digitale e lunghe esposizioni
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Fammi capire Paolo,
intendi quindi una lunga esposizione voluta in sutuazioni di luce ambiente "diurna" per ottenere effetto mosso di tutto ciò che si è mosso nel frattempo... ?
(sembra una sciocchezza quel che dico )
intendi quindi una lunga esposizione voluta in sutuazioni di luce ambiente "diurna" per ottenere effetto mosso di tutto ciò che si è mosso nel frattempo... ?
(sembra una sciocchezza quel che dico )
Ultima modifica di Giuseppe Toffoli il lun mag 04, 2009 9:42 pm, modificato 1 volta in totale.
oppure lunghe esposizioni con poca luce???
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Paolo Pellegrin
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Credo che Michael Kenna esponga per pochi minuti, cioè due o tre, massssssimo cinque, per avere mossa solo l'acqua (in genere). Sul manuale della M8 c'è scritto che non ci sono problemi, è solo una questione di batteria. Certo, se i minuti cominciano a essere 20 o 30 la storia cambia...
Del "mosso stroboscopico" non ne ho mai sentito parlare, mi informerò, ma intanto puoi anticipare di che si tratta?
Comunque giustamente, prima di acquistare i filtri, anche per vedere quanto rumore c'è durante una posa da, diciamo due minuti, io farei una prova di notte in campagna.
Un campo in cui il digitale non può essere usato, che io sappia, è la fotografia astronomica (pose lunghissime).
Ciao,
Del "mosso stroboscopico" non ne ho mai sentito parlare, mi informerò, ma intanto puoi anticipare di che si tratta?
Comunque giustamente, prima di acquistare i filtri, anche per vedere quanto rumore c'è durante una posa da, diciamo due minuti, io farei una prova di notte in campagna.
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Ciao,
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
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https://www.instagram.com/photomaz59/
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Da fonti enciclopediche:
Fotografia ultrarapida e stroboscopica
Già nel 1851 W. H. F. Talbot, utilizzando come fonte di luce la scintilla provocata dalla scarica di una serie di bottiglie di Leida, riuscì a realizzare delle immagini con un tempo di posa dell'ordine del milionesimo di secondo. Questa tecnica venne dapprima applicata alla balistica e le prime immagini di un proiettile in volo risalgono al 1885 e sono dovute a E. Mach; nel 1896 si osservò per la prima volta l'onda d'urto che si propaga insieme a un proiettile che si muove a elevata velocità.
Nel 1930 H. Edgerton iniziò uno studio sistematico delle possibilità della fotografia ultrarapida, dedicandosi particolarmente al perfezionamento delle sorgenti di luce e utilizzando in modo particolare il flash elettronico. In effetti gli otturatori meccanici non consentono tempi di posa inferiori a qualche frazione di millesimo di secondo, che permettono la ripresa solamente di oggetti in movimento relativamente lento.
Le riprese ultrarapide richiedono quindi l'impiego di sorgenti che emettono lampi di luce particolarmente brevi e intensi senza l'impiego di otturatori, oppure utilizzando otturatori speciali. Con questi sistemi si ottengono normalmente tempi di posa dell'ordine del decimilionesimo di secondo e si possono raggiungere i 5 nanosecondi. Utilizzando per l'illuminazione una serie di lampi di luce in rapida successione si ottiene sul negativo una serie di immagini in posizione diversa. È questo il principio su cui si basa la fotografia stroboscopica, utilizzata per l'analisi dei movimenti.
Inoltre ancora quì c'è un approfondimento con immagini di esempio:
http://www.immaginarioscientifico.it/is ... ott04.html
http://www.mellner.com/Foto_High-speed.htm
Fotografia ultrarapida e stroboscopica
Già nel 1851 W. H. F. Talbot, utilizzando come fonte di luce la scintilla provocata dalla scarica di una serie di bottiglie di Leida, riuscì a realizzare delle immagini con un tempo di posa dell'ordine del milionesimo di secondo. Questa tecnica venne dapprima applicata alla balistica e le prime immagini di un proiettile in volo risalgono al 1885 e sono dovute a E. Mach; nel 1896 si osservò per la prima volta l'onda d'urto che si propaga insieme a un proiettile che si muove a elevata velocità.
