Vorrei ridimensionare i problemi
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- Roberto Piero Ottavi
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Vorrei ridimensionare i problemi
Leggo continuamente le "lamentazioni" sui problemi residui della M8 e mi è venuta voglia di scrivere queste righe non certo in difesa di Leica ma come riflessiva autocritica.
La M8 inciampa spesso nel bilanciamento automatico del bianco.
Ma scusatemi, il menù opzioni della temperatura colore permettono di settare personalmente una serie di situazioni standard con prevalenza per un determinato tipo di luce.
Nella totalità dei casi il settaggio su daylight restituisce risultati perfetti così come quello su luce artificiale.
Il problema è che noi vorremmo poter fotografare con i bianchi perfetti anche quando la luce è mista e quindi generata in parte da tubi fluorescenti o lampade a basso consumo (sempre di tubi fluo si tratta) ma con una finestra che illumina parte della scena e una lampada ad incandescenza in un angolo...
Praticamente vorremmo che la macchina scegliesse un settaggio per una temperatura colore che va da 2800/3000 Kelvin della normale lampadina agli oltre 7000 del tubo fluorescente passando per i 5500 della luce diurna.
Questo è tecnicamente impossibile perchè esiste solo un bilanciamento corretto e gli altri risulteranno sempre sballati.
La prova del nove si può fare impostando il bilanciamento manuale del bianco e scattando il fotogramma test su una superficie bianca illuminata dalla luce prevalente: la macchina si imposta solo su quella temperatura colore e tutti gli altri punti sono o rossi o ciano.
Io sostengo che il settaggio migliore è proprio quello manuale fisso e non quello automatico, esattamente come nel caso della pellicola che si sceglieva o per luce diurna o per luce artificiale lasciando che le eventuali inevitabili dominanti introdotte da sorgenti luminose di temperatura differente fossero registrate tal quali.
La M8 non permette di avere nei dati exif il diaframma utilizzato.
Ci serve proprio questo dato? Siamo sicuri che non si possa far rientrare nei famosi solletichi mentali di cui possiamo tranquillamente fare a meno?
Non esistendo un ripetitore meccanico-elettronico dell'impostazione del diaframma questo dato non è memorizzabile se non riprogettando tutte le ottiche e la filosofia di partenza nella progettazione della M8 è stata quella di poter usare tutte le ottiche Leica M che certamente non sono provviste di questo ripetitore.
La codifica delle ottiche costa troppo.
E, aggiungo io, non serve assolutamente a nulla perchè interviene soltanto sulla registrazione delle immagini in formato JPG mentre in DNG della codifica se ne frega allegramente e l'unica cosa che aggiunge è la memorizzazione del tipo di ottica usata nei dati exif.
La M8 è troppo rumorosa alle alte sensibilità.
Questo è tutto da verificare nel senso che se il paragone è con la pellicola siamo fuori strada, se invece è con altre digitali di fascia alta bisogna sempre guardare anche la resa generale dei files perchè altre fotocamere sono meno rumorose soltanto per l'intervento di algoritmi di correzione che riducono sì il rumore ma introducono artefatti spesso inaccettabili, basta guardare il museo delle cere che si apre quando si fotografano i visi.
E allora io mi sentirei di essere meno critico perchè attualmente la M8 costitusce, secondo me, il compromesso migliore tra quella qualità che noi vorremmo sempre elevatissima ed una tecnologia che ancora vincola notevolmente anche se si sono raggiunti livelli di perfezione che fanno vacillare anche la fede di molti affezionati della pellicola.
Non vi pare?
Ciao
La M8 inciampa spesso nel bilanciamento automatico del bianco.
Ma scusatemi, il menù opzioni della temperatura colore permettono di settare personalmente una serie di situazioni standard con prevalenza per un determinato tipo di luce.
Nella totalità dei casi il settaggio su daylight restituisce risultati perfetti così come quello su luce artificiale.
Il problema è che noi vorremmo poter fotografare con i bianchi perfetti anche quando la luce è mista e quindi generata in parte da tubi fluorescenti o lampade a basso consumo (sempre di tubi fluo si tratta) ma con una finestra che illumina parte della scena e una lampada ad incandescenza in un angolo...
