Piccoli codificatori crescono...

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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Roberto Piero Ottavi
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Piccoli codificatori crescono...

Messaggio da Roberto Piero Ottavi » lun set 24, 2007 5:41 pm

La fantasia e l'inventiva dei possessori di M8 sembra crescere e su un sito è apparso questo codificatore "home made" con cui scrivere i fantomatici trattini sulla baionetta delle ottiche M.
Riporto le foto allegate al post che ho trovato per caso su http://www.rangefinderforum.com che sono più chiare di qualsiasi descrizione.
L'idea è sempre quella che da tempo alcuni di noi stanno portando avanti ma in questo caso le foto aiutano eventualmente, nel caso ce ne fosse bisogno, a migliorare ulteriormente la realizzazione.
Secondo me il problema più grosso resta sempre lo spessore del colore che comunque lo si stenda dopo qualche innesto credo che si consumi inevitabilmente o che vada a sporcare il vetrino sotto cui sono posizionati i sensori della M8.

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Ciao
Roberto
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.

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Alberto Bari
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Messaggio da Alberto Bari » lun set 24, 2007 6:08 pm

Idea interessante e pratica, ma a quanto ho avuto modo di comprendere l'utilità principale è di conoscere quale ottica abbiamo utilizzato per una determinata foto, mentre i benefici in termini di resa qualitativa sono minimali e solo su alcune ottiche.
Ciao,
Alberto Bari

http://www.albertobari.net

pino.onerati

Messaggio da pino.onerati » lun set 24, 2007 7:18 pm

Chissa' che che li vendano in internet prima o poi, che dite?

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sergio sartori
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Messaggio da sergio sartori » mer set 26, 2007 8:46 pm

Noi aspettiamo....e poi valuteremo.

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sergio sartori
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Messaggio da sergio sartori » gio set 27, 2007 3:54 pm

Questa e la risposta di un mio contatto canadese sull'argomento.
Secondo lui basta segnare solo i bollini neri.


http://www.flickr.com/groups/sergiosar/ ... 2172651484

got my Voigtlander M-mount lenses coded and for my Voigtlander screw mount lenses I got coded LTM adapters made by John Milich.
If you are a member of reidreviews.com, a pay review site by renowned photographer Sean Reid, you can find out more about John Milich excellent handy work there.

By the way, I have a Zeiss ZM Planar lens which I hand coded. It is very easy to do and there's not much need for a template. Just mark the area where the diodes are located on the camera body with a piece of tape, mount the lens and make pencil marks on it acccordingly to help with positioning the final codings. Only the black marks are really needed.

One tip though. Many use a sharpie, permanent marker, which of course rubs off after a while. I find using a thin layer of black nail polish to work far better and longer lasting.

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fabrizio canella
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Messaggio da fabrizio canella » gio set 27, 2007 4:41 pm

sergio sartori ha scritto:Questa e la risposta di un mio contatto canadese sull'argomento.
Secondo lui basta segnare solo i bollini neri.


http://www.flickr.com/groups/sergiosar/ ... 2172651484

got my Voigtlander M-mount lenses coded and for my Voigtlander screw mount lenses I got coded LTM adapters made by John Milich.
If you are a member of reidreviews.com, a pay review site by renowned photographer Sean Reid, you can find out more about John Milich excellent handy work there.

By the way, I have a Zeiss ZM Planar lens which I hand coded. It is very easy to do and there's not much need for a template. Just mark the area where the diodes are located on the camera body with a piece of tape, mount the lens and make pencil marks on it acccordingly to help with positioning the final codings. Only the black marks are really needed.

One tip though. Many use a sharpie, permanent marker, which of course rubs off after a while. I find using a thin layer of black nail polish to work far better and longer lasting.
E' quello che ho capito anch'io anche se inizialmente pensavo che dovessero essere riprodotti anche gli indicatori bianchi.
Ciao,
fabrizio / citizenkane

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Ario Arioldi
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Messaggio da Ario Arioldi » gio set 27, 2007 8:37 pm

Confermo, per diretta esperienza, che è sufficiente marcare i punti neri.
Ho codificato diverse lenti in questo modo e funzionano tutte come previsto.
Ario

pino.onerati

Messaggio da pino.onerati » lun ott 01, 2007 4:05 pm

Ario Arioldi ha scritto:Confermo, per diretta esperienza, che è sufficiente marcare i punti neri.
Ho codificato diverse lenti in questo modo e funzionano tutte come previsto.
Ario

Come e con che cosa ti sei costruito il codificatore?
Grazie in anticipo

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marchellow
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Messaggio da marchellow » lun ott 01, 2007 6:39 pm

per prima cosa mi presento : marcello, architetto con la grande passione per la fotografia. grazie a tutti per quello che fate su questo forum.

seguendo il forum internazionale ho trovato diversi suggerimenti su come codificare gli obiettivi, penso che molti di voi abbiano già verificato, comunque per la lista e i codici date un'occhiata a questo sito: http://www.digital-leica.com/lens_codes/index.html
io ho provato direttamente a codificare il mio 4/90 macro con diversi pennarelli speciali per superfici metalliche , funziona, ma dopo un paio di innesti la marcatura si altera e la lettura diventa errata.
ho anche costruito una mascherina su un foglio di plastica trasparente, la base potete trovarla qui http://www.digital-leica.com/lens_codes/template.jpg.
comunque vi sconsiglio di farlo perchè lo smalto, o inchiostro, o vernice che sia, viene prima o poi asportato dalla ghiera dell'obiettivo e "spalmato" anche sulla protezione in vetro del lettore del codice. occorre quindi pulire con acetone o diluente adatto, con tutti i rischi che ne conseguono.
una cosa che comunque credo di aver capito è che i codici sono utili per la correzione della vignettatura delle ottiche grandangolari , mentre con ottiche normali o medi tele non esistono differenze apprezzabili. l'ho sperimentato direttamente provando con e senza codici sul mio 90.
un saluto a tutti.
marcello
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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » lun ott 01, 2007 6:57 pm

Con qualsiasi tipo di solvente che sia in grado di asportare la vernice dalla superficie del sensore si rovina irrimediabilmente anche quest'ultimo e si opacizza la lastrina di perspex (non è di vetro) precludendone il corretto funzionamento.
L'unico modo per procedere è quello di riuscire a scavare anche solo per 1/10 di mm il materiale della baionetta in modo che la vernice vada a depositarsi quel tanto che basta più basso da non interferire con il lettore.
Ma visto che si tratta di codificare i grandangolari ne vale poi la pena di risparmiare 80 Euro/obiettivo?
Non lo so.
Ciao
Roberto
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Ario Arioldi
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Messaggio da Ario Arioldi » lun ott 01, 2007 7:42 pm

marchellow ha scritto: comunque vi sconsiglio di farlo perchè lo smalto, o inchiostro, o vernice che sia, viene prima o poi asportato dalla ghiera dell'obiettivo e "spalmato" anche sulla protezione in vetro del lettore del codice. occorre quindi pulire con acetone o diluente adatto, con tutti i rischi che ne conseguono.
una cosa che comunque credo di aver capito è che i codici sono utili per la correzione della vignettatura delle ottiche grandangolari , mentre con ottiche normali o medi tele non esistono differenze apprezzabili. l'ho sperimentato direttamente provando con e senza codici sul mio 90.
un saluto a tutti.
marcello
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Che la marcatura si alteri dopo un pò , per abrasione, è vero (ma è anche facile ripristinarla.
Che l'inchiostro o altro utilizzato per realizzarla si spalmi anche sulla protezione del sensore mi pare meno probabile in quanto quest'ultima si trova in un incavo che ne impedisce il contatto con la ghiera dell'obbiettivo.
Ciao,
Ario

Franco Pagnoni
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Messaggio da Franco Pagnoni » lun ott 01, 2007 8:35 pm

Ma suvvia, 4.200 euro di M8, circa 2.000 euro del grandangolo e... ci perdiamo per 90 euro di codifica ????
Boh, siamo proprio una razza strana e un po' balorda... o forse solo bontempona.
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Ciaociao Franco

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Messaggio da Ario Arioldi » lun ott 01, 2007 8:45 pm

Franco Pagnoni ha scritto:Ma suvvia, 4.200 euro di M8, circa 2.000 euro del grandangolo e... ci perdiamo per 90 euro di codifica ????
Boh, siamo proprio una razza strana e un po' balorda... o forse solo bontempona.
Ma chi ha detto che la spinta alla codifica artigianale nasce dal desiderio di risparmiare?
Nel mio caso, e credo in quello di molti altri, non è così.
Ciao,
Ario

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marchellow
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Messaggio da marchellow » mer ott 03, 2007 8:48 am

il trielmar 28/35/50 l'ho fatto codificare in casa madre, ma ho atteso quasi due mesi ... solo per questo ho tentato la codifica "casalinga" del 90, ma non lo rifarei.
Comunque credo che per nessun possessore di obiettivi leica la codifica sia una questione di soldi.
saluti

marcello

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