Latitudine di posa

si parla di pellicole, processi, materiali, attrezzature, sviluppo, stampa, fotografia analogica

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Antonello Lombardi
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Latitudine di posa

Messaggio da Antonello Lombardi » mer set 29, 2010 3:23 pm

Salve. Leggevo in rete che le pellicole con valori ISO "medi" (intorno ai 400) hanno una maggiore latitudine di posa: è la prima volte che lo sento, a voi risulta? Grazie
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Elia Freddi
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Messaggio da Elia Freddi » mer set 29, 2010 3:55 pm

L'ho letto anche io varie volte, probabilmente si riferisce al fatto che le pellicole a bassi ISO tenderebbero ad avere un contrasto piu' marcato di quelle ad alti ISO, per cui un errore d'esposizione si traduce in un negativo difficilmente lavorabile in camera oscura. Pero' a me sembra fittizia come la profondita' di campo.


Ciao
Elia

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marcobia
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Messaggio da marcobia » mer set 29, 2010 4:36 pm

sì, è come dice Elia, in pratica le pellicole a maggior sensibilità tendono ad avere una gamma dinamica più ampia rispetto alle 100 ISO, un po' come le negative colore rispetto alle dia - ciao -
la migliore macchina fotografica del mondo è quella che si ha con sè al momento di scattare la foto.
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Messaggio da Domenico Caminiti » mer set 29, 2010 5:00 pm

Un rullino di T-Max 400 o/e di Tri-X della Kodak può essere esposto da 400 ad 800 iso senza variare il tempo di sviluppo con il T-Max dedicato.
Anche la cromogena XP2 400 può essere esposta da 50 ad 800 iso e sottoposta al medesimo sviluppo in C41.
Ovviamente in fase di stampa i risultati varieranno in base all'esposizione di scatto, quindi adattati in base al risultato desiderato.

Ciao.
Domenico

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Andrea De Sanctis
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Messaggio da Andrea De Sanctis » mer set 29, 2010 5:17 pm

Sì,è vero,ma fino ad un certo punto,le pellicole di bassa sensibilità sono più contrastate,ma il trattamento del BN permette tante variazioni,ad esempio la Kodak TP 25 ha un indice di contrasto 2,5,anche 2,7 con il Dektol,ma con lo speciale Technidol,od anche con il POTA,entrambi a bassissimo contrasto, l'IC scende a 0,5/0,7.

Ciao
Andrea

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Messaggio da Riccardox » mer set 29, 2010 5:27 pm

Andrea De Sanctis ha scritto:... l'IC scende a 0,5/0,7.
Se IC = indice di contrasto... è corretto dire che all'aumentare del tempo di sviluppo aumenta l'acutanza ma anche l'IC?
Riccardo
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Messaggio da Andrea De Sanctis » mer set 29, 2010 5:34 pm

Non sempre,carissimo Rick,dipende dall'esposizione,dal tipo di pellicola e dal rivelatore usato,per non parlare della temperatura e del tipo di agitazione,lo sviluppo di un negativo è un momento di creatività.

Ciao
Andrea

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Messaggio da riccardo78 » mer set 29, 2010 5:35 pm

secondo me aumentando il tempo di sviluppo il contrasto rimane invariato.
Anzi,calcolando che tempi di sviluppo lunghi sono legati a diluizioni del rivelatore più alte direi che il contrasto potrebbe addirittura calare.

ciao

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Messaggio da Riccardox » mer set 29, 2010 5:40 pm

Andrea De Sanctis ha scritto:...lo sviluppo di un negativo è un momento di creatività.
Ah su questo "non ci piove" carissimo Vate... :D
Però, dall'alto della Tua esperienza, cosa consiglieresti di fare per aumentare l'acutanza senza alzare l'indice di contrasto in fase di sviluppo?
Lo so che le variabili in gioco sono molte e che una risposta e quasi impossibile... ma io tento...
Ciao
Riccardo
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Messaggio da Mauro Mascherino » mer set 29, 2010 5:57 pm

Il sistema zonale di Ansel Adams si basa molto sulla variazione del tempo di sviluppo. In particolare una variazione di quest'ultimo agisce quasi esclusivamente sulle medie e alte luci, lasciando invariate (quasi) le ombre. Aumentando il tempo si aumenta il contrasto ed è un trucchetto per recuperare un negativo 'moscio' ma non sottoesposto. Questo è il cosiddetto n+1, n+2. Aumentendo il tempo di circa il 15/20% per ogni n si recuperano 1 o 2 stop nelle luci e si aumenta il contrasto del negativo. Al contrario n-1, n-2 fanno l'esatto opposto e permettono di diminuire il contrasto abbassando le zone di luce bruciate permettendo di leggerne la texture.
Ciao
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Messaggio da Andrea De Sanctis » mer set 29, 2010 5:59 pm

Carissimo Riccardo,

Dipende dalla pellicola che usi,io non conosco le moderne emulsioni che,in genere,usi tu,per le classiche Ilford un sistema per aumentare l'acutanza è di usare il D 76 in diluizione 1+3.
Se poi sei in grado di preparati i bagni,c'è il favoloso FX-1,oppure il vecchio,ma validissimo,D 23,da usare sempre 1+3.
C'è anche la possibilità di aggiungere una modestissima quantiità di potassio Joduro allo 0,001%(5 max 10ml x litro).

Ciao
Andrea

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Messaggio da Riccardox » mer set 29, 2010 6:00 pm

riccardo78 ha scritto:secondo me aumentando il tempo di sviluppo il contrasto rimane invariato.
Anzi,calcolando che tempi di sviluppo lunghi sono legati a diluizioni del rivelatore più alte direi che il contrasto potrebbe addirittura calare.
Si, ma non mi riferivo all'aumento del tempo in relazione a diluizioni maggiori.
Ad esempio il datasheet Tetenal Ultrafin plus (1+4) recita: Neopan400 5min (0,55) - 8min (0,7)
Ciao
Riccardo
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Messaggio da Elia Freddi » mer set 29, 2010 7:54 pm

riccardo78 ha scritto:secondo me aumentando il tempo di sviluppo il contrasto rimane invariato.
A guardare le curve caratteristiche delle pellicole a me viene da dire che e' il contrario.

Andrea ha 100% ragione: lo sviluppo e' un momento di forte creativita', tanti fattori influenzano il risultato, in alcuni casi in modo marcato, in altri piu' sottile. Sviluppo, temperatura, agitazione, concentrazione... e ad aumentare ulteriormente la variabilita' ci sono le interazioni tra di loro e la pellicola...


Ciao
Elia

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Messaggio da riccardo78 » mer set 29, 2010 9:30 pm

le curve a cui ti riferisci prendono in considerazione la medesima diluizione?

ciao

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Elia Freddi
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Messaggio da Elia Freddi » mer set 29, 2010 9:59 pm

Mi riferisco alle curve che per esempio puoi trovare a pagina 9 del datasheet della TMax 400:

http://www.kodak.com/global/en/professi ... /f4043.pdf

Da come io leggo questi grafici al crescere del tempo, tenendo ferme le altre condizioni, la pendenza della curcva aumenta, cioe' il contrasto aumenta. Invece il piede della curva resta praticamente invariato, cioe' le zone meno esposte rispondono pochissimo al cambiamento del tempo di sviluppo, equivalente a dire che la sensibilita' della pellicola non dipende o dipende molto poco dal tempo di sviluppo.
Poi a pagina 10 ci sono proprio le curve in cui si vede l'andamento dell'indice di contrasto al cambiare del tempo di sviluppo.

Ciao
Elia

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