Praticamente vorremmo che la macchina scegliesse un settaggio per una temperatura colore che va da 2800/3000 Kelvin della normale lampadina agli oltre 7000 del tubo fluorescente passando per i 5500 della luce diurna.
Questo è tecnicamente impossibile perchè esiste solo un bilanciamento corretto e gli altri risulteranno sempre sballati.
La prova del nove si può fare impostando il bilanciamento manuale del bianco e scattando il fotogramma test su una superficie bianca illuminata dalla luce prevalente: la macchina si imposta solo su quella temperatura colore e tutti gli altri punti sono o rossi o ciano.
Io sostengo che il settaggio migliore è proprio quello manuale fisso e non quello automatico, esattamente come nel caso della pellicola che si sceglieva o per luce diurna o per luce artificiale lasciando che le eventuali inevitabili dominanti introdotte da sorgenti luminose di temperatura differente fossero registrate tal quali.
La M8 non permette di avere nei dati exif il diaframma utilizzato.
Ci serve proprio questo dato? Siamo sicuri che non si possa far rientrare nei famosi solletichi mentali di cui possiamo tranquillamente fare a meno?
Non esistendo un ripetitore meccanico-elettronico dell'impostazione del diaframma questo dato non è memorizzabile se non riprogettando tutte le ottiche e la filosofia di partenza nella progettazione della M8 è stata quella di poter usare tutte le ottiche Leica M che certamente non sono provviste di questo ripetitore.
La codifica delle ottiche costa troppo.
E, aggiungo io, non serve assolutamente a nulla perchè interviene soltanto sulla registrazione delle immagini in formato JPG mentre in DNG della codifica se ne frega allegramente e l'unica cosa che aggiunge è la memorizzazione del tipo di ottica usata nei dati exif.
La M8 è troppo rumorosa alle alte sensibilità.
Questo è tutto da verificare nel senso che se il paragone è con la pellicola siamo fuori strada, se invece è con altre digitali di fascia alta bisogna sempre guardare anche la resa generale dei files perchè altre fotocamere sono meno rumorose soltanto per l'intervento di algoritmi di correzione che riducono sì il rumore ma introducono artefatti spesso inaccettabili, basta guardare il museo delle cere che si apre quando si fotografano i visi.
E allora io mi sentirei di essere meno critico perchè attualmente la M8 costitusce, secondo me, il compromesso migliore tra quella qualità che noi vorremmo sempre elevatissima ed una tecnologia che ancora vincola notevolmente anche se si sono raggiunti livelli di perfezione che fanno vacillare anche la fede di molti affezionati della pellicola.
Non vi pare?
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
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- Andrea De Sanctis
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Caro Roberto,
Certamente molte lamentele sulla M8 possono sembrare esagerate,ma sai meglio di me quanto siano esigenti gli utenti Leica,e,anche se è vero quello che dici del bilanciamento in automatico del bianco,è innegabile che altre macchine lavorano meglio da questo punto di vista,non lo riterrei un problema molto marginale,del resto anche a Solms ci hanno lavorato molto, come dimostra l'ultimo firmware.
Mi piacerebbe una maggiore velocità di scrittura e lettura,non vedo perchè anche sulle compattine il risultato si vede immediatamente nel monitor e nella M8 bisogna attendere alcuni secondi,sono piccolezze,ma proprio perchè tali non si comprende la difficoltà a risolverle.
Come ho detto nel sondaggio,mi piacerebbe anche poter usare le schede ultaveloci da 4,e perchè no,da 8 giga,certo mi dirai meglio 4 da un giga che una da 4 in caso di guasto,ma neanche in questo caso comprendo le difficoltà a rendere compatibile la macchina con i nuovi supporti di memoria.
Qanto agli alti Iso,sono perfettamente d'accordo,anzi visto che da almeno 15 anni usavo quasi esclusivamente la EPR 64 e la FP4,raramente la HP5,trovo addirittura troppo alta la sensibilità minima,specie con le straordinarie prestazioni a TA delle magnifiche ottiche Leitz.
