M9 : le impressioni ragionate e le prime immagini
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- Roberto Piero Ottavi
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M9 : le impressioni ragionate e le prime immagini
M9: ecco le prime impressioni “ragionate”.
Qualcuno ha interpretato il mio silenzio come una latitanza ma in realtà non si è trattato di latitanza quanto di titubanza a parlare di una fotocamera della quale è veramente difficile parlare se non in termini assolutamente entusiasmanti e poiché nei giorni passati anche in questo Forum si è letto di tutto e di più anche da parte di chi non ha mai preso la macchina in mano il timore che mi ha frenato non è stato certamente leggero.
A parte qualche scatto scarsamente significativo (in primis i miei inviati da Milano) e le solite critiche gettate sul tavolo per il gusto di criticare, fino ad ora si è parlato dei risultati di questa straordinaria nuova LEICA in modo assolutamente superficiale, in qualche caso a sproposito, spesso per sentito dire (ma poi sentito da chi, se a provarla veramente sul campo e a fondo, con le ottiche più critiche, siamo stati veramente in pochi e ancora non abbiamo finito?), comunque in molti casi con una punta di critica gratuita quasi a voler cercare a tutti i costi difetti che sinceramente fino a questo momento non sono riuscito a vedere.
Solo ora è possibile condurre un test attendibile essendo gli scatti inviati da Milano in occasione della presentazione frettolosi e soprattutto fatti con una macchina il cui firmware era ancora piuttosto grezzo.
Veniamo al sodo: la nuova M9 è la digitale di LEICA che avremmo voluto fin da subito e che rappresenta realmente un punto fermo nella storia di Leica.
Senza timori di essere troppo smentito mi verrebbe da affermare che la M9 riveste, nella gamma delle fotocamere digitali di Solms, la stessa importanza che rivestì nel 1954 la M3 in campo analogico.
Sotto il profilo meccanico l’otturatore “canta” esattamente come quello della M8.2, silenzioso e discreto, mentre sotto il profilo elettronico la macchina è totalmente differente dalla M8 e dalla M8.2, l’hardware è più complesso e la componentistica assorbe quindi molta più di corrente dalla batteria che potrebbe anche rivelarsi di autonomia leggermente più ridotta.
La scarsa durata della batteria nuova fornita con la macchina non è indicativa della reale autonomia in quanto questo tipo di accumulatore richiede, per raggiungere la piena capacità di carica, un certo numero di cicli di carica-scarica e quindi dare un giudizio su batterie caricate un paio di volte sarebbe sbagliato.
La mancanza dell’oblò superiore contenente i dati sullo stato della batteria e sugli scatti residui a disposizione costringe a premere un pulsante chiamato “INFO” che potrebbe anche essere sottoposto a superlavoro con conseguente usura eccessiva.
Il telemetro è brillante e preciso, le informazioni sul tempo di scatto in automatico entrano ovviamente nel campo inquadrato ma secondo me non disturbano come non disturbavano nella M7 analogica.
Il pieno formato è ovviamente determinante sia sotto l’aspetto della resa finale sia sotto quello dell’approccio mentale che ha sofferto non poco della limitazione dovuta al crop 1,33 dei due modelli precedenti.
Anche se alla fine in molti ci siamo mentalmente assuefatti all’inquadratura “ritagliata” vi assicuro che montare un 21 e finalmente inquadrare come su una M tradizionale solleva veramente lo spirito.
Ho iniziato ovviamente con i grandangolari perché uno dei principali vantaggi del pieno formato sta proprio nelle lunghezze focali corte e ultracorte quindi ho scattato con il Tri Elmar 16/18/21 a 16mm , con il 24/2,8 Elmarit asph e con il 21/2,8 Elmarit asph.
Ho provato la macchina anche con un Summilux 35 preasferico tra i primi prodotti proprio per vedere anche il comportamento ai bordi di un’ottica certamente non progettata pensando al sensore.
In particolare vorrei invitarvi a guardare bene il crop della foto dei foulards, scattata con il Summilux 35 a tutta apertura: è incredibile come il sensore di M9 restituisca tutta la poesia e il fascino di questa ottica al punto da sembrare più una scansione da diapositiva che uno scatto originale.
Volutamente non ho utilizzato il nuovo Lux 24/1,4 in quanto, come ha avvertito LEICA, diaframmato a tutta apertura e comunque fino a f/2,8 introduce una evidente vignettatura agli angoli del fotogramma (ma si comporta nello stesso modo anche in pellicola, come tutti i superluminosi).
