DOMANDA
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
- Danio Cabrini
- Messaggi: 2120
- Iscritto il: dom giu 03, 2007 5:32 pm
- Località: Cremona
Ultimamente ho letto qualcosa di un tizio....
CHI MUORE
(ode alla vita)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore ai vestiti,
chi non parla e chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che
essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Ciao Danio
CHI MUORE
(ode alla vita)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore ai vestiti,
chi non parla e chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che
essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Ciao Danio
Sono d'accordo con Aldo. Molto spesso il digitale è una scusa. Scattare, ad esempio, 3500 fotografie che senso ha? Non me ne vogla Elio, ma quante di queste 3500 fotografie potevano essere risparmiate?
Ho sempre pensato che prima di scattare si dovesse ragionare sul soggetto, trovare l'inquadratura migliore. Pensarci.
Certo posso fare una mitragliata di fotografie e, forse una o due, mi possono anche soddisfare, ma forse a quel punto già mi sarei scordato che cosa mi interessava tirare fuori dalla scena davanti a me.
Il digitale ha certamente tanti vantaggi intrinsechi, ma allo stesso tempo, per sua natura, porta alla banalizzazione se non stiamo attenti.
L'analogico è lento, costringe a usare le mani, ad avere il tempo per pensare, in ripresa, sviluppando la pellicola e stampando.
Non garantisce fotografie non banali, ma certamente aiuta a ragionare.
Ciao.
Federico
Ho sempre pensato che prima di scattare si dovesse ragionare sul soggetto, trovare l'inquadratura migliore. Pensarci.
Certo posso fare una mitragliata di fotografie e, forse una o due, mi possono anche soddisfare, ma forse a quel punto già mi sarei scordato che cosa mi interessava tirare fuori dalla scena davanti a me.
Il digitale ha certamente tanti vantaggi intrinsechi, ma allo stesso tempo, per sua natura, porta alla banalizzazione se non stiamo attenti.
L'analogico è lento, costringe a usare le mani, ad avere il tempo per pensare, in ripresa, sviluppando la pellicola e stampando.
Non garantisce fotografie non banali, ma certamente aiuta a ragionare.
Ciao.
Federico
Giusto, e non è neanche vero che il futuro debba essere necessariamente del digitale, conosco molti (io per primo) che dopo aver provato il digitale son ritornati precipitosamente all'analogico : evidentemente alla ricerca di quelle "emozioni perdute" che il digitale non poteva offrire...federico ha scritto:Sono d'accordo con Aldo. Molto spesso il digitale è una scusa. Scattare, ad esempio, 3500 fotografie che senso ha? Non me ne vogla Elio, ma quante di queste 3500 fotografie potevano essere risparmiate?
Ho sempre pensato che prima di scattare si dovesse ragionare sul soggetto, trovare l'inquadratura migliore. Pensarci.
Certo posso fare una mitragliata di fotografie e, forse una o due, mi possono anche soddisfare, ma forse a quel punto già mi sarei scordato che cosa mi interessava tirare fuori dalla scena davanti a me.
Il digitale ha certamente tanti vantaggi intrinsechi, ma allo stesso tempo, per sua natura, porta alla banalizzazione se non stiamo attenti.
L'analogico è lento, costringe a usare le mani, ad avere il tempo per pensare, in ripresa, sviluppando la pellicola e stampando.
Non garantisce fotografie non banali, ma certamente aiuta a ragionare.
Ciao.
Federico
Ed anche l'argomento secondo il quale il digitale sarebbe più "risparmioso" perché esclude il costo derivante dall'acquisto e dallo sviluppo delle pellicole andrebbe riguardato con attenzione, dal momento che non si tiene conto dei costi spaventosi derivanti dalla veloce svalutazione del materiale digitale , il cui valore commerciale crolla in pochi anni di esistenza...
Senza contare la qualità insuperata che l'analogico garantisce nel prodotto finale "stampa da esposizione" ottenibile con chimici ed ingranditore , che dovrebbe essere il termine ultimo qualitativo di paragone da prendere in considerazione
E della conservabilità nel tempo dei supporti? Ne vogliamo parlare? :)
Ciao mauro
- Gianni Rivetti
- Messaggi: 200
- Iscritto il: gio mag 10, 2007 4:18 pm
- Località: Torino
Tutto giusto, ma stiamo attenti, per quanto amante delle cose del nostro passato prossimo, oltre a foto, auto ed hi-fi, ritengo che bisogna cercare il meglio anche nella tecnologia moderna.
Se ci si mette d'impegno una fotocamera digitale può dare gli stessi stimoli, emotivi e romantici dell'analogico, considerandolo solo un mezzo e non la fotografia stessa.
