BAGNO DI SVILUPPO FX-1
Inviato: dom apr 29, 2007 1:09 am
Cari Amici,
In onore del nuovo forum vi parlo di uno sviluppo a massima acutanza,l’ FX-1 di Sir Geoffrey W. Crawley.
Si tratta probabilmente dello sviluppo a più alta definizione che si conosca, conferisce ai negativi quella caratteristica chiamata acutanza che produce stampe di elevatissima nitidezza.
Indispensabile l’uso sia di pellicole a bassa,massimo media sensibilità sia l’impiego di ottiche particolarmente performanti per poter apprezzare la marcia in più di questo bagno.
Permettetemi una breve premessa per spiegare il meccanismo d’azione di questo tipo di sviluppo,si tratta di uno sviluppo blando in grado di ridurre il contrasto senza ridurre la scala tonale,ed è per questo motivo che dà il meglio con pellicole di bassa e media sensibilità,già strutturalmente a grana fine ed elevato contrasto.
La concentrazione del rivelatrore(la sostanza riducente) deve essere molto modesta,in tal modo il bagno si esaurisce rapidamente nelle parti molto esposte,e la concentrazione della sostanza alcalina abbastanza elevata per far annerire sulla pellicola i dettagli in ombra,cioè si tratta di un bagno compensatore che durante lo sviluppo dà luogo al cosiddetto effetto di bordo con acutanza elevatissima,perché si esaurisce rapidamente in corrispondenza delle zone esposte dove ha ridotto molti cristalli di alogenuro d’argento mentre resta attivo in corrispondenza delle zone poco esposte.
Durante il processo di sviluppo,il rivelatore esaurito proveniente dalla zona esposta tende a migrare verso la zona poco esposta ed a produrre su questa un minore annerimento,mentre il rivelatore attivo,proveniente dalle zone non esposte,migra verso la zona più esposta provocando un annerimento maggiore,di conseguenza il bordo tra zona esposta e zona poco esposta presenta una netta differenza di densità,cioè un’elevata acutanza della pellicola ed un’ottima nitidezza di riproduzione,per cui le stampe ottenute saranno di una tridimensionalità sensazionale.
La formula è la seguente:
1) Metolo grammi 0,5
2) Sodio solfito grammi 5
3) Sodio carbonato grammi 2,5
4) Potassio Joduro allo 0,001% ml.5
5) Acqua quanto basta per 1 litro.
Come potete notare,manca in questa formula l’antivelo che produrrebbe una minore attività del rivelatore sul bordo tra zona esposta e zona non esposta.
Questo bagno con una ridottissima quantità di antiossidante,il Sodio Solfito,può essere usato una volta sola,è pertanto consigliabile preparare due soluzioni concentrate,una contenente il rivelatore,l’altra la sostanza alcalina da diluire prima dell’uso.
SOLUZIONE CONCENTRATA A
Metolo grammi 5
Sodio Solfito grammi 50
Soluzione di Potassio joduro ml.50
Acqua quanto basta per 1 litro
SOLUZIONE CONCENTRATA B
Sodio Carbonato anidro grammi 25(se si usa il sale decaidrato occorrono grammi 62,5)
Acqua quanto basta per un litro
SOLUZIONE DI LAVORO: 1 PARTE DELLA SOLUZIONE A,1 PARTE DELLA SOLUZIONE B, 8 PARTI DI ACQUA
Per preparare senza difficoltà la soluzione di potassio ioduro allo 0,001% si opera nel seguente modo:
Si scioglie un grammo di joduro di potassio in un litro di acqua,quindi 100 ml di questa soluzione si portano ad un litro,100 ml di questa seconda soluzione si diluiscono ancora fino ad un litro.
Tale soluzione si conserva per almeno un anno.
I tempi a 20°C:
PAN F 12 minuti
FP4 13 minuti
Tmax e Delta 100, 20 minuti.
La PAN F si può esporre a 64-80 ASA,la FP4 a 160-200 ASA,anche se personalmente consiglio di esporre a sensibilità nominale.
I migliori risultati,addirittura drammatici per la tridimensionalità ottenuta,si ottenevano con l’ Agfa APX25 e la Kodak TP, entrambe esposte a 25 ASA e trattate per 12 minuti a 20°C.
Non me ne vogliano i digitalisti,ma i risultati ottenuti con questo bagno con un Summicron in ripresa ed un Rodagon in stampa,una baritata trattata in D 163 1+4 ,per le nuove tecnologie sono e credo saranno per moltissimo ancora,un fenomeno onirico.