La resa è incredibile soprattutto se si lavora in DNG non compresso e ci si stanca veramente di ingrandire a monitor ma anche il DNG “ridotto” sforna files di una qualità eccezionale e visibilmente più ricchi di particolari di quelli della M8.2 anche se questa ricchezza è dovuta in buona parte al sensore pieno formato.
Il rumore elettronico è incredibilmente ridotto rispetto alle precedenti M8/M8.2 e mediamente, a 1250 ISO, è visibilmente inferiore a quello che compariva nei modelli precedenti a 640 ISO.
L'ultima foto, che per differenza di diaframmi tra l'interno e l'esterno è quasi un controluce, evidenzia l'assenza totale di fenomeni di "purple" anche nei punti critici.
La saturazione colore, nella primissima versione del firmware talmente alta da essere quasi irreale, è stata ridotta nella successiva release ma sono del parere che si potrebbe tranquillamente ridurre ulteriormente sebbene in post produzione sia sempre possibile intervenire.
Il buffer di memoria della macchina è decisamente performante e permette di scattare anche in DNG non compresso (circa 40 Mb a scatto) senza il minimo rallentamento operativo.
Meno entusiasmante l'operazione di visione degli scatti sul monitor della macchina, piuttosto lento se si ingrandisce, ma non va dimenticato che i files non sono certamente piccoli e quindi il processore è sottoposto ad un lavoro non indifferente.
Questi i primi scatti accompagnati in alcuni casi dal relativo ingrandimento.
Nei prossimi giorni aggiungerò altre immagini scattate con altre ottiche e esamineremo il comportamento alle varie sensibilità ma non aprirò nuovi argomenti perchè le inserirò a seguire.
Ciao
Roberto
Tri Elmar 16/18/21 a 16 mm - 1250 ISO
Tri Elmar 16/18/21 a 16 mm - 1250 ISO
Tri Elmar 16/18/21 a 16 mm - 1250 ISO
Summilux 35 preasferico - 160 ISO
Summilux 35 preasferico - 160 ISO (crop della precedente)
Summilux 35 preasferico - 160 ISO
Summilux 35 preasferico - 160 ISO (crop della precedente)
Summilux 35 preasferico - 160 ISO
Elmarit 24/2,8 asph - 640 ISO
Elmarit 24/2,8 asph - 640 ISO (crop della precedente)
Qualcuno ha interpretato il mio silenzio come una latitanza ma in realtà non si è trattato di latitanza quanto di titubanza a parlare di una fotocamera della quale è veramente difficile parlare se non in termini assolutamente entusiasmanti e poiché nei giorni passati anche in questo Forum si è letto di tutto e di più anche da parte di chi non ha mai preso la macchina in mano il timore che mi ha frenato non è stato certamente leggero.
A parte qualche scatto scarsamente significativo (in primis i miei inviati da Milano) e le solite critiche gettate sul tavolo per il gusto di criticare, fino ad ora si è parlato dei risultati di questa straordinaria nuova LEICA in modo assolutamente superficiale, in qualche caso a sproposito, spesso per sentito dire (ma poi sentito da chi, se a provarla veramente sul campo e a fondo, con le ottiche più critiche, siamo stati veramente in pochi e ancora non abbiamo finito?), comunque in molti casi con una punta di critica gratuita quasi a voler cercare a tutti i costi difetti che sinceramente fino a questo momento non sono riuscito a vedere.
Solo ora è possibile condurre un test attendibile essendo gli scatti inviati da Milano in occasione della presentazione frettolosi e soprattutto fatti con una macchina il cui firmware era ancora piuttosto grezzo.
Veniamo al sodo: la nuova M9 è la digitale di LEICA che avremmo voluto fin da subito e che rappresenta realmente un punto fermo nella storia di Leica.
Senza timori di essere troppo smentito mi verrebbe da affermare che la M9 riveste, nella gamma delle fotocamere digitali di Solms, la stessa importanza che rivestì nel 1954 la M3 in campo analogico.
Sotto il profilo meccanico l’otturatore “canta” esattamente come quello della M8.2, silenzioso e discreto, mentre sotto il profilo elettronico la macchina è totalmente differente dalla M8 e dalla M8.2, l’hardware è più complesso e la componentistica assorbe quindi molta più di corrente dalla batteria che potrebbe anche rivelarsi di autonomia leggermente più ridotta.
La scarsa durata della batteria nuova fornita con la macchina non è indicativa della reale autonomia in quanto questo tipo di accumulatore richiede, per raggiungere la piena capacità di carica, un certo numero di cicli di carica-scarica e quindi dare un giudizio su batterie caricate un paio di volte sarebbe sbagliato.
