Summilux 50 > Noctilux
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
- Roberto Piero Ottavi
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Summilux 50 > Noctilux
Quasi piove, non ci manca molto e le previsioni non sono bellissime...
Temperatura ideale per maneggiare ottiche e treppiedi, poca voglia di uscire, molta voglia di vedere (e far vedere eventualmente discutendone assieme) certe differenze ma soprattutto sfatare leggermente certi luoghi comuni.
Il "tutto aperto" in primis perchè chiudere anche solo di 1 stop o anche meno contribuisce a migliorare le prestazioni di qualunque ottica ed in particolare di quelle superluminose.
In seconda battuta "lo sfuocato", gioia e dolore delle nostre beneamate ottiche e argomento che, credo, nel 2050 sarà ancora di assoluta attualità...
Ho quindi montato la M9 su un robusto treppiede e ho tirato fuori il Summilux 50 preasferico serie laccata (quello presentato a corredo della M6 Millennium) e il mio Noctilux non asferico (ovviamente) e ho scattato partendo dalla massima apertura fino a diaframma 5,6 a passi di mezzo stop. Nessun intervento a posteriori se non la conversione da DNG e JPG e il dimensionamento per l'upload in Flickr e la pubblicazione.
Condizioni:
M9 a 160 ISO
Distanza dei piani:
macchina > soggetto = 1,10 metri
soggetto > oggetti sullo sfondo = 1,00 metri
I risultati sono interessanti sotto diversi aspetti e ne discuteremo, se vi va, a posteriori.
Incominciamo con il Summilux:
SUMMILUX 50 A F/1,4
SUMMILUX 50 A F/1,4>2
SUMMILUX 50 A F/2
SUMMILUX 50 A F/2>2,8
SUMMILUX A F/2,8
SUMMILUX A F/2,8>4
SUMMILUX A F/4
SUMMILUX A F/4>5,6
SUMMILUX A F/5,6
Ed ora passiamo al Noctilux:
NOCTILUX A F/1
NOCTILUX A F/1>1,4
NOCTILUX A F/1,4
NOCTILUX A F/1,4>2
NOCTILUX A F/2
NOCTILUX A F/2>2,8
NOCTILUX A F/2,8
NOCTILUX A F/2,8>4
NOCTILUX A F/4
NOCTILUX A F/4>5,6
NOCTILUX A F/5,6
Ora, saltando ovviamente il diaframma 1:1 in quanto prerogativa del solo Noctilux e quindi impossibile da confrontare con l'altro obiettivo, vediamo di accostare i risultati più significativi omettendo per motivi di spazio anche i mezzi diaframmi.
>
A SINISTRA IL SUMMILUX - A DESTRA IL NOCTILUX - F/1,4
>
A SINISTRA IL SUMMILUX - A DESTRA IL NOCTILUX - F/2,8
>
A SINISTRA IL SUMMILUX - A DESTRA IL NOCTILUX - F/5,6
Le differenti dimensioni del campo inquadrato sono dovute al fatto che la fotocamera è stata spostata più indietro di circa 40 cm durante gli scatti con il Noctilux, variazione ininfluente nella comparazione tra i vari diaframmi della stessa ottica, leggermente fuorviante invece qui sopra nell'accostamento diretto ma il vero scopo di questo minitest voleva essere il confronto tra la resa a F/1,4 e quella a f/2,8.
Se guardiamo con attenzione le immagini scattate a f/1,4 e le confrontiamo con quelle scattate chiudendo di 1 stop vediamo che lo sfuocato non cambia in modo eclatante mentre migliora di molto la ricchezza di dettaglio e, sebbene a monitor non si noti moltissimo, la resistenza alle luci parassite.
Aumenta ovviamente anche la profondità di campo che a questa distanza, tra f/1,4 e f/2 è già sufficiente a meglio perdonare una lieve imprecisione di collimazione del telemetro e, perchè no, anche una leggera tolleranza della camma dell'ottica.
Ma, necessità di esposizione a parte (nel senso che con F/1,4 a volte possiamo portare a casa una foto che con un obiettivo F/2 potremmo sempre portare a casa ma mossa), se confrontiamo gli scatti fatti a tutta apertura con il Summilux 50 con quelli fatti non a F/2 ma addirittura a F/2,8 e quindi chiudendo di ben 2 stop il diaframma, vedremo che lo sfuocato quasi non subisce variazioni apprezzabili e questo vale anche per il Noctilux.
