Epson 1400
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Epson 1400
Vorrei acquistare una stampante per muovere i primi passi nella "stampa fai da te".
Ho visto che nelle discussioni sono naturalmente citati i migliori modelli. A vostro parere una epson 1400 (250 euri) è un modello adeguato per un neofita oppure dopo pochi giorni potrei pentirmi dell'acquisto e magari pensare di cambiarla con un modello superiore?!?
grazie
Ho visto che nelle discussioni sono naturalmente citati i migliori modelli. A vostro parere una epson 1400 (250 euri) è un modello adeguato per un neofita oppure dopo pochi giorni potrei pentirmi dell'acquisto e magari pensare di cambiarla con un modello superiore?!?
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Un saluto a tutti
Fabio
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- Roberto Frieri
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Re: Epson 1400
Stamperai anche in bianco e nero o solo a colori?
Roberto Frieri
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Re: Epson 1400
Stamperei sopratutto in Bianco e nero (ho visto che vendono dei kit di 6 inchiostri pigmentati in tonalità di nero apposta per epson 1400) ma anche in colore.
Mi chiedevo se ci fosse qualcuno che ha avuto esperienza diretta con questo modello di stampante.
Mi chiedevo se ci fosse qualcuno che ha avuto esperienza diretta con questo modello di stampante.
Un saluto a tutti
Fabio
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- Michele Azzali
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Re: Epson 1400
Con il kit di inchiostri a pigmenti di carbone si, con questa stampante no (ho una Epson R800).
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
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- Roberto Frieri
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Re: Epson 1400
Questa cosa non la sapevo, percui non ti posso essere molto d'aiuto.imago ha scritto:...ho visto che vendono dei kit di 6 inchiostri pigmentati in tonalità di nero apposta per epson 1400)...
Personalmente, quando ho deciso di iniziare a stampare da me le mie foto, sono stato più drastico.
Ho sacrificato l'acquisto di un obiettivo per investire su una stampante più costosa (Epson R2880), che sto usando parecchio...
Roberto Frieri
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- nikarlo
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Re: Epson 1400
È una dyebased, quindi o la utilizzi per immagini rigorosamente a colori, effimere ma di grande impatto si carta glossy oppure la usi per un kit di pigmenti solo bn, e volendo puoi montare anche una cartuccia di GLOP (gloss optimizer) per riprodurre l'effetto glossy della r800 sulle carte lucide
- Matteo Riondato
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Re: Epson 1400
Mi intrufolo perche' ho capito circa 3 parole. Cosa significa "dyebased"? Cosa intendi come immagini "effimere"? Cos'ha di particolare l'effetto glossy della r800 sulle carte lucide? Grazie.nikarlo ha scritto:È una dyebased, quindi o la utilizzi per immagini rigorosamente a colori, effimere ma di grande impatto si carta glossy oppure la usi per un kit di pigmenti solo bn, e volendo puoi montare anche una cartuccia di GLOP (gloss optimizer) per riprodurre l'effetto glossy della r800 sulle carte lucide
Ciao!
Matteo Riondato (Rionda)
Bassano '09, '10, '11.
http://www.flickr.com/photos/rionda
http://www.riondabsd.net/
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Re: Epson 1400
Grazie...delle cartucce ai pigmenti sono venuto a conoscenza proprio grazie ad un precedente post di Carlo, in cui si faceva riferimento ad un sito italiano che distribuisce questi prodotti.
Se non ho capito male la epson 1400 con i suoi inchiostri andrebbe bene per la stampa a colori ma non per il bianco e nero, il quale richiederebbe invece un adattamento con le cartucce ai pigmenti.
domanda (stupida?)...ma se monto un kit per la stampa in bianco e nero, poi posso rimontare i normali inchiostri colorati?....o serve una particolare pulizia degli ugelli??
Se non ho capito male la epson 1400 con i suoi inchiostri andrebbe bene per la stampa a colori ma non per il bianco e nero, il quale richiederebbe invece un adattamento con le cartucce ai pigmenti.
domanda (stupida?)...ma se monto un kit per la stampa in bianco e nero, poi posso rimontare i normali inchiostri colorati?....o serve una particolare pulizia degli ugelli??
Un saluto a tutti
Fabio
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- Michele Azzali
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Re: Epson 1400
Non credo che una stampante "dye-based" possa usare inchiostri a pigmenti. Mi spiego: le stampanti dye usano inchiostri dye, cioè gli inchiostri con coloranti a base d'acqua. Le stampanti "pigment" usano inchiostri a pigmenti, che sono del tutto diversi (e secondo me migliori, sia per i colori meno squillanti che per la durata nel tempo).