Saluti
Gianni
Se ci si mette d'impegno una fotocamera digitale può dare gli stessi stimoli, emotivi e romantici dell'analogico, considerandolo solo un mezzo e non la fotografia stessa.
Saluti
Gianni
Vero Gianni, non si demonizza gratis la tecnologia moderna, ma, francamente trovo poco romantico stare davanti al video di un computer a far scorrere levette virtuali su e giù.
Le potenzialità e le comodità della fotgrafia digitale sono fuori discussione.
E' vero che scattare una fotografia con una macchina con dentro un sensore digitale o con dentro la pellicola sono gesti simili, ma poi c'è tutto un dopo che è diverso.
Nè meglio nè peggio soltanto profondamente diverso.
Ciao.
Le potenzialità e le comodità della fotgrafia digitale sono fuori discussione.
E' vero che scattare una fotografia con una macchina con dentro un sensore digitale o con dentro la pellicola sono gesti simili, ma poi c'è tutto un dopo che è diverso.
Nè meglio nè peggio soltanto profondamente diverso.
Ciao.
-
- Messaggi: 1636
- Iscritto il: gio mag 03, 2007 10:13 am
- Località: Trento
Che il digitale faccia risparmiare, indipendentemente da ogni altra valutazione,mauroscacco ha scritto:Giusto, e non è neanche vero che il futuro debba essere necessariamente del digitale...federico ha scritto:Sono d'accordo con Aldo. Molto spesso il digitale è una scusa. Scattare, ad esempio, 3500 fotografie che senso ha? ...
Ciao.
Federico
Ed anche l'argomento secondo il quale il digitale sarebbe più "risparmioso" perché esclude il costo derivante dall'acquisto e dallo sviluppo delle pellicole andrebbe riguardato con attenzione, dal momento che non si tiene conto dei costi spaventosi derivanti dalla veloce svalutazione del materiale digitale , il cui valore commerciale crolla in pochi anni di esistenza...
...Ciao mauro
è una balla soprattutto per chi le macchine analogiche le ha già!
Col costo di una digitale nuova, hai voglia a comperare pellicole...
Ciao,
Donatello
Donatello
Risposta
Che piaccia o che non piaccia, che sia giusto o che sia sbagliato, la pellicola ormai appartiene al passato (la rima non è volontaria).
Non scivoliamo nel solito dibattito se è meglio l'analogico o il digitale con lunghi elenchi di pregi e di difetti dell'uno e dell'altro.
Siamo realisti, la pellicola è andata a far compagnia agli LP, alle cassette musicali, alle videocassette e a tutto ciò che, nel corso del progresso, è stato sostituito da qualcosa di più innovativo.
E Leica, come tutti quelli che vogliono stare al passo coi tempi, si è dovuta adeguare e ha prodotto l'M8.
Non scivoliamo nel solito dibattito se è meglio l'analogico o il digitale con lunghi elenchi di pregi e di difetti dell'uno e dell'altro.
Siamo realisti, la pellicola è andata a far compagnia agli LP, alle cassette musicali, alle videocassette e a tutto ciò che, nel corso del progresso, è stato sostituito da qualcosa di più innovativo.
E Leica, come tutti quelli che vogliono stare al passo coi tempi, si è dovuta adeguare e ha prodotto l'M8.
Re: Risposta
Si diceva la stessa cosa per la pellicola cinematografica, e ad un certo punto tutti giravano "in digitale" , salvo poi accorgersi che i film prodotti in quel modo non avevano lo stesso sapore inconfondibile di quelli girati su pellicola, ed il ritorno al "passato" è stato precipitoso per molti registi ...jste70 ha scritto:Che piaccia o che non piaccia, che sia giusto o che sia sbagliato, la pellicola ormai appartiene al passato (la rima non è volontaria).
Non scivoliamo nel solito dibattito se è meglio l'analogico o il digitale con lunghi elenchi di pregi e di difetti dell'uno e dell'altro.
Siamo realisti, la pellicola è andata a far compagnia agli LP, alle cassette musicali, alle videocassette e a tutto ciò che, nel corso del progresso, è stato sostituito da qualcosa di più innovativo.
E Leica, come tutti quelli che vogliono stare al passo coi tempi, si è dovuta adeguare e ha prodotto l'M8.
Il progresso, infatti, è tale solo quando permette ANCHE un significativo salto qualitativo, cosa che non è affatto avvenuta con il passaggio al digitale, almeno per il momento, oltre che una vieta "semplificazione" e "massificazione"del processo fotografico (cosa che il digitale ha portato)
Che poi la Leica si sia dovuta adeguare , siamo d'accordo, anche con scelte a mio parere discutibili, ma noi siamo in fondo persone che amano la Fotografia con la F maiuscola, e quello che Leica ha rappresentato nella sua storia, più che il conto in banca dei nuovi padroni della Leica...
