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stampare...

Inviato: lun ago 04, 2008 12:10 pm
da riccardo78
ciao :D
vorrei sapere che influenza può avere una soluzione di rivelatore più diluita unita ad una minore agitazione della bacinella durante la fase di sviluppo della stampa.
Potrebbe essere un metodo per compensare contrasti eccessivi?

Inviato: lun ago 04, 2008 4:00 pm
da Andrea De Sanctis
Ciao Riccardo,

Molto poco,certo non in maniera determinante come nello sviluppo del negativo,la carta fotografica è scarsamente maneggevole,da questo punto di vista,è molto più efficace il tipo di esposizione,per ridurre il contrasto luce diffusa,per aumentare luce condensata,per il massimo del contrasto luce puntiforme.

Ciao

Inviato: lun ago 04, 2008 6:03 pm
da riccardo78
grazie Andrea! :D

mi era venuto questo dubbio leggendo il libro "La stampa",dove Adams spiega come un effetto compensatore possa essere ottenuto mediante i sistemi in uso con le pellicole...ma purtroppo era riferito al tipo di carta che c'era ai suoi tempi,ora la carta si sviluppa in pochi secondi e non si ha nessun controllo :cry:

ora non avrò più dubbi e sarò tranquillo anche se mi scapperà qualche cc in più od in meno durante la preparazione dei chimici :wink:

Inviato: sab ago 16, 2008 4:00 pm
da Elia Freddi
Aggiungo qualcosa, seppur non del tutto pertinente la discussione.

E' possibile agire sul contrasto della carta. SI puo' provare con gli sviluppi "Beers" (vedi qui http://www.digitaltruth.com/techdata/drbeers.php), una serie di sviluppi in cui si agisce sul contrasto attraverso il diverso rapporto di concentrazione metolo/idrochinone. Io non l'ho mai provato, invece un mio amico usa un sistema simile e riesce a variare il contrasto della stampa, pero' non ampiamente come con i vari filtri su carta multigrade.
Ciao




Elia

Inviato: ven ago 22, 2008 12:49 pm
da riccardo78
grazie per la dritta :wink:

Inviato: sab ago 23, 2008 10:13 am
da Emilio Vendramin
Ho visto solo ora l'argomento e non so se la mia risposta potrà servire....comunque la metto ugualmente.
Da anni utilizzo per stampare in prevalenza la c.d. "formula di Beers" di cui apprezzo in particolare la lentezza di sciluppo (l'immagine finita coimpare in tempi fra i 3 e i 7 minuti, permettendo un ottimo controllo durante questa fase).
Per quanto riguarda invece le variazioni di contrasto che si ottengono con le diverse miscelazioni di A+B gli effetti sono a mio avviso estremamente contenuti e non paragonabili a quelle che ottengo utilizzando carta a contrasto variabile e relatvi filtri.
La formula che io utuilizzo e una delle tante versioni già note, modificata leggermente nelle quantità per mia esperienza personale (quando avevo ancora voglia di fare esperimenti.....adesso mi va bene così).
La riporto di seguto sperando possa essere utile:

Soluzione “A” stock
Metolo (metapol): gr. 8
Sodio solfito anidro: gr. 23
Sodio carbonato: gr. 24
Potassio bromuro (sol. 10%): cmc. 11
Acqua per fare litri 1 q.b.

Soluzione “B” stock
Sodio solfito anidro: gr. 23
Idrochinone: gr. 8
Sodio carbonato: gr. 32
Potassio bromuro (sol. 10%): cmc. 22
Acqua per fare litri 1 q.b.

Variazione grado contrasto su carta (si ottiene sempre 500 cc di soluzione di sviluppo a cui vanno aggiunti 55 cc di acqua per fare un litro):
1 500cc"A"+0cc"B"
2 435cc"A"+65cc"B"
3 372cc"A"+128cc"B"
4 310cc"A"+190cc"B"
5 250cc"A"+250cc"B"
6 190cc"A"+310cc"B"
7 128cc"A"+372cc"B"

Personalmente la gradazione che utilizzo quasi sempre con risultati soddisfacenti è la 5.


Buona stampa ed un saluto da Ancona.