ottiche LEICA tarate per il digitale
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- Franco.Pagnoni
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ottiche LEICA tarate per il digitale
Leggo nella sezione -vendo\compro- di ottiche leica anche di 20 e più anni fa, descritte come "tarate per il digitale". Questa sì che è bella! Dove siamo finiti?
Grazie a chi vorrà illuminarmi.
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- Francesco Lepri
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..credo si intenda che ne è stata verificata la corretta messa a fuoco su di una M8..
Francesco (finalmente un "muso" degno del Summarit della Leica S2)
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- Francesco Lepri
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..il senso delle nostre rispettive affermazioni, Francesco, credo sia lo stesso: ovvero, non ha senso (o, se lo ha, è davvero minimo) affermare che un obiettivo M è stato "tarato per il digitale" in quanto son tali le variabili in gioco da far sì sia normale - purtroppo - che un obiettivo perfetto sulla mia fotocamera non lo sia sulla tua e viceversa (e non per colpa dell'obiettivo, appunto)..
Francesco (finalmente un "muso" degno del Summarit della Leica S2)
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C'è una discussione infinita su questo punto. Dando per scontato che il paragone va fatto su macchine tarate, c'è chi sostiene che la messa a fuoco su digitale e su pellicola sia di pochissimo differente, è come se il piano focale fosse diverso nei due casi. Io non ho elementi per dimostrarlo, ma, forse, un fondo di verità c'è. Il problema è meno sentito su una reflex in quanto il tiraggio è circa il doppio, per cui una eventuale differenza fornisce un errore più che dimezzato. Devo approfondire la questione, l'unica spiegazione che mi do è che sia un problema legato alla differente struttura fisica della pellicola rispetto al sensore.
- Francesco Lepri
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..approfondisci, Pino, approfondisci..
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- Roberto Piero Ottavi
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"c'è chi sostiene che la messa a fuoco su digitale e su pellicola sia di pochissimo differente"
Certo, Pino, che è differente.
Una camionata di M8, le prime, uscirono tutte con il telemetro starato e questo pechè la taratura veniva fatta con i collimatori usati da sempre (sono sempre gli stessi del 1954) per le macchine a pellicola e il piano della pellicola... non è piano ma leggermente concavo.
Ci è voluto l'ultimo degli imbecilli (RPO) che, letta per caso una pagina del libro di Ferzetti dove si parla del controllo su vetro smerigliato posato sul piano focale e si dice che sarebbe opportuno considerare il leggero "spanciamento della pellicola", ha acceso la lampadina del concetto.
Il sensore è perfettamente piano, la pellicola no. Se vuoi verificarlo basta che apri l'otturatore di una M6 e guardi la pellicola...
La mia osservazione, inviata a Solms per ben tre volte non ha mai ricevuto risposta ufficiale ma, guarda caso, da un certo momento in poi le M8 hanno incominciato ad uscire con il telemetro perfetto...
Ciao
Certo, Pino, che è differente.
Una camionata di M8, le prime, uscirono tutte con il telemetro starato e questo pechè la taratura veniva fatta con i collimatori usati da sempre (sono sempre gli stessi del 1954) per le macchine a pellicola e il piano della pellicola... non è piano ma leggermente concavo.
Ci è voluto l'ultimo degli imbecilli (RPO) che, letta per caso una pagina del libro di Ferzetti dove si parla del controllo su vetro smerigliato posato sul piano focale e si dice che sarebbe opportuno considerare il leggero "spanciamento della pellicola", ha acceso la lampadina del concetto.
Il sensore è perfettamente piano, la pellicola no. Se vuoi verificarlo basta che apri l'otturatore di una M6 e guardi la pellicola...
La mia osservazione, inviata a Solms per ben tre volte non ha mai ricevuto risposta ufficiale ma, guarda caso, da un certo momento in poi le M8 hanno incominciato ad uscire con il telemetro perfetto...
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Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
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- Franco.Pagnoni
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- Roberto Piero Ottavi
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Non solo complessa, Pino, ma secondo me anche estremamente improbabile.
Dato per assunto che la fisica ottica non si inventa, non cambia certamente con il progredire della tecnologia e le frequenze della luce si comportano esattamente allo stesso modo che cadano sulla pellicola o su un sensore digitale, l'unica variabile logicamente ipotizzabile è la differente struttura tra il film ed il sensore elettronico ma questo riguarda soltanto la maggior capacità della pellicola di catturare senza perdite anche i raggi che arrivano con inclinazioni estreme ma questo, con la messa a fuoco, c'entra meno di nulla.
Io credo invece che quel termine un pò fantasioso "tarate per il digitale" vada interpretato come "il cui fuoco è stato verificato su una digitale" e sono due cose molto diverse.
Io poi continuo ad essere fermamente convinto che un obiettivo che spacca il capello su una M6 o una M7, si comporta esattamente allo stesso modo anche su una M9 sempre che i due telemetri sono perfettamente tarati uno per la pellicola e l'altro per il sensore.
Il concetto che il sensore necessiti di un qualunque seppur minimo adattamento della camma di messa a fuoco dell'ottica, oltre che essere un non senso, vanifica totalmente l'altro più importante concetto: la compatibilità tra i due sistemi.
