LEICAPASSIONFORUM

Ciao!
Dopo il mio primo sviluppo dei negativi (400tx in ID11 1+1), la mia procedura è stata efficace (nel senso che lo sviluppo è andato bene), ma forse non troppo efficiente.
Devo ancora imparare tantissimo...
Io ho preparato un bagnomaria con una pentola nel lavello, poi ho messo sviluppo/arresto/fissaggio in 3 bottiglie da 500cc, le ho messe nella pentola, ed ho agganciato (con un orrido accrocchio fatto da mollette per bucato) il termometro alla pentola stessa.
Ottenuti i 20 gradi, ho cominciato, prelevando di volta in volta il bagno dalla pentola per mettere la soluzione nella tank.
Svantaggi:
1) Avendo messo nella pentola anche la caraffa filtrante (la cui acqua ho usato per il lavaggio), non c'è spazio per la tank, qualora debba metterla a bagnomaria (dopo 4' di sviluppo nella tank c'erano ancora 20°C e non è stato necessario, ma siamo a Maggio...).
2) Il lavello è pieno e non vi posso "parcheggiare" le bottiglie che vado via via svuotando (ho risolto con un catino di plastica, ma è scomodo... e sul piano di lavoro eviterei di tenercele).
3) Togliendo anche una sola bottiglietta da 500cc, le altre "galleggiano" pericolosamente nella pentola e rischiano di rovesciarsi! Il tappo è ben avvitato; però...
4) Devo trovare un sistema per agganciare bene il termometro alla pentola.
Suggerimenti?
Grazie in anticipo!

Con quel procedimento saresti pronto a sviluppare il colore.
Per il BN, soprattutto in questo periodo, puoi fare a meno della complicazione del bagnomaria.
Prepari il rivelatore a 20° e inizi lo sviluppo, a circa metà del tempo inserisci il termometro nella tank e controlli la temperatura, se si è scostata dai 20° allunghi o accorci il tempo in fase alla solita tabella.
Tieni presente che un errore di 1° o del 10% del tempo equivale ad un errore di 1/3 di spot, quasi irrilevante con il BN.

I successivi bagni di arresto e fissaggio basta che non abbiano una temperatura troppo distante da quella del rivelatore per non creare uno sbalzo termico eccessivo, diciamo che entro i 5° in più o in meno non ci sono problemi.

La temperatura dello sviluppo deve stare dentro un grado di tolleranza. La tabella di compensazione dei tempi con la temperatura della Ilford (http://www.ilfordphoto.com/Webfiles/200 ... 211880.pdf) mostra che per un grado di temperatura il tempo cambia intorno al 10%, quindi l'annerimento avrebbe una variazione misurabile strumentalmente, ma al lato pratico poco apprezzabile nel bianconero tradizionale.

Per i bagni sucessivi: io mi preoccupo che siano tra i 20 e i 25 gradi, maggiore controllo non serve a nulla.

Lo sviluppo e' un processo molto piu' robusto di quello che si puo' pensare, quello che conta e' la ripetibilita' piuttosto che la precisione assoluta. Consiglio di preoccuparsi di avere sempre la stessa temperatura quale che sia, piuttosto che di rompersi la testa per stare a 20 gradi usando un termometro che casomai ha 2 gradi d'errore...

Ciao

Grazie dei suggerimenti!
Soprattutto, mi sarà utile evitare eccessive pignolerie sulle temperature dei bagni successivi allo sviluppo - cosa che non avevo in effetti considerato.

Uso delle brocche (non bottiglie) in plastica per componenti chimici, una volta portato sviluppo, stop e fix a 20°, con la maggioranza degli sviluppi, non c'è di che preoccuparsi.
Altra cosa sarebbe l'uso del RLS della Rollei (o similari, che personalmente non conosco) o gli sviluppi in due bagni.

Ciao

Riccardox ha scritto:Uso delle brocche (non bottiglie) in plastica per componenti chimici,

Perché non le bottiglie? Esiste qualche controindicazione all'uso del PET?

Nicola70 ha scritto:Perché non le bottiglie? Esiste qualche controindicazione all'uso del PET?

Si ce ne sono (rilascio di sostanze che potrebbero inquinare i chimici), sopra tutto per la conservazione.
Il mio consiglio comunque è fare tutto one-shoot.

Ciao