Ciao Mauro
- Gianni Rivetti
- Messaggi: 200
- Iscritto il: gio mag 10, 2007 4:18 pm
- Località: Torino
Si diceva la stessa cosa per la pellicola cinematografica, e ad un certo punto tutti giravano "in digitale"
Tutto giusto, Mauro, il problema è che il cinema, vive, per la maggior parte, dalle concessioni televisive e dal noleggio e vendita dei DVD, la foto digitale, per quel che mi riguarda, mi ha dato, sia un nuovo stimolo ( dal punto di vista tecnologico e collezionistico), che la possibilità di scattare tutte le foto che voglio, con la pellicola, che ormai uso con la stessa frequenza con la quale ascolto un LP, c'era sempre il problema di finire i fotogrammi troppo in fretta.
In ogni caso, pur amando gli oggetti del nostro passato prossimo, non posso esimermi dal considerare le novità in tutti i campi della tecnologia come assolutamente positivi.
Ciao Gianni
Tutto giusto, Mauro, il problema è che il cinema, vive, per la maggior parte, dalle concessioni televisive e dal noleggio e vendita dei DVD, la foto digitale, per quel che mi riguarda, mi ha dato, sia un nuovo stimolo ( dal punto di vista tecnologico e collezionistico), che la possibilità di scattare tutte le foto che voglio, con la pellicola, che ormai uso con la stessa frequenza con la quale ascolto un LP, c'era sempre il problema di finire i fotogrammi troppo in fretta.
In ogni caso, pur amando gli oggetti del nostro passato prossimo, non posso esimermi dal considerare le novità in tutti i campi della tecnologia come assolutamente positivi.
Ciao Gianni
C'è molto grano, è vero, nell'innovazione tecnica, ma anche un bel po' di loglio : nuovo non è necessariamente equivalente a buono, sta alla nostra capacità critica saper distinguere il vero progresso da quello che gli somiglia soltanto, ed è solo massificazione e banalizzazione dell'esistente ( e buono) :)Gianni Rivetti ha scritto:Si diceva la stessa cosa per la pellicola cinematografica, e ad un certo punto tutti giravano "in digitale"
In ogni caso, pur amando gli oggetti del nostro passato prossimo, non posso esimermi dal considerare le novità in tutti i campi della tecnologia come assolutamente positivi.
Ciao Gianni
Ciao Mauro
-
- Messaggi: 1636
- Iscritto il: gio mag 03, 2007 10:13 am
- Località: Trento
Re: Risposta
[quote="jste70"]Che piaccia o che non piaccia, che sia giusto o che sia sbagliato, la pellicola ormai appartiene al passato (la rima non è volontaria).
...
quote]
Pellicole,
cassette musicali,
una Golf del 1988,
fin troppe Leica M e obiettivi...
Che c'è di male a vivere nel passato?
:)
...
quote]
Pellicole,
cassette musicali,
una Golf del 1988,
fin troppe Leica M e obiettivi...
Che c'è di male a vivere nel passato?
:)
Ciao,
Donatello
Donatello
Re: Risposta
Pellicole,
cassette musicali...
Che c'è di male a vivere nel passato?
niente, purchè non le lasci al sole.
buon ferragosto
[/quote]
cassette musicali...
Che c'è di male a vivere nel passato?
niente, purchè non le lasci al sole.
buon ferragosto
[/quote]
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- Messaggi: 1636
- Iscritto il: gio mag 03, 2007 10:13 am
- Località: Trento
Re: Risposta
[/quote]Aldo Claudio Medorini ha scritto:Pellicole,
cassette musicali...
Che c'è di male a vivere nel passato?
niente, purchè non le lasci al sole.
buon ferragosto
Buon ferragosto anche a te, Aldo!
Ciao,
Donatello
Donatello
- Gianni Rivetti
- Messaggi: 200
- Iscritto il: gio mag 10, 2007 4:18 pm
- Località: Torino
Purtroppo le tue previsioni non sono così lontane dal vero, in campo amatoriale il video in HD si sta evolvendo sui supporti tipo hardisk ed SD, alcune videocamere professionali adottano già varie slot per schede di memoria, se non assisteremo ad un rilancio della pellicola 35mm, un po come è avvenuto sull' LP, temo che ben presto le nostre fotocamere analogiche si troveranno senza benzina!!
Ovviamente spero che ciò non avvenga!
Saluti
Gianni
Ovviamente spero che ciò non avvenga!
Saluti
Gianni