistere.
Ciao
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
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Re: Sviluppo Pyro BW
Tranquilli, non è più pericoloso di tante altre sostanze che usiamo quotidianamente, tra le quali la benzina verde.
Basta un minimo di accortezza e buon senso ed un paio di guanti ed occhiali per prevenire schizzi. Stiamo parlando di un prodotto cancerogeno ma se siete fumatori...
Personalmente ritengo più pericoloso l'acido acetico ed i suoi fumi.
Basta un minimo di accortezza e buon senso ed un paio di guanti ed occhiali per prevenire schizzi. Stiamo parlando di un prodotto cancerogeno ma se siete fumatori...
Personalmente ritengo più pericoloso l'acido acetico ed i suoi fumi.
- Andrea De Sanctis
- Messaggi: 6575
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
Re: Sviluppo Pyro BW
Non scherziamo,per favore,l'acido pirogallico è molto pericoloso e sconsiglio l'uso a chi non conosce le precauzioni da adoperare per certe sostanze,questa è la scheda di sicurezza:Tranquilli, non è più pericoloso di tante altre sostanze che usiamo quotidianamente...
http://www.avantormaterials.com/documen ... efault.pdf
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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- Messaggi: 1060
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 11:21 pm
- Località: Avigliana (Torino)
Re: Sviluppo Pyro BW
Quoto totalmente Andrea: il pirogallolo è veramente tanto ma tanto pericoloso (sostanza cancerogena di classe A).
L' acido acetico glaciale è irritante per le mucosa del tratto areo-digestivo superiore.
Non userei il pirogallolo neanche sotto cappa a flusso verticale. Un caro saluto Giovanni ( medico an.patologo che lavora tutti i giorni in mezzo a tante "schifezze" organiche ed inorganiche)
L' acido acetico glaciale è irritante per le mucosa del tratto areo-digestivo superiore.
Non userei il pirogallolo neanche sotto cappa a flusso verticale. Un caro saluto Giovanni ( medico an.patologo che lavora tutti i giorni in mezzo a tante "schifezze" organiche ed inorganiche)
Giovanni
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- Iscritto il: lun ott 20, 2008 8:50 pm
- Località: Castelfranco Veneto
Re: Sviluppo Pyro BW
Un saluto al Forum; ho letto con interesse questa discussione, una domandina: la pirocatechina è paragonabile per tossicità all'acido pirogallico? Come agente rivelatore si può considerare simile?
Grazie,
Francesco V.
Grazie,
Francesco V.
Tuxology
Re: Sviluppo Pyro BW
...se ho ben capito, sviluppando con il PMK, si espone sulle ombre. Ora, utilizzando tale sviluppo non si "bucano" le luci.
In quali condizioni è meglio usarlo? Magari in scene fortemente contrastate? Non sarebbe meglio il d23, allora?
In quali condizioni è meglio usarlo? Magari in scene fortemente contrastate? Non sarebbe meglio il d23, allora?
Enrico G. Agostoni
Il mio Portfolio: http://www.enricoagostoni.com
Il mio Blog: http://www.photographeum.com
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