Non conosco la 1400, ma se Carlo dice che usa inchiostri dye (all'acqua), non credo che si possano inserire cartucce con inchiostri pigmentati (come invece nella 800, 1800, 2400, 3800, ecc...). In una stampante "a pigmenti" puoi sostituire le cartucce di serie con quelle a pigmenti di carbone per il BN e poi tornare indietro quante volte vuoi, previa pulizia degli ugelli ogni volta (il limite è la tua pazienza), per una stampante "all'acqua" non esistono cartucce specifiche per il BN, tranne nel caso della HP Photosmart D5160, che io ho avuto ma che è ormai fuori produzione. I risultati erano passabili ma dall'aspetto... digitale
Ciao,
Non conosco la 1400, ma se Carlo dice che usa inchiostri dye (all'acqua), non credo che si possano inserire cartucce con inchiostri pigmentati (come invece nella 800, 1800, 2400, 3800, ecc...). In una stampante "a pigmenti" puoi sostituire le cartucce di serie con quelle a pigmenti di carbone per il BN e poi tornare indietro quante volte vuoi, previa pulizia degli ugelli ogni volta (il limite è la tua pazienza), per una stampante "all'acqua" non esistono cartucce specifiche per il BN, tranne nel caso della HP Photosmart D5160, che io ho avuto ma che è ormai fuori produzione. I risultati erano passabili ma dall'aspetto... digitale
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- nikarlo
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Re: Epson 1400
Rispondo prima a Matteo:
gli inchiostri dyebased sono composti da un colorante sciolto in una soluzione di acqua. I pigmenti sono formati da singoli granellini di vero pigmento incapsulato in un collante o medium che rende liquido il composto. I dyebased per la loro caratteristica sono molto delicati se esposti all'aria e alla luce uv, tanto da rendere le stampe "effimere" e soggette a color shift e perdite di colore nell'arco di pochissimo tempo, anche se piano piano i vari produttori cercano di utilizzare coloranti più longevi.
Uno dei vantaggi dei dyebased (oltre al minor prezzo) è quello di poter rendere delle stampe molto lucide e brillanti, senza il fenomeno del gloss differenzial, tipico delle stampe con pigmenti dove si nota chiaramente nel caso di una stampa su carta lucida o semilucida la differenza tra la parte con l'inchiostro che è più opaca e "rialzata" rispetto alla superficie della carta. La luce viene riflessa in maniera differente e in certe angolazioni davvero al limite ci può essere un'inversione di luminosità tra il bianco carta e la superficie pigmentata. Anche qui i progressi dei produttori cercano di azzerare questo problema. Una delle soluzioni adottate da epson è l'adozione del GLOP, una vera e propria vernice trasparente che la stampante (in base al driver) distribuisce su sulle parti non inchiostrate e su quelle inchiostrate al di sotto di una certa percentuale. Le uniche stampanti epson che utilizzano il glop sono la r800 e la r1800 (se la memoria non mi inganna).
Un grande svantaggio degli inchiostri dye è il metamersismo, ovvero la differente risposta cromatica dei coloranti ai diversi spettri di illuminazione. Un BN dye non sarà mai nero e grigio neutro se osservato sotto il neon, la lampadina al tungsteno e al sole. Con una corretta profilatura si può riuscire ad ottenere una decente neutralità per un solo illuminante, cosa utile nel caso di una mostra uniformemente illuminata.
Rispondendo anche a Michele:
Da tempo produttori di terze parti, in primis la MIS, cercano di realizzare pigmenti di dimensione sempre più fine, tali da poter passare anche all'interno delle testine per le microgoccioline dei dyebased. Quasi tutte le testine dye epson, anche le più recenti, ma molto di più quelle più vecchie, permettono di poter utilizzare con pochi o quasi nessun problema inchiostri pigmentati. Le vecchie 1290 e le più recenti r200, 1400 etc sono utilizzate da anni in accoppiata con inchiostri a pigmenti MIS per il solo BN o anche per kit di pigmenti a colore, naturalmente in tutti e due casi è necessario l'utilizzo di un RIP di terze parti per l'utilizzo della scala di grigi e/o della ricalibrazione con l'utilizzo di pigmenti di differenti colorazioni. Personalmente ho utilizzato quadtonerip per il bn e gutenprint per il colore, calibrando con color chart e spettrofotometro i dati grezzi di stampa.
