Pellicole "tecniche"
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
- riccardo78
- Messaggi: 704
- Iscritto il: mar ott 23, 2007 11:14 pm
Pellicole "tecniche"
ciao,
chiedo se qualcuno ha esperienza con il trattamento di pellicole ad alta risoluzione tipo Rollei ATP o altre tipo questa:
http://www.imx.nl/photo/Film/page169/page169.html
mi piacerebbe conoscere i tempi ed i modi per ottenere risultati almeno buoni!
ciao e grazie
chiedo se qualcuno ha esperienza con il trattamento di pellicole ad alta risoluzione tipo Rollei ATP o altre tipo questa:
http://www.imx.nl/photo/Film/page169/page169.html
mi piacerebbe conoscere i tempi ed i modi per ottenere risultati almeno buoni!
ciao e grazie
Non ho ancora provato questa pellicola perchè il suo rivelatore specifico c'è ma è ancora in fase sperimentale.
Alcuni la sviluppano in Neofin Doku altri in HC 110 o altro ancora, ma da quel che potuto vedere mi sembra che i risultati non siano eccellenti.
L'unico chimico che funziona bene, al momento, è l'Ortofenilendiamina, io l'ho usata con soddisfazione con le TP64c.
Se sei interessato mandami un mp.
Ciao
Alcuni la sviluppano in Neofin Doku altri in HC 110 o altro ancora, ma da quel che potuto vedere mi sembra che i risultati non siano eccellenti.
L'unico chimico che funziona bene, al momento, è l'Ortofenilendiamina, io l'ho usata con soddisfazione con le TP64c.
Se sei interessato mandami un mp.
Ciao
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
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Manuel Alvarez Bravo
ciao,
io ho una certa esperienza con la SPUR32, eccellente definizione, ma non tollera granche' gli errori di esposizione. ottima per
esaltare il contrasto, per esempio, in esterni con il sole coperto, senza ombre nette. l'ho utilizzata parecchio per riprese di altorilievi in queste condizioni, mentre con ombre nette rischi di trovare contemporaneamente le ombre chiuse e le alte luci bruciate oltre il recuperabile in camera oscura.
un esempio con ombre definite (summicron 75 apo f/4):
un dettaglio al centro del fotogramma:
anche la resa allo scanner e' ottima. il solo problema che ho avuto e' con il caricamento nella spirale, forse dovuto al fatto che la pellicola e' molto sottile, in particolare con le spirali paterson.
la spur va trattata con il suo rivelatore, con il quale e' venduta. la acquistavo su internet presso un sito tedesco, ma ho il sospetto che sia stata di fatto sostituita dalla rollei ATP, con la quale ho ottenuto risultati analoghi. la rollei ATO ha un carattere piu' difficile e mi ha dato problemi nel trattamento, ma probabilmente la colpa e' piu' mia che della pellicola!
un esempio di ATP (summicron 50 dr, f/non ricordo)
i negativi sono molto contrastati, ottimo per lo scanner ma un po' meno per la stampa tradizionale, direi di non andare oltre la gradazione 2, anche 1-1/2 se occorre.
questo il flusso di lavoro che seguo:
-no prelavaggio
- sviluppo nel rivelatore specifico: SPUR-DSX per le SPUR32 o Rollei ATP-DC per le ATP, esposte rispettivamente a 32 e 40 asa (1/3 stop non fa una gran differenza)
- breve lavaggio, no stop
- fissaggio breve e diluito, 2 minuti alla meta' della diluizione usuale, io adopero l'agefix ma credo che con gli altri prodotti si possa procedere nello stesso modo
- lavaggio non troppo prolungato: 2-3 svuotamenti della tank, poi tre cicli di riempimento, agitazione 1 min, riposo 2 min e svuotamento
- trattamento finale con sistan in acqua demineralizzata 1+30, piu' diluito del normale, sicuramente ve bene qualunque altro imbibente.
saluti, marco
io ho una certa esperienza con la SPUR32, eccellente definizione, ma non tollera granche' gli errori di esposizione. ottima per
esaltare il contrasto, per esempio, in esterni con il sole coperto, senza ombre nette. l'ho utilizzata parecchio per riprese di altorilievi in queste condizioni, mentre con ombre nette rischi di trovare contemporaneamente le ombre chiuse e le alte luci bruciate oltre il recuperabile in camera oscura.
