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Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: mer ott 30, 2019 11:42 pm
da cesare
Ho ripreso a fotografare con la mia Leica M4, dopo anni di ubriacatura digitale. Ho sempre fotografato Street e reportage a sfondo sociale, e per queste tematiche, quando ancora non mi ero lasciato sedurre dai pixels, utilizzavo quasi esclusivamente Tri-X.
Non so se negli ultimi 10/15 anni la pellicola ha subito variazioni, sia migliorata o peggiorata, fatto sta che sono indeciso se continuare a lavorare con Tri-X oppure esplorare nuove strade, provando a lavorare con altre pellicole.
Per questo sono a chiedervi se per la Streetphotography e il reportage esistono oggi alternative valide alla Tri-X. Le caratteristiche che vorrei sono un'ampia gamma dinamica e una grana un po' meno evidente della Tri-X (seppure bella).
Grazie per i suggerimenti.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: mer ott 30, 2019 11:44 pm
da Mandelbrot
Ciao la Tri-X rimane un punto di riferimento.
Puoi provare pellicole con tecnologia tabulare di nuova generazione come le TMax.
Ciao

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: gio ott 31, 2019 12:26 pm
da albertospa
Personalmente uso da tempo la Ilford XP2. Pellicola in B/N a sviluppo cromogenico, sensibilità nominale 400 iso, altissima latitudine di posa, grana più fine delle classiche B/N, perfetta per essere scansionata (si possono usare le varie applicazioni per la rimozione di polvere e graffi, cosa impossibile con le tradizionali B/N).

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: gio ott 31, 2019 1:08 pm
da Fabrizio_975
albertospa ha scritto:
gio ott 31, 2019 12:26 pm
Personalmente uso da tempo la Ilford XP2. Pellicola in B/N a sviluppo cromogenico, sensibilità nominale 400 iso, altissima latitudine di posa, grana più fine delle classiche B/N, perfetta per essere scansionata (si possono usare le varie applicazioni per la rimozione di polvere e graffi, cosa impossibile con le tradizionali B/N).
Sviluppi utilizzando solo C41?

Con Ilfosol 3 i tempi di sviluppo sono lunghi, 21 minuti a 20C, ma sapevo che era possibile ed i risultati erano buoni.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: gio ott 31, 2019 2:39 pm
da albertospa
Si mi affido ai vari lab che usano il C41. Sapevo che la xp2 può essere sviluppata anche nei normali bagni B/N ma non ho mai provato.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: gio ott 31, 2019 6:51 pm
da albertospa
Fabrizio_975 ha scritto:
gio ott 31, 2019 1:08 pm
Con Ilfosol 3 i tempi di sviluppo sono lunghi, 21 minuti a 20C, ma sapevo che era possibile ed i risultati erano buoni.
Riguardo allo sviluppo della XP2 ho trovato in rete questo:https://www.ilfordphoto.com/ilford-xp2- ... chemistry/

Sarei curioso di sapere se questo film sviluppato con semplici bagni B/N permette sempre, durante la scansione, di usare le varie applicazioni per l'eliminazione di graffi e polvere.
Forse c'è qualcuno nel forum in grado di dare questa informazione?

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: dom nov 10, 2019 1:37 pm
da madeva
Ciao Alberto,

non ho esperienza con la Ilford XP2, ma in passato ho provato a sviluppare un paio di Kodak BW400CN (in 120) in Rodinal R09 seguendo le istruzione trovate in rete (1+100, 60 min a 20°) ed i risultati sono stati pessimi.

Per queste pellicole a mio avviso è consigliabile fare lo sviluppo in C41.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: lun nov 11, 2019 8:24 pm
da albertospa
Sono d'accordo Massimo per il C41, ma lo sviluppo in bagni B/N può essere altrettanto interessante.
Tieni conto che la BW 400CN e la XP2 sono pellicole molto diverse nella struttura ed è quindi possibile che la Kodak, a differenza della Ilford, non si presti molto allo sviluppo casalingo.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: mar nov 12, 2019 6:06 pm
da francesco1466
Ti dico quello che faccio io: uso pressochè esclusivamente Ilford, dalle economiche Pan 100 e 400 alla Delta 400, che hanno nel complesso, a parte la PanF, un contrasto non troppo aggressivo (sviluppo in D-76), adatto alla scansione.