E comunque anche qui le prestazioni sono migliorate moltissimo con l'ultimo firmware,prima una foto a colori era inguardabile già a 640,ora anche a 1250 è accettabile.
Piuttosto trovo non molto pertinenti i confronti che molti fanno con le reflex di ultima generazione,anche in digitale sono due modi completamente diversi di approccio alla fotografia.
Ciao
Certamente molte lamentele sulla M8 possono sembrare esagerate,ma sai meglio di me quanto siano esigenti gli utenti Leica,e,anche se è vero quello che dici del bilanciamento in automatico del bianco,è innegabile che altre macchine lavorano meglio da questo punto di vista,non lo riterrei un problema molto marginale,del resto anche a Solms ci hanno lavorato molto, come dimostra l'ultimo firmware.
Mi piacerebbe una maggiore velocità di scrittura e lettura,non vedo perchè anche sulle compattine il risultato si vede immediatamente nel monitor e nella M8 bisogna attendere alcuni secondi,sono piccolezze,ma proprio perchè tali non si comprende la difficoltà a risolverle.
Come ho detto nel sondaggio,mi piacerebbe anche poter usare le schede ultaveloci da 4,e perchè no,da 8 giga,certo mi dirai meglio 4 da un giga che una da 4 in caso di guasto,ma neanche in questo caso comprendo le difficoltà a rendere compatibile la macchina con i nuovi supporti di memoria.
Qanto agli alti Iso,sono perfettamente d'accordo,anzi visto che da almeno 15 anni usavo quasi esclusivamente la EPR 64 e la FP4,raramente la HP5,trovo addirittura troppo alta la sensibilità minima,specie con le straordinarie prestazioni a TA delle magnifiche ottiche Leitz.
E comunque anche qui le prestazioni sono migliorate moltissimo con l'ultimo firmware,prima una foto a colori era inguardabile già a 640,ora anche a 1250 è accettabile.
Piuttosto trovo non molto pertinenti i confronti che molti fanno con le reflex di ultima generazione,anche in digitale sono due modi completamente diversi di approccio alla fotografia.
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
Anche io mi trovo d'accordo.
Il rumore alle alte ISO, se proprio voglio, lo levo sul PC, che a processore supera la M8 di svariate lunghezze. E mi rimane sempre la possibilita' di non farlo (oh, se a me piace la grana, che male c'e'?. Peraltro la grana della M8 e' pure affascinante.)
Per la questione schede SDHC, non e' tanto la necessita' di usare le 4Gb, quanto il timore che fra 3/4 anni (se non prima) non se ne troveranno di tagli inferiori, e io ho pianificato di usare la M8 per un periodo ben maggiore. Sarebbe triste doverla abbandonare per mancata reperibilita' del supporto di registrazione.
Ecco perche' mi piacerebbe che ci fosse: per una tranquillita' mentale sul futuro. (Guardate le CF, quasi tutte le nuove reflex tendono a non usarle piu', l'informatica viaggia veloce, e' vicino il tempo in cui saranno sempre meno richieste, quindi sempre piu' costose, fino a non riuscirle a trovare piu').
Per il diaframma: la M8 ha quello "spioncino" sopra al logo, quello legge la luce. Da qualche parte ho letto che nei dati Exif e' tenuto traccia della luce letta da quel "coso", da cui e' possibile, sottraendo a quella, la luce letta dall'obbiettivo, stimare che diaframma si e' usato. Naturalmente sballa molto (piu' che altro e' impredicibile l'errore), ecco perche' non e' stato incluso nei dati ufficiali, ma e' possibile sapere con una certa approssimazione, che diaframma si e' usato.
Ora vi cerco il link, va.
danilo
Il rumore alle alte ISO, se proprio voglio, lo levo sul PC, che a processore supera la M8 di svariate lunghezze. E mi rimane sempre la possibilita' di non farlo (oh, se a me piace la grana, che male c'e'?. Peraltro la grana della M8 e' pure affascinante.)