un esempio con ombre definite (summicron 75 apo f/4):
un dettaglio al centro del fotogramma:
anche la resa allo scanner e' ottima. il solo problema che ho avuto e' con il caricamento nella spirale, forse dovuto al fatto che la pellicola e' molto sottile, in particolare con le spirali paterson.
la spur va trattata con il suo rivelatore, con il quale e' venduta. la acquistavo su internet presso un sito tedesco, ma ho il sospetto che sia stata di fatto sostituita dalla rollei ATP, con la quale ho ottenuto risultati analoghi. la rollei ATO ha un carattere piu' difficile e mi ha dato problemi nel trattamento, ma probabilmente la colpa e' piu' mia che della pellicola!
un esempio di ATP (summicron 50 dr, f/non ricordo)
i negativi sono molto contrastati, ottimo per lo scanner ma un po' meno per la stampa tradizionale, direi di non andare oltre la gradazione 2, anche 1-1/2 se occorre.
questo il flusso di lavoro che seguo:
-no prelavaggio
- sviluppo nel rivelatore specifico: SPUR-DSX per le SPUR32 o Rollei ATP-DC per le ATP, esposte rispettivamente a 32 e 40 asa (1/3 stop non fa una gran differenza)
- breve lavaggio, no stop
- fissaggio breve e diluito, 2 minuti alla meta' della diluizione usuale, io adopero l'agefix ma credo che con gli altri prodotti si possa procedere nello stesso modo
- lavaggio non troppo prolungato: 2-3 svuotamenti della tank, poi tre cicli di riempimento, agitazione 1 min, riposo 2 min e svuotamento
- trattamento finale con sistan in acqua demineralizzata 1+30, piu' diluito del normale, sicuramente ve bene qualunque altro imbibente.
saluti, marco
marco ciolfi
http://marcociolfi.eu
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- riccardo78
- Messaggi: 704
- Iscritto il: mar ott 23, 2007 11:14 pm
grazie per le risposte e per gli esempi!
Finora per ottenere la più alta definizione possibile ho usato la PANF+ 50 esposta a 25 e sviluppata in Rodinal 1+100 per 12'.
Il problema è che la PAN va molto bene alla sensibilità nominale,ma se si cerca di trattarla per avere risultati più "aperti" (in termine di contrasto) risulta,come dire..."snaturata",ovvero perde un po' del suo carattere.
La PAN credo vada bene quando si vuole qualcosa di contrastato,quando si prova a domarla da risultati ambigui(che non mi piacciono molto).
Sto provando anche l'Acros,sempre esposta a 64.
Ma non mi sembra di cavarne dei grigi decenti(bei bianchi e neri si...ma io voglio i grigi!!)
ciao!
Finora per ottenere la più alta definizione possibile ho usato la PANF+ 50 esposta a 25 e sviluppata in Rodinal 1+100 per 12'.
Il problema è che la PAN va molto bene alla sensibilità nominale,ma se si cerca di trattarla per avere risultati più "aperti" (in termine di contrasto) risulta,come dire..."snaturata",ovvero perde un po' del suo carattere.
La PAN credo vada bene quando si vuole qualcosa di contrastato,quando si prova a domarla da risultati ambigui(che non mi piacciono molto).
Sto provando anche l'Acros,sempre esposta a 64.
Ma non mi sembra di cavarne dei grigi decenti(bei bianchi e neri si...ma io voglio i grigi!!)
ciao!
Non so se i grigi che cerchi siano come questi... vedi tu...riccardo78 ha scritto:...ma io voglio i grigi!!!!!!!
Maco TP64c in Ortofenilendiamina...
viewtopic.php?t=18502&highlight=onehundredtwentysix
Riccardo
riccardox.2@libero.it
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Manuel Alvarez Bravo
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- riccardo78
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- Iscritto il: mar ott 23, 2007 11:14 pm
ho fatto dei tentativi alla diluizione 1+300, per 12 minuti a 20 gradi, come riportato su digitaltruth (http://www.digitaltruth.com/devchart.ph ... mdc=Search) ma il risultato non mi e' piaciuto per niente.riccardo78 ha scritto:Ho deciso di prendere,e sprecare,qualche Rollei ATP sviluppando con diluizioni molto alte(di Rodinal) e vedere cosa ne esce.
ciao
in ogni caso i risultati sono molto diversi rispetto alla PANF, il temine di paragone e' piuttosto la compianta Tecnhical Pan
appresto marco
marco ciolfi
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- Elia Freddi
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- Località: Erkrath (Germania)
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Perchè è una formula di proprietà del lab. di cui mi servo e non la vengono di sicuro raccontare a me.