Probabilmente chi stampa in argentico ha opinioni differenti

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: mar nov 12, 2019 8:32 pm
da albertospa
francesco1466 ha scritto:
mar nov 12, 2019 6:06 pm
Probabilmente chi stampa in argentico ha opinioni differenti
Sono d'accordo Francesco, anch'io penso che stampando in argentico la via migliore è il film tradizionale.
L'ho fatto per anni.
Ora raramente uso l'analogico e nel B/N uso la XP2 perchè, oltre alle varie caratteristiche positive, può esserre scansionata facilmente.
Con i film tradizionali, durante la scansione, avevo problemi di polvere in quanto a casa non ho un ambiente adatto all'asciugatura dei negativi.
Lo sviluppo tradizionale con la XP2 non l'ho mai provato, era solo una curiosità e prima o poi magari lo proverò, a patto però che restituisca un negativo con una maschera che permetta l'uso delle applicazione per la rimozione di polvere e graffi. Ma credo che questo sia molto difficile.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: gio nov 14, 2019 10:43 am
da francesco1466
Ho due scanner, ma solo l'Epson 4990 ha la rimozione graffi e polvere.

Quindi la mia esperienza è limitata a questo vecchio modello, ma trovo i software di rimozione graffi e polvere spesso dannosi, oltretutto con un allungamento dei tempi importante.

Ho scandito queste immagini viewtopic.php?f=3&t=48948&p=451385&hilit=londra#p451385
con l'Epson, certo non il migliore in termini di qualità, pulendo bene il piano e passando i negativi con il panno antistatico Tentenal. Un veloce giro in Lightroom ( se serve per cose importanti in Photoshop) e ne ho ricavato dei 20x30 assolutamente soddisfacenti, al punto che vogli provare il 30x40

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: gio nov 14, 2019 11:38 am
da albertospa
Io uso uno scanner Nikon Coolscan V. Non ho mai riscontrato effetti negativi, a parte il tempo di scansione, con l'uso del Digital Ice, che trovo praticamente indispensabile. Il fatto che questa applicazione non possa essere usata con i film B/N tradizionali mi pone invece qualche problema.
E' indubbio che la XP2 abbia certe caratteristiche che la rendono più adatta alla scansione e meno adatta alla stampa argentica. Poi ovviamente ognuno può scegliere il proprio modo di lavorare.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: dom dic 08, 2019 6:22 pm
da Walter
Diciamo che oggi la "mitica" TRI-X non è più quella di un tempo.
In alternativa per restare in casa Kodak potresti usare la T-MAX 400, magari esponendola a 200 in caso di forti contrasti e trattandola di conseguenza.

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: dom dic 08, 2019 8:34 pm
da Mandelbrot
Walter ha scritto:Diciamo che oggi la "mitica" TRI-X non è più quella di un tempo.
In alternativa per restare in casa Kodak potresti usare la T-MAX 400, magari esponendola a 200 in caso di forti contrasti e trattandola di conseguenza.
In che senso la Tri-X non è quella di un tempo?
Inoltre, lo sviluppo non dovrebbe dipendere dal tipo di contrasto e la sensibilità solo dalle ombre e quindi dalla sensibilità effettiva e da come esponi?

Re: Analogico di ritorno: scelta della pellicola.

Inviato: lun dic 09, 2019 1:19 pm
da Walter
La TRI-X nel corso degli anni è stata rivista almeno due volte, l'ultima versione sviluppa più velocemente rendendo il controllo delle alte luci un pochino più critico. Resta comunque una pellicola che a me piace, ha una sua connotazione particolare.
Per quanto riguarda la T-MAX probabilmente stiamo dicendo la stessa cosa, sovraesponi e sottosviluppa per contenere il contrasto.... giusto?