perplessità in camera oscura

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massimo porracchio
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perplessità in camera oscura

Messaggio da massimo porracchio » sab mar 13, 2010 12:29 am

Ciao ragazzi volevo approfondire un pò di perplessità che mi son venuti man man che sto usando con (piacere) la camera oscura.

Oggi ho scattato con la leica m4-2 + summicron 40mm f 2 quindi ho esposto ad occhio .La maggior parte delle foto le ho scattate dentro casa quindi con scarsità di luce.La pellicola utilizzata è stata una kodak 400 sviluppata in ilfodec cl 29 x 9 minuti 1+29.
Guardando il negativo sotto l ingranditore alcune foto si proiettavano e si vedevano abbastanza bene invece le altre facevo fatica a vederle.

Corregetemi se sbaglio.......

I negativi che si vedevano bene sicuramente avevano un esposizione quasi ottimale.
I negativi che facevo fatica a vedere molto probalbilmente erano sovraesposti in ripresa.
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Proseguendo ho cercato di stampare un negativo ottimale e un negativo (che secondo me era (sovraesposto in ripresa).
Infatti il 1° l ho stampato a 20 sec l atro invece a 80 sec.
Volevo sapere: in stampa quanti stop posso recuperare sia in sovraesposizione e sottoesposizione ?I I 60 secondi di differenza tra un negativo e l altro significa che in ripresa ho sovraesposto di 3 stop?

Per adesso non ho + domande ,domani chissà---------Grazie x le eventuali risposte.

Augusto Lucchini
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Re: perplessità in camera oscura

Messaggio da Augusto Lucchini » sab mar 13, 2010 9:55 am

massimo porracchio ha scritto: Guardando il negativo sotto l ingranditore alcune foto si proiettavano e si vedevano abbastanza bene invece le altre facevo fatica a vederle.
Ciao Massimo,
che dire, chiaro che un negativo ben esposto una volta ingrandito sul piano dell'ingraditore dovrebbe lasciar leggere, a luce ambiente spenta, tutta la gamma tonale dalle alte luci alle ombre. Altra cosa è poi che detta scala tonale la si riesca ad esprimere sulla stampa.
Il fatto che alcuni scatti tu non li veda bene invece va chiarito. Se non vedi perchè l'immagine è troppo leggera hai a che fare con uno scatto sottoesposto mentre al contrario se non leggi perchè troppo scura sovraesposto. A questo punto, non avendo a riferimento lo scatto "giusto" è inutile pensare a quanti stop di sovra o sottoesposizione hai prodotto.
La latitudine di posa in fase di stampa di un buon negativo è di circa 4 o 5 stop ma ti assicuro che che già per avere i cinque bisogna avere un pò di manico e veramente poca fretta di mettere ad asciugare la "stampa definitiva".
Se posso darti un consiglio, a condizione che ci sia molta voglia, io ho fatto veramente un salto di qualità in CO dopo aver acquistato "Il Negativo" di Ansel Adams e, a seguito della interessantissima lettura, dopo l'acquisto di un Densitometro X-Rite (adesso acquistabili a prezzi veramente irrisori) utilizzandolo principalmente per calcolare la sensibiltà reale delle pellicole ed i tempi di sviluppo necessari in funzione della sensibilità impostata e della concentrazione dello sviluppo stesso.
Spero di esserti stato utile,
Augusto.
Augusto Lucchini

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massimo porracchio
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Re: perplessità in camera oscura

Messaggio da massimo porracchio » sab mar 13, 2010 10:32 am

Augusto Lucchini ha scritto:
massimo porracchio ha scritto: Guardando il negativo sotto l ingranditore alcune foto si proiettavano e si vedevano abbastanza bene invece le altre facevo fatica a vederle.
Ciao Massimo,
che dire, chiaro che un negativo ben esposto una volta ingrandito sul piano dell'ingraditore dovrebbe lasciar leggere, a luce ambiente spenta, tutta la gamma tonale dalle alte luci alle ombre. Altra cosa è poi che detta scala tonale la si riesca ad esprimere sulla stampa.
Il fatto che alcuni scatti tu non li veda bene invece va chiarito. Se non vedi perchè l'immagine è troppo leggera hai a che fare con uno scatto sottoesposto mentre al contrario se non leggi perchè troppo scura sovraesposto. A questo punto, non avendo a riferimento lo scatto "giusto" è inutile pensare a quanti stop di sovra o sottoesposizione hai prodotto.
La latitudine di posa in fase di stampa di un buon negativo è di circa 4 o 5 stop ma ti assicuro che che già per avere i cinque bisogna avere un pò di manico e veramente poca fretta di mettere ad asciugare la "stampa definitiva".
Se posso darti un consiglio, a condizione che ci sia molta voglia, io ho fatto veramente un salto di qualità in CO dopo aver acquistato "Il Negativo" di Ansel Adams e, a seguito della interessantissima lettura, dopo l'acquisto di un Densitometro X-Rite (adesso acquistabili a prezzi veramente irrisori) utilizzandolo principalmente per calcolare la sensibiltà reale delle pellicole ed i tempi di sviluppo necessari in funzione della sensibilità impostata e della concentrazione dello sviluppo stesso.
Spero di esserti stato utile,
Augusto.
Ciao Augusto ,sei stata chiarissimo......alcuni negativi risultavano abbastanza chiari e trasparenti presumo che sia dovuto alla sovraesposizione .Il negativo di Ansel Adams cè l ho da quasi un anno e sinceramente ho dato una lettura un pò superficiale x mancanza di tempo.Vorrei invece delle delucidazioni riguardando i tempi di stampa ,infatti non capisco a quanti stop equivale una stampa fatta con 20 sec e invece l altra fatta con 80 sec.Grazie

