dubbio elementare: non sparatemi :)
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- Marco Pampaloni
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E' una caratteristica di tutti gli scanner "esaltare" la grana di un negativo dovuto in larga misura al sistema di illuminazione e di "cattura" dell'immagine: ti lamenti del Microtek.. vedessi il Nikon con l'illuminazione a led. In compenso "esaltare" la grana significa anche disporre di una nitidezza maggiore, che in scansione è uno (non l'unico..) dei fattori chiave per una buona riuscita della digitalizzazione.si nota la grana della pellicola negativa di bassa sensibilità
Liberissimo, ma in camera oscura (analogica) come facevi per la polvere, ce la lasciavi..?non amavo la perdita di tempo a spuntinare la polvere...
Pensare che il flusso di lavoro in camera chiara sia "una passeggiata", rispetto al flusso di lavoro in C.O. è un atteggiamento sbagliato, ogni passaggio ha la sua importanza: se poi non ci piace (o ci stanca) allora siamo pronti per il digitale in ripresa coi jpeg pronti all'uso.
Saluti.
Edgar
No, no, infatti la qualità era davvero alta, nulla da dire.
Il mio intervento era per specificare che un 4.000 dpi reali è eccellente.
Per la camera oscura i miei negativi colori li davo in pasto al laboratorio e raramente trovavo impurità nella stampa (usavo il servizio riservato ai professionisti, ovviamente) e credevo che fosse più semplice con lo scanner, ma alla fine ho iniziato ad affiancare una Minolta Dimage A2 alla Canon Eos 3 che usava mia moglie ed in seguito ho venduto la Canon per sostituirla con una Olympus E-1 e lo scanner...praticamente è rimasto chiuso in una busta di plastica al riparo dalla polvere e praticamente invendibile.
Come la stampante Epson 1290: poche stampe ed alla fine trovavo più semplice il laboratorio tradizionale.
Prima i poi mi impegnerò almeno a trasformarla solo per la stampa in bianco e nero con gli inchiostri dedicati.
Ripeto: la qualità era anche esagerata e vedendo i crop della negativa colore di bassa sensibilità e nonostante ciò notare la grana (questo la dice lunga sull' importanza reale di un pò di rumore nei crop di una digitale ) significa che anche il microdettaglio era registrato.
Io non amo e ne mi posso permettere di perdere tempo, ma se fotografassi solo per divertimento usarei il Microtek per digitalizzare le diapositive, un materiale che mi ha sempre intrigato (Velvia in primis).
Ma un matrimonio si fotografa con la pellicola negativa colore (o bianco e nero eccezionalmente) e preferisco il digitale, per molte innegabili qualità.
Il mio intervento era per specificare che un 4.000 dpi reali è eccellente.
Per la camera oscura i miei negativi colori li davo in pasto al laboratorio e raramente trovavo impurità nella stampa (usavo il servizio riservato ai professionisti, ovviamente) e credevo che fosse più semplice con lo scanner, ma alla fine ho iniziato ad affiancare una Minolta Dimage A2 alla Canon Eos 3 che usava mia moglie ed in seguito ho venduto la Canon per sostituirla con una Olympus E-1 e lo scanner...praticamente è rimasto chiuso in una busta di plastica al riparo dalla polvere e praticamente invendibile.
Come la stampante Epson 1290: poche stampe ed alla fine trovavo più semplice il laboratorio tradizionale.
Prima i poi mi impegnerò almeno a trasformarla solo per la stampa in bianco e nero con gli inchiostri dedicati.
Ripeto: la qualità era anche esagerata e vedendo i crop della negativa colore di bassa sensibilità e nonostante ciò notare la grana (questo la dice lunga sull' importanza reale di un pò di rumore nei crop di una digitale ) significa che anche il microdettaglio era registrato.
Io non amo e ne mi posso permettere di perdere tempo, ma se fotografassi solo per divertimento usarei il Microtek per digitalizzare le diapositive, un materiale che mi ha sempre intrigato (Velvia in primis).
Ma un matrimonio si fotografa con la pellicola negativa colore (o bianco e nero eccezionalmente) e preferisco il digitale, per molte innegabili qualità.