dubbio elementare: non sparatemi :)

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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maxberek
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Messaggio da maxberek » lun gen 05, 2009 9:38 pm

Anche perchè sarà marchiato Microtek, ma in realtà mi sembra uno dei soliti Reflecta: te lo sconsiglio vivamente..
E' quanto più distante da uno scanner di qualità si possa immaginare, e anche piuttosto caro come offerta.
Saluti.
Edgar

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Marco Pampaloni
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Messaggio da Marco Pampaloni » lun gen 05, 2009 10:15 pm

difatti puzzava pure a me, ho lasciato perdere, grazie comunque!
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ciao a tutti
Marco

palmerino
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Messaggio da palmerino » mar gen 06, 2009 2:22 am

Io ho un microtek 4000t praticamente inusato (scansionato una decina di foto e nulla più) e se da una parte lo trovavo ottimo (si nota la grana della pellicola negativa di bassa sensibilità) dall' altro non amavo la perdita di tempo a spuntinare la polvere...acquisto (costoso) inutile.

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maxberek
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Messaggio da maxberek » mar gen 06, 2009 2:59 am

si nota la grana della pellicola negativa di bassa sensibilità
E' una caratteristica di tutti gli scanner "esaltare" la grana di un negativo dovuto in larga misura al sistema di illuminazione e di "cattura" dell'immagine: ti lamenti del Microtek.. vedessi il Nikon con l'illuminazione a led. In compenso "esaltare" la grana significa anche disporre di una nitidezza maggiore, che in scansione è uno (non l'unico..) dei fattori chiave per una buona riuscita della digitalizzazione.
non amavo la perdita di tempo a spuntinare la polvere...
Liberissimo, ma in camera oscura (analogica) come facevi per la polvere, ce la lasciavi..?
Pensare che il flusso di lavoro in camera chiara sia "una passeggiata", rispetto al flusso di lavoro in C.O. è un atteggiamento sbagliato, ogni passaggio ha la sua importanza: se poi non ci piace (o ci stanca) allora siamo pronti per il digitale in ripresa coi jpeg pronti all'uso.
Saluti.
Edgar

palmerino
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Messaggio da palmerino » mer gen 07, 2009 12:33 am

No, no, infatti la qualità era davvero alta, nulla da dire.
Il mio intervento era per specificare che un 4.000 dpi reali è eccellente.

Per la camera oscura i miei negativi colori li davo in pasto al laboratorio e raramente trovavo impurità nella stampa (usavo il servizio riservato ai professionisti, ovviamente) e credevo che fosse più semplice con lo scanner, ma alla fine ho iniziato ad affiancare una Minolta Dimage A2 alla Canon Eos 3 che usava mia moglie ed in seguito ho venduto la Canon per sostituirla con una Olympus E-1 e lo scanner...praticamente è rimasto chiuso in una busta di plastica al riparo dalla polvere e praticamente invendibile.

Come la stampante Epson 1290: poche stampe ed alla fine trovavo più semplice il laboratorio tradizionale.
Prima i poi mi impegnerò almeno a trasformarla solo per la stampa in bianco e nero con gli inchiostri dedicati. :)

Ripeto: la qualità era anche esagerata e vedendo i crop della negativa colore di bassa sensibilità e nonostante ciò notare la grana (questo la dice lunga sull' importanza reale di un pò di rumore nei crop di una digitale :roll: ) significa che anche il microdettaglio era registrato. :wink:

Io non amo e ne mi posso permettere di perdere tempo, ma se fotografassi solo per divertimento usarei il Microtek per digitalizzare le diapositive, un materiale che mi ha sempre intrigato (Velvia in primis). 8)
Ma un matrimonio si fotografa con la pellicola negativa colore (o bianco e nero eccezionalmente) e preferisco il digitale, per molte innegabili qualità.

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