Questo significa che spesso ci avventuriamo inutilmente a scattare a diaframmi apertissimi pensando di ottenere in questo modo sfuocati che ipotizziamo impossibili chiudendo di uno o due stop il diaframma mentre invece potremmo benissimo azzardare un 2,8 se non addirittura un 4 senza pregiudicare seriamente la plasticità dell'immagine ma, anzi, guadagnando non poco in microcontrasto, definizione e maggior tolleranza di messa a fuoco.
Tutte le osservazioni sono naturalmente gradite e comunque ritengo che questa mia piccola prova possa costituire un argomento di interessante discussione.
Ciao
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Il "tutto aperto" in primis perchè chiudere anche solo di 1 stop o anche meno contribuisce a migliorare le prestazioni di qualunque ottica ed in particolare di quelle superluminose.
In seconda battuta "lo sfuocato", gioia e dolore delle nostre beneamate ottiche e argomento che, credo, nel 2050 sarà ancora di assoluta attualità...
Ho quindi montato la M9 su un robusto treppiede e ho tirato fuori il Summilux 50 preasferico serie laccata (quello presentato a corredo della M6 Millennium) e il mio Noctilux non asferico (ovviamente) e ho scattato partendo dalla massima apertura fino a diaframma 5,6 a passi di mezzo stop. Nessun intervento a posteriori se non la conversione da DNG e JPG e il dimensionamento per l'upload in Flickr e la pubblicazione.
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SUMMILUX 50 A F/1,4>2
SUMMILUX 50 A F/2
SUMMILUX 50 A F/2>2,8
SUMMILUX A F/2,8
SUMMILUX A F/2,8>4
SUMMILUX A F/4
SUMMILUX A F/4>5,6
SUMMILUX A F/5,6
Ed ora passiamo al Noctilux:
NOCTILUX A F/1
NOCTILUX A F/1>1,4
NOCTILUX A F/1,4
NOCTILUX A F/1,4>2
NOCTILUX A F/2
NOCTILUX A F/2>2,8
NOCTILUX A F/2,8
NOCTILUX A F/2,8>4
NOCTILUX A F/4
NOCTILUX A F/4>5,6
NOCTILUX A F/5,6
Ora, saltando ovviamente il diaframma 1:1 in quanto prerogativa del solo Noctilux e quindi impossibile da confrontare con l'altro obiettivo, vediamo di accostare i risultati più significativi omettendo per motivi di spazio anche i mezzi diaframmi.
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A SINISTRA IL SUMMILUX - A DESTRA IL NOCTILUX - F/1,4
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A SINISTRA IL SUMMILUX - A DESTRA IL NOCTILUX - F/2,8
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A SINISTRA IL SUMMILUX - A DESTRA IL NOCTILUX - F/5,6
Le differenti dimensioni del campo inquadrato sono dovute al fatto che la fotocamera è stata spostata più indietro di circa 40 cm durante gli scatti con il Noctilux, variazione ininfluente nella comparazione tra i vari diaframmi della stessa ottica, leggermente fuorviante invece qui sopra nell'accostamento diretto ma il vero scopo di questo minitest voleva essere il confronto tra la resa a F/1,4 e quella a f/2,8.
Se guardiamo con attenzione le immagini scattate a f/1,4 e le confrontiamo con quelle scattate chiudendo di 1 stop vediamo che lo sfuocato non cambia in modo eclatante mentre migliora di molto la ricchezza di dettaglio e, sebbene a monitor non si noti moltissimo, la resistenza alle luci parassite.
Aumenta ovviamente anche la profondità di campo che a questa distanza, tra f/1,4 e f/2 è già sufficiente a meglio perdonare una lieve imprecisione di collimazione del telemetro e, perchè no, anche una leggera tolleranza della camma dell'ottica.
Ma, necessità di esposizione a parte (nel senso che con F/1,4 a volte possiamo portare a casa una foto che con un obiettivo F/2 potremmo sempre portare a casa ma mossa), se confrontiamo gli scatti fatti a tutta apertura con il Summilux 50 con quelli fatti non a F/2 ma addirittura a F/2,8 e quindi chiudendo di ben 2 stop il diaframma, vedremo che lo sfuocato quasi non subisce variazioni apprezzabili e questo vale anche per il Noctilux.
Questo significa che spesso ci avventuriamo inutilmente a scattare a diaframmi apertissimi pensando di ottenere in questo modo sfuocati che ipotizziamo impossibili chiudendo di uno o due stop il diaframma mentre invece potremmo benissimo azzardare un 2,8 se non addirittura un 4 senza pregiudicare seriamente la plasticità dell'immagine ma, anzi, guadagnando non poco in microcontrasto, definizione e maggior tolleranza di messa a fuoco.
Tutte le osservazioni sono naturalmente gradite e comunque ritengo che questa mia piccola prova possa costituire un argomento di interessante discussione.