Per la questione schede SDHC, non e' tanto la necessita' di usare le 4Gb, quanto il timore che fra 3/4 anni (se non prima) non se ne troveranno di tagli inferiori, e io ho pianificato di usare la M8 per un periodo ben maggiore. Sarebbe triste doverla abbandonare per mancata reperibilita' del supporto di registrazione.
Ecco perche' mi piacerebbe che ci fosse: per una tranquillita' mentale sul futuro. (Guardate le CF, quasi tutte le nuove reflex tendono a non usarle piu', l'informatica viaggia veloce, e' vicino il tempo in cui saranno sempre meno richieste, quindi sempre piu' costose, fino a non riuscirle a trovare piu').
Per il diaframma: la M8 ha quello "spioncino" sopra al logo, quello legge la luce. Da qualche parte ho letto che nei dati Exif e' tenuto traccia della luce letta da quel "coso", da cui e' possibile, sottraendo a quella, la luce letta dall'obbiettivo, stimare che diaframma si e' usato. Naturalmente sballa molto (piu' che altro e' impredicibile l'errore), ecco perche' non e' stato incluso nei dati ufficiali, ma e' possibile sapere con una certa approssimazione, che diaframma si e' usato.
Ora vi cerco il link, va.
danilo
eccolo:
http://bretteville.com/pdfs/M8Metadata_v2.pdf
naturalmente, nessuna notizia ufficiale. Ma queste sono le notizie piu' succose, perche' ci si puo' parlare sopra all'infinito :)
danilo
http://bretteville.com/pdfs/M8Metadata_v2.pdf
naturalmente, nessuna notizia ufficiale. Ma queste sono le notizie piu' succose, perche' ci si puo' parlare sopra all'infinito :)
danilo
- Mario Grazioso
- Messaggi: 1675
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 8:32 pm
- Località: Roma
- Mario Grazioso
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- Iscritto il: ven apr 27, 2007 8:32 pm
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Danilo,danilo ha scritto:eccolo:
http://bretteville.com/pdfs/M8Metadata_v2.pdf
naturalmente, nessuna notizia ufficiale. Ma queste sono le notizie piu' succose, perche' ci si puo' parlare sopra all'infinito
danilo
ho già citato in altro 3d il problema del diaframma non evidenziato nei dati Exif.
Ma quello che mi pare assurdo è che si è scoperto che il dato sul diaframma calcolato è presente nei dati exif ma viene "nascosto" dalla M8 in fase di conversione del file, sia in macchina che mediante programmi esterni...!
Lo so che avere il diaframma usato non è un dato "essenziale" ma quante volte mi è capitato di rivedere scatti effettuati a distanza di tempo e chiedermi se quella particolare resa che ho ottenuto fosse dovuta ad un particolare uso di quale diaframma...
Non mi ricordo mica i dati di tutte le foto che faccio.
Ciao
Mario
Mario
- Francesco Lepri
- Messaggi: 2001
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 7:30 pm
- Località: Castiglione della Pescaia
- Contatta:
Per quanto mi riguarda, io son soddisfattissimo di quel che la M8 pare essere in grado di offrirmi. Sta a me dimostrare di meritare l'offerta e riuscire a fruirne appieno: confesso che proprio questa è la (per me) grande sfida dei miei prossimi anni da fotoamatore..
Francesco (finalmente un "muso" degno del Summarit della Leica S2)
www.francescolepri.com
www.flickr.com/photos/francescolepri/
france.lepri@gmail.com
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www.flickr.com/photos/francescolepri/
france.lepri@gmail.com
una e dico solo una cosa... perchè l'm8 non ce l'ho.
QUALE é il PROBLEMA DEL WB???? BASTA SCATTARE IN RAW...
non si può pretendere di avere un file bello è pronto da stampare, perchè ptorebbe essere bello per uno e non per un altro...
è come pretendere di avere la pellicola già sviluppata e asciugata appena tolta dalla macchina e magari anche con lo sviluppo che uno più desidera.
il jpg buono che sia lasciatelo a quelli che usavano la kodak fun...
questo è il mio modestissimo parere.
p.s la qeustione dei filtri però Roberto non è difendibile...