La mancanza dell’oblò superiore contenente i dati sullo stato della batteria e sugli scatti residui a disposizione costringe a premere un pulsante chiamato “INFO” che potrebbe anche essere sottoposto a superlavoro con conseguente usura eccessiva.
Il telemetro è brillante e preciso, le informazioni sul tempo di scatto in automatico entrano ovviamente nel campo inquadrato ma secondo me non disturbano come non disturbavano nella M7 analogica.
Il pieno formato è ovviamente determinante sia sotto l’aspetto della resa finale sia sotto quello dell’approccio mentale che ha sofferto non poco della limitazione dovuta al crop 1,33 dei due modelli precedenti.
Anche se alla fine in molti ci siamo mentalmente assuefatti all’inquadratura “ritagliata” vi assicuro che montare un 21 e finalmente inquadrare come su una M tradizionale solleva veramente lo spirito.
Ho iniziato ovviamente con i grandangolari perché uno dei principali vantaggi del pieno formato sta proprio nelle lunghezze focali corte e ultracorte quindi ho scattato con il Tri Elmar 16/18/21 a 16mm , con il 24/2,8 Elmarit asph e con il 21/2,8 Elmarit asph.
Ho provato la macchina anche con un Summilux 35 preasferico tra i primi prodotti proprio per vedere anche il comportamento ai bordi di un’ottica certamente non progettata pensando al sensore.
In particolare vorrei invitarvi a guardare bene il crop della foto dei foulards, scattata con il Summilux 35 a tutta apertura: è incredibile come il sensore di M9 restituisca tutta la poesia e il fascino di questa ottica al punto da sembrare più una scansione da diapositiva che uno scatto originale.
Volutamente non ho utilizzato il nuovo Lux 24/1,4 in quanto, come ha avvertito LEICA, diaframmato a tutta apertura e comunque fino a f/2,8 introduce una evidente vignettatura agli angoli del fotogramma (ma si comporta nello stesso modo anche in pellicola, come tutti i superluminosi).
La resa è incredibile soprattutto se si lavora in DNG non compresso e ci si stanca veramente di ingrandire a monitor ma anche il DNG “ridotto” sforna files di una qualità eccezionale e visibilmente più ricchi di particolari di quelli della M8.2 anche se questa ricchezza è dovuta in buona parte al sensore pieno formato.
Il rumore elettronico è incredibilmente ridotto rispetto alle precedenti M8/M8.2 e mediamente, a 1250 ISO, è visibilmente inferiore a quello che compariva nei modelli precedenti a 640 ISO.
L'ultima foto, che per differenza di diaframmi tra l'interno e l'esterno è quasi un controluce, evidenzia l'assenza totale di fenomeni di "purple" anche nei punti critici.
La saturazione colore, nella primissima versione del firmware talmente alta da essere quasi irreale, è stata ridotta nella successiva release ma sono del parere che si potrebbe tranquillamente ridurre ulteriormente sebbene in post produzione sia sempre possibile intervenire.
Il buffer di memoria della macchina è decisamente performante e permette di scattare anche in DNG non compresso (circa 40 Mb a scatto) senza il minimo rallentamento operativo.
Meno entusiasmante l'operazione di visione degli scatti sul monitor della macchina, piuttosto lento se si ingrandisce, ma non va dimenticato che i files non sono certamente piccoli e quindi il processore è sottoposto ad un lavoro non indifferente.
Questi i primi scatti accompagnati in alcuni casi dal relativo ingrandimento.
Nei prossimi giorni aggiungerò altre immagini scattate con altre ottiche e esamineremo il comportamento alle varie sensibilità ma non aprirò nuovi argomenti perchè le inserirò a seguire.
Ciao
Roberto
Tri Elmar 16/18/21 a 16 mm - 1250 ISO
Tri Elmar 16/18/21 a 16 mm - 1250 ISO
Tri Elmar 16/18/21 a 16 mm - 1250 ISO
Summilux 35 preasferico - 160 ISO
Summilux 35 preasferico - 160 ISO (crop della precedente)
Summilux 35 preasferico - 160 ISO
Summilux 35 preasferico - 160 ISO (crop della precedente)
Summilux 35 preasferico - 160 ISO
Elmarit 24/2,8 asph - 640 ISO
Elmarit 24/2,8 asph - 640 ISO (crop della precedente)
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
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- Joseph Violet
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- Iscritto il: lun apr 20, 2009 1:58 am
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non sono un gran digitalista, almeno non più, e mi godo appieno le mie machcinette analogiche. Ma devo apprezzare un aspetto di queste prime immagini sfornate dalla M9: sono molto naturali. La resa mi pare più simile alla pellicola rispetto alla m8. Credo sia una scelta ben precisa, anche perchè da contraltare noto una leggera perdita di incisività. Credo sia un'evoluzione meritevole.
grazie per le tue prime analisi, Roberto.
g.
grazie per le tue prime analisi, Roberto.
g.
