Filtri interferenziali dicroici

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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ALOA ALOA

Filtri interferenziali dicroici

Messaggio da ALOA ALOA » mar ott 23, 2007 8:47 am

A me sembra strano che a Solms non abbiano previsto l'effetto dei filtri interferenziali con trattamento dicroico.

chiunque sa che l'efficacia di questi filtri è effettiva per quello per cui sono previsi solo se attraversati perpendicolarmente dai raggi luminosi.

e come vedo, dal 28 al 21 si ha un evidente effetto di alonatura/vignettatura verdastra che per il 21 è il 50% della superfice ripresa.

e non credo alla diceria che questi filtri sono composti da una serie di strati sottilissimi di vetro.

la prova?

avvicinate la punta di una matita alla faccia esterna, quella con il trattamento, e vedrete che la punta si riflette e fra la punta reale e quella riflessa non c'è alcun spazio intermedio, segno che state toccando lo strato del trattamento dicroico.
girate il filtro e fate la stessa cosa, e potrete vedere che fra le due punte c'è il vuoto, o meglio la distanza dello spessore del filtro di vetro.

ciò è talmente netto che rende inconfutabile il fatto che il filtro è costiuito da un supporto e da un sottile strato di specchio dicroico.

mi rimane ancora strano che mentre la B&W giustamente, per le mie conoscenze, monta il filtro in modo che lo strato del filtro è rivolto verso la fonte luminosa, che appunto lo deve attraversare per primo, in quello Lieca il trattamento è rivolto verso l'interno.

A questo punto penso quattro ipotesi di filtri possibbili:

1° filtro per filtro, allora meglio in pasta di vetro, che come lo metti lo metti o come entra il raggio con qualunque angolo ha lo stesso effetto.
anni di uso di filtri colorati lo insegnano.

2° le ottiche devono essere modificate o rifatte in modo che si possa inserire un sottilissimo filtro, va bene dicroico perchè in un piccolo spessore si ottiene lo stesso potere assorbente di un alto spessore, sullo stesso piano del diaframma.

3° leggerissimi filtri in gelatina, usa e getta, da collocare sul retro dell'ottica.

4° filtro in pasta di vetro davanti al sensore o all'otturatore, meglio, dando pure la facoltà di toglierlo e metterlo a piacere.

infine potremmo fare una petizione affinchè vengano aboliti gli abbigliamenti scuri, compreso l'intimo che dovrà essere quanto più possibile color carne, al massimo rosso FERRARI.

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » mar ott 23, 2007 4:14 pm

1° filtro per filtro, allora meglio in pasta di vetro
Un filtro interferenziale non può essere in pasta di vetro ma necessita di una struttura stratificata perchè altrimenti diventa un filtro ad assorbimento e non è la stessa cosa.
I filtri interferenziali sono effettivamente costituiti da un sandwich, anche a me suonava strano ma me lo hanno confermato da più fonti.
Gli interferenziali non nascono per la M8 ma per l'osservazione e la fotografia astronomica e anche in quel caso non si tratta di filtri dicroici anche se, credo, di raggi periferici in quel caso alla fotocamera ne arrivano ben pochi viste le lunghezze focali in gioco.
2° le ottiche devono essere modificate o rifatte in modo che si possa inserire un sottilissimo filtro
Ce mancherebbe, così oltre i casini della polvere sul sensore avremmo anche quelli della polvere sulle lenti interne!
3° leggerissimi filtri in gelatina, usa e getta
E così Leica avrebbe eliminato il filtro anti-moirè davanti al sensore per non perdere definizione e poi ci mette un filtro in gelatina proprio nel punto più rognoso?
4° filtro in pasta di vetro davanti al sensore o all'otturatore
Vedi punto 2 con l'aggravante dei rischi da montaggio e smonaggio...

Io credo che la soluzione attuale sia quella migliore almeno fino a quando non presenteranno una revisione di firmware che corregga la sola banda dell'IR-UV e credo che non sia difficilissimo.
Io la penso così
Ciao
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ragione

Messaggio da ALOA ALOA » mar ott 23, 2007 5:28 pm

sempre secondo me, tu avresti ragione se realmente fossero dei filtri interferenziali.

però penso che il termine sia stato usato impropiamente.

per me sono dei semplici filtri anti infrarosso.

il trattamento multistrato è dovuto alla costituzione del filtro dicroica ottenuta per sovrapposizione di ossidazioni varie.

se hai modo di chiedere ai tuoi colleghi, a quelli che qualche anno fa hanno cominciato ad usare i dorsi digitali nei banchi ottici, ti diranno che erano obbligati ad anteporre nel posteriore dell'ottica un filtro, generalmente fatto dalla Scoot, di colore cianotico.

lo stesso filtro lo vedi sui sensori delle reflex, sui fotodiodi, sulle videocamere mono ccd e sui grandi sensori Hasselblad per es. e sono tutti in pasta di vetro.

Leica, secondo me, ha fatto la furbetta:
ha utilizzato un filtro blando sul sensore perchè data la breve distanza e l'angolo stretto d'incidenza dei raggi periferici, un filtro spesso sarebbe stato dannoso per la resa fotografica, e sta cercando di parare con ulteriori filtri.

per via software escludo sia possibbile separare le informazioni dello spettro riflesso a caso dagli indumenti scuri e ora sto vedendo anche dai legni.

al massimo si può compensare, come la vignettatura, il cambiamento di colore del 24 e giù a scendere.

purtroppo credo che bisognerà convivere con i filtri.

sto però smontando il filtro da un fotodiodo BPW21 da inserire sul diaframma di un vecchio Elmar.... io ci provo.

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » ven ott 26, 2007 10:50 pm

Sarà sicuramente interessante leggere i risultati delle tue prove.
Magari potrebbe essere l'uovo di Colombo.
Tienici informati.
Ciao
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