Sulla robustezza: M8 / M8.2

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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andrea tonellotto
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Messaggio da andrea tonellotto » lun gen 18, 2010 11:19 am

cdg ha scritto:
MarcoLR ha scritto:non ho parole (detto alla guccini), che spreco di tempo.
PARLO MAI DI EPIGRAFIA GRECA?

Tutti si sentono in diritto, in dovere di parlare di cinema.
Tutti parlate di cinema, tutti parlate di cinema, tutti!
Parlo mai di astrofisica, io? Parlo mai di biologia, io?
Parlo mai di neuropsichiatria? Parlo mai di botanica?
Parlo mai di algebra? Io non parlo di cose che non conosco!
Parlo mai di epigrafia greca? Parlo mai di elettronica?
Parlo mai delle ditte dei ponti dell'autostrada?
Io non parlo di cardiologia! Io non parlo di radiologia!
Non parlo delle cose che non conosco!!!

Nanni Moretti - tratto da ROBYMILLELUCI
... :lol: :lol: :lol: ...

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MarcoLR
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Messaggio da MarcoLR » lun gen 18, 2010 3:24 pm

cdg ha scritto:
MarcoLR ha scritto:non ho parole (detto alla guccini), che spreco di tempo.
PARLO MAI DI EPIGRAFIA GRECA?
non sto qui a snocciolarti il mio infimo cv, ma parlo con cognizione di causa, quando parlo :wink:

Carlo Di Giusto
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Messaggio da Carlo Di Giusto » lun gen 18, 2010 3:41 pm

MarcoLR ha scritto:
cdg ha scritto:
MarcoLR ha scritto:non ho parole (detto alla guccini), che spreco di tempo.
PARLO MAI DI EPIGRAFIA GRECA?
non sto qui a snocciolarti il mio infimo cv, ma parlo con cognizione di causa, quando parlo, non per niente ho solo 120 messaggi qui: parlo poco :wink:
:D In effetti, per dare il tuo giudizio hai scritto solo:
MarcoLR ha scritto:non ho parole (detto alla guccini), che spreco di tempo.
Mi piacerebbe invitarti a seguire con me una di quelle manifestazioni di ginnastica ritmica, con 130 ginnaste che, a rotazione, eseguono un paio di esercizi a testa. Poi te lo fai spiegare dalla Federazione Ginnastica d'Italia, dalle Società partecipanti, dagli organizzatori e, soprattutto dai genitori se quello è tutto tempo sprecato.

Vedi, se poi saltano fuori immagini come questa (giusto perché è appena stata pubblicata sul sito della Federazione, dopo essere stata pubblicata anche sul giornale) è perché non faccio molto caso all'usura dell'otturatore o alle ore necessarie per la selezione. Il fine è sempre la fotografia. E ti invito a guardarla provando a immaginare l'emozione di un padre che guarda la foto della figlia mentre si esibisce in una gara di Coppa del Mondo. Ti sembra ancora tempo sprecato?

Immagine

(L'ampia zona si sfondo sfocato è funzionale all'impaginazione del giornale: lì è stato inserito il testo dell'articolo.)
"Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi."
(Richard Avedon)

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Messaggio da MarcoLR » lun gen 18, 2010 3:48 pm

no, sono solo convinto sostenitore dell'inutilità di scattare 10 foto in un secondo, per 3 secondi, e poi vantarsi di saper fare foto avendone scartate 29.

Sono invece sostenitore della "seconda foto" cioè scattare e tenere la raffica solo per la foto successiva a quella voluta di modo che se in una aveva per sbaglio gli occhi chiusi, in quella dopo abbia gli occhi aperti.

Non dirmi dove hai pubblicato:di nome e cognome già ti conosco, quindi non serve che mi dici chi sei :wink:

Carlo Di Giusto
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Messaggio da Carlo Di Giusto » lun gen 18, 2010 4:02 pm

MarcoLR ha scritto:no, sono solo convinto sostenitore dell'inutilità di scattare 10 foto in un secondo, per 3 secondi, e poi vantarsi di saper fare foto avendone scartate 29.
Infatti è così che si fa: piccole raffiche di tre-quattro fotogrammi non appena percepisci il movimento preparatorio all'esecuzione di una difficoltà (una decina per esercizio, secondo la categoria). Posa inizia, posa finale, più quelle che ti suggerisce la tua sensibilità, tipo la foto che hai visto, che non mostra una difficoltà, ma un momento espressivo piuttosto intenso (che viene valutato, peraltro, quindi ha un senso provare a coglierlo). Insomma, una cinquantina di scatti non si negano a nessuno e alla fine di una giornata (dieci ore pressoché continue) ti ritrovi con quella quantità di file. Purtroppo, il primo responsabile degli scarti si chiama autofocus: in quelle condizioni di luce artificale e con i movimenti irregolari della ginnasta finisce troppo spesso per fare cilecca. Poi se ne vanno nel cestino quelle che non rendono giustizia alla ginnasta, quelle con un arto fuori dall'inquadratura (i un frazione di secondo l'atleta alza la gamba e se non hai previsto molto spazio intorno finisce che le tagli il piede) e quelle che semplicemente non sono gradevoli. Insomma, per tornare in topic, ci sono tantissime aree della fotografia dove la robustezza della fotocamera è essenziale, perché - per la natura stessa del genere fotografico - tutte le componenti della fotocamera vengono stressate. Ecco perché alcune fotocamere hanno una durata minima garantita espressa in numero di scatti. In realtà possono durare molto di più, dipende dall'utilizzo. Ovviamente, cadere non aiuta.
MarcoLR ha scritto:Non dirmi dove hai pubblicato:di nome e cognome già ti conosco, quindi non serve che mi dici chi sei :wink:
Accidenti... :oops: :oops: :oops: 8)
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Messaggio da 39per1 » lun gen 18, 2010 4:45 pm

espressione intensissima e foto molto bella.....
Davide
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Alex Chiappe
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Messaggio da Alex Chiappe » lun gen 18, 2010 8:32 pm

