luchino85 ha scritto:Inoltre, per quel poco che ho visto io, sembra che le moderne pellicole più che mirare a gamme tonali estesissime rispecchino, nella resa, quel gusto per forti contrasti dove i neri profondi e i bianchi squillanti la fanno da padroni...
Guarda, so bene che si legge questo in giro, ma io ci credo relativamente.
La restituzione relativa dei valori di luminanza del soggetto in valori di bianco e di nero è univocamente determinata dalla curva sensitometrica, e dipende dalla pellicola e da come viene sviluppata.
In fase di stampa si introducono altre variabili, ma visto che qui parliamo di confronto di pellicole, queste sono al momento
off topic.
Sia con pellicole "antiche", o per meglio dire classiche, che con pellicole "moderne", come ad esempio tutte le T-grain, puoi ottenere negativi con gamma, o con indice di contrasto, sostanzialmente paragonabile.
Affilando molto l'analisi possiamo dire che le pellicole di un tempo tendevano ad avere la curva sensitometrica a forma sigmoide, mentre quelle moderne sono più lineari, anche a valori elevati di esposizione.
L'effetto qual'è? In mano ad uno stampatore che sa il fatto suo, le pellicole moderne consentono si spremere maggior dinamica residua anche nelle zone molto scure e molto chiare della foto, laddove quelle classiche tendevano / tendono a comprimere un po' la separazione tonale ai limiti della scala di restituzione.
Attenzione però: poiché tutto deve passare attraverso "l'imbuto" della restituzione su carta, quando si cerca di spremere la separazione tonale agli estremi, ci mangiamo un po' di dinamica nella parte centrale della scala, che tra l'altro è quella fisiologicamente di più immediata percezione da parte dell'osservatore; è da qui che nasce la preferenza di molti per le pellicole di tecnologia classica, ed anche un po' di nostalgia per materiali oggi scomparsi.
Comunque con scelte opportune in fase di sviluppo e di stampa il comportamento delle due macro famiglie possono essere assai avvicinati, e credo che - a parte per la dimensione o struttura della grana, che è relativamente semplice discriminare - ci voglia davvero un occhio super allenato per dire con che pellicola è fatta una foto.
In definitiva secondo me non esiste una classifica, bisogna sapere cosa si vuole ottenere, e conoscendo il comportamento dei ns materiali, perseguirlo.