Continuare a lavorare in c.o?

si parla di pellicole, processi, materiali, attrezzature, sviluppo, stampa, fotografia analogica

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tripietrus
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Continuare a lavorare in c.o?

Messaggio da tripietrus » mer nov 07, 2007 4:14 pm

salve,
vorrei porvi questa domanda:
Ha ancora senso lavorare in c.o. quando il digitale offre ampie speranze anche per la fotgrafia bn con stampanti ad inchiostri dedicati?
Se si, perchè?
Spendere un mucchio di soldi per stampare una foto che potrebbe essere scannerizzata e stampata con macchine inkjet non è anacronistico?
Grazie
Giovanni 3:16

-vin-

Messaggio da -vin- » mer nov 07, 2007 4:48 pm

secondo me il perno di tutto è quel verbo che usi in inizio di frase: "lavorare".
io fare foto non lo ritengo un lavoro, quando non è pagato ed è fatto per piacere personale. personalmente, finchè ci sarà possibilità di usare la chimica, e finchè ne avrò voglia, andrò ancora in camera oscura per farmi le mie belle foto in bianco e nero, quello vero. ma perchè a me piace giocare in camera oscuraa, ottenere risultati con le mie mani.

se poi vogliamo portare il discorso sul piano della qualità, ed è abbastanza stucchevole, facciamolo pure. per parte mia ritengo che il bianco e nero digitale sia inferiore a quello "analogico", basta vedere gli scatti prodotti da macchine anche blasonate, come la vostra M8, sia a monitor che in stampa. naturalmente si parla di stampe chimiche fatte come dio comanda, prodotte nello stesso tempo che si impiega a fare una bella stampa digitale.

massimo gurciullo
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Messaggio da massimo gurciullo » mer nov 07, 2007 9:10 pm

sono due mondi diversi,per usi e costumi diversi ed inoltre possiamo anche aggiungere dal punto di vista di chi ci lavora con la fotografia,sono due attrezzi diversi per diverse committenze....ad ogni modo fantastiche entrambi.

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marzio
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Messaggio da marzio » mer nov 07, 2007 10:17 pm

mi sembrano, (qualita m8) con un pò le stesse tonalita di grigi, secondo me è troppo limitato il digitale. perchè non crei la tua identità ma sviluppi quello della macchina... :D mentre con lo stesso obbiettivo tutte le pellicole a disposizione, l'esposizione e lo sviluppo....bhè....l'm8 va nel tritacarne

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gianluca
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Messaggio da gianluca » mer nov 07, 2007 11:33 pm

Spendere un mucchio di soldi per stampare una foto che potrebbe essere scannerizzata e stampata con macchine inkjet non è anacronistico?
Guarda, secondo me la risposta sta nella tua domanda, "stampare" è diverso da "far stampare" a delle "cose" (per restare soft) sono due cose ben distinte.. senza contare che per quanto la stampante possa essere buona, si vedrà sempre che la qualità è inferiore in tutto e per tutto alla stampa chimica... la cosa principale a questo punto secondo me è: mi accontento e mi tolgo il "peso" di passarmi delle ore in C.O a discapito della qualità di foto, belle quanto vuoi, ma sempre e comunque inferiori??? La scelta ai singoli.. per quato mi riguarda finchè ho anche 10 minuti da spendere me li passo li... sempre meglio che impazzire davanti ad uno schermo... Contro le stampanti e contro gli scanner per pellicole..
Se non si trova il motivo non ha più senso essere lì, perde di forza la testimonianza, il valore della nostra testimonianza.

Francesco Zizola

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Giorgio Anzi
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Messaggio da Giorgio Anzi » gio nov 08, 2007 10:27 am

Ciao,
senza stare a discutere di qualità, posso dirti questo: mi diverto moltissimo con la fotografia analogica e il motivo non é quello di essere diversa da quella digitale. Mi diverto, sono soddisfatto e non sento (per il memento) il bisogno di cambiare niente, tutto qui!
Non é detto che le innovazioni tecnologiche debbano per forza sostituire qualcosa, questo é almeno il mio punto di vista (e vale per tutto non solo per la fotografia). Non é detto ad esempio che, nel tempo delle email, non ci sia qualcuno (come me) che si diverte a scrivere lettere di proprio pugno.

