Sviluppo negativi in piena luce?
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Sviluppo negativi in piena luce?
Esordisco nella sezione camera oscura con una domanda forse un po' surreale:
Ipotizando di avere un rotolino 35mm da 36 pose, negativo o di diapositive, impressionato è possibile con qualche particolare strumento svilupparlo anche senza avere a disposizione una camera oscura, in piena luce? e se si che atrezzatura occorre?
Ipotizando di avere un rotolino 35mm da 36 pose, negativo o di diapositive, impressionato è possibile con qualche particolare strumento svilupparlo anche senza avere a disposizione una camera oscura, in piena luce? e se si che atrezzatura occorre?
Quando il dito indica la luna io guardo il miracolo dell' evoluzione, il saggio il grosso sasso.
Ciao Matteo
Ciao Matteo
- Elia Freddi
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Certamente: basta un "changing bag" per caricare il rullino dentro il tank. Il rullino sta al buio e tu alla luce. Una volta che il rullino e' dentro il tank non c'e' piu' alcun problema.
SI tratta di un sacco a tenuta di luce e con due aperture in cui fare entrare le mani per lavorare all'interno. In passato si usavano anche per estrarre le pellicole dalle macchine che si inceppavano.
Ciao
SI tratta di un sacco a tenuta di luce e con due aperture in cui fare entrare le mani per lavorare all'interno. In passato si usavano anche per estrarre le pellicole dalle macchine che si inceppavano.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
Solms 2011: ich war dabei.
si è la cosa più comoda che esiste.
davvero insostituibile.
ti linko questa vecchia discussione
viewtopic.php?t=667&highlight=changing+bag
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- Andrea De Sanctis
- Messaggi: 6575
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 6:55 pm
- Località: Orta Nova(FG)
In realtà è possibile sviluppare anche senza changing bag,ai miei tempi si chiamava “mutanda”
Si tratta di un sistema introdotto da Kodak,per esigenze giornalistiche,funziona solo con rullini 35mm BN da 20 pose ,però impressionando solo 16 fotogrammi,è necessario che all’inizio ed alla fine resti disponibile una lunghezza di pellicola pari a circa 2 fotogrammi,è importante che la pellicola non venga riavvolta completamente,ma si lasci la coda estratta.
L’attrezzatura necessaria :un piccolo recipiente riempito di una soluzione sviluppo-fissaggio a bagno unico ed un’asticella per l’agitazione lunga 15 cm che si adatti perfettamente al nucleo del caricatore.
1) Si taglia la coda come indicato nella figura che segue
2) Un tratto della pellicola sporgente si piega,lo si avvolge in senso contrario al caricatore e lo si fissa con un elastico
3) Si innesta l’asticella per l’agitazione e la si ruota delicatamente fino a mettere in tensione la pellicola
4) Si ruota in senso antiorario l’asticella contando il numero di giri necessari finchè l’asticella incontri una certa esistenza
5) Si immerge il caricatore nella soluzione a bagno unico,quindi si avvolge e si svolge la pellicola ruotando l’asticella nei due sensi per un numero di giri uguale a quello determinato precedentemente.
6) A questo punto si avvolge la pellicola per metà e da questa posizione e per tutto il tempo del trattamento si continua a ruotare l’asticella per un giro e mezzo nei due sensi.
7) A trattamento ultimato,si estrae il caricatore dal bagno,si lascia scolare la soluzione in eccesso e si immerge il caricatore in acqua di lavaggio,alla stessa temperatura del bagno.Si toglie infine la pellicola dal caricatore,la si lava ulteriormente e la si asciuga.
L’ operazione di avvolgimento e svolgimento richiede molta cura,non bisogna forzare per evitare abrasioni e graffiature all’emulsione,tale operazione del resto è indispensabile in quanto consente la circolazione del bagno di sviluppo e contemporaneamente consente l’ espulsione delle bolle d’aria.
Ovviamente questa è una procedura d’ emergenza e la riporto giusto per curiosità,e per Vostra conoscenza,mi sembra opportuno riportare almeno una formula di sviluppo-fissaggio combinati in un’unica soluzione ,scelgo per Voi una del grandissimo Sir Geoffrey W. Crawley(dall'annuario B.J.of Photography 1974)
Sogio solfito gr.50
Idrochinone gr.12
Fenidone gr.1
Sodio iposolfito gr.100/125
Sodio idrossido gr.10
Acqua q.b. ad 1 litro
I tempi dipendono dalla temperatura,ed è bene fare delle prove col metodo della coda della pellicola,moltiplicato per 1,5 o per 2.
