SCANNER un consiglio
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Re: SCANNER un consiglio
carissimo bafman; prendi nota che, il pur eccellente e supercalibrato Eizo, proporrà ai tuoi occhi le onde del pc.
Il superbo monitor del MAC, pur non essendo eccelso quanto l'Eizo suddetto, svilupperà ed emanerà le onde del MAC.
Sono le onde da cavalcare: non il monitor.
Per cui, tra i due sistemi, molto meglio il MAC.
ciao
Renato
Il superbo monitor del MAC, pur non essendo eccelso quanto l'Eizo suddetto, svilupperà ed emanerà le onde del MAC.
Sono le onde da cavalcare: non il monitor.
Per cui, tra i due sistemi, molto meglio il MAC.
ciao
Renato
Re: SCANNER un consiglio
bafman
ciao
Renato
les boutades?!?? e chi mai si permetterebbe di emettere simili banali volgarità in un forum serio e finemente selettivo quanto lo è LP? chi dunque?Sergio: pensavo e voglio ancora pensare che in questo forum non si voglia dare alle boutade lo stesso peso dei fatti.
ciao
Renato
Re: SCANNER un consiglio
A me sta storia ricorda tanto quella della Velvia...
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- Paolo Aufieri
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Re: SCANNER un consiglio
gilgi ha scritto:A me sta storia ricorda tanto quella della Velvia...
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Mi hai letto nel pensiero Gilberto..
Ciao
Paolo Aufieri
Paolo Aufieri
Re: SCANNER un consiglio
Un saluto a tutti, premetto che il mio intervento può essere un po' OT.
Ho passato parecchi anni a valutare (per lavoro) immagini digitalizzate da scanner a tamburo professionali che prezzavano diverse centinaia di milioni di lire negli anni Novanta (Dainippon, Crosfield, Heidelberg) e qualche esperienza sulle scansioni l'ho maturata...
Alcune considerazioni che mi sento di condividere:
- la qualità ottica ed hardware di quegli scanner rimane assolutamente inarrivabile;
- la cultura degli operatori di quegli scanner (che spesso erano cronisti sopraffini) non è codificabile in alcun software.
Tutte queste dispute sugli aggeggi da tavolo e simili a mio parere hanno poco motivo di esistere, perché in ogni caso non sono strumenti adeguati alla corretta digitalizzazione di negativi o positivi per utilizzo finale di pubblicazione tipografica, soprattutto in grande formato (anche se questo non esclude che si utilizzino allo scopo).
Ovviamente anche io nel mio piccolo digitalizzo per utilizzo di archivio e web i miei scatti in pellicola antichi ed attuali.
Mi sono attrezzato però in una maniera insolita, ibridando materiali analogici di varia provenienza e destinazione con un corpo macchina digitale.
Il flusso funziona così:
- il negativo (b/n o colore) viene inserito nel portanegativo dell'ingranditore Meopta Opemus 6 SUPER, con il solo vetro diffusore inferiore
- il portanegativo viene appoggiato su un piano luminoso
- sopra al portanegativo viene incastrato un Leitz BEOON (sembra fatto apposta...)
- come ottica da riproduzione viene montato uno Schneider Componon-S 50/2,8, diaframmato a f/8
- come corpo macchina uso una Panasonic Gf1, con adattatore Leica M-m4/3 e adattatore m39-Leica M
- scatto in automatismo di diaframma, modo colore con tutti i parametri su normale e temperatura luce su 5000 °K
Adattando l'elicoide e mettendo a fuoco correttamente si inquadra tutto il negativo e lo si fa occupare l'80% circa dell'area del sensore.
Con un semplice scatto digitale da qualche decimo di secondo si ottiene un file che stampa senza problemi un 30x40 cm, naturalmente dopo un passaggio in Photoshop per riquadratura, inversione e bilanciamento toni.
Il negativo colore ha bisogno di un po' più di esperienza per essere adeguatamente cromato.
Vantaggi: velocità, modularità, assenza di grana determinata dalla lettura della maschera del negativo
Svantaggi: necessità di un completo sviluppo in camera chiara (se di 'svantaggio' si può parlare...)
Nella foto (da iPhone) al posto del corpo macchina vi è il visore originale Leitz.
Statemi bene!
Matteo
Ho passato parecchi anni a valutare (per lavoro) immagini digitalizzate da scanner a tamburo professionali che prezzavano diverse centinaia di milioni di lire negli anni Novanta (Dainippon, Crosfield, Heidelberg) e qualche esperienza sulle scansioni l'ho maturata...