Con affetto
Giorgio

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Messaggio da Emilio Vendramin » gio nov 08, 2007 10:47 am

Concordo in pieno con l'intervento precedente (di Giorgio) e con gli altri fino a quì esposti.
Anche io, quando stampo in camera oscura mi diverto e questo , alla fine, quando la fotografia non deve rispondere alle esigenze del mercato, per me è pura gioia.
Certo dietro ogni stampa c'è anche molta fatica, molti tentativi andati vuoto, molte copie insoddisfacenti (almeno nel mio caso) ma quando arrivo alla fine......beh......
Non ho nulla contro le stampe realizzate con tecnologia digitale, ne ho viste molte di ottime (ho partecipato ad una mostra su un lavoro comune dove c'erano le mie stampe su carta baritata e le stampe di un amico fatte con inkjet).
Attualmente ritengo (a parte alcuni rari casi) che una stampa su carta baritata è qualitativamente superiore ad una realizzata con stampante (anche da quello che ho finora visto se la stampante utilizza pigmenti al carbone).
Su questo non è mia intenzione aprire polemiche che sarebbero inutili......la tecnologia è sempre in evoluzione
Per quanto riguarda l'aspetto economico della gestione della camera oscura, dopo l'investimento iniziale per ingranditore, bacinelle ecc, lo trovo sotenibile.
Questo se si usa un po' la testa e non si compra la carta nel primo posto che capita, se ci si prepara i bagni in casa, insomma se si dedica all'approvigionamento del tempo (almeno questa è la mia esperienza personale).
Sperando di essere stato chiaro e utile e sperando soprattutto che molti continuino a stampare e che, anzi, nascano nuove camere oscure, un saluti.
Ciao.
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/

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romanpaolo
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Messaggio da romanpaolo » dom nov 11, 2007 5:10 pm

Quando ho iniziato da studentello squattrinato a interessarmi di CO l'ho fatto con un mio amico che in campeggio organizzato dalla Parrocchia ha scattato e fatto un interessante lavoro di..."reportage" (è una parola grossa) proprio in BN.
Orbene, ho passato parecchio tempo in CO del mio amico, (per l'occasione un garage adattato) sviluppando e stampando molte bellissime inquadrature. Da lì ho cominciato il mio amore per la "magica" CO e ti posso assicurare, che la prima immagine ancora umida, (uno striminzito 10x15) ce l'ho ancora! Mi sono comperato l'ingranditore e tutto l'occorente sia per sviluppare i rullini che per stampare e mi sono buttato a capofitto.
Non ti dico le emozioni e le soddisfazioni.
Per quanto riguarda il digitale e il processo finale cioè la stampa da file di qualità mi permetto di rimandarti ai consigli e alla pratica ormai acquisita dei vari RPO, Alberto Bari con dovizie di particolari.
Buon lavoro.
Paolo

Giovanni De Rosa
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Messaggio da Giovanni De Rosa » dom nov 11, 2007 7:41 pm

Ciao Giovanni. La mia CO , attiva da pochi mesi e messa su con 1/10 del costo di un corredo digitale, è un oasi di pace,è un momento di meditazione,è un luogo in cui mi diverto molto invece di rompermi le palle con l' ultima versione di PS . Un cordiale saluto. :D
Giovanni

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marzio
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Messaggio da marzio » dom nov 11, 2007 9:03 pm

se vogliamo parlare di costi...grazie al digitale la mia co è dotata di 3 ingranditori 6x9 e un 6x6....come fare a non ringraziare!!!

dadoj
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Re: Continuare a lavorare in c.o?

Messaggio da dadoj » dom nov 11, 2007 11:53 pm

tripietrus ha scritto:Spendere un mucchio di soldi per stampare una foto che potrebbe essere scannerizzata e stampata con macchine inkjet non è anacronistico?
Se si parla di soldi il digitale costa ben di più dell'analogico, basti pensare agli inchiostri di una Epson 2400 (l'unica che stampi un buon bianconero) e alla carta. In analogico i chimici e la carta costano molto meno.
Se poi si guarda ai risultati non c'è confronto: l'analogico vince alla grande. Certo la fatica è maggiore: magari per un 30x40 come dio comanda stai 2 ore in piedi in c.o. mentre davanti al pc te ne stai comodamente seduto e l'unica fatica è sposare il mouse...

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