Inizio a stampare ?

[Emanuele Ferro]

Ciao a tutti !
Da amante della pellicola che sono , mi sarebbe piaciuto un giorno riuscire ad ottenere delle stampe soddisfacenti in camera oscura stampate da me.
Anni fa ho provato in cantina e anche prodotto qualcosa ma il locale era troppo sacrificato quindi , complice il fatto che ero padre da poco...ho abbandonato il progetto.
Attualmente però ho a disposizione un locale che potrebbe prestarsi bene all'uso , ho un ingranditore ( un IFF Duogon completo di tutto ) ed un mucchio di negativi...ma della teoria ricordo ben poco.
Supponendo che io faccia un corso e dedichi in seguito il giusto tempo ( qualche ora nel week end ) , mi piacerebbe sapere da chi stampa , se è realmente un'arte ottenere immagini soddisfacenti o se faccio prima a comprarmi una stampante adatta e fare in casa con rullini scansionati a dovere.
Lo so ... è una domanda del tipo " ho comprato la chitarra , quanto tempo ci vuole per suonarla ? " ....ma se qualcuno ha un consiglio da darmi sicuramente è ben accolto.
Grazie 1000 a tutti
Ciao

[Elia Freddi]

Fare una stampa e' una cosa relativamente semplice. Diventa piu' complicata man mano che acquisirai esperienza e inizierai a vedere i limiti e ti chiederai come superarli... Per esempio scoprirai che i negativi non sono esposti correttamente oppure guarderai le prime stampe, che ti sembravano miracolose, e invece appariranno cariche di difetti... Insomma, per raggiungere certi livelli il cammino puo' essere molto lungo, quindi dipende tutto dalle tue aspettative.
Come base tecnica seria ti consiglio di leggere "Way Beyond Monochrome", secondo me sono soldi ben spesi se si vuole fare la stampa tradizionale.

Ciao

[Emilio Vendramin]

La stampa in camera oscura, la c.d. stampa tradizionale, viene considerata da molti una vera arte.
E certamente per alcuni lo è.
Stampo da almeno ...anta anni e non mi reputo un artista.
Ma in c.o. mi sento piuttosto un artigiano.

Ci sono molti buoni libri da cui attingere - oltre quello consigliato da Elia aggiungerei, per esempio, il datato ma sempre valido LA STAMPA di A. Adams del 1988 - ma credo che la cosa migliore, una volta chiare le nozioni di base, sia quella di provare.
Essendo disposto, ovviamente, a sacrificare un po si tempo ed un po di materiale.
Come è stato detto è un percoso lungo ma non difficile.

Pensando ti possano essere utili, di seguito una piccola serie di consigli.
Prendi un pacco di carta p.e. 24x30.
Un formato più grande all'inzio non lo consiglierei, per ovvi motivi di praticità.
Scegli inizialmente quella politenata, più facile da trattare.
Scegli quella che costa di meno, all'inzio lo scarto potrebbe avere numeri importanti.
Scegli il tipo a contrasto variabile ed utilizza i filtri nell'ingranditore (questa è un'operazione banale ma importante, dato che ti permette di intervenire sul grado di contrasto della stampa).
Comincia utilizzando lo sviluppo consigliato dal produttore della carta (normalmente chi produce la carta produce anche i chimici).
Dei chimici comunque acquista confezioni piccole (p.e. 250 cc); costano di più ma li apri uno alla volta, li utilizzi per un po e poi li butti.
Il momento delle confezioni più grandi verrà in seguito, anche secondo i tuoi volumi di stampa.

Scegli inizialmente due o tre negativi che ti dicano qualcosa, immagini alle quali sei affezionato (p.e. un figlio, una compagna di vita, un genitore).
Stampali diverse volte, variando il contrasto, il taglio dell'immagine; ad un certo punto avrai la foto che hai in mente.
Secondo il tempo che hai a disposizione, nel giro di poche settimane o pochi mesi avrai raggiunto già una discreta manualità ed una buona confidenza con il processo.