Esistono invece, purtroppo, ottiche che non mettevano a fuoco già da nuove in pellicola e ovviamente il problema continua anche in digitale sia perchè il sensore perdona molto meno della pellicola sia perchè in pellicola non si aveva il beneficio dell'immediatezza nel rivedere l'immagine appena scattata mentre su una M8/M9 l'errore è lì pronto ad essere guardato due secondi dopo lo scatto...
Ciao
Dato per assunto che la fisica ottica non si inventa, non cambia certamente con il progredire della tecnologia e le frequenze della luce si comportano esattamente allo stesso modo che cadano sulla pellicola o su un sensore digitale, l'unica variabile logicamente ipotizzabile è la differente struttura tra il film ed il sensore elettronico ma questo riguarda soltanto la maggior capacità della pellicola di catturare senza perdite anche i raggi che arrivano con inclinazioni estreme ma questo, con la messa a fuoco, c'entra meno di nulla.
Io credo invece che quel termine un pò fantasioso "tarate per il digitale" vada interpretato come "il cui fuoco è stato verificato su una digitale" e sono due cose molto diverse.
Io poi continuo ad essere fermamente convinto che un obiettivo che spacca il capello su una M6 o una M7, si comporta esattamente allo stesso modo anche su una M9 sempre che i due telemetri sono perfettamente tarati uno per la pellicola e l'altro per il sensore.
Il concetto che il sensore necessiti di un qualunque seppur minimo adattamento della camma di messa a fuoco dell'ottica, oltre che essere un non senso, vanifica totalmente l'altro più importante concetto: la compatibilità tra i due sistemi.
Esistono invece, purtroppo, ottiche che non mettevano a fuoco già da nuove in pellicola e ovviamente il problema continua anche in digitale sia perchè il sensore perdona molto meno della pellicola sia perchè in pellicola non si aveva il beneficio dell'immediatezza nel rivedere l'immagine appena scattata mentre su una M8/M9 l'errore è lì pronto ad essere guardato due secondi dopo lo scatto...
Ciao
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- Andrea De Sanctis
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Credo di aver capito cosa intende Pino,ma concordo con quelllo che ha detto RPO,gli obiettivi che spaccano il capello su M6,lo fanno anche su M8,ho eseguito prove maniacali,anche col Noctilux a TA,e sono giunto a questa conclusione.
Certo la minore planeità della pellicola perdona errori micrometrici della camma o del tiraggio,il sensore no,in particolare su quattro Summicron 50 ultimo schema,assolutamente identici in analogico,sulla M8 due sono leggermente migliori degli altri,a determinate distanze di maf,certo lo si nota solo ingrandendo al massimo,ma la differenza c'è.
Ciao
Certo la minore planeità della pellicola perdona errori micrometrici della camma o del tiraggio,il sensore no,in particolare su quattro Summicron 50 ultimo schema,assolutamente identici in analogico,sulla M8 due sono leggermente migliori degli altri,a determinate distanze di maf,certo lo si nota solo ingrandendo al massimo,ma la differenza c'è.
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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- Roberto Piero Ottavi
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A questo si deve aggiungere necessariamente che oggi abbiamo a disposizione strumenti di ingrandimento digitale che un tempo neppure ci sognavamo.
L'altro giorno un amico, guardando in Photoshop uno scatto della M9, ha agganciato il cursore dell'ingrandimento e non si è fermato fino a quando nell'angolino a sinistra si leggeva 800% per poi affermare : però i pixel si vedono anche con la Leica...
Scusate, ma se invece di un computer e di un programma terribilmente potente (sempre troppo per chi non ha esperienza di camera oscura) ci fosse stato un buon, sano, Focomat 2c che a fine colonna, quando non arrivi più con le mani a chiudere il diaframma, ingrandisce il fotogramma 24x36 solo 12 volte?
Per arrivare a quell'ingrandimento ci vorrebbe una colonna alta 3 metri e una scaletta.
Torniamo con i piedi per terra, please, perchè io continuo a sentire osservazioni sulla qualità dell'immagine spesso raccontate da chi, poi, stampa al massimo in A4 21x29,7...
Ciao
L'altro giorno un amico, guardando in Photoshop uno scatto della M9, ha agganciato il cursore dell'ingrandimento e non si è fermato fino a quando nell'angolino a sinistra si leggeva 800% per poi affermare : però i pixel si vedono anche con la Leica...
Scusate, ma se invece di un computer e di un programma terribilmente potente (sempre troppo per chi non ha esperienza di camera oscura) ci fosse stato un buon, sano, Focomat 2c che a fine colonna, quando non arrivi più con le mani a chiudere il diaframma, ingrandisce il fotogramma 24x36 solo 12 volte?
Per arrivare a quell'ingrandimento ci vorrebbe una colonna alta 3 metri e una scaletta.
Torniamo con i piedi per terra, please, perchè io continuo a sentire osservazioni sulla qualità dell'immagine spesso raccontate da chi, poi, stampa al massimo in A4 21x29,7...
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