Nuove Leica

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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SWITAR
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Messaggio da SWITAR » mer set 12, 2007 3:53 pm

andreadesanctis ha scritto: Poi,sinceramente mi sembra un nonsenso acquistare una fotocamera sofisticatissima,con autofocus ultraveloce,col software che ottimizza le prestazioni dell'ottica e poi impiegarle in manuale e leggere in stop-down come con le vecchie Zenit.

Ciao
Non c'è altra scelta se uno possiede un ampio corredo di ottiche Leica e vuole sperimentare il digitale.
O così o niente.
Anche te mi hai detto di usare Zeiss su Olympus.
Se il risultato è migliore è un nonsenso negarsi questa possibilità.
Sapessi come vanno i macro Leica in digitale, che io uso per lavoro.
Il 21 Super Angulon va meglio di quello che pensavo, il 28 fa un po' schifo a tutta apertura, ma è un'eccezione e da 5,6 è bellissimo anche lui.
Gli altri, da 50 in su, sono dei capolavori, io non ho ancora provato un Canon che possa competere.

Gabriele66
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Messaggio da Gabriele66 » mer set 12, 2007 4:44 pm

Non mi sono chiare alcune cose.
1) La prospettiva dipende dalla reciproca posizione tra fotocamera e soggetto. Solo variando la posizione varia la prospettiva.
2) Diverso se per prospettiva si intende il rapporto di riproduzione di due soggetti distanziati tra di loro, che nel caso di grandangolare vengono allontanati e di teleobiettivo ravvicinati.
3) La PDf dipende dalla lunghezza focale e dal circolo di confusione accettato.
4) Il sensore ridotto riduce l'angolo inquadrato.
Ma... non ho chiaro che se monto un 28 mm che mi diventa un 37 mm:
1) La pdf è quella propria del 28?
2) L'avvicinamento prospettico del soggetto, rimane quello del 28, o il maggiore ingrandimento avvicina il piano posteriore "come se" fosse un 37 mm? Quindi un 21 (leggi 28 M8) creerà prospettive di fuga del 21?
Grazie

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SWITAR
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Messaggio da SWITAR » mer set 12, 2007 5:01 pm

Gabriele66 ha scritto:Non mi sono chiare alcune cose.
1) La prospettiva dipende dalla reciproca posizione tra fotocamera e soggetto. Solo variando la posizione varia la prospettiva.
2) Diverso se per prospettiva si intende il rapporto di riproduzione di due soggetti distanziati tra di loro, che nel caso di grandangolare vengono allontanati e di teleobiettivo ravvicinati.
3) La PDf dipende dalla lunghezza focale e dal circolo di confusione accettato.
4) Il sensore ridotto riduce l'angolo inquadrato.
Ma... non ho chiaro che se monto un 28 mm che mi diventa un 37 mm:
1) La pdf è quella propria del 28?
2) L'avvicinamento prospettico del soggetto, rimane quello del 28, o il maggiore ingrandimento avvicina il piano posteriore "come se" fosse un 37 mm? Quindi un 21 (leggi 28 M8) creerà prospettive di fuga del 21?
Grazie
Ciao!
Ti rispondo con quello che ho appreso in una discussione simile di qualche tempo fa.
La prospettiva dipende in effetti dalla posizione fotocamera soggetto. Cambiando la focale cambia l'angolo inquadrato ma la prospettiva resta la stessa se ci si riferisce alla porzione compresa nell'ottica di focale più lunga. Se scatti con un 21 o con un 100 e ingrandisci la porzione del grandangolo fino ad ottenere quella del 100 hai la stessa prospettiva.
La PDC a parità di altri fattori dipende da quello che hai detto.
Sul digitale il 28 diventa un 28 mozzato come se fosse un 37. In pratica un crop.
La PDC dovrebbe essere quella del 28, quindi scattando con una full frame con il 37 e con una APS con il 28 si dovrebbe ottenere lo stesso angolo ma con maggiore profondità di campo.
Qualcuno ha giustamente detto che l'immagine APS per raggiungere le stesse dimensioni di stampa deve essere maggiormente ingrandita, così da rendere la PDC equivalente.
E' quello che succederebbe facendo un crop da una digitale full frame.
Fatto sta che per motivi che mi sfuggono spesso le digitali APS a parità di obiettivo ottengono una PDC superiore.
Io era della teoria opposta, ma vedendo delle immagini di confronto su internet ho dovuto cedere.

