M8 ai professionisti
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
Inoltre chi fa reportage è (di solito) poco pagato: campare non sarebbe facile e perdere anche una foto per mettere a fuoco con un mirino a telemetro, una fotocamera che non permette il live-view (sarebbe comodo con la "M", perché sarebbe istantaneo visto che non c' è lo specchio), si con qualità altissima, ma sovrabbondante.
Nel reportage occorre più (saper) raccontare che eseguire la foto perfetta tecnicamente.
Quale creatività si chiede oggi ai fotografi ?
Ed una Leica farebbe la differenza?
Sarebbe bello vedere bellissimi reportage ad opera di validi fotografi che usano anche compatte digitali (sarebbe sufficiente per l' editoria), ma i giornali da tempo non premiano i racconti fotografici.
In Italia non vi è mai stata una grande cultura per l' immagine (parlo del grande pubblico) e sono finiti da un pezzo i bei reportage che alcune riviste (es. Epoca) proponevano.
Quando vedo un film americano la cosa che subito noto sono le fotografie....appese alle pareti.
Non solo nelle abitazioni, ma anche negli uffici: in Italia si vedono solo quadri, ovvero solo pitture.
No, non siamo cultori dell' immagine fotografica.
Ed i fotografi (intendo i fotoamatori) tendono ad amare più il mezzo, lo strumento...alla fin fine.
Il professionista no: bada al risultato che il committente (non lui) esige.
Abbiamo anche noi piccole responsabilità.
Nel reportage occorre più (saper) raccontare che eseguire la foto perfetta tecnicamente.
Quale creatività si chiede oggi ai fotografi ?
Ed una Leica farebbe la differenza?
Sarebbe bello vedere bellissimi reportage ad opera di validi fotografi che usano anche compatte digitali (sarebbe sufficiente per l' editoria), ma i giornali da tempo non premiano i racconti fotografici.
In Italia non vi è mai stata una grande cultura per l' immagine (parlo del grande pubblico) e sono finiti da un pezzo i bei reportage che alcune riviste (es. Epoca) proponevano.
Quando vedo un film americano la cosa che subito noto sono le fotografie....appese alle pareti.
Non solo nelle abitazioni, ma anche negli uffici: in Italia si vedono solo quadri, ovvero solo pitture.
No, non siamo cultori dell' immagine fotografica.
Ed i fotografi (intendo i fotoamatori) tendono ad amare più il mezzo, lo strumento...alla fin fine.
Il professionista no: bada al risultato che il committente (non lui) esige.
Abbiamo anche noi piccole responsabilità.
Palmerino
palmerino ha scritto:Inoltre chi fa reportage è (di solito) poco pagato: campare non sarebbe facile e perdere anche una foto per mettere a fuoco con un mirino a telemetro, una fotocamera che non permette il live-view (sarebbe comodo con la "M", perché sarebbe istantaneo visto che non c' è lo specchio), si con qualità altissima, ma sovrabbondante.
Nel reportage occorre più (saper) raccontare che eseguire la foto perfetta tecnicamente.
Quale creatività si chiede oggi ai fotografi ?
Ed una Leica farebbe la differenza?
Sarebbe bello vedere bellissimi reportage ad opera di validi fotografi che usano anche compatte digitali (sarebbe sufficiente per l' editoria), ma i giornali da tempo non premiano i racconti fotografici.
In Italia non vi è mai stata una grande cultura per l' immagine (parlo del grande pubblico) e sono finiti da un pezzo i bei reportage che alcune riviste (es. Epoca) proponevano.
Quando vedo un film americano la cosa che subito noto sono le fotografie....appese alle pareti.
Non solo nelle abitazioni, ma anche negli uffici: in Italia si vedono solo quadri, ovvero solo pitture.
No, non siamo cultori dell' immagine fotografica.
Ed i fotografi (intendo i fotoamatori) tendono ad amare più il mezzo, lo strumento...alla fin fine.
Il professionista no: bada al risultato che il committente (non lui) esige.
Abbiamo anche noi piccole responsabilità.
Concordo appieno con quello che dici, su Noi italiani, che non vi è una cultura sulla foto, ma sul mezzo che hai. e questo penalizza molti bravi Notri fotografi italiani, anche se dall'ultimo WPP hanno vinto più italiani in quesa edizione.
"... fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa.
La grande foto è un'immagine di un'idea... bisogna capire cosa c'è dietro i fatti per poterli rappresentare."
Tiziano Terzani
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http://www.mauriziovecchi.net
La grande foto è un'immagine di un'idea... bisogna capire cosa c'è dietro i fatti per poterli rappresentare."