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Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
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- andrea tonellotto
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Re: Summilux 50 > Noctilux
...si però nello scatto a f1.4 , risultando il soggetto già un pò sfuocato, stacca molto meno dal fondo che non il soggetto ripreso a f4, che risulta quasi tutto a fuoco, e questa non è una differenza da sottovalutare...Roberto Piero Ottavi ha scritto:...Questo significa che spesso ci avventuriamo inutilmente a scattare a diaframmi apertissimi pensando di ottenere in questo modo sfuocati che ipotizziamo impossibili chiudendo di uno o due stop il diaframma mentre invece potremmo benissimo azzardare un 2,8 se non addirittura un 4 senza pregiudicare seriamente la plasticità dell'immagine ma, anzi, guadagnando non poco in microcontrasto, definizione e maggior tolleranza di messa a fuoco...
- Francesco Lepri
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Roberto, vedo ti sei trovato a tuo agio sul set della nuova stagione di CSI - Crime Scene Investigation..
Francesco (finalmente un "muso" degno del Summarit della Leica S2)
www.francescolepri.com
www.flickr.com/photos/francescolepri/
france.lepri@gmail.com
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- Roberto Piero Ottavi
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Boh, non capisco ma è lo stesso.risultando il soggetto già un pò sfuocato
Idem come sopraRoberto, vedo ti sei trovato a tuo agio sul set della nuova stagione di CSI - Crime Scene Investigation..
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...scusa , ma la fretta nel rispondere gioca a sfavore... completo : a f1.4 ,essendo la profondità di campo minore, il soggetto comincia a risultare già sfuocato sulla punta delle dita, mentre in quella a f4 la mano è praticamente tutta nitida , grazie alla maggiore profondità di campo...lo sfondo in entrambe , come rilevi tu alla fine della tua prova, è più o meno simile, ne risulta che nella foto scattata a f4 lo stacco che si percepisce è maggiore rispetto a quella scattata a f1.4... spero sia più chiaro adesso...Roberto Piero Ottavi ha scritto:Boh, non capisco ma è lo stesso.risultando il soggetto già un pò sfuocato
- Pierangelo
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bella prova, fà un pò impressione la mano monca in mezzo alle ... sfere
carlo mastrantonio
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- Roberto Piero Ottavi
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Avevo bisogno di un oggetto qualunque che stesse ben fermo appoggiato su una testa di treppiede.
Non avendo altro di dignitoso ho scelto il calco in ceramica della mia mano destra e, senza volerlo, sono scivolato nell'horror...
Ciò che voglio in qualche modo rappresentare è in buona sostanza, come ho detto nelle conclusioni, che spesso abbiamo un concetto della "grande" profondità di campo ai diaframmi medio-aperti (fino a f/4 per intenderci) leggermente penalizzante rispetto alla realtà.
Mi è capitato spesso di sentire "se lasci il diaframma a 2,8 o a 4 non riesci ad isolare correttamente il soggetto": non è vero e le prove fatte seppur modestamente lo confermano.
Nello stesso Noctilux, passando da f/1 a f/2,8, certamente cambia la struttura di ciò che è fuori fuoco ma, secondo me, non un modo così determinante e lo stesso vale per il Summilux.
Certamente su un 35 mm, e ancor di più via via che si scende con la lunghezza focale, le differenze sullo sfuocato vengono esasperate anche dal sensibile aumento della profondità di campo.
Non per niente Leica ha fatto un 21 e un 24 Summilux, proprio per permettere non certo solo un utilizzo in precarie condizioni di luce ma soprattutto una sfocatura posteriore altrimenti praticamente molto difficile se non impossibile.
Ci sarebbe da dire anche un'altra cosa e cioè che lo sfuocato ad 1 metro dietro il soggetto non può certamente essere quello che si avrebbe a distanze maggiori e quindi che la struttura del fuori fuoco muta anche in rapporto alle distanze ottica/soggetto/sfondo ma diventerebbe troppo complesso disquisirne agevolmente qui in Forum.
Ciao
Non avendo altro di dignitoso ho scelto il calco in ceramica della mia mano destra e, senza volerlo, sono scivolato nell'horror...
Ciò che voglio in qualche modo rappresentare è in buona sostanza, come ho detto nelle conclusioni, che spesso abbiamo un concetto della "grande" profondità di campo ai diaframmi medio-aperti (fino a f/4 per intenderci) leggermente penalizzante rispetto alla realtà.
Mi è capitato spesso di sentire "se lasci il diaframma a 2,8 o a 4 non riesci ad isolare correttamente il soggetto": non è vero e le prove fatte seppur modestamente lo confermano.