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Andrea De Sanctis
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Messaggio da Andrea De Sanctis » mer set 12, 2007 5:12 pm

Gabriele66 ha scritto:Non mi sono chiare alcune cose.
1) La prospettiva dipende dalla reciproca posizione tra fotocamera e soggetto. Solo variando la posizione varia la prospettiva.
2) Diverso se per prospettiva si intende il rapporto di riproduzione di due soggetti distanziati tra di loro, che nel caso di grandangolare vengono allontanati e di teleobiettivo ravvicinati.
3) La PDf dipende dalla lunghezza focale e dal circolo di confusione accettato.
4) Il sensore ridotto riduce l'angolo inquadrato.
Ma... non ho chiaro che se monto un 28 mm che mi diventa un 37 mm:
1) La pdf è quella propria del 28?
2) L'avvicinamento prospettico del soggetto, rimane quello del 28, o il maggiore ingrandimento avvicina il piano posteriore "come se" fosse un 37 mm? Quindi un 21 (leggi 28 M8) creerà prospettive di fuga del 21?
Grazie
Caro Gabriele,
Per prospettiva s'intende quello che hai detto al punto 2 ed è uguale a parità d'ingrandimento del soggetto,la PdC è una convenzione determinata dal cerchio di confusione che è il diametro massimo di un cerchio che l'occhio umano vede come un punto,ma è appunto una convenzione,in realtà la profondità di campo non esiste in quanto la messa a fuoco avviene su un solo ed unico piano.
Il sensore riduce il campo inquadrato se è inferiore al formato 24x36,un 28mm NON diventa un 37mm,la lunghezza focale è la distanza del centro ottico dell'obiettivo dal piano di messa a fuoco,ma si comporta come un 37 mm,così come un 50mm grandangolare sul medio formato diventa normale sul 35mm.
Infine,l'avvicinamento prospettico dei grandangolari è in realtà distorsione,che non compare su un formato ridotto perchè "lavora" solo la parte centrale dell'obiettivo.
Spero di esserti stato utile.

Ciao
Andrea

Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)

Carlo Vecchio Nepita
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Messaggio da Carlo Vecchio Nepita » mer set 12, 2007 5:18 pm

io ho posseduto il sistema olympus 4/3....comodo,bello,pratico con un obbiettivo che nessuna casa per il digitale gli può paragonare....l'11-22 f2,8-3,5....perfetto sempre ed in qualsiasi situazione!!!
ma dato che si parlava di dove attaccare le proie orriche R io mi fionderei su canon 5D...perchè rendono giustizia sempre ad ottiche bellissime....mi trovo male a lavorare in stop down ma la resa del 21 leica è superiore a quella del 17-40..il mio 35 leica era meglio di quello autofocus di canon...e così via....rimangono le ottiche superluminose di canon che sono eccezionali!!!!
dato poi che spesso si vbuole fotografare in luce ambiente....un buon obbiettivo e il file ad iso alti della canon 5D sono una cosa eccelsa!!!per il mio punto di vista!!
"...è la primavera del mio amore,la seconda stagione che ho conosciuto...."

BobCapa
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Messaggio da BobCapa » mer set 12, 2007 6:50 pm

andreadesanctis ha scritto:Caro Marco,
Non puoi dire :"il formato più è ampio meglio è",almeno in digitale così com'è ora,ottiche progettate quasi tutte per l'analogico ed usate col sensore,che è quello che determina la qualità d'immagine,non il numero di pixel,è tutto un work on progress,........
Parole sante.

