Latitudine di posa
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
- Antonello Lombardi
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Latitudine di posa
Salve. Leggevo in rete che le pellicole con valori ISO "medi" (intorno ai 400) hanno una maggiore latitudine di posa: è la prima volte che lo sento, a voi risulta? Grazie
- Elia Freddi
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L'ho letto anche io varie volte, probabilmente si riferisce al fatto che le pellicole a bassi ISO tenderebbero ad avere un contrasto piu' marcato di quelle ad alti ISO, per cui un errore d'esposizione si traduce in un negativo difficilmente lavorabile in camera oscura. Pero' a me sembra fittizia come la profondita' di campo.
Ciao
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Elia
Solms 2011: ich war dabei.
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sì, è come dice Elia, in pratica le pellicole a maggior sensibilità tendono ad avere una gamma dinamica più ampia rispetto alle 100 ISO, un po' come le negative colore rispetto alle dia - ciao -
la migliore macchina fotografica del mondo è quella che si ha con sè al momento di scattare la foto.
proverbio fotografico cinese
marco
http://marcoeugenio52.blogspot.it
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- Domenico Caminiti
- Messaggi: 3156
- Iscritto il: mar feb 19, 2008 11:25 am
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Un rullino di T-Max 400 o/e di Tri-X della Kodak può essere esposto da 400 ad 800 iso senza variare il tempo di sviluppo con il T-Max dedicato.
Anche la cromogena XP2 400 può essere esposta da 50 ad 800 iso e sottoposta al medesimo sviluppo in C41.
Ovviamente in fase di stampa i risultati varieranno in base all'esposizione di scatto, quindi adattati in base al risultato desiderato.
Ciao.
Anche la cromogena XP2 400 può essere esposta da 50 ad 800 iso e sottoposta al medesimo sviluppo in C41.
Ovviamente in fase di stampa i risultati varieranno in base all'esposizione di scatto, quindi adattati in base al risultato desiderato.
Ciao.
Domenico
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)
- Andrea De Sanctis
- Messaggi: 6575
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
Sì,è vero,ma fino ad un certo punto,le pellicole di bassa sensibilità sono più contrastate,ma il trattamento del BN permette tante variazioni,ad esempio la Kodak TP 25 ha un indice di contrasto 2,5,anche 2,7 con il Dektol,ma con lo speciale Technidol,od anche con il POTA,entrambi a bassissimo contrasto, l'IC scende a 0,5/0,7.
Ciao
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Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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Se IC = indice di contrasto... è corretto dire che all'aumentare del tempo di sviluppo aumenta l'acutanza ma anche l'IC?Andrea De Sanctis ha scritto:... l'IC scende a 0,5/0,7.
Riccardo
riccardox.2@libero.it
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Manuel Alvarez Bravo
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- Andrea De Sanctis
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- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
- riccardo78
- Messaggi: 704
- Iscritto il: mar ott 23, 2007 11:14 pm
Ah su questo "non ci piove" carissimo Vate...Andrea De Sanctis ha scritto:...lo sviluppo di un negativo è un momento di creatività.
Però, dall'alto della Tua esperienza, cosa consiglieresti di fare per aumentare l'acutanza senza alzare l'indice di contrasto in fase di sviluppo?
Lo so che le variabili in gioco sono molte e che una risposta e quasi impossibile... ma io tento...
Ciao
Riccardo
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- Mauro Mascherino
- Messaggi: 1308
- Iscritto il: mer lug 09, 2008 12:18 pm
- Località: Roma e dintorni
Il sistema zonale di Ansel Adams si basa molto sulla variazione del tempo di sviluppo. In particolare una variazione di quest'ultimo agisce quasi esclusivamente sulle medie e alte luci, lasciando invariate (quasi) le ombre. Aumentando il tempo si aumenta il contrasto ed è un trucchetto per recuperare un negativo 'moscio' ma non sottoesposto. Questo è il cosiddetto n+1, n+2. Aumentendo il tempo di circa il 15/20% per ogni n si recuperano 1 o 2 stop nelle luci e si aumenta il contrasto del negativo. Al contrario n-1, n-2 fanno l'esatto opposto e permettono di diminuire il contrasto abbassando le zone di luce bruciate permettendo di leggerne la texture.