A questo punto potrai fare il secondo passo, la carta baritata, un po meno semplice da trattare ma migliore come risultato finale.
Ne proverai alcune e all afine potrai, sencod il tuo tipo di fotografia, scegliere i due o tre tipi di finitura che preferisci (p.e. glossy, matt, pearl ecc).
A questo punto potrai anche provare un bagno di sviluppo maggiormente personalizzato, magari preparato da te in casa.
Non è difficile e sul FOTORICETTARIO di Oscar F. Ghedina la cui quarta edizione del 1976 è stata rieditata da Hoepli nel 2014 troverai buoni spunti ed indicazioni.

Credo ora sia meglio che mi fermi.
Ho già messo fin troppa carne al fuoco.
Se hai altre domande specifiche siamo qui.

[madeva]

Forza Emanuele, lo sai già che non sarai solo in questa avventura, vero?


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[Alberto Mellere]

Togli pure il punto di domanda!
La soddisfazione che proverai nell'ottenere delle vere stampe fatte da te sicuramente ti ripagheranno delle fatiche e del tempo che impiegherai.
Anche io avevo abbandonato per lungo tempo la stampa e facevo prevalentemente diapositive, poi ho rimesso in funzione e riattrezzato una C.O. permanente ed ho ripreso a sviluppare dal 35mm al 20x25 cm ed a stampare in b/n : è ricominciata la magia...
Non avere dubbi, ricomincia pure e ..... buone stampe
Un saluto

[Emanuele Ferro]

Beh ragazzi...grazie per il supporto a tutti !! Forse il primo scoglio è attrezzare il luogo e renderlo operativo in modo da avere tutto pronto e a portata di mano per poi iniziare a sperimentare in tempo reale. Ma sono convinto che ne varrà la pena, anche se so bene che è un test impegnativo.

[Paolo Aufieri]

Augurandoti tutto il bene possibile per le tue stampe, considera che il tempo da dedicare alla CO è moltissimo per arrivare a fare discrete stampe di lavoro (non fine-art)! Prima di cominciare a mettere su tutto "l'ambaradan" tieni conto di questa cosa...te lo dico perché soprattutto all'inizio è molto frustrante. Buon lavoro

[luchino85]

Ciao, mi piacerebbe molto sapere quale sia stata la tua scelta alla fine. Io mi trovo in circostanze similari alle tue: invogliato dai costi relativamente bassi richiesti ad oggi per allestire una camera oscura vorrei acquisire per lo meno la capacità di stampare quelle foto ricordo, che ne so di una gita o di una serata tra amici, che non meritano una baritata a regola dallo stampatore professionista a 30 euro cadauna. Poi con il tempo, pian pianino, pensare a risultati un po' più ambiziosi. Inoltre l'idea di saper gestire tutte la fasi, dallo scatto alla stampa finale, mi solletica molto.
Il mio problema però e' lo spazio, cioè spazio in caso ne ho da vendere ma nessuna stanza da poter trasformare in camera oscura che abbia anche il lavandino e quindi l'acqua.
On line si trovano delle sorte di cabinati da montare, a tenuta di luce, dovrei solo far passare il filo per la lampadina ed i tubi dell'acqua nonchè allestire dei ripiani su cui poggiare ingranditore e vaschette. qualcuno di voi ha mai affrontato soluzioni simili? O ha idee migliori?

[luciano.xxk]

Ciao Luca, senza negare la comodità di avere acqua corrente e scarichi in CO, prima di fare lavori impegnativi ti vorrei assicurare che si riesce a stampare bene anche in stanze senza allacciamento idrico.

Supponiamo che tu abbia una stanza di sgombero, oscurabile, non polverosa, magari con pavimenti non delicati (meglio evitare parquet, tappeti etc.)