Alcune considerazioni che mi sento di condividere:
- la qualità ottica ed hardware di quegli scanner rimane assolutamente inarrivabile;
- la cultura degli operatori di quegli scanner (che spesso erano cronisti sopraffini) non è codificabile in alcun software.
Tutte queste dispute sugli aggeggi da tavolo e simili a mio parere hanno poco motivo di esistere, perché in ogni caso non sono strumenti adeguati alla corretta digitalizzazione di negativi o positivi per utilizzo finale di pubblicazione tipografica, soprattutto in grande formato (anche se questo non esclude che si utilizzino allo scopo).
Ovviamente anche io nel mio piccolo digitalizzo per utilizzo di archivio e web i miei scatti in pellicola antichi ed attuali.
Mi sono attrezzato però in una maniera insolita, ibridando materiali analogici di varia provenienza e destinazione con un corpo macchina digitale.
Il flusso funziona così:
- il negativo (b/n o colore) viene inserito nel portanegativo dell'ingranditore Meopta Opemus 6 SUPER, con il solo vetro diffusore inferiore
- il portanegativo viene appoggiato su un piano luminoso
- sopra al portanegativo viene incastrato un Leitz BEOON (sembra fatto apposta...)
- come ottica da riproduzione viene montato uno Schneider Componon-S 50/2,8, diaframmato a f/8
- come corpo macchina uso una Panasonic Gf1, con adattatore Leica M-m4/3 e adattatore m39-Leica M
- scatto in automatismo di diaframma, modo colore con tutti i parametri su normale e temperatura luce su 5000 °K
Adattando l'elicoide e mettendo a fuoco correttamente si inquadra tutto il negativo e lo si fa occupare l'80% circa dell'area del sensore.
Con un semplice scatto digitale da qualche decimo di secondo si ottiene un file che stampa senza problemi un 30x40 cm, naturalmente dopo un passaggio in Photoshop per riquadratura, inversione e bilanciamento toni.
Il negativo colore ha bisogno di un po' più di esperienza per essere adeguatamente cromato.
Vantaggi: velocità, modularità, assenza di grana determinata dalla lettura della maschera del negativo
Svantaggi: necessità di un completo sviluppo in camera chiara (se di 'svantaggio' si può parlare...)
Nella foto (da iPhone) al posto del corpo macchina vi è il visore originale Leitz.
Statemi bene!
Matteo
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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gabuscia = Matteo
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Re: SCANNER un consiglio
L'utente renato72 non fa più parte di questo forum.renato72 ha scritto:... e chi mai si permetterebbe di emettere simili banali volgarità in un forum serio e finemente selettivo quanto lo è LP? chi dunque?
ciao
Renato
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
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- Emilio Vendramin
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Re: SCANNER un consiglio
Molto interessante l'intervento di Matteo.
Ci sono altre esperienze simili?
Se si condividetele.
Potremmo pensare di raccoglierle nell'archivio tecnico.
Ci sono altre esperienze simili?
Se si condividetele.
Potremmo pensare di raccoglierle nell'archivio tecnico.
CIAO - WETZLAR 2011 ... io c'ero.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
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- Elia Freddi
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Re: SCANNER un consiglio
Confermo che si tratta di un sistema valido.
Piu' di una decina d'anni fa avevo un sistema simile ma molto piu' artigianale. Usavo la mia prima digitale, Minolta Dimage 7Hi, con una scatola di cartone annerita all'interno e un portapellicola autocostruito dall'altra parte. I risultati erano buoni, migliori di quelli ottenibili con uno scanner piano.
La Minolta si ruppe (un ben noto problema de sensori Sony) e poi non ho piu' avunto digitali capaci di riprese macro decenti.
Ciao
Piu' di una decina d'anni fa avevo un sistema simile ma molto piu' artigianale. Usavo la mia prima digitale, Minolta Dimage 7Hi, con una scatola di cartone annerita all'interno e un portapellicola autocostruito dall'altra parte. I risultati erano buoni, migliori di quelli ottenibili con uno scanner piano.
La Minolta si ruppe (un ben noto problema de sensori Sony) e poi non ho piu' avunto digitali capaci di riprese macro decenti.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
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- Andrea Podesta'
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- Località: Genova
Re: SCANNER un consiglio
... per le prime prove, può essere utile questa applicazione che rende lo schermo del telefono, simile ad un visore retroilluminato ....
