LEICAPASSIONFORUM

Dunque, un povero sfigato che da digitale passa alla pellicola incontra svariati problemi: il primo tra i quali è il caricamento del rullino nella tank per lo sviluppo.

Posseggo una tank della KAISER, e nonostante abbia oramai familiarizzato con l'operazione di caricamento; mi sono anche allenato a caricare un vecchio rullino ad occhi chiusi, diverse volte, recitando nel frattempo anche il rosario (!), ma questa tank mi da più problemi che altro.

Spessissimo il rullo si inceppa con il conseguente "stupro" dello stesso, ovvero: pellicola rovinata!

Cosa posso fare? Provare una tank della Paterson (ho letto che molti la considerano LA tank per eccellenza!), andare a Lourdes, rivolgermi a Wanna Marchi?

Per favore, illuminatemi!

... difficle accusare la Tank senza vedere lo stato della spirale; se la spirale è smontabile, separa le due unità e controlla lo stato delle corsie.
Nell'occasione, se sono vecchie, passa con energia una spazzola a setola rigida lungo le corsie, tenendola sotto il rubinetto in acqua calda.
Quando inserisci la pellicola accertati che la spirale sia asciutta, smussa con le forbici le due estremità del taglio della pellicola e sopratutto inseriscila con la parte dell'emulsione verso l'interno della spirale.
Le Patterson sono ottime, ma possono anch'esse presentare problemi se non si adottano le precauzioni di cui sopra.

Effettivamente la Paterson è un ottima tank, io le uso da 30 anni (e una delle mie spirali ha quell'età e funziona perfettamente).

Con le Paterson e le Jobo mi trovo bene, nessun problema col 35mm e solo qualche incertezza in partenza col formato 120.

In base alla mia esperienza la spirale dev'essere perfettaemnte asciutta. Se c'e' anche la piu' piccola goccia d'acqua residua la pellicola si blocca e non si va piu' avanti. Per questo motivo dopo aver sviluppato una pellicolla nel riporre il materiale non metto mai la spirale dentro al tank, in modo che si possa asciugare all'aria. Quando devo sviluppare e non sono sicuro uso l'asciugacapelli o metto la spirale sul termosifone un'oretta prima di caricare la pellicola.

Ciao

La Paterson è senz'altro una delle migliori tank,anche la mia,da 5 spirali, ha più di 30 anni e ci ho caricato senza problemi anche le 220,è indispensabile la pulizia assoluta delle spirali,dopo lo sviluppo le lascio per tutta la notte a bagno in varechina.dopo le sciacquo e,prima di un nuovo impiego,oltre a smussare con le forbicine i bordi della pellicola,ti consiglio,come dice Elio, di scaldare bene le spirali con un asciugacapelli,vedrai che non avrai bisogno di abdare da Vanna Marchi.

Ciao

La pulizia e l'asciutto sono due condizioni che ho sempre rispettato. Mah... innanzitutto grazie per le considerazioni. Intanto proverò ad accattarmi una Paterson (anche piccola... sviluppo solo in 35mm, per ora!).

Non so se le Patterson siano le migliori tank in assoluto comunque io le uso senza problemi e con soddisfazione.
Per quanto riguarda le spirali invece uso le AP (perfettamente compatibili con le tank Patterson) e non le originali Patterson con le quali saltuariamente ho avuto anch'io delle difficoltà di bobinamento.
Le AP le puoi trovare al solito negozio in rete.
In caso di difficoltà comunque mai forzare ma riaprire la spirale togliere la pellicola e, con pazienza, ricominciare il caricamento.
Basta un pò di pratica e poi tutto filerà liscio.

Ciao

Mi accodo alle conferme di bontà per le spirali sopracitate: Paterson e AP.
Fatta salva la pulizia - dictat imprescindibile in CO - personalmente uso le 2 mie spirali anche bagnate (si, lo so, sarebbe preferibile di no....) senza patemi, ma con il fondamentale "taglio" di forbice a smussare gli angoli della pellicola dopo averne tagliato i 2-3 cm di linguetta, così come già ricordato sopra...
Certo è, che oltre a pensare ad un'altra spirale, porrei l'attenzione alla manualità e ai dettagli delle operazioni!
Buon lavoro.

Dunque... oggi armato delle migliori intenzioni e avendo seguito con certosina pignoleria tutti i vostri consigli, carico un rullino fresco, fresco nella spirale. Taglio la codina della pellicola e smusso gli angoli e comincio a caricare: dopo due movimenti di polso... l'inceppamento. Esplosioni atomiche avvengono nel mio stomaco e vorrei invocare un paio di centinaia di Santi, ma non voglio passare il resto dei miei giorni all'inferno.

Allora, la parte critica è questa: in pratica, infilo nella parte iniziale della spirale la pellicola che dovrebbe in teoria passare dietro alle due "cose" (non so come chiamarle), ma anzichè fare questo e quindi andare verso il centro della spirale, viene in pratica catturata nella parte dove inizialmente si inserisce la pellicola.

Ok, non so se mi sono fatto capire, al più presto inserirò una foto!

la cosa più "buffa" è che usando, invece, un rullino al quale non ho tagliato la codina smussando gli angoli va liscio che è un piacere. Boh...

... beh, allora la soluzione l'hai già trovata ... non ti pare ?

Andrea Podestà ha scritto:... beh, allora la soluzione l'hai già trovata ... non ti pare ?

Già credo che il fenomeno si dato cal fatto che la codina di un rullino nuovo tenda all'interno dato che è appunto "arrotolata" all'interno del caricatore. Mentre quella di un rullino usato tenda all'esterno per via di come viene arrotolata quando si carica lo scatto.

Credo...

Taglia solamente in orizzontale senza smussare gli angoli.
Evita anche di stringere troppo la spirale in fase di caricamento.
Ripeto con le AP ti sarà tutto più facile.

Nella stessa spirale con la quale trovi problemi hai per caso già infilato pellicola in 120?
Ciao

Io ho delle tank Paterson, Jobo e A-P (identiche alle Kaiser, che sono A-P rimarchiate). Trovo che le spirali migliori, da caricare, siano le Paterson e le A-P (Kaiser). Queste ultime, poi, proprio per il fatto di avere degli inviti molto grandi sono davvero semplici per quanto riguarda l'introduzione della coda della pellicola. Il segreto per un buon caricamento, oltre al perfetto stato delle spirali, è che le stesse siano perfettamente asciutte e pulite, senza granelli di polvere o residui di calcare, che rovinerebbero la superificie dei negativi. Poi, occorre pratica e pazienza.
Ciao.

Io mi trovo benissimo con le Paterson e non è affatto necessario tagliare i bordi del negativo smussandoli, come molti tutorial sostengono. Invece trovo corretto usare sempre tutto asciutto e pulito. Cioè ritengo importante dividere la zona di lavoro "bagnata" dalla zona "asciutta".
Per la pellicola nella spirale ... io uso una camera oscura portatile a camicia e all'inizio dovevo imparare gli automatismi, ma una volta presa la mano, è diventato facile ... anche con il 120 mm.

Anch'io ho sempre usato una paterson, senza particolari problemi,
sia in 35 che 120.. magari in 120 un po piu' di esperienza ma
senza particolari problemi.
Il consiglio di Riccardox sono le cose piu' importanti che,
con l'esperienza ho scoperto: taglio dritto e senza tagliare
i buchi di trascinamento e non premere i dischi durante la carica.
Verifica anche le sferette di acciaio che non siano sporche o incrostate
o, addirittura che non siano nella loro sede.

Ottavio