QUALE é il PROBLEMA DEL WB???? BASTA SCATTARE IN RAW...
non si può pretendere di avere un file bello è pronto da stampare, perchè ptorebbe essere bello per uno e non per un altro...
è come pretendere di avere la pellicola già sviluppata e asciugata appena tolta dalla macchina e magari anche con lo sviluppo che uno più desidera.
il jpg buono che sia lasciatelo a quelli che usavano la kodak fun...
questo è il mio modestissimo parere.
p.s la qeustione dei filtri però Roberto non è difendibile...
Beh, data la non attendibilita' del dato immagini cosa sarebbe successo se lo avessero inserito negli exif? nella lista dei most-wanted ci sarebbe in cima: "miglioramento della stima del diaframma usato".Mario Grazioso ha scritto:[...]
Danilo,
ho già citato in altro 3d il problema del diaframma non evidenziato nei dati Exif.
Ma quello che mi pare assurdo è che si è scoperto che il dato sul diaframma calcolato è presente nei dati exif ma viene "nascosto" dalla M8 in fase di conversione del file, sia in macchina che mediante programmi esterni...![...]
Il principale punto di lamentela sarebbe la sua non accuratezza.
Beh, magari si parlerebbe meno del AWB... ;)
Hanno fatto bene a non dichiararlo come "feature", ma naturalmente, non e' nascondendo i dati o tenendoli segreti, che si fa la "sicurezza".
Insomma, quando stiliamo la lista delle caratteristiche che dovra' avere la M9, non dimentichiamoci della "stima del diaframma usato. Accurata"
heheehe
danilo
- Roberto Piero Ottavi
- Messaggi: 8530
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 3:42 pm
- Località: Bassano del Grappa (VI)
- Contatta:
"caro roberto, questo tuo intervento mi conforta moltissimo ma veramente tanto........... "
???
"p.s la qeustione dei filtri però Roberto non è difendibile..."
Dipende da come si guarda il problema, potrebbe anche esserlo e con ragioni validissime.
Quanto sarebbe costato a Leica aumentare lo spessore del filtro IR del sensore? Assolutamente nulla eppure ha scelto di optare per un filtro particolarmente sottile che ovviamente possiede un potere di taglio delle frequenze UV-IR molto inferiore.
Facendo questo sapeva bene (non sono mica stupidi checchè se ne dica) che si sarebbe tirata addosso le ire dei clienti ma una ragione c'è e va sempre ricercata nella progettazione di una fotocamera da usarsi con ottiche costruite anche cinquant'anni prima.
Il principio a cui Leica si è attenuta rigidamente è stato quello di costruire una fotocamera che pur digitale non alterasse la resa delle ottiche e così è stato perchè se davanti al sensore avesse posizionato un filtro identico a quello di Nikon o Canon (o anche solo quello delle compatte o delle Digilux) avrebbe eliminato il problema dei filtri ma i nostri beneamati obiettivi avrebbero lasciato nel filtro il 15% della loro qualità.
I test condotti in fase di preproduzione lo dimostravano chiaramente: con un filtro più spesso i bordi andavano in pappa e il centro risolveva solo 80% di quello che invece risolve con il filtro sottile.
Questo non vuole essere un arrampicarsi sui vetri insaponati ma soltanto la giustificazione di una scelta che tanto ha fatto parlare ma che secondo me dovrebbe essere considerata ponendo come vantaggio quello che invece tutti consideriamo il rovescio della medaglia.
Ciao
???
"p.s la qeustione dei filtri però Roberto non è difendibile..."
Dipende da come si guarda il problema, potrebbe anche esserlo e con ragioni validissime.
Quanto sarebbe costato a Leica aumentare lo spessore del filtro IR del sensore? Assolutamente nulla eppure ha scelto di optare per un filtro particolarmente sottile che ovviamente possiede un potere di taglio delle frequenze UV-IR molto inferiore.