Se t'interessa mandami un mp e ti metto in contatto con loro... la vendono in fiale come il Neofin blu.
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Riccardo
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Manuel Alvarez Bravo
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- Elia Freddi
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... io invece non ho capito, che vuol dire questo che hai scritto?Elia Freddi ha scritto:Ho capito, e' un suggerimento anche questo.
Riccardo
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- Andrea De Sanctis
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- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
L'ortofenilendiamina(1,2-fenilendiamina) è una sostanza in grado di ridurre il bromuro d'argento impressionato in argento metallico,è uno dei componenti dei bagni di sviluppo dei negativi colore e delle diapositive,molto spesso sostituito dalla parafenilendiamina(1,4-Fenilendiamina)che è tuttora uno dei componenti del primo sviluppo nel processo E6,la principale caratteristica è l'elevata acutanza,ma sono accoppiati ad un'altra sostanza rivelatrice perchè da sole darebbero un negativo poco contrastato.
Le due sostanze sono molto tossiche,in particolare la parafenilendiamina,causano facilmente allergie ed eczemi,ma questa è una caratteristica di quasi tutte le sostanze rivelatrici della chimica fotografica,tanto che si è sempre di mettere a punto un "rivelatore" ecologico",iniziò Ilford con il Phenidone,ma da solo si usa solo nel POTA,quasi sempre si associa all'idrochinone,altra brutta bestia,poi ci si mise Kodak con X-Tol a base di ascorbato di sodio,ma anche qui si usa poi l' Idrossimetil-fenil-pirazolidone,sostanza fortemente irritante per gli occhi.
Questa lunga premessa che,spero,non abbia annoiato per dire che le sostanze che si usano in fotografia richiedono molta cautela,e la consapevolezza di come maneggiarle,uso dei guanti,lavoro in ambiente ben aerato,etc.
Veniamo a quello che suggerisce il nostro Riccardox,a Trieste i bianconeristi hanno la fortuna di avere un centro specializzato nel trattamento del BN,che tra l'altro commercializza un bagno di sviluppo denominato "Ortofenilendiamina",ora come ho già detto a chi mi ha chiesto informazioni su questo prodotto,è stato usato il nome di un componente per il tutto,un bagno di sviluppo deve avere la/le sostanze rivelatrici,il conservante, l'alcalinizzante, ed, eventualmente,un antivelo,difficile,a meno di lunghe analisi in laboratori ben attrezzati, risalire alla composizione quali-quantitativa di questo prodotto.
E' bene che Riccardo dica cosa ne pensa e per quali tipi di pellicola si sente di consigliare.
Ciao
Le due sostanze sono molto tossiche,in particolare la parafenilendiamina,causano facilmente allergie ed eczemi,ma questa è una caratteristica di quasi tutte le sostanze rivelatrici della chimica fotografica,tanto che si è sempre di mettere a punto un "rivelatore" ecologico",iniziò Ilford con il Phenidone,ma da solo si usa solo nel POTA,quasi sempre si associa all'idrochinone,altra brutta bestia,poi ci si mise Kodak con X-Tol a base di ascorbato di sodio,ma anche qui si usa poi l' Idrossimetil-fenil-pirazolidone,sostanza fortemente irritante per gli occhi.
Questa lunga premessa che,spero,non abbia annoiato per dire che le sostanze che si usano in fotografia richiedono molta cautela,e la consapevolezza di come maneggiarle,uso dei guanti,lavoro in ambiente ben aerato,etc.
Veniamo a quello che suggerisce il nostro Riccardox,a Trieste i bianconeristi hanno la fortuna di avere un centro specializzato nel trattamento del BN,che tra l'altro commercializza un bagno di sviluppo denominato "Ortofenilendiamina",ora come ho già detto a chi mi ha chiesto informazioni su questo prodotto,è stato usato il nome di un componente per il tutto,un bagno di sviluppo deve avere la/le sostanze rivelatrici,il conservante, l'alcalinizzante, ed, eventualmente,un antivelo,difficile,a meno di lunghe analisi in laboratori ben attrezzati, risalire alla composizione quali-quantitativa di questo prodotto.
E' bene che Riccardo dica cosa ne pensa e per quali tipi di pellicola si sente di consigliare.
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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