Augusto Lucchini
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Messaggio da Augusto Lucchini » sab mar 13, 2010 10:59 am

Fai attenzione Massimo,
se i negativi sono trasparenti sei di fronte ad una sottoesposizione.
Per quanto riguarda il rapporto tempo di esposizione della stampa/stop di differenza non so aiutarti, anche perchè ritengo che non sia un elemento importante da valutare.
Comunque, di base, un buon esposimetro esterno ti sarà di ottimo aiuto.
Augusto.
Augusto Lucchini

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Elia Freddi
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Messaggio da Elia Freddi » sab mar 13, 2010 11:35 am

Puoi provare a dare un'occhiata a questo articolo, in particolar modo alla foto:

http://www.ephotozine.com/article/Asses ... tives-4682


Ciao
Elia

Solms 2011: ich war dabei.

francesconicastri
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Re: perplessità in camera oscura

Messaggio da francesconicastri » sab mar 13, 2010 6:13 pm

massimo porracchio ha scritto:Ciao Augusto ,sei stata chiarissimo......alcuni negativi risultavano abbastanza chiari e trasparenti presumo che sia dovuto alla sovraesposizione .Il negativo di Ansel Adams cè l ho da quasi un anno e sinceramente ho dato una lettura un pò superficiale
Molto, molto superficiale....
Francesco

Giovanni De Rosa
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Messaggio da Giovanni De Rosa » dom mar 14, 2010 9:58 pm

Caro Massimo,
a) a meno di non essere un professionista o di esporre a stima da 30 anni, conviene aiutarsi con un esposimetro esterno.
b) il negativo di Ansel Adams va studiato, non letto.
c) i tempi di stampa variano moltissimo secondo il tipo al ingranditore ( a condensatori, a luce diffusa) e in relazione alla luminosità della lampada, al tipo di filtro a gradazione ( 1-5) o di filtratura ( giallo -magenta).
Bene a mente i punti a)b)c) si continua allegramente a toppare ( e, naturalmente, a imparare). Un caro saluto. Giovanni
Giovanni

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massimo porracchio
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Messaggio da massimo porracchio » dom mar 14, 2010 10:39 pm

Giovanni De Rosa ha scritto:Caro Massimo,
a) a meno di non essere un professionista o di esporre a stima da 30 anni, conviene aiutarsi con un esposimetro esterno.
b) il negativo di Ansel Adams va studiato, non letto.
c) i tempi di stampa variano moltissimo secondo il tipo al ingranditore ( a condensatori, a luce diffusa) e in relazione alla luminosità della lampada, al tipo di filtro a gradazione ( 1-5) o di filtratura ( giallo -magenta).
Bene a mente i punti a)b)c) si continua allegramente a toppare ( e, naturalmente, a imparare). Un caro saluto. Giovanni

Grazie x la dritta........quando avro' tempo studierò con calma (il negativo di Ansel Adams.
A questo punto che esposimetro mi consigliate?
P.S non vorrei spendere tanto.

Giovanni De Rosa
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Messaggio da Giovanni De Rosa » dom mar 14, 2010 10:52 pm

Lunasix 3 con taratura per PX125A già effettuata.
Giovanni

Augusto Lucchini
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Messaggio da Augusto Lucchini » dom mar 14, 2010 10:57 pm

Ciao,
uso, anche se poco, con la Rollei un Sekonic L398 acquistato come nuovo con imballo etc. ad un centinaio di euro.
Valido con luce incidente e riflessa credo sia stato al tempo in cui l'esposimetro era funzionale per fare foto sopratutto in studio uno dei più diffusi e professionali. Di questo modello ho trovato estremamente interessante il piccolo manuale d'uso, sì molto stringato ma con le poche dritte necessarie per un buon utilizzo del mezzo.
Buon divertimento.

PS. Avendo da studiare "Il negativo" ti cosiglierei di cercare subito "La stampa". Personalmente non smetto mai di trovarne interessante la rilettura.
Va bè, anche io, dopo la lettura, ho comprato un esposimetro spot pentax, anche io ho cominciato a cercare i tempi per gli sviluppi N, N-, N+, insomma anche io ho cominciato a praticare quella piacevolissima ... masturbazione mentale.
Augusto Lucchini

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