TRI-X 400: esporla a 200?
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TRI-X 400: esporla a 200?
Qualcuno ha provato? Che cosa ne pensate?
Parlando con i fotografi-venditori della mia città sembrerebbe solo una moda inutile...
E ALLORA Sebastião Salgado? Parla solo per fare pubblicità alla kodak?
Parlando con i fotografi-venditori della mia città sembrerebbe solo una moda inutile...
E ALLORA Sebastião Salgado? Parla solo per fare pubblicità alla kodak?
Marco
- Elia Freddi
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Non credo che esporre la TriX a 200 Iso sia una qestione di pubblicita'. Penso sia molto piu' probabile che Sebastiao Salgado sia rrivato a questa decisione come migliore compromesso per il tipo di foto che fa e il risultato che s'aspetta. E' uno che indubbiamente sa il fatto suo.
Sovraesporre di uno stop e sviluppare di consegunza significa avere la parte bassa della curva caratteristica molto lunga, quindi anche un errore d'esposizione e' piu' facile da recuperare. Poi nella parte alta l'estensione per le zone alte e' piu' ampia, rendendo piu' facili enventualii lavori di mascherature e/o bruciature. C'e' da dire infine che un negativo apparentemente grigio stampato con contrasto alto puo' avere un'apparenza piu' brillante.
Pero' questa non e' la soluzione a tutti i problemi: infatti le zone intermedie, di solito quelle piu' interessanti, possono venire irrimediabilmente fiacche e con i livelli compressi.
Certo per Salgado non e' un grosso problema perche' le sue foto sono stampate impeccabilmente da qualcuno con diversi strati di pelo sullo stomaco
Infine una nota storica: il vecchio adagio "espore per le ombre e sviluppare per le luci" significa assicurarsi di registrare correttamente le zone piu' buie e poi di non far diventare le alteluci troppo dense con lo sviluppo. Forse un'esposizione sistematica a 200 Iso viene proposta con questa idea in mente.
Ciao
Sovraesporre di uno stop e sviluppare di consegunza significa avere la parte bassa della curva caratteristica molto lunga, quindi anche un errore d'esposizione e' piu' facile da recuperare. Poi nella parte alta l'estensione per le zone alte e' piu' ampia, rendendo piu' facili enventualii lavori di mascherature e/o bruciature. C'e' da dire infine che un negativo apparentemente grigio stampato con contrasto alto puo' avere un'apparenza piu' brillante.
Pero' questa non e' la soluzione a tutti i problemi: infatti le zone intermedie, di solito quelle piu' interessanti