Tiziano Terzani
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http://www.mauriziovecchi.net
Non so Salgado, ma Scianna certamente usa Canon e qualche volta Olympus.palmerino ha scritto:E su un forum ho letto che Salgado sia passato al digitale ed usi una reflex Canon.
Il professionista è pragmatico, valuta quel che vede (in termini di resa e di affidabilità) e non quello che il suo cuore nostalgico vorrebbe fargli vedere. Non fa atti di fede, usa quel che gli serve e che gli conviene in termini di prezzo/prestazioni.
Di gente che usa le fotocamere per farne bella mostra ne conosco anch'io. Spiace dirlo, ma noi leicisti siamo ben rappresentati in questa categoria...
Ciao
Carlo
- Paolo Aufieri
- Messaggi: 2433
- Iscritto il: sab lug 25, 2009 10:50 am
- Località: Novara
Vi porto una testimonianza nel mio piccolo magari è fuori tema...ho moltissimi amici americani, soldati impegnati al fronte in iraq, molti di loro usano proprio le M8!!
Lui è uno dei tanti:
http://www.flickr.com/photos/70355737@N ... olo75snow/
Lui è uno dei tanti:
http://www.flickr.com/photos/70355737@N ... olo75snow/
Ciao
Paolo Aufieri
Paolo Aufieri
In questi reportage pericolosi paradossalmente una Leica od una bridge, una micro 4/3 (e simili fotocamere) sono molto apprezzate per la silenziosità durante lo scatto e l' ottima discrezione (strumento compatto, quindi poco visibile) che a volte salva la vita.
Recentemente è morto un fotografo perché un elicottero (credo) americano aveva scambiato il lungo tele che sporgeva dal veicolo per un lanciarazzi.
Almeno così ufficialmente hanno spiegato l' errore.
Una telemetro sicuramente è più discreta di una full-frame "corredata" con il classico 24-70mm f:2,8 o peggio il 70-200mm di pari luminosità.
Recentemente è morto un fotografo perché un elicottero (credo) americano aveva scambiato il lungo tele che sporgeva dal veicolo per un lanciarazzi.
Almeno così ufficialmente hanno spiegato l' errore.
Una telemetro sicuramente è più discreta di una full-frame "corredata" con il classico 24-70mm f:2,8 o peggio il 70-200mm di pari luminosità.
Palmerino
Mi è capitato e mi capita spesso: ho eseguito foto in ospedale a mio padre lì ricoverato...e sia gli infermieri che le dottoresse a cui avevo fatto le foto erano rimasti stupiti di essere stati fotografati.
Nessuno si accorgeva che stavo fotografando.
In questi casi uso la piccola Panasonic LX3 che è ultra discreta (lo scatto...non si sente) e stranamente la livrea argentata sembra scomparire nelle mie mani abbastanza chiare.
Mi piacerebbe una micro 4/3 ultra silenziosa simile, ma forse mi prendo la prima micro 4/3 quasi vinta su Ebay (sono arrivato secondo, ma il primo non vuole pagare...), visto che era in kit con lo zoom amatoriale ed il 17mm con mirino ottico di corredo.
Tanto la piccola LX3 non me la vendo...
Ma arriverà anche una micro senza otturatore classico: del resto hanno eliminato lo specchio e manca solo questa ulteriore evoluzione.
Nessuno si accorgeva che stavo fotografando.
In questi casi uso la piccola Panasonic LX3 che è ultra discreta (lo scatto...non si sente) e stranamente la livrea argentata sembra scomparire nelle mie mani abbastanza chiare.
Mi piacerebbe una micro 4/3 ultra silenziosa simile, ma forse mi prendo la prima micro 4/3 quasi vinta su Ebay (sono arrivato secondo, ma il primo non vuole pagare...), visto che era in kit con lo zoom amatoriale ed il 17mm con mirino ottico di corredo.
Tanto la piccola LX3 non me la vendo...
Ma arriverà anche una micro senza otturatore classico: del resto hanno eliminato lo specchio e manca solo questa ulteriore evoluzione.
Palmerino
- Roberto Piero Ottavi
- Messaggi: 8530
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 3:42 pm
- Località: Bassano del Grappa (VI)
- Contatta:
Il discorso di Salgado e' vero.
I fotografi famosi che vengono richiesti come testimonials, pero', non fanno testo perché quello che gli importa e' quanto gli danno per mettersi al colli un determinato Brand.
Se Minkion paga di più di Canon o di Leica li vedrete sempre con una Minkion F in mano.
D'altro canto quando un fotografo ha già dato tutto il meglio di s'è e l'età avanza impietosa (e quindi l'occhio non e' più quello dei tempi aurei) per far soldi non resta che testimoniare sfruttando il passato glorioso.