Nel 1930 H. Edgerton iniziò uno studio sistematico delle possibilità della fotografia ultrarapida, dedicandosi particolarmente al perfezionamento delle sorgenti di luce e utilizzando in modo particolare il flash elettronico. In effetti gli otturatori meccanici non consentono tempi di posa inferiori a qualche frazione di millesimo di secondo, che permettono la ripresa solamente di oggetti in movimento relativamente lento.
Le riprese ultrarapide richiedono quindi l'impiego di sorgenti che emettono lampi di luce particolarmente brevi e intensi senza l'impiego di otturatori, oppure utilizzando otturatori speciali. Con questi sistemi si ottengono normalmente tempi di posa dell'ordine del decimilionesimo di secondo e si possono raggiungere i 5 nanosecondi. Utilizzando per l'illuminazione una serie di lampi di luce in rapida successione si ottiene sul negativo una serie di immagini in posizione diversa. È questo il principio su cui si basa la fotografia stroboscopica, utilizzata per l'analisi dei movimenti.
Inoltre ancora quì c'è un approfondimento con immagini di esempio:
http://www.immaginarioscientifico.it/is ... ott04.html
http://www.mellner.com/Foto_High-speed.htm
- Giuseppe Toffoli
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Perché dubiti della possibilità di fare una cosa simile con la M8?, gli esempi postati sono eseguiti in iso 100, basterebbe un ND di uno stop in più. Se è il rumore la tua paura, puoi sempre eliminarlo con qualche software specifico, ho provato ad usare noise ninja, non mi sembra male. Nel caso di queste fotografie non credo che la compromissione della resa dell'ottica sia una probrema primario, utilizzando poi vari piani di PS e mascherandoli a piacere puoi sempre decidere quali zone dell'immagine pulire e rendere più o meno definite (leggi più o meno rumorose).Paolo D'Alfonso ha scritto: I filtri Neutral Density servono per allungare i tempi di esposizione in presenza di luce 'normale' al fine ottenere effetti di mosso creativo. Kenna usa peliicola + Hasselblad (e le esposizioni le ha fatte anche di alcune ore, ricordo una sua intervista per il lavoro di Hokaido), e ho molti dubbi circa la possibilità di fare qualcosa di simile con M8
ecco alcuni esempi di queste tecniche trovati su Flickr (sto contattando gli autori per avere qualche dettaglio in piu')
http://www.flickr.com/photos/tjintjelaar/3473692651/
http://www.flickr.com/photos/tjintjelaa ... 301340713/
a questo punto, permettimi, potrebbero anche andare bene i filtri della Cokin in policarbonato, non avrai la qualità del vetro ottico, questo è vero, ma vale lo stesso discorso che dicevo prima, un mosso di 30 e più secondi ha ben poco di definito e si contrasta già molto visivamente con altri oggetti non mossi e fotografati ad esempio con un elmarC 90 che è gia di per se un rasoi, molto di più di quello che potrebbe essere un obiettivo Canon EF-S18-55mm f/3.5-5.6 usato negli esempi che hai presentato.
- Giuseppe Toffoli
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Non credo sai Paolo che nelle esposizioni lunghe (oltre 30 secondi di cui si parla) e oggetti in movimento lento si ottenga un effetto stroboscopico del mosso nel digitale della M8, credo che questo effetto di cui si parla (la foto dei bambini in altalena) si ottenga solo con oggetti in movimento veloce... non chiedemi quanto veloce però.Paolo D'Alfonso ha scritto:x mosso stroboscopico intendo quell'effetto per cui sul digitale i soggetti in movimento - in certe condizioni - non creino l''effetto scia' ma finiscano per apparire come sequenze in successione e ferme della stessa immagine.
Ricordo un esempio di RPO con la pioggia e anche recentemente è sttao postato qualcosa con M8 sul quale è stato fatto un commento analogo.
Ovviamente la velocità e la distanza infliscono molto e forse è un falso problema, però...tanto cìè sempre qualcosa a cui non avevo pensato
- Giuseppe Toffoli
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tra i miei cassettoni di vecchio materiale fotografico, a pausa pranzo ho scovato 2 ND 4x (- 2 stop l'uno) 1 ND 8x (- 3 stop) 1 pola circolare (- 2 stop), a sandwich fanno - 11 STOP, se domani ho un pizzico di tempo faccio un salto lungo il Gange, ops scusate lungo il Brenta..... sperando in qualche cumulo nembo e un pò di venticello.... vediamo cosa salta fuori....