E' fuor di dubbio Carlo che la tecnologia aiuta, altrimenti saremmo ancora là fuori sui bordi dei campi, nei palazzetti e nelle piscine con NikonF e tubi di stufa.
Tant' è che anch' io appena mi fu possibile, con i soldini racimolati grazie alla mia miserrima attrezzatura mi comprai subito una Dynax 9xi con i suoi bei tele e zoom autofocus.
Scelsi la 9xi perchè a quel tempo era la fotocamera con il più veloce tempo di scatto 1/12000 (oltre naturalmente ad essere tropicalizzata) ... infatti a volte il problema non è che manca la luce, ma che ce n'è troppa. E io poverino venivo dall' uso di un tele che mi offriva solo f/8, avevo bisogno di tempi veloci, perciò di alti ISO e l' unica maniera di combattere le grandi variazioni di luce dovute alle nubi ad esempio era quello di giocare con i filtri neutri ... ne avevo tre che sovrapponevo ... una goduria poi mettere a fuoco in quel buco 'buio' quando il surfista ti veniva dritto addosso!

Ma si fa così tanto per parlare e magari raccontare con un aneddoto com'era fotografare prima del digitale e dell' autofocus ... che sempre siano benedetti chi gli ha inventati!
Ciao
Alex Chiappe

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saputello

Messaggio da AlClaMed » lun gen 18, 2010 10:19 pm

Non per immodestia o falsa modestia, insomma fate come vi pare.
Ma finché stanno fermi o pressoché statici, allora va bene anche la cinepresa, altrimenti per fare foto come questa, non serve ne l'automatismo, ne il motore ne l'auto focus.
Ci vuole solo il cu... cuore.

Immagine
Con rispetto.
Aldo
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » mar gen 19, 2010 7:57 am

Forse il problema è che Leica M non è fatta per queste cose, o meglio non è "più" fatta per queste cose perchè se è vero che in qualche modo si può fotografare anche schiacciando il ditino esattamente nel momento giusto è anche molto vero che le tecnologie attuali permettono performances che anche ad una M9 sono negate e probabilmente rimarranno tali per sempre.
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.

Roberto - Site Admin

Carlo Di Giusto
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Messaggio da Carlo Di Giusto » mar gen 19, 2010 10:15 am

Roberto Piero Ottavi ha scritto:Forse il problema è che Leica M non è fatta per queste cose ... performances che anche ad una M9 sono negate e probabilmente rimarranno tali per sempre.
Ciao
Non è questo un problema, non lo è per me, quantomeno. E comunque, dove si "ferma" la M9, comincia la reflex e viceversa: tutti strumenti, da usare come tali, con più o meno poesia, ma pur sempre strumenti. Che possono convivere serenamente. Comunque.

Volevo tornare in topic, per sapere fino a che punto posso spingermi per continuare a fotografare in condizioni atmosferiche avverse con una M9. Non che aspetti il brutto tempo per uscire a scattare, ma può capitare. Qualcuno ha un'esperienza da condividere oppure sa se pulsanti e ghiere sono in qualche modo protetti? Grazie.
"Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi."
(Richard Avedon)

Mario Mazziol

Messaggio da Mario Mazziol » mar gen 19, 2010 11:14 am

No, non è prevista nessuna tropicalizzazione, perciò cautela, cautela.
La sapete la storia di un amico a cui è entrata una, una sola goccia d'acqua nel pulsante di scatto? Risultato: macchina bloccata!

Buona cautela!

Carlo Di Giusto
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Messaggio da Carlo Di Giusto » mar gen 19, 2010 11:23 am

Mario Mazziol ha scritto:No, non è prevista nessuna tropicalizzazione, perciò cautela, cautela.
La sapete la storia di un amico a cui è entrata una, una sola goccia d'acqua nel pulsante di scatto? Risultato: macchina bloccata!

Buona cautela!
Grazie Mario. Non me ne frega niente che non sia tropicalizzata, ma mi basta saperlo, così non prendo rischi inutili.
"Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi."
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francesconicastri
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Messaggio da francesconicastri » mar gen 19, 2010 11:57 am

Ma sappiamo anche la storia di una M8 sub in barca...
A volte conta molto il fattore C, fate voi se in senso negativo (la goccia) o positivo (la barca)

Ciao
Francesco

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alessandro
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Messaggio da alessandro » mar gen 19, 2010 12:14 pm

francesconicastri ha scritto:Ma sappiamo anche la storia di una M8 sub in barca...
A volte conta molto il fattore C, fate voi se in senso negativo (la goccia) o positivo (la barca)


Ciao
buono a sapersi..io di fattore C ne sono sprovvisto,quindi con la mia M9 non esco di casa e nemmeno me la porto in barca... :lol:
ciao
alessandro

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MarcoLR
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Messaggio da MarcoLR » mar gen 19, 2010 1:35 pm

francesconicastri ha scritto:Ma sappiamo anche la storia di una M8 sub in barca...
A volte conta molto il fattore C, fate voi se in senso negativo (la goccia) o positivo (la barca)

Ciao
penso che in caso di acqua il fattore C conti davvero tanto!
Ho un sacco di esperienza di "fotografia sotto gli acquazzoni" e l'unica volta in cui una macchina fotografica mi si è fermata è stato per colpa di "una sola goccia nel punto sbagliato"!

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