ottiche LEICA tarate per il digitale

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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Franco.Pagnoni
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ottiche LEICA tarate per il digitale

Messaggio da Franco.Pagnoni » mer set 30, 2009 9:36 pm

Leggo nella sezione -vendo\compro- di ottiche leica anche di 20 e più anni fa, descritte come "tarate per il digitale". Questa sì che è bella! Dove siamo finiti?
Grazie a chi vorrà illuminarmi.
ciao ciao
Franco

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Francesco Lepri
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Messaggio da Francesco Lepri » mer set 30, 2009 9:52 pm

..credo si intenda che ne è stata verificata la corretta messa a fuoco su di una M8..
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francesconicastri
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Messaggio da francesconicastri » gio ott 01, 2009 12:04 am

Spero si intenda che ne è stata verificata la corretta messa a fuoco su di una M8..
Perché se sono stati tarati su una m8 starata...
Francesco

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Francesco Lepri
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Messaggio da Francesco Lepri » gio ott 01, 2009 8:28 am

..il senso delle nostre rispettive affermazioni, Francesco, credo sia lo stesso: ovvero, non ha senso (o, se lo ha, è davvero minimo) affermare che un obiettivo M è stato "tarato per il digitale" in quanto son tali le variabili in gioco da far sì sia normale - purtroppo - che un obiettivo perfetto sulla mia fotocamera non lo sia sulla tua e viceversa (e non per colpa dell'obiettivo, appunto)..
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g.caprio

Messaggio da g.caprio » gio ott 01, 2009 8:33 am

C'è una discussione infinita su questo punto. Dando per scontato che il paragone va fatto su macchine tarate, c'è chi sostiene che la messa a fuoco su digitale e su pellicola sia di pochissimo differente, è come se il piano focale fosse diverso nei due casi. Io non ho elementi per dimostrarlo, ma, forse, un fondo di verità c'è. Il problema è meno sentito su una reflex in quanto il tiraggio è circa il doppio, per cui una eventuale differenza fornisce un errore più che dimezzato. Devo approfondire la questione, l'unica spiegazione che mi do è che sia un problema legato alla differente struttura fisica della pellicola rispetto al sensore.

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Francesco Lepri
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Messaggio da Francesco Lepri » gio ott 01, 2009 8:34 am

..approfondisci, Pino, approfondisci.. :wink:
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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » gio ott 01, 2009 10:08 am

"c'è chi sostiene che la messa a fuoco su digitale e su pellicola sia di pochissimo differente"

Certo, Pino, che è differente.
Una camionata di M8, le prime, uscirono tutte con il telemetro starato e questo pechè la taratura veniva fatta con i collimatori usati da sempre (sono sempre gli stessi del 1954) per le macchine a pellicola e il piano della pellicola... non è piano ma leggermente concavo.
Ci è voluto l'ultimo degli imbecilli (RPO) che, letta per caso una pagina del libro di Ferzetti dove si parla del controllo su vetro smerigliato posato sul piano focale e si dice che sarebbe opportuno considerare il leggero "spanciamento della pellicola", ha acceso la lampadina del concetto.
Il sensore è perfettamente piano, la pellicola no. Se vuoi verificarlo basta che apri l'otturatore di una M6 e guardi la pellicola...
La mia osservazione, inviata a Solms per ben tre volte non ha mai ricevuto risposta ufficiale ma, guarda caso, da un certo momento in poi le M8 hanno incominciato ad uscire con il telemetro perfetto...
Ciao
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Messaggio da francesconicastri » gio ott 01, 2009 11:11 am

@Francesco Lepri
Infatti io riprendevo il tuo giocandoci un po'...

Ciao
Francesco

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Franco.Pagnoni
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Messaggio da Franco.Pagnoni » gio ott 01, 2009 12:38 pm

Allora è il telemetro tarato opportunamente per il digitale, NON LE OTTICHE, che continuano ad essere le medesime sia per la pellicola che per il digitale. Perciò evitiamo di scrivere cavolate del tipo "OTTICA TARATA PER IL DIGITALE" che mi pare una trovata per babbioni.
ciao ciao
Franco

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g.caprio

Messaggio da g.caprio » gio ott 01, 2009 1:32 pm

Roberto, non intendevo questo. E' evidente che la pellicola si curva, ma il punto è un altro, io intendo che nell'ambito delle frequenze ottiche la differenza di struttura possa comportare delle lievi variazioni di fase, e quindi di fuoco. E' una cosa un pò complessa da spiegare.