Diapscope:
http://www.desigma.it/DiapScope/index.html
Diapscope:
http://www.desigma.it/DiapScope/index.html
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
Andrea
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- Paolo Aufieri
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Re: SCANNER un consiglio
Potete postare qualche esempio pratico delle vostre riproduzioni, così da poter vedere e valutare?Elia Freddi ha scritto:Confermo che si tratta di un sistema valido.
Piu' di una decina d'anni fa avevo un sistema simile ma molto piu' artigianale. Usavo la mia prima digitale, Minolta Dimage 7Hi, con una scatola di cartone annerita all'interno e un portapellicola autocostruito dall'altra parte. I risultati erano buoni, migliori di quelli ottenibili con uno scanner piano.
La Minolta si ruppe (un ben noto problema de sensori Sony) e poi non ho piu' avunto digitali capaci di riprese macro decenti.
Ciao
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Paolo Aufieri
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Re: SCANNER un consiglio
Interessante Andrea..grazie! Io per il momento uso la credenza della mia cucina..e' in vetro smerigliato ed è' retroilluminata..ci si arrangia con qualsiasi mezzo..)Andrea Podesta' ha scritto:... per le prime prove, può essere utile questa applicazione che rende lo schermo del telefono, simile ad un visore retroilluminato ....
Diapscope:
http://www.desigma.it/DiapScope/index.html
Ciao
Paolo Aufieri
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Re: SCANNER un consiglio
un attimo Andrea,Andrea Podesta' ha scritto:... per le prime prove, può essere utile questa applicazione che rende lo schermo del telefono, simile ad un visore retroilluminato [...]
la matrice di pixel del monitor è già fastidiosissima sotto un loupe e renderebbe inutilizzabile una riproduzione fotografica.
Il tuo suggerimento è valido purchè si frapponga tra il monitor e la pellicola un vetro o plexi opalino.
Queste tre fotine (che qualcuno qui ricorderà) fanno chiarezza:
nota: quello in esempio è un iPad 2, gli ultimi rètina display avranno matrici meno evidenti ma non certo invisibili
Alberto
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"You just have to care about what`s around you and have a concern with humanity and the human comedy" - E.E.
http://pensierifotografici.wordpress.com/
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- Andrea Podesta'
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Re: SCANNER un consiglio
bafman ha scritto:un attimo Andrea,Andrea Podesta' ha scritto:... per le prime prove, può essere utile questa applicazione che rende lo schermo del telefono, simile ad un visore retroilluminato [...]
la matrice di pixel del monitor è già fastidiosissima sotto un loupe e renderebbe inutilizzabile una riproduzione fotografica.
Il tuo suggerimento è valido purchè si frapponga tra il monitor e la pellicola un vetro o plexi opalino.
Queste tre fotine (che qualcuno qui ricorderà) fanno chiarezza:
nota: quello in esempio è un iPad 2, gli ultimi rètina display avranno matrici meno evidenti ma non certo invisibili
.... Vero Alberto, ... Grazie !
Un saluto
Andrea
... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©
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- Elia Freddi
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Re: SCANNER un consiglio
Mi dispiace, non ho nulla sotto mano. Sono passati 10 anni e 6 traslochi...Paolo Aufieri ha scritto: Potete postare qualche esempio pratico delle vostre riproduzioni, così da poter vedere e valutare?
Elia
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Re: SCANNER un consiglio
Mi ero costruito anch'io un accrocchio simle a quello di Elia. Come sorgente luminosa usavo un flash orientato verso un pannellino "bianco" che rifletteva la luce all'indietro e colpiva la pellicola. Il tutto era disposto in linea con il flash in posizione "normale" sopra la fotocamera, anche se era un lampeggiatore apposito (non quello in dotazione). Anche io usavo la Minolta Dimage 7Hi (la mia funziona ancora), che aveva uno zoom con la funzione macro. Forse montavo anche una lente addizionale. Poi ho adattato il sistema alla M8 con il Visoflex. Per quanto riguarda i risultati concordo con gabuscia/Matteo:
Gli svantaggi in particolare erano pesantucci: ricordo di aver fatto conto che per digitalizzare e sviluppare in camera chiara il mio archivio di diapositive avrei impiegato qualche decennio...gabuscia ha scritto: Vantaggi: velocità, modularità, assenza di grana determinata dalla lettura della maschera del negativo
Svantaggi: necessità di un completo sviluppo in camera chiara (se di 'svantaggio' si può parlare...)
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
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