Ciao,
Andrea
In onore del nuovo forum vi parlo di uno sviluppo a massima acutanza,l’ FX-1 di Sir Geoffrey W. Crawley.
Si tratta probabilmente dello sviluppo a più alta definizione che si conosca, conferisce ai negativi quella caratteristica chiamata acutanza che produce stampe di elevatissima nitidezza.
Indispensabile l’uso sia di pellicole a bassa,massimo media sensibilità sia l’impiego di ottiche particolarmente performanti per poter apprezzare la marcia in più di questo bagno.
Permettetemi una breve premessa per spiegare il meccanismo d’azione di questo tipo di sviluppo,si tratta di uno sviluppo blando in grado di ridurre il contrasto senza ridurre la scala tonale,ed è per questo motivo che dà il meglio con pellicole di bassa e media sensibilità,già strutturalmente a grana fine ed elevato contrasto.
La concentrazione del rivelatrore(la sostanza riducente) deve essere molto modesta,in tal modo il bagno si esaurisce rapidamente nelle parti molto esposte,e la concentrazione della sostanza alcalina abbastanza elevata per far annerire sulla pellicola i dettagli in ombra,cioè si tratta di un bagno compensatore che durante lo sviluppo dà luogo al cosiddetto effetto di bordo con acutanza elevatissima,perché si esaurisce rapidamente in corrispondenza delle zone esposte dove ha ridotto molti cristalli di alogenuro d’argento mentre resta attivo in corrispondenza delle zone poco esposte.
Durante il processo di sviluppo,il rivelatore esaurito proveniente dalla zona esposta tende a migrare verso la zona poco esposta ed a produrre su questa un minore annerimento,mentre il rivelatore attivo,proveniente dalle zone non esposte,migra verso la zona più esposta provocando un annerimento maggiore,di conseguenza il bordo tra zona esposta e zona poco esposta presenta una netta differenza di densità,cioè un’elevata acutanza della pellicola ed un’ottima nitidezza di riproduzione,per cui le stampe ottenute saranno di una tridimensionalità sensazionale.
La formula è la seguente:
1) Metolo grammi 0,5
2) Sodio solfito grammi 5
3) Sodio carbonato grammi 2,5
4) Potassio Joduro allo 0,001% ml.5
5) Acqua quanto basta per 1 litro.
Come potete notare,manca in questa formula l’antivelo che produrrebbe una minore attività del rivelatore sul bordo tra zona esposta e zona non esposta.
Questo bagno con una ridottissima quantità di antiossidante,il Sodio Solfito,può essere usato una volta sola,è pertanto consigliabile preparare due soluzioni concentrate,una contenente il rivelatore,l’altra la sostanza alcalina da diluire prima dell’uso.
SOLUZIONE CONCENTRATA A
Metolo grammi 5
Sodio Solfito grammi 50
Soluzione di Potassio joduro ml.50
Acqua quanto basta per 1 litro
SOLUZIONE CONCENTRATA B
Sodio Carbonato anidro grammi 25(se si usa il sale decaidrato occorrono grammi 62,5)
Acqua quanto basta per un litro
SOLUZIONE DI LAVORO: 1 PARTE DELLA SOLUZIONE A,1 PARTE DELLA SOLUZIONE B, 8 PARTI DI ACQUA
Per preparare senza difficoltà la soluzione di potassio ioduro allo 0,001% si opera nel seguente modo:
Si scioglie un grammo di joduro di potassio in un litro di acqua,quindi 100 ml di questa soluzione si portano ad un litro,100 ml di questa seconda soluzione si diluiscono ancora fino ad un litro.
Tale soluzione si conserva per almeno un anno.
I tempi a 20°C:
PAN F 12 minuti
FP4 13 minuti
Tmax e Delta 100, 20 minuti.
La PAN F si può esporre a 64-80 ASA,la FP4 a 160-200 ASA,anche se personalmente consiglio di esporre a sensibilità nominale.
I migliori risultati,addirittura drammatici per la tridimensionalità ottenuta,si ottenevano con l’ Agfa APX25 e la Kodak TP, entrambe esposte a 25 ASA e trattate per 12 minuti a 20°C.
Non me ne vogliano i digitalisti,ma i risultati ottenuti con questo bagno con un Summicron in ripresa ed un Rodagon in stampa,una baritata trattata in D 163 1+4 ,per le nuove tecnologie sono e credo saranno per moltissimo ancora,un fenomeno onirico.
Ciao,
Andrea