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » gio ott 01, 2009 2:14 pm

Non solo complessa, Pino, ma secondo me anche estremamente improbabile.
Dato per assunto che la fisica ottica non si inventa, non cambia certamente con il progredire della tecnologia e le frequenze della luce si comportano esattamente allo stesso modo che cadano sulla pellicola o su un sensore digitale, l'unica variabile logicamente ipotizzabile è la differente struttura tra il film ed il sensore elettronico ma questo riguarda soltanto la maggior capacità della pellicola di catturare senza perdite anche i raggi che arrivano con inclinazioni estreme ma questo, con la messa a fuoco, c'entra meno di nulla.
Io credo invece che quel termine un pò fantasioso "tarate per il digitale" vada interpretato come "il cui fuoco è stato verificato su una digitale" e sono due cose molto diverse.
Io poi continuo ad essere fermamente convinto che un obiettivo che spacca il capello su una M6 o una M7, si comporta esattamente allo stesso modo anche su una M9 sempre che i due telemetri sono perfettamente tarati uno per la pellicola e l'altro per il sensore.
Il concetto che il sensore necessiti di un qualunque seppur minimo adattamento della camma di messa a fuoco dell'ottica, oltre che essere un non senso, vanifica totalmente l'altro più importante concetto: la compatibilità tra i due sistemi.
Esistono invece, purtroppo, ottiche che non mettevano a fuoco già da nuove in pellicola e ovviamente il problema continua anche in digitale sia perchè il sensore perdona molto meno della pellicola sia perchè in pellicola non si aveva il beneficio dell'immediatezza nel rivedere l'immagine appena scattata mentre su una M8/M9 l'errore è lì pronto ad essere guardato due secondi dopo lo scatto...
Ciao
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Messaggio da Andrea De Sanctis » gio ott 01, 2009 2:29 pm

Credo di aver capito cosa intende Pino,ma concordo con quelllo che ha detto RPO,gli obiettivi che spaccano il capello su M6,lo fanno anche su M8,ho eseguito prove maniacali,anche col Noctilux a TA,e sono giunto a questa conclusione.
Certo la minore planeità della pellicola perdona errori micrometrici della camma o del tiraggio,il sensore no,in particolare su quattro Summicron 50 ultimo schema,assolutamente identici in analogico,sulla M8 due sono leggermente migliori degli altri,a determinate distanze di maf,certo lo si nota solo ingrandendo al massimo,ma la differenza c'è.

Ciao
Andrea

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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » gio ott 01, 2009 2:43 pm

A questo si deve aggiungere necessariamente che oggi abbiamo a disposizione strumenti di ingrandimento digitale che un tempo neppure ci sognavamo.
L'altro giorno un amico, guardando in Photoshop uno scatto della M9, ha agganciato il cursore dell'ingrandimento e non si è fermato fino a quando nell'angolino a sinistra si leggeva 800% per poi affermare : però i pixel si vedono anche con la Leica...
Scusate, ma se invece di un computer e di un programma terribilmente potente (sempre troppo per chi non ha esperienza di camera oscura) ci fosse stato un buon, sano, Focomat 2c che a fine colonna, quando non arrivi più con le mani a chiudere il diaframma, ingrandisce il fotogramma 24x36 solo 12 volte?
Per arrivare a quell'ingrandimento ci vorrebbe una colonna alta 3 metri e una scaletta.
Torniamo con i piedi per terra, please, perchè io continuo a sentire osservazioni sulla qualità dell'immagine spesso raccontate da chi, poi, stampa al massimo in A4 21x29,7...
Ciao
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Messaggio da 39per1 » gio ott 01, 2009 3:22 pm

lo spessore stesso della pellicola non influisce vero?
ciao
Davide
"...qui, un giorno, 4000 uomini del Peloponneso ne impegnarono in battaglia 300 miriadi."
Erodoto, Storie, VII, 228

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