Probabilmente non andrò mai in Iraq, probabilmente non farò mai il fotogiornalista. Ma credo che una macchina fotografica debba essere affidabile e nel mio piccolo mi è capitato di scattare con l'autoscatto inserito involontariamente, di attendere all'accensione, di vedere un bilanciamento del bianco differente fra due scatti consecutivi del medesimo soggetto, di notare un bel po' di rumore sopra i 640 ISO. Tutte cose a cui si può rimediare, niente di grave. Ma pensare che un prodotto che costa quel che costa in certi aspetti sia sotto lo standard raggiunto dalle reflex entry level dei marchi più noti fa un po' arrabbiare.As I said earlier, I do not write this because I dislike Leica, quite the opposite. I have used their cameras for 23 years and invested tens of thousands of dollars in their products. When working in war zones, however, my first rule is to eradicate all the uncertainties from my kit. There are enough uncertainties when the shooting starts. The M8 introduces numerous uncertainties into the photography equation. For a working photojournalist in a combat situation, I would judge the Leica M8 to be unusable.
La soluzione? Mi sono preso anche una 450D.