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Emilio Vendramin
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da Emilio Vendramin » mar set 27, 2016 9:43 am
Paolo Aufieri ha scritto:L'elasticità che permette il digitale in fase di ripresa e post-produzione abbinata alla raffinatezza di una stampa argentica...non mi sembra poco!!
Credo che questa sia la risposta giusta.
P.S. Comunque ho una buona "elasticità" anche con la pellicola - che uso in via prioritaria - e per i frutti della post produzione, che comunque avviene anche con la stampa nanalogica (scleta della carta, del grado di contrasto, mascerature, bruciature, taglio in fase di stampa e chi più ne ha più ne metta) direci che si possono avere curando molto la fase di ripresa.
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Ivan61
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da Ivan61 » mar set 27, 2016 10:55 am
Paolo Aufieri ha scritto:L'elasticità che permette il digitale in fase di ripresa e post-produzione abbinata alla raffinatezza di una stampa argentica...non mi sembra poco!!
Io credo che oggi si possono fare eccellenti stampe da plotter su carta fotografica del tutto simile alla carta tradizionale, ormai si trova anche la baritata per cui non vedo il vantaggio in termini ne qualitativi né di operatività. In sostanza a mio avviso o si fa una scelta romantica con stampa chimica partendo dalla pellicola o si sta sul digitale in toto, comprendo più chi (come faccio anche io) digitalizza le proprie pellicole (ad esempio motivo di archiviazione), ma poi se voglio una stampa torno al l'ingranditore ed agli acidi il processo inverso mi sembra quasi il vorrei ma ......ovviamente un parere del tutto personale ed ognuno fa bene a fare le scelte che ritiene più opportune per lui, quello che conta è il risultato
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Marco Pampaloni
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da Marco Pampaloni » mer set 28, 2016 9:39 am
Certamente sono percorsi e pareri personali..per esempio a me la cosa piace perché io odio la stampa digitale non per la qualità ma per tutto il lavoro di calibrazione e profili colore che ci sta dietro che reputo più un processo "matematico" che propriamente fotografico.
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castorino
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da castorino » sab ott 01, 2016 2:50 pm
Caro Marco, ci sono stampanti commerciali con tre gradazioni di nero, più eventualmente il nero opaco per cui se uno vuole stampare il digitale in bianco e nero non deve fare nessuna profilatura dei colori e neppure rischia di ritrovarsi con del metamerismo, certo per ottenere dei buoni risultati un poca di pratica ci vuole, ma non dirmi che in camera oscura bastano 10 minuti per imparare! Ciao Rino
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da Marco Pampaloni » dom ott 02, 2016 9:52 pm
Si certo quando stampavo usavo una Epson proprio con 3 neri e usavo il driver epson dedicato al bianco e nero ma comunque prima facevo soft proofing e in ogni caso avevo calibrato ogni tipo di carta che usavo con lo Spyder print.
Mi dispiace ma la stampa digitale inkjet per quanto mi riguarda è veramente noiosa e poco gratificante nel suo processo, mentre i risultati certamente possono essere di primo livello.
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Joseph Violet
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da Joseph Violet » mar ott 04, 2016 10:32 pm
Nel mio piccolo:
una stampa non tradizionale di una scansione da pellicola se ben fatta conserva la qualità dell'argentico
una stampa non tradizionale di un file digitale conserva tutti i pregi e anche le brutture di un file digitale
una stampa tradizionale di un file digitale conserva tutti i pregi e anche le brutture di un file digitale (ma la consistenza fisica è piu piacevole)
una stampa tradizionale da pellicola conserva tutto quello che cìè da conservare
ciao ciao
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Emergent
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da Emergent » ven nov 18, 2016 12:14 pm
Seghe su seghe su seghe...ok la definizione letterale, ma ad un centro punto quello che conta è la fruizione.
Due immagini le leggo allo stesso modo, sia che si tratti di stampa inkjet che di stampa da ingranditore.
Spero che il buon Limongelli, per onestà intellettuale, non parli di film, quando guarda un prodotto cinematografico...a meno che non si tratti di proiezione da pellicola!