MI SPIEGATE LA DIFFERENZA DI COMPORTAMENTO
Inviato: lun ott 29, 2007 4:14 pm
allora è da anni che stampo e ddi carte ne ho provate diverse e anche di accoppiamenti con rivelatori ecc ecc.
una cosa che non riesco a capire e la reazione completamente diversa di una carta con lo stesso rilevatore.
mettiamo un esempio mooolto pratico.
l'agfa baritata multicontrast reagisce in modo molto omogeneo presentando sin dalla prima esposizione ombre ben bilanciate con le alte luci, in pratica ha bisogno di poche altre esposizioni per ottenere una buona stampa.
(tralasciamo il valore assoluto della carta che non è un gran che, giallina ma che può piacere)
mentre l'ilford si comporta in modo moooolto diverso.
reagisce molto bene alle ombre con dei bei neri ma ben leggibili, ma si dimentica un pochettino delle luci portando a successive esposizioni per compensare.
se aumento il tempo di esposizioni per rendere le luci più simili a quelle dell'agfa le ombre si chiudono eccessivamente costringendo a mascherare.
in pratica l'ilford richiede molto più lavoro per ottenere una stampa buona che l'agfa.
(in dubbio il risultato migliore dell'ilford)
e questo non dipende minimamente dal contrasto prescelto perchè quest'ultimo agisce in modo normale.
il mio sistema di ingrandimento prevede sempre e comunque una doppia filtratura per ottenere la gradazione giusta, tot secondi con il magenta e tot secondi con il giallo riuscendo cosi a controllare i decimi di grado di contrasto.
mi sta venedo il dubbio che la ilford abbia uno dei due strati sensibili (come tutte le baritate multicontrast) meno "reattivo" rispetto all'altra carta.
una cosa che non riesco a capire e la reazione completamente diversa di una carta con lo stesso rilevatore.
mettiamo un esempio mooolto pratico.
l'agfa baritata multicontrast reagisce in modo molto omogeneo presentando sin dalla prima esposizione ombre ben bilanciate con le alte luci, in pratica ha bisogno di poche altre esposizioni per ottenere una buona stampa.
(tralasciamo il valore assoluto della carta che non è un gran che, giallina ma che può piacere)
mentre l'ilford si comporta in modo moooolto diverso.
reagisce molto bene alle ombre con dei bei neri ma ben leggibili, ma si dimentica un pochettino delle luci portando a successive esposizioni per compensare.
se aumento il tempo di esposizioni per rendere le luci più simili a quelle dell'agfa le ombre si chiudono eccessivamente costringendo a mascherare.
in pratica l'ilford richiede molto più lavoro per ottenere una stampa buona che l'agfa.
(in dubbio il risultato migliore dell'ilford)
e questo non dipende minimamente dal contrasto prescelto perchè quest'ultimo agisce in modo normale.
il mio sistema di ingrandimento prevede sempre e comunque una doppia filtratura per ottenere la gradazione giusta, tot secondi con il magenta e tot secondi con il giallo riuscendo cosi a controllare i decimi di grado di contrasto.
mi sta venedo il dubbio che la ilford abbia uno dei due strati sensibili (come tutte le baritate multicontrast) meno "reattivo" rispetto all'altra carta.