Nello stesso Noctilux, passando da f/1 a f/2,8, certamente cambia la struttura di ciò che è fuori fuoco ma, secondo me, non un modo così determinante e lo stesso vale per il Summilux.
Certamente su un 35 mm, e ancor di più via via che si scende con la lunghezza focale, le differenze sullo sfuocato vengono esasperate anche dal sensibile aumento della profondità di campo.
Non per niente Leica ha fatto un 21 e un 24 Summilux, proprio per permettere non certo solo un utilizzo in precarie condizioni di luce ma soprattutto una sfocatura posteriore altrimenti praticamente molto difficile se non impossibile.
Ci sarebbe da dire anche un'altra cosa e cioè che lo sfuocato ad 1 metro dietro il soggetto non può certamente essere quello che si avrebbe a distanze maggiori e quindi che la struttura del fuori fuoco muta anche in rapporto alle distanze ottica/soggetto/sfondo ma diventerebbe troppo complesso disquisirne agevolmente qui in Forum.
Ciao
Ultima modifica di Roberto Piero Ottavi il gio set 16, 2010 5:39 pm, modificato 1 volta in totale.
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
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infatti, mentre scorrevo le foto mi chiedevo: ma come cavolo ha fatto ha stare sempre così fermo?
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com
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AlClaMed ha scritto:infatti, mentre scorrevo le foto mi chiedevo: ma come cavolo ha fatto ha stare sempre così fermo?
a parte gli scherzi ho da poco un Summilux preasferico superlativo, ma il Noctilux da quello che vedo mi entusiasma molto molto di più.
sbaglio?
Un saluto, Aldo Claudio.
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- Roberto Piero Ottavi
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Ovvio che non sbagli...
Se hai la discreta fortuna di trovarne uno che va veramente bene (pensa che a me ne sono capitati addirittura due...) non lo abbandoni più.
Ti devi comunque "accontentare", si fa per dire, di una resa - a TA ma anche a f/1,4 - leggermente più morbida di quella di un Lux oltre ad una leggera vignettatura che comunque a me non ha mai dato noia più di tanto.
Sulla M8 poi manco puoi vederla e quindi...
Ciao
Se hai la discreta fortuna di trovarne uno che va veramente bene (pensa che a me ne sono capitati addirittura due...) non lo abbandoni più.
Ti devi comunque "accontentare", si fa per dire, di una resa - a TA ma anche a f/1,4 - leggermente più morbida di quella di un Lux oltre ad una leggera vignettatura che comunque a me non ha mai dato noia più di tanto.
Sulla M8 poi manco puoi vederla e quindi...
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
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se divento ricco lo compro.Roberto Piero Ottavi ha scritto: quindi...
Ciao
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com
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- Alberto Bari
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- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:34 pm
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Amo le ottiche superluminose da sempre per l'atmosfera che riescono a restituire, ma solitamente le utilizzo a tutta apertura solo quando è necessario per non rischiare il micromosso.
Un Nokton f1.1 come un Summilux f.1,4 se chiusi di uno stop migliorano la resa dell'immagine, il back focus e il front focus migliorano qualitativamente pur rendendo lo sfocato quasi indistinguibile.
Secondo la mia opinione è meglio usare un Noctilux a f 1,4 che un Summilux a tutta apertura.
Lo stesso dicasi per aperture meno luminose, per il ritratto "sono stanco" che ho postato nella sezione "foto forum colore" ho usato il Tele Elmar 135/4 chiuso a f 5,6, lo sfocato mi sembra ottimo e ho rosicchiato quella profondità di campo in più sul volto.
Un Nokton f1.1 come un Summilux f.1,4 se chiusi di uno stop migliorano la resa dell'immagine, il back focus e il front focus migliorano qualitativamente pur rendendo lo sfocato quasi indistinguibile.
Secondo la mia opinione è meglio usare un Noctilux a f 1,4 che un Summilux a tutta apertura.
Lo stesso dicasi per aperture meno luminose, per il ritratto "sono stanco" che ho postato nella sezione "foto forum colore" ho usato il Tele Elmar 135/4 chiuso a f 5,6, lo sfocato mi sembra ottimo e ho rosicchiato quella profondità di campo in più sul volto.
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Sono le due ottiche che amo di piu'. Sulla M8 mi metteva molto di piu' in difficoltà il 35 summilux. Il filtro UV/IR montato molte volte condizionava l'immagine. Nessun problema con il Nocti, se non quello dato dalla limitata profondità di campo. Su pellicola mi fanno impazzire entrambi.. Sarei curioso di vederli su di una M9...
io c'ero ©
Alberto
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