Ciò che conta davvero è la coerenza progettuale tra sensore e ottiche a lui dedicate, più che lo standard a cui si è ispirato un certo sensore.

E Andrea ha ragione quando dice che è pericoloso attendersi da un corpo Pieno Formato risultati sicuramente ottimi su tutto il fotogramma, impiegando ottiche progettate per la pellicola.

Una prova evidente di questo è ad esempio il Canon 17-40/4. Si tratta di uno zoom serie L che sulla 20D o la 30D offre prestazioni molto buone e molto costanti, è molto valido anche su pellicola, mentre usato sulla 5D ha una resa ai bordi assolutamente inaccettabile: vignettatura di almeno 2 f/stop e definizione che cola "a picco".

Non a caso infatti Canon ha iniziato riproporre il rifacimento di alcune ottiche, riaggiornandole con criteri "digitali", come il 16-35/2.8II o il recente 14/2.8II. Guarda caso infatti tutte e due queste nuove ottiche, rispetto ai predecessori hanno una resa enormemente migliorata proprio ai bordi, rendendone molto più godibile l'uso su sensori Pieno Formato.

Quindi, morale della favola: non è corretto afferemare che "più grande è meglio in assoluto", ma che ogni tipo di sensore rende al meglio quando usato con ottiche che sono state progettate per essere usate con lui.

Elio

Carlo Vecchio Nepita
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Messaggio da Carlo Vecchio Nepita » mer set 12, 2007 7:14 pm

!!!
mi scuso per il mio intervento precedente......stavo facendo anche altro ed ho sbagliato....sorry!!
anch'io ho notato questo difetto del 17-40......che delusione!!ritengo però che il formati tra cui scegliere debbano dsiventarte 2 nel corso della storia...o il pieno formato...o il 4/3...ognuno da impiegare in modo diverso per scopi diversi!!
"...è la primavera del mio amore,la seconda stagione che ho conosciuto...."

Gabriele66
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Messaggio da Gabriele66 » gio set 13, 2007 9:24 am

Scusa Andrea, ma non mi è chiara questa tua frase:"Infine,l'avvicinamento prospettico dei grandangolari è in realtà distorsione,che non compare su un formato ridotto perchè "lavora" solo la parte centrale dell'obiettivo. "
Me la spieghi meglio?
Grazie

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Andrea De Sanctis
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Messaggio da Andrea De Sanctis » gio set 13, 2007 11:34 am

Caro Gabriele,
L’esigenza di essere sintetici porta spesso ad essere poco chiari,ho usato il termine “distorsione “ per descrivere il fenomeno delle linee cadenti, che si hanno quando le linee verticali convergono fortemente, invece di mantenersi parallele tra di loro.
Così se si usa il grandangolare per fare ritratti, dato che ci si deve avvicinare molto al soggetto,per ottenere un primo piano, si ottiene una resa prospettica deformante, anche questa è una fuga prospettica.
Tutti questi effetti sono dovuti all’ampiezza del campo inquadrato,e cioè alla convergenza verso il piano di messa a fuoco da un angolo molto ampio,e pertanto non si manifestano su un formato inferiore proprio per il minore campo,e di conseguenza angolo, inquadrato.
Non sono sicuro di aver chiarito i tuoi dubbi,se è così è un limite delle mie capacità esplicative,e me ne scuso,ma ti invito a fare delle prove e constatare de visu quelle che non sono opinioni,ma regole ferree dell'ottica fisica.

