Lasciatemi fare una considerazione "settembrina", con un pò di innocente ironia e senza secondi fini, giuro.
Certo che voi pellicolari (tra i quali mi annovero in ormai pochissime occasioni) siete animati da uno stoicismo che non conosce confini...
Dallo strizza-insalata alla "ventola" Potestiana la realtà supera la fantasia. Bravi!
Sopratutto per la costanza (veramente ammirevole) quando quello che dovrebbe essere un piacere (la catena dello sviluppo del negativo) sconfina nell'incubo (so cosa vuol dire spuntinare con PS una scansione, anche senza arrivare alle quantità assurde di "puntini" microscopici che mi è capitato di vedere sui negativi di Andrea Podestà, col quale abbiamo discusso a lungo del problema).
Posso dirvi che, fortunatamente non ho mai sofferto di questi problemi, nè quando sviluppavo "ai bei tempi della pellicola" (leggi più di trent'anni fa...), nè recentemente.
E aggiungo che la mia precisione in c.o. non ha mai raggiunto, anche perchè sono convinto che non richiede un livello da laboratorio o da camera antistatica, valori, appunto, da laboratorio chimico.
Che dire: forse i chimici di oggi non sono più quelli di un tempo, come le stagioni o come quando i treni arrivavano sempre in orario, o l'aria che ci tocca respirare è purtroppo piena di inquinanti in misura massiccia.
Resta il fatto che, visto che ormai farò si e no quattro o cinque rullini di bn all'anno, mi affido ad un ottimo laboratorio qui a Genova, gestito da una persona decisamente precisa e professionale.