Ciao
P.S. da C.I. Jacobson & R.E. Jacobson
Si tratta di un sistema introdotto da Kodak,per esigenze giornalistiche,funziona solo con rullini 35mm BN da 20 pose ,però impressionando solo 16 fotogrammi,è necessario che all’inizio ed alla fine resti disponibile una lunghezza di pellicola pari a circa 2 fotogrammi,è importante che la pellicola non venga riavvolta completamente,ma si lasci la coda estratta.
L’attrezzatura necessaria :un piccolo recipiente riempito di una soluzione sviluppo-fissaggio a bagno unico ed un’asticella per l’agitazione lunga 15 cm che si adatti perfettamente al nucleo del caricatore.
1) Si taglia la coda come indicato nella figura che segue
2) Un tratto della pellicola sporgente si piega,lo si avvolge in senso contrario al caricatore e lo si fissa con un elastico
3) Si innesta l’asticella per l’agitazione e la si ruota delicatamente fino a mettere in tensione la pellicola
4) Si ruota in senso antiorario l’asticella contando il numero di giri necessari finchè l’asticella incontri una certa esistenza
5) Si immerge il caricatore nella soluzione a bagno unico,quindi si avvolge e si svolge la pellicola ruotando l’asticella nei due sensi per un numero di giri uguale a quello determinato precedentemente.
6) A questo punto si avvolge la pellicola per metà e da questa posizione e per tutto il tempo del trattamento si continua a ruotare l’asticella per un giro e mezzo nei due sensi.
7) A trattamento ultimato,si estrae il caricatore dal bagno,si lascia scolare la soluzione in eccesso e si immerge il caricatore in acqua di lavaggio,alla stessa temperatura del bagno.Si toglie infine la pellicola dal caricatore,la si lava ulteriormente e la si asciuga.
L’ operazione di avvolgimento e svolgimento richiede molta cura,non bisogna forzare per evitare abrasioni e graffiature all’emulsione,tale operazione del resto è indispensabile in quanto consente la circolazione del bagno di sviluppo e contemporaneamente consente l’ espulsione delle bolle d’aria.
Ovviamente questa è una procedura d’ emergenza e la riporto giusto per curiosità,e per Vostra conoscenza,mi sembra opportuno riportare almeno una formula di sviluppo-fissaggio combinati in un’unica soluzione ,scelgo per Voi una del grandissimo Sir Geoffrey W. Crawley(dall'annuario B.J.of Photography 1974)
Sogio solfito gr.50
Idrochinone gr.12
Fenidone gr.1
Sodio iposolfito gr.100/125
Sodio idrossido gr.10
Acqua q.b. ad 1 litro
I tempi dipendono dalla temperatura,ed è bene fare delle prove col metodo della coda della pellicola,moltiplicato per 1,5 o per 2.
Ciao
P.S. da C.I. Jacobson & R.E. Jacobson
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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- edmondo.dantes
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- Iscritto il: mer giu 13, 2007 12:11 pm
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- Contatta:
Tanto di cappello ad Andrea, che ogni giorno ci regala una nuova chicca come quest'ultima riportata sopra.
Per quel che sapevo io la soluzione più indolore è utilizzare la Rondinax, di cui si parlò anche in un numero arretrato di Leicapassion.
L'intero ciclo avviene in luce ambiente senza problemi. Anzi direi che è un gioco da ragazzi. I risultati che si ottengono sono però più aleatori rispetto alla Tank.
Per quel che sapevo io la soluzione più indolore è utilizzare la Rondinax, di cui si parlò anche in un numero arretrato di Leicapassion.
L'intero ciclo avviene in luce ambiente senza problemi. Anzi direi che è un gioco da ragazzi. I risultati che si ottengono sono però più aleatori rispetto alla Tank.
Un caro saluto
Edmondo
Edmondo
Oppure la sviluppatrice Agfa Rondinax 35 U
Io la uso e mi ci diverto.
Bisogna però ricordarsi di non far rientrare la coda della pellicola o avere l'atrezzo per estrarla.
Ho persino la Rondinax 60 per il formato 120 ma è un po più scarsa.
Io la uso e mi ci diverto.
Bisogna però ricordarsi di non far rientrare la coda della pellicola o avere l'atrezzo per estrarla.
Ho persino la Rondinax 60 per il formato 120 ma è un po più scarsa.
Tomaso Monti
Le mie foto su Flickr
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Mica facile trovarne ancora una perfettamente funzionante da acquistare ...Tomash ha scritto:Oppure la sviluppatrice Agfa Rondinax 35 U
Io la uso e mi ci diverto.