Se a distanza ragionevole hai una cucina o un bagno, con acqua calda e fredda, portare l'acqua in camera oscura e poi portare via i bagni usati non è una gran problema; organízzati con qualche tanica e qualche secchio, vedrai che è solo una questione di metodo.

Tantissimi fotografi sono convissuti per anni ed anni con CO allestite in stanze adibite ad altri usi, montando tutto ogni volta e rimettendo tutto via a fine serata di stampa, talvolta a notte fonda: un martirio!!!

Se tu invece davvero hai già una stanza da utilizzare esclusivamente allo scopo sei già un bel pezzo avanti.

P.s: la fase che richiede davvero tanta acqua è il lavaggio, specialmente con le baritate: quello è opportuno condurlo dove ci sono acqua e scarichi.

[luchino85]

Allora Luciano guarda io ho una tavernetta, al momento non utilizzata che consta di una zona soggiorno, una camera spoglia senza allaccio idrico ed un bagno con acqua corrente si ma completamente da ristrutturare con sanitari da buttare. Fai conto che i precedenti proprietari non avevano nemmeno finito i lavoratori di muratura. Le note positive sono che i locali sono comunque puliti e privi di muffe e che, essendo interrati, soprattutto la stanza è oscurabile semplicemente tappando il lucernario. In ogni caso, anche dopo aver parlato con lo stampatore mio solito penso che innanzitutto farò da lui un piccolo corso di 3/4 sere sui rudimenti della stampa così da capire, per lo meno a grandi linea, le mie reali necessità e se può essere una cosa fattibile...

[luciano.xxk]

Eccellente opportunità fare qualche sessione di stampa con un esperto: vedere come si fa dal vero è impagabile.

Dopo che avrai vinto l'attrito di primo distacco, i dubbi e gli eventuali suggerimenti saranno più finalizzati.

Senza scordare comunque, le parole di uno che, secondo me, era un saggio: "ascolta tutti, e poi fa' di testa tua".

[Mandelbrot]

lo stampatore mio solito penso che innanzitutto farò da lui un piccolo corso di 3/4 sere sui rudimenti della stampa così da capire, per lo meno a grandi linea, le mie reali necessità e se può essere una cosa fattibile...

Prendere 3/4 lezioni sui rudimenti della CO è una idea eccellente. Ti farà risparmiare tempo e denaro ma soprattutto avrai un metodo per ottenere risultati soddisfacenti già da subito.

[Ottavio_Colosio]

Uno degli stampatori che conosco,
ha un foglio scritto a matita appiccicato a lato dell'ingranditore, un gigantesco Durst L184, la scritta reca:

"Stampare e' una cosa, ma stampare bene e' un'altra."

Per quella che e' stata la mia esperienza di stampa, posso solo dire che e' necessario tempo, prove,
stampare in modo continuo, tanta esperienza e gavetta.
Per un eventuale corso credo che tu possa trovare in Andrea Calabresi un docente di livello internazionale
e di grandissima competenza e preparazione, mi risulta che ora i corsi li tenga a Bologna.
Se ne era parlato anche qui sul forum.

viewtopic.php?f=2&t=38634&p=359465&hili ... si#p359465

[luchino85]

Ottavio purtroppo al momento non potrei frequentare a Bologna perché tra il lavoro, in proprio, tra la specializzazione ed un bimbo di sedici mesi il tempo è sempre contatissimo e quello che ho preferisco passarlo in famiglia. No la mia idea è quella di farmi tre o quattro giorni da Bruno Nardini qui a Torino così giusto per capire cos'è un processo di stampa. Quindi più che per imparare la strada per capire se cominciare a percorrerla, poi nel caso frequentare qualcosa di più strutturato e completo.

[luciano.xxk]

Andrea Calabresi ha pubblicato alcuni tutorial interessanti su youtube.

Certo non sarà come fare un corso, ma la qualità delle informazioni è elevata, e sul web non è scontato.