Ciao
Mauro
(Wetzlar 2011)
Mauro
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- Andrea De Sanctis
- Messaggi: 6575
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
Carissimo Riccardo,
Dipende dalla pellicola che usi,io non conosco le moderne emulsioni che,in genere,usi tu,per le classiche Ilford un sistema per aumentare l'acutanza è di usare il D 76 in diluizione 1+3.
Se poi sei in grado di preparati i bagni,c'è il favoloso FX-1,oppure il vecchio,ma validissimo,D 23,da usare sempre 1+3.
C'è anche la possibilità di aggiungere una modestissima quantiità di potassio Joduro allo 0,001%(5 max 10ml x litro).
Ciao
Dipende dalla pellicola che usi,io non conosco le moderne emulsioni che,in genere,usi tu,per le classiche Ilford un sistema per aumentare l'acutanza è di usare il D 76 in diluizione 1+3.
Se poi sei in grado di preparati i bagni,c'è il favoloso FX-1,oppure il vecchio,ma validissimo,D 23,da usare sempre 1+3.
C'è anche la possibilità di aggiungere una modestissima quantiità di potassio Joduro allo 0,001%(5 max 10ml x litro).
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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Si, ma non mi riferivo all'aumento del tempo in relazione a diluizioni maggiori.riccardo78 ha scritto:secondo me aumentando il tempo di sviluppo il contrasto rimane invariato.
Anzi,calcolando che tempi di sviluppo lunghi sono legati a diluizioni del rivelatore più alte direi che il contrasto potrebbe addirittura calare.
Ad esempio il datasheet Tetenal Ultrafin plus (1+4) recita: Neopan400 5min (0,55) - 8min (0,7)
Ciao
Riccardo
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- Elia Freddi
- Messaggi: 2258
- Iscritto il: mer gen 30, 2008 11:24 am
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A guardare le curve caratteristiche delle pellicole a me viene da dire che e' il contrario.riccardo78 ha scritto:secondo me aumentando il tempo di sviluppo il contrasto rimane invariato.
Andrea ha 100% ragione: lo sviluppo e' un momento di forte creativita', tanti fattori influenzano il risultato, in alcuni casi in modo marcato, in altri piu' sottile. Sviluppo, temperatura, agitazione, concentrazione... e ad aumentare ulteriormente la variabilita' ci sono le interazioni tra di loro e la pellicola...
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
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- riccardo78
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- Iscritto il: mar ott 23, 2007 11:14 pm
- Elia Freddi
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- Iscritto il: mer gen 30, 2008 11:24 am
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Mi riferisco alle curve che per esempio puoi trovare a pagina 9 del datasheet della TMax 400:
http://www.kodak.com/global/en/professi ... /f4043.pdf
Da come io leggo questi grafici al crescere del tempo, tenendo ferme le altre condizioni, la pendenza della curcva aumenta, cioe' il contrasto aumenta. Invece il piede della curva resta praticamente invariato, cioe' le zone meno esposte rispondono pochissimo al cambiamento del tempo di sviluppo, equivalente a dire che la sensibilita' della pellicola non dipende o dipende molto poco dal tempo di sviluppo.
Poi a pagina 10 ci sono proprio le curve in cui si vede l'andamento dell'indice di contrasto al cambiare del tempo di sviluppo.
Ciao
http://www.kodak.com/global/en/professi ... /f4043.pdf
Da come io leggo questi grafici al crescere del tempo, tenendo ferme le altre condizioni, la pendenza della curcva aumenta, cioe' il contrasto aumenta. Invece il piede della curva resta praticamente invariato, cioe' le zone meno esposte rispondono pochissimo al cambiamento del tempo di sviluppo, equivalente a dire che la sensibilita' della pellicola non dipende o dipende molto poco dal tempo di sviluppo.
Poi a pagina 10 ci sono proprio le curve in cui si vede l'andamento dell'indice di contrasto al cambiare del tempo di sviluppo.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
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