Nel caso di kit per il bn personalizzati su base MIS si può scegliere di introdurre sui tanti canali disponibili e superflui in una stampante solo bn, un toner per le intonazioni di seppia o fredde, selenio etc e/o una cartuccia di GLOP per le stampe lucide e semilucide.
Naturalmente i risultati ottenibili con un sistema del genere non sono estremamente più belli di quelli che si ottengono con le stampanti a pigmenti di ultimissima generazione che sono capaci di tirar fuori un bn eccellente. E anche il prezzo degli inchiostri MIS non è estremamente più conveniente di quelli originali epson, considerando che il sistema va obbligatoriamente calibrato e tarato con uno spettrofotometro, se non si ha la volontà di acquistare un kit già pronto e di utilizzare i profili custom fatti ad hoc per un numero di carte già analizzate.
Però c'è il gusto, in camera chiara, di tornare a fare il piccolo chimico
gli inchiostri dyebased sono composti da un colorante sciolto in una soluzione di acqua. I pigmenti sono formati da singoli granellini di vero pigmento incapsulato in un collante o medium che rende liquido il composto. I dyebased per la loro caratteristica sono molto delicati se esposti all'aria e alla luce uv, tanto da rendere le stampe "effimere" e soggette a color shift e perdite di colore nell'arco di pochissimo tempo, anche se piano piano i vari produttori cercano di utilizzare coloranti più longevi.
Uno dei vantaggi dei dyebased (oltre al minor prezzo) è quello di poter rendere delle stampe molto lucide e brillanti, senza il fenomeno del gloss differenzial, tipico delle stampe con pigmenti dove si nota chiaramente nel caso di una stampa su carta lucida o semilucida la differenza tra la parte con l'inchiostro che è più opaca e "rialzata" rispetto alla superficie della carta. La luce viene riflessa in maniera differente e in certe angolazioni davvero al limite ci può essere un'inversione di luminosità tra il bianco carta e la superficie pigmentata. Anche qui i progressi dei produttori cercano di azzerare questo problema. Una delle soluzioni adottate da epson è l'adozione del GLOP, una vera e propria vernice trasparente che la stampante (in base al driver) distribuisce su sulle parti non inchiostrate e su quelle inchiostrate al di sotto di una certa percentuale. Le uniche stampanti epson che utilizzano il glop sono la r800 e la r1800 (se la memoria non mi inganna).
Un grande svantaggio degli inchiostri dye è il metamersismo, ovvero la differente risposta cromatica dei coloranti ai diversi spettri di illuminazione. Un BN dye non sarà mai nero e grigio neutro se osservato sotto il neon, la lampadina al tungsteno e al sole. Con una corretta profilatura si può riuscire ad ottenere una decente neutralità per un solo illuminante, cosa utile nel caso di una mostra uniformemente illuminata.
Rispondendo anche a Michele:
Da tempo produttori di terze parti, in primis la MIS, cercano di realizzare pigmenti di dimensione sempre più fine, tali da poter passare anche all'interno delle testine per le microgoccioline dei dyebased. Quasi tutte le testine dye epson, anche le più recenti, ma molto di più quelle più vecchie, permettono di poter utilizzare con pochi o quasi nessun problema inchiostri pigmentati. Le vecchie 1290 e le più recenti r200, 1400 etc sono utilizzate da anni in accoppiata con inchiostri a pigmenti MIS per il solo BN o anche per kit di pigmenti a colore, naturalmente in tutti e due casi è necessario l'utilizzo di un RIP di terze parti per l'utilizzo della scala di grigi e/o della ricalibrazione con l'utilizzo di pigmenti di differenti colorazioni. Personalmente ho utilizzato quadtonerip per il bn e gutenprint per il colore, calibrando con color chart e spettrofotometro i dati grezzi di stampa.
Nel caso di kit per il bn personalizzati su base MIS si può scegliere di introdurre sui tanti canali disponibili e superflui in una stampante solo bn, un toner per le intonazioni di seppia o fredde, selenio etc e/o una cartuccia di GLOP per le stampe lucide e semilucide.
Naturalmente i risultati ottenibili con un sistema del genere non sono estremamente più belli di quelli che si ottengono con le stampanti a pigmenti di ultimissima generazione che sono capaci di tirar fuori un bn eccellente. E anche il prezzo degli inchiostri MIS non è estremamente più conveniente di quelli originali epson, considerando che il sistema va obbligatoriamente calibrato e tarato con uno spettrofotometro, se non si ha la volontà di acquistare un kit già pronto e di utilizzare i profili custom fatti ad hoc per un numero di carte già analizzate.
Però c'è il gusto, in camera chiara, di tornare a fare il piccolo chimico