Salgado e' solo uno dei tanti che oggi non campano più di fotografia ma di ricordi: da quanti lustri non vediamo più una nuova buona foto di Fulvio Roiter (ammesso che dopo "centesimi di secondo" se ne siano viste di veramente buone), da quanti anni i lavori di Scianna non sono più mozzafiato e quante nuove foto abbiamo visto di Gianni Berengo, per il quale ho un immenso rispetto ed una datata amicizia ma che ora vive di ristampe di libri pietosamente a colori sui cortili interni delle ville Veneziane o di 13x18 timbrati e firmati a 3.500 Euro l'uno in contrassegno da Contrasto?
La roba buona bisogna cercarla tra i giovani emergenti, tra le fila di quei fotografi che non sono ancora "arrivati" perché il successo appiattisce e depaupera chi lo ha ormai raggiunto.
Ciao
I fotografi famosi che vengono richiesti come testimonials, pero', non fanno testo perché quello che gli importa e' quanto gli danno per mettersi al colli un determinato Brand.
Se Minkion paga di più di Canon o di Leica li vedrete sempre con una Minkion F in mano.
D'altro canto quando un fotografo ha già dato tutto il meglio di s'è e l'età avanza impietosa (e quindi l'occhio non e' più quello dei tempi aurei) per far soldi non resta che testimoniare sfruttando il passato glorioso.
Salgado e' solo uno dei tanti che oggi non campano più di fotografia ma di ricordi: da quanti lustri non vediamo più una nuova buona foto di Fulvio Roiter (ammesso che dopo "centesimi di secondo" se ne siano viste di veramente buone), da quanti anni i lavori di Scianna non sono più mozzafiato e quante nuove foto abbiamo visto di Gianni Berengo, per il quale ho un immenso rispetto ed una datata amicizia ma che ora vive di ristampe di libri pietosamente a colori sui cortili interni delle ville Veneziane o di 13x18 timbrati e firmati a 3.500 Euro l'uno in contrassegno da Contrasto?
La roba buona bisogna cercarla tra i giovani emergenti, tra le fila di quei fotografi che non sono ancora "arrivati" perché il successo appiattisce e depaupera chi lo ha ormai raggiunto.
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
Roberto - Site Admin
Poche sere fa, nella piazza afosamente affollata del mio paese, una interessante iniziativa culturale proponeva lo scambio di opinioni tra due importanti scrittori sull'argomento, imperituro e sempre interessante, di che cosa sia la letteratura oggi. Il giovane ed il vecchio. L'esperienza e la voglia di imparare. Il parlare e l'ascolto. Un premio nobel e uno scrittore coraggioso. Il successo ormai consolidato e ben cristallizzato nella notorietà mondiale e la fama acerba ma concretamente , direi anzi pericolosamente esposta. Insomma, Vargas Llosa e Saviano. Bhè, direi che il successo non sempre scema nel vuoto creativo o nel ripetersi, inutile, del solito atto creativo. Non sempre l'esperienza, adulta e matura, stringe fino a soffocare l'arte. Non sempre la ricchezza materiale determina il silenzio creativo. Ciò che determina il successo del giovane gesto artistico è l'avere la possibilità di studiare, o semplicemente, del guardare la mano creativa del meno giovane, anche se ormai stanca. In una sinergia di entrambi dove la curiosità, fonte di ogni ispirazione, deve regnare. E meno male che sia così. Scusate la noia del mio ragionare. Un saluto. Renato
Secondo me, un ottimo fotografo deve essere, prima di tutto, un semplice poeta....Renato
Andando a vedere che news ci sono all'agenzia NOOR, (tra l'altro fa parte un nostro famoso fotogiornalista italiano) ho visto una nuova socia, Alixandra Fazzina. Guardando il suo sito e il suo portfolio, cosa ho notato? Bhe tutti i suoi servizi sono fatti con una Leica M digitale. Il nome del file corrisponde ad una M8 o seguenti. (L1026471.jpg)
Per cui... anche i professionisti la utilizzano.
Questa ben venga naturalmente.
Grazie
Maurizio
Per cui... anche i professionisti la utilizzano.
Questa ben venga naturalmente.
Grazie
Maurizio
"... fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa.
La grande foto è un'immagine di un'idea... bisogna capire cosa c'è dietro i fatti per poterli rappresentare."
Tiziano Terzani
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http://www.mauriziovecchi.net
La grande foto è un'immagine di un'idea... bisogna capire cosa c'è dietro i fatti per poterli rappresentare."
Tiziano Terzani
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http://www.mauriziovecchi.net