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ah si si...Paolo D'Alfonso ha scritto:ma che schiappa di fotografo......Danilo Belloni ha scritto:Giuseppe, qui trovi qualcosa in merito.
www.michaelkenna.net/html/books/hokkaido06/index.html
Ciao
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ma che c..o Giuseppe, se ci vado a frugare nei miei e poi vado in riva al Brembo posso solo stendere la corda per i panniGiuseppe Toffoli ha scritto:tra i miei cassettoni di vecchio materiale fotografico, a pausa pranzo ho scovato 2 ND 4x (- 2 stop l'uno) 1 ND 8x (- 3 stop) 1 pola circolare (- 2 stop), a sandwich fanno - 11 STOP, se domani ho un pizzico di tempo faccio un salto lungo il Gange, ops scusate lungo il Brenta..... sperando in qualche cumulo nembo e un pò di venticello.... vediamo cosa salta fuori....
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Banco ottico no, quello porprio non ce l'ho, però è uno sballo usarlo... anche se un po impegnativo...Carlo Vecchio Nepita ha scritto:graazie della risposta.
giuseppe te sei tremendo...ti capitano quasi per caso in casa nikonF,filtri... ...magari guarda in soffitta rischi di trovare un banco ottico...
- Giuseppe Toffoli
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Oggi approfittando del giorno di chiusura del negozio ho preso la macchina fotografica, il pacchetto filtri, il cavvalletto, sono montato in Vespa e insieme al mio fido assiatente di 4 anni (che appena arrivati sul Brenta ha incominciato a chiedere quando si tornava a casa) siamo andati a fare le prime prove...
Primo problema... dimenticato a casa lo scatto flessibile... pazienza sono solo le prime prove...
Calcolo dell'esposizione: (una luce bestia) 160 ISO f/16 1/125 meno 11 STOP nuovo tempo: 15 secondi... OK troppa luce, bisogna ripiegare sugli obiettivi Viogtlander che chiudono fino a f/22 e venire a fare le foto al mattino presto o alla sera al tramonto... alle 16:00 del pomeriggio è impensabile.
Ci Proviamo:
Provo con 12 secondi: guardo il preview... una macchia rossa su gran parte del fiume.....
sono dovuto arrivare a 4 sec (dai 15 teorici) per ottenere un raw ben esposto. Comunque quello da 12 secondi è stato completamente recuperato e naturalmente avendo maggiore tempo di esposizione ha l'effetto dell'acqua ricercato migliore, compreso il mosso delle piante.
La foto esteticamente non è il massimo, anzi proprio bruttina, il sensore sporchetto, ma questo l'ho fatto apposta per evitare che mi rubino le fotografie e le utilizzino a fini di lucro Se prorio volete vedere il risultato con un confronto tra lo scatto normale e quello con i filtri va bene, altrimenti....
dimenticavo la morale della favola: in digitale ci si aspetti il contrario dell'effetto di reciprocità... che non è una novità!
Primo problema... dimenticato a casa lo scatto flessibile... pazienza sono solo le prime prove...
Calcolo dell'esposizione: (una luce bestia) 160 ISO f/16 1/125 meno 11 STOP nuovo tempo: 15 secondi... OK troppa luce, bisogna ripiegare sugli obiettivi Viogtlander che chiudono fino a f/22 e venire a fare le foto al mattino presto o alla sera al tramonto... alle 16:00 del pomeriggio è impensabile.
Ci Proviamo:
Provo con 12 secondi: guardo il preview... una macchia rossa su gran parte del fiume.....
sono dovuto arrivare a 4 sec (dai 15 teorici) per ottenere un raw ben esposto. Comunque quello da 12 secondi è stato completamente recuperato e naturalmente avendo maggiore tempo di esposizione ha l'effetto dell'acqua ricercato migliore, compreso il mosso delle piante.
La foto esteticamente non è il massimo, anzi proprio bruttina, il sensore sporchetto, ma questo l'ho fatto apposta per evitare che mi rubino le fotografie e le utilizzino a fini di lucro Se prorio volete vedere il risultato con un confronto tra lo scatto normale e quello con i filtri va bene, altrimenti....
dimenticavo la morale della favola: in digitale ci si aspetti il contrario dell'effetto di reciprocità... che non è una novità!