Facendo questo sapeva bene (non sono mica stupidi checchè se ne dica) che si sarebbe tirata addosso le ire dei clienti ma una ragione c'è e va sempre ricercata nella progettazione di una fotocamera da usarsi con ottiche costruite anche cinquant'anni prima.
Il principio a cui Leica si è attenuta rigidamente è stato quello di costruire una fotocamera che pur digitale non alterasse la resa delle ottiche e così è stato perchè se davanti al sensore avesse posizionato un filtro identico a quello di Nikon o Canon (o anche solo quello delle compatte o delle Digilux) avrebbe eliminato il problema dei filtri ma i nostri beneamati obiettivi avrebbero lasciato nel filtro il 15% della loro qualità.
I test condotti in fase di preproduzione lo dimostravano chiaramente: con un filtro più spesso i bordi andavano in pappa e il centro risolveva solo 80% di quello che invece risolve con il filtro sottile.
Questo non vuole essere un arrampicarsi sui vetri insaponati ma soltanto la giustificazione di una scelta che tanto ha fatto parlare ma che secondo me dovrebbe essere considerata ponendo come vantaggio quello che invece tutti consideriamo il rovescio della medaglia.
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
Roberto - Site Admin
ma esiste una differenza sostanziale nel porre un filtro ir davanti all'obiettivo, invece che dietro? e poi: il filtro ir da porre sul sensore sarebbe stato veramente più spesso di quello da mettere sull'obiettivo?Roberto Piero Ottavi ha scritto:"caro roberto, questo tuo intervento mi conforta moltissimo ma veramente tanto........... "
???
"p.s la qeustione dei filtri però Roberto non è difendibile..."
Dipende da come si guarda il problema, potrebbe anche esserlo e con ragioni validissime.
Quanto sarebbe costato a Leica aumentare lo spessore del filtro IR del sensore? Assolutamente nulla eppure ha scelto di optare per un filtro particolarmente sottile che ovviamente possiede un potere di taglio delle frequenze UV-IR molto inferiore.
Facendo questo sapeva bene (non sono mica stupidi checchè se ne dica) che si sarebbe tirata addosso le ire dei clienti ma una ragione c'è e va sempre ricercata nella progettazione di una fotocamera da usarsi con ottiche costruite anche cinquant'anni prima.
Il principio a cui Leica si è attenuta rigidamente è stato quello di costruire una fotocamera che pur digitale non alterasse la resa delle ottiche e così è stato perchè se davanti al sensore avesse posizionato un filtro identico a quello di Nikon o Canon (o anche solo quello delle compatte o delle Digilux) avrebbe eliminato il problema dei filtri ma i nostri beneamati obiettivi avrebbero lasciato nel filtro il 15% della loro qualità.
I test condotti in fase di preproduzione lo dimostravano chiaramente: con un filtro più spesso i bordi andavano in pappa e il centro risolveva solo 80% di quello che invece risolve con il filtro sottile.
Questo non vuole essere un arrampicarsi sui vetri insaponati ma soltanto la giustificazione di una scelta che tanto ha fatto parlare ma che secondo me dovrebbe essere considerata ponendo come vantaggio quello che invece tutti consideriamo il rovescio della medaglia.
Ciao
ok... almeno ci sono delle "giustificazioni" tecniche nella scelta, ma secondo me il problema bisogna cercarlo altrove...Roberto Piero Ottavi ha scritto:avrebbero lasciato nel filtro il 15% della loro qualità.
I test condotti in fase di preproduzione lo dimostravano chiaramente: con un filtro più spesso i bordi andavano in pappa e il centro risolveva solo 80% di quello che invece risolve con il filtro sottile.
Ciao
poi chi mi dice che il filtro davanti all'ottica non porta allo stesso risultato di montare un filtro irUV adeguato davanti a sensore?
...
e fare un ble trattamento a tutte le lenti? cavolata vero?
ma la cosa mi preoccupa ancor di più...se mi dici che solo a causa del filtro che non hanno messo adeguato le prestazioni sarebbero calate dratsticamente e i bordi in pappa.....NON VEDREMO MAI UNA FF leica a telemetro giusto? se non dicendo addio alle vecchie ottiche? boh