Ciao
Andrea

Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)

ottoleica
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Messaggio da ottoleica » mer ott 03, 2007 2:51 pm

Un full frame non solo porterebbe far riavere la stessa profondità di campo e quindi il gradevolissimo sfocato ma aumenterebbe anche la qualità alle alte sensibilità!!! Anche Nikon che continuava a smentire di percorrere la strada del full frame è poi uscita allo scoperto con una fotocamera da 12mpx con pixel molto grandi in grado di catturare molta luce che la portano ad avere risultati da record. Qualità e dettaglio elevatissimo fino a 6400 iso, espandibile fino a 25000 iso!!
Se Leica punterà più che aumentare la risoluzione ad ingrandire il sensore avremo una Leica che lavorerà in modo egregio alle alte sensibilità ed è uno degli scopi per cui è stata inventata ossia lavorare anche nelle situazioni di luce più estreme.
E poi non è Leica la prima ad aver inventato il 24x36?

Io ci conto prima o poi vedremo una LeicaM Full Frame!!!

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » mer ott 03, 2007 3:13 pm

"Io ci conto prima o poi vedremo una LeicaM Full Frame!!!"

Può anche darsi ma non ci potrai montare le ottiche M in tuo possesso e dovrai acquistare nuove ottiche M progettate appositamente per il full frame.
In assenza di nuovi progetti non se ne parlerà e, siccome Leica ha progettato la M8 partendo da un principio al quale non ha voluto (correttamente) rinunciare e cioè che dovesse essere garantita la compatibilità con le vecchie ottiche o comunque con le ottiche disegnate per la pellicola, è stata costretta a rinunciare al pieno formato.
Si è trattato di una scelta e non di miopia perchè le prove su un sensore quasi full frame (23,5x35,2) sono state fatte e i risultati sono stati disastrosi.
Ciao
Roberto
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.

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Messaggio da ottoleica » mer ott 03, 2007 4:26 pm

Magari in un futuro molto prossimo si arriverà al full frame quando la tecnologia delle microlenti arriverà ad avere livelli altissimi...quindi per ora godiamoci questa M8.

mauroscacco

Re: Nuove Leica

Messaggio da mauroscacco » gio ott 04, 2007 10:36 am

g.caprio ha scritto:Un uccellino mi dice che la disponibilità di sensori pieno formato con microlenti potrebbe aprire finalmente la strada ad una Leica R ed M full-frame, circa 13 Mpx, il prossimo anno. Costo: 4500-5000 euro l'una per l'altra.
Sarebbe la normale (scontata a mio parere) evoluzione del mercato, come avevo previsto un anno fa, all'uscita della m8 : il fatto, insomma, (se di fatto si tratterà) non riuscirà a cogliermi impreparato...

Finalmente il mitico 50 elmar resterà un normale anche sulla leica digitale, nel segno della tradizione...

mauroscacco

Messaggio da mauroscacco » gio ott 04, 2007 11:17 am

Roberto Piero Ottavi ha scritto:"Io ci conto prima o poi vedremo una LeicaM Full Frame!!!"

Può anche darsi ma non ci potrai montare le ottiche M in tuo possesso e dovrai acquistare nuove ottiche M progettate appositamente per il full frame.
In assenza di nuovi progetti non se ne parlerà e, siccome Leica ha progettato la M8 partendo da un principio al quale non ha voluto (correttamente) rinunciare e cioè che dovesse essere garantita la compatibilità con le vecchie ottiche o comunque con le ottiche disegnate per la pellicola, è stata costretta a rinunciare al pieno formato.
Si è trattato di una scelta e non di miopia perchè le prove su un sensore quasi full frame (23,5x35,2) sono state fatte e i risultati sono stati disastrosi.
Ciao
Roberto
Con il digitale, mai dire mai :)

E' solo questione di tempo, Roberto, e di precise scelte commerciali
Se sono riusciti ad ottimizzare il risultato con la m8 , col sensore 1,33 rispetto al formato leica, domani, correggendo via software gli eventuali difetti, potranno spingersi fino al full frame , stanne pur certo

Del resto, un anno fa, non esisteva il full-frame con le microlenti e, prima della uscita sul mercato, il full frame sul digitale sembrava improponibile...

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