Giuseppe
http://www.heillandigallery.ch
"La felicità, e credo anche la verità, non la trovò in capo al mondo, ma nel suo giardino"
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- Andrea De Sanctis
- Messaggi: 6575
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
Caro Roberto,
Aspetto altre tue foto,la mia impressione,per quel che consente il monitor è che il 35 Lux preasferico,tra gli obiettivi da te proposti,è quello che più mi piace,come se la M9 abbia pensato alla resa Leitz di una volta,che tanto ha fatto appassionare,l'ariosità che prevale sul microcontrasto,spero solo che lo spazio interno permetta l'utilizzo di tutti i 35 Lux.
Ciao e grazie
Aspetto altre tue foto,la mia impressione,per quel che consente il monitor è che il 35 Lux preasferico,tra gli obiettivi da te proposti,è quello che più mi piace,come se la M9 abbia pensato alla resa Leitz di una volta,che tanto ha fatto appassionare,l'ariosità che prevale sul microcontrasto,spero solo che lo spazio interno permetta l'utilizzo di tutti i 35 Lux.
Ciao e grazie
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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- Bruno Carrettoni
- Messaggi: 636
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 11:21 pm
- Località: MILANO e Abbadia Lariana (LC)
- Contatta:
Buona notte al Forum.
Come digital-ista non ho storia. Al mio amico e collega Alfredo (Canon-ista per necessità ma non per amore) ho sempre detto che non avrei preso in considerazione una digitale se non FF.
I files che vedo sono ottimi e con tutta onestà senza paragone rispetto a quelli che solitamente mi fa vedere lui: a dire la verità anche quelli M8 mi sono sempre piaciuti tanto ma senza FF non mi sono nemmeno fatto venire la curiosità. Qui la vaghezza .... punge ed in futuro chissà ....
CIAO.
Come digital-ista non ho storia. Al mio amico e collega Alfredo (Canon-ista per necessità ma non per amore) ho sempre detto che non avrei preso in considerazione una digitale se non FF.
I files che vedo sono ottimi e con tutta onestà senza paragone rispetto a quelli che solitamente mi fa vedere lui: a dire la verità anche quelli M8 mi sono sempre piaciuti tanto ma senza FF non mi sono nemmeno fatto venire la curiosità. Qui la vaghezza .... punge ed in futuro chissà ....
CIAO.
HCBruno
Le mie foto .... http://www.flickr.com/photos/12517829@N08/
Le mie foto .... http://www.flickr.com/photos/12517829@N08/
- Massimiliano Liti
- Moderatore
- Messaggi: 5348
- Iscritto il: mar feb 05, 2008 12:09 pm
- Località: Firenze
Grazie della recensione Roberto!!
In effetti anche a me come allpamico Andrea è piaciuta moltissimo la resa del 35 lux....in più apprezzo moltissimo la capacità di lettura delle ombre!!
Bel gioiellino davvero.....se solo costasse un 50% in meno....
In effetti anche a me come allpamico Andrea è piaciuta moltissimo la resa del 35 lux....in più apprezzo moltissimo la capacità di lettura delle ombre!!
Bel gioiellino davvero.....se solo costasse un 50% in meno....
Massimiliano Liti (già HAWK)
Quant'è bella giovinezza
Che si fugge tuttavia
Chi vuol essere lieto sia
Del doman non v'è certezza
Quant'è bella giovinezza
Che si fugge tuttavia
Chi vuol essere lieto sia
Del doman non v'è certezza
- Gigi Nuzzo
- Messaggi: 150
- Iscritto il: lun apr 30, 2007 8:25 am
- Località: Lecce
- Contatta:
Buongiorno a tutto il forum.
Per fortuna ho potuto leggere e vedere le immagini stamane sul mio iMac, e valutare quindi gli scatti. Ora, sul pc dell'ufficio, mi fanno tristezza.....
La M9 si presenta bene, anzi, perfetta (per il mio modo di vedere la fotografia...)
E' spettacolare, e gli scatti sono maestosi....In particolare, mi piace tantissimo (anche come foto) l'ultima col Trielmar: vi è una lettura delle ombre e una lettura dei piani all'infinito quasi impossibili per in 16 mm.
Per non parlare poi della resa del 35!!!
Mi aspetto qualche scatto anche col 21mm
Ed ora, per ultimo, un ringraziamento a Roberto, la cui analisi di questa macchina denota grande professionalità ed abnegazione, ed una dissertazione senza compromessi. Grazie Roberto
Per fortuna ho potuto leggere e vedere le immagini stamane sul mio iMac, e valutare quindi gli scatti. Ora, sul pc dell'ufficio, mi fanno tristezza.....
La M9 si presenta bene, anzi, perfetta (per il mio modo di vedere la fotografia...)
E' spettacolare, e gli scatti sono maestosi....In particolare, mi piace tantissimo (anche come foto) l'ultima col Trielmar: vi è una lettura delle ombre e una lettura dei piani all'infinito quasi impossibili per in 16 mm.
Per non parlare poi della resa del 35!!!
Mi aspetto qualche scatto anche col 21mm
Ed ora, per ultimo, un ringraziamento a Roberto, la cui analisi di questa macchina denota grande professionalità ed abnegazione, ed una dissertazione senza compromessi. Grazie Roberto
- Elia Freddi
- Messaggi: 2258
- Iscritto il: mer gen 30, 2008 11:24 am
- Località: Erkrath (Germania)
- Contatta:
Roberto, grazie per le prove e le foto che hai fatto. I dettagli arriveranno col tempo, intanto la qualita' delle immagini parla da sola.
Pur restando io un "pellicolista", che la M9 fosse una pietra importantissima nella storia Leica e anche della Fotografia, mi era gia' chiaro fin dalla primissima lettura di quella famosa brochure trafugata.
Ciao
Pur restando io un "pellicolista", che la M9 fosse una pietra importantissima nella storia Leica e anche della Fotografia, mi era gia' chiaro fin dalla primissima lettura di quella famosa brochure trafugata.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
Solms 2011: ich war dabei.
- fabrizio canella
- Messaggi: 761
- Iscritto il: sab apr 28, 2007 9:11 am
- Località: Padova
- Domenico Caminiti
- Messaggi: 3156
- Iscritto il: mar feb 19, 2008 11:25 am
- Località: Reggio Calabria
M9
grazie RPO degli scatti che hai fatto e che non fanno che confermare le mie aspettative, veramente una gran bella macchina , con un bel sensore che riesce a compensare molto bene le differenze di luminosità tra le zone in ombra e le alte luci.
ho apprezzato in modo particolare gli scatti con il Tri Elmar che hanno una resa ai bordi veramente ottima e gli scatti con il 24 per il dettaglio che il sensore restituisce e l'ampia latitudine di posa.
noto nel crop del 24 un leggero riflesso violaceo nella bottiglia al centro ma non penso che sia purple fringing. che cosa è secondo voi?
sulla M9 il 35 lux conferma le sue doti con una resa molto plastica e pittorica ma è un pò troppo "morbidone" per i miei gusti, forse perchè ho sostituito il mio cron 35 asph con il 35 lux asph che mi ha letteralmente affascinato per la sua perfezione a tutta apertura e per lo sfocato eccezionale. posso solo immaginare la resa che avrebbe questo obiettivo sulla M9... un 35 da trauma!! non vedo 'ora di provarlo.
M9 aspettami che arrivooo...
ho apprezzato in modo particolare gli scatti con il Tri Elmar che hanno una resa ai bordi veramente ottima e gli scatti con il 24 per il dettaglio che il sensore restituisce e l'ampia latitudine di posa.
noto nel crop del 24 un leggero riflesso violaceo nella bottiglia al centro ma non penso che sia purple fringing. che cosa è secondo voi?
sulla M9 il 35 lux conferma le sue doti con una resa molto plastica e pittorica ma è un pò troppo "morbidone" per i miei gusti, forse perchè ho sostituito il mio cron 35 asph con il 35 lux asph che mi ha letteralmente affascinato per la sua perfezione a tutta apertura e per lo sfocato eccezionale. posso solo immaginare la resa che avrebbe questo obiettivo sulla M9... un 35 da trauma!! non vedo 'ora di provarlo.
M9 aspettami che arrivooo...
- andrea tonellotto
- Messaggi: 4269
- Iscritto il: sab apr 28, 2007 3:27 pm
- Località: piazzola sul brenta (PD)
...lo direi anch'io... veramente impressionante...fabrizio canella ha scritto:Io direi che il 24 (anche se dovrei vedere qualche altra foto) è spaventoso! Guardate bene il crop e la 'leggerezza' dei vetri.
...quando avrai tempo, o se qualcuno che è già in possesso della nuova arrivata vuole provare, mi piacerebbe vedere un foto ad una lampadina accesa in una stanza quasi buia o ad una insegna luminosa di notte... per vedere se ai bordi dell'oggetto luminoso si comporta come l'M8 (cioè abbastanza male)...