Bisogna però ricordarsi di non far rientrare la coda della pellicola o avere l'atrezzo per estrarla.
Ho persino la Rondinax 60 per il formato 120 ma è un po più scarsa.
Ivan
come no, io ne ho come nuove sia per il 35 che per il 120IvanM6 ha scritto:Mica facile trovarne ancora una perfettamente funzionante da acquistare ...Tomash ha scritto:Oppure la sviluppatrice Agfa Rondinax 35 U
Io la uso e mi ci diverto.
Bisogna però ricordarsi di non far rientrare la coda della pellicola o avere l'atrezzo per estrarla.
Ho persino la Rondinax 60 per il formato 120 ma è un po più scarsa.
quando decido le metto nel nostro mercatino.
Andrea, insisto, devi scrivere un memoriale.
buona serata
- Mario Martino
- Messaggi: 1273
- Iscritto il: mar mag 01, 2007 8:09 pm
- Località: Monza
OK, la 35 già la possiedo; in coda per la 120gaemedo ha scritto:come no, io ne ho come nuove sia per il 35 che per il 120IvanM6 ha scritto:Mica facile trovarne ancora una perfettamente funzionante da acquistare ...Tomash ha scritto:Oppure la sviluppatrice Agfa Rondinax 35 U
Io la uso e mi ci diverto.
Bisogna però ricordarsi di non far rientrare la coda della pellicola o avere l'atrezzo per estrarla.
Ho persino la Rondinax 60 per il formato 120 ma è un po più scarsa.
quando decido le metto nel nostro mercatino.
Andrea, insisto, devi scrivere un memoriale.
buona serata
Saluti e cordialità Mario (già Outback)
(Wetzlar 2011 io c'ero)
17 marzo 1861, non c'ero ma mi sarebbe piaciuto, tanti auguri Italia!!!!!!!!!!
(Wetzlar 2011 io c'ero)
17 marzo 1861, non c'ero ma mi sarebbe piaciuto, tanti auguri Italia!!!!!!!!!!
- Marco Pinamonte
- Messaggi: 46
- Iscritto il: dom apr 20, 2008 1:07 pm
- Località: Veneto
Sviluppatrice Rodinax 35
Caro Aldo, innanzitutto un caloroso saluto; poi mi metto diligentemente in fila per acquistare una sviluppatrice Rodinal da 35 mm quando deciderai di mettere in vendita quelle che possiedi
Ciao.
Marco
Ciao.
Marco
allora
alora, su entrambe la plastica che tiene la pinzetta per agganciare la pellicola, si è scollata.
mi spiego, la striscia di plastica che tira la pellicola, è infilata sull'occhiello, si ripiega su se stessa e viene tenuda da colla.
col tempo la colla si è ossidata, quindi si è scollato.
io ho rimosso col diluente la colla secca e ora ne devo trovare una adatta, e poi si vedrà
mi spiego, la striscia di plastica che tira la pellicola, è infilata sull'occhiello, si ripiega su se stessa e viene tenuda da colla.
col tempo la colla si è ossidata, quindi si è scollato.
io ho rimosso col diluente la colla secca e ora ne devo trovare una adatta, e poi si vedrà
La Rondinax 35 U è un ottimo strumento, comodissimo il termometro incorporato, caricandolo correttamente non sbaglia un colpo.
La Rondinax 60 invece no, non ha il termometro e l'unico modo per misurare la temperatura è quello di farlo prima di caricarla.
Inoltre capita che la pellicola non venga imbobinata bene sulla spirale, con drammatiche sovrapposizioni e relativi fotogrammi irrimediabilmente rovinati.
C'è poi da aggiungere che, un conto è svilupare un rullino da 36 pose, un conto uno da 12 pose, con il 120 preferisco la tank Paterson dove carico due rulli 120 in un unica spirale, e la carico sempre alla luce con la changing-bag.
La Rondinax 60 invece no, non ha il termometro e l'unico modo per misurare la temperatura è quello di farlo prima di caricarla.
Inoltre capita che la pellicola non venga imbobinata bene sulla spirale, con drammatiche sovrapposizioni e relativi fotogrammi irrimediabilmente rovinati.
C'è poi da aggiungere che, un conto è svilupare un rullino da 36 pose, un conto uno da 12 pose, con il 120 preferisco la tank Paterson dove carico due rulli 120 in un unica spirale, e la carico sempre alla luce con la changing-bag.
Tomaso Monti
Le mie foto su Flickr
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