Ario Arioldi ha scritto:Se ho capito bene, la questione posta fu oggetto di dibattito un cinque o sei anni fa nella comunità digitalista a seguito di un articolo di Michael Reichmann di Luminous Landscapes che tra l'altro dava credito per questo alle idee a Thomas Knoll, il padre di Photoshop.
Cercando di semplificare quella teoria si basava sui seguenti presupposti:
1. I sensori digitali sono dei dispositivi lineari che, a differenza da quello che succede nel negativo, tagliano bruscamente le informazioni ai due estremi opposti (luci ed ombre).
2. Ogni zona, o stop, dell'istogramma contiene metà delle informazioni della zona alla sua destra (ad esempio considerando l'istogramma di un file a 12 bit diviso in 5 zone, la prima, quella delle alte luci, conterrà 2048 valori tonali, la quinta solo 128).
Questo significa che è opportuno avere un istogramma (Raw) tendenzialmente sbilanciato sulla destra, cioè sovraesposto pur senza arrivare al taglio delle informazioni, perchè questo ci consente, avendo sufficienti toni a disposizione di aprire le zone in ombra senza arrivare alla posterizzazione e massimizzando il rapporto segnale/disturbo; in altre parole minimizzando il rumore nelle ombre dove è particolarmente visibile.
La controindicazione sta nel fatto che il rischio di tagliare le informazioni nelle alte luci è elevato ed i dettagli così persi non sono in alcun modo recuperabili.
Ammesso e non concesso di condividere questa teoria, il modo di metterla in pratica dipende da come si usa l'esposimetro (spot, matrice, matrice sovrapesata al centro etc.).
Mi auguro di non aver contribuito a creare confusione.
Buona giornata,
Ario
Direi che Ario riassume bene l'articolo
<<Expose (to the) Right>>:
http://www.luminous-landscape.com/tutor ... ight.shtml
Se uno vuole applicare il metodo (che ha una sua logica numerica e di informazione) con una reflex qualsiasi, senza essere Ansel Adams, basta che si prepari, nei limiti del possibile prima.
Disponendo del diffusissimo comando che fa lampeggiare le alte luci fuori gamma, basta evitare che lampeggino, tenendo comunque l'istogramma spostato a destra.
Ma il metodo non sarà mai sicuro al 100%, basterà un elmetto bianco diversamente inclinato per creare un buco nelle alte luci.
Coi fliles Jpg. della D50 che uso per lavoro, il problema di spostare a destra l'istogramma non si pone : salvo rare scene a bassissimo contrasto, l'istogramma è completamente occupato e non mi resta che evitare che le alte luci vadano in fumo - lampeggio delle aree sovraesposte.
Con la pellicola valeva il grigio medio, col digitale non sempre, anzi...
Con un minimo di esperienza, in condizioni di illuminazione standard, si può imparare e memorizzare l'esatta esposizione (tempo e diaframma equivalentiche conserva le alte luci in gamma:
la regola del 16 può aiutare, ma basta 1/3 di stop di differenza per mandare in malora le alte luci; se ci sono zone bianche, magari in controluce, bisogna tener monitorato costantemente l'istogrammae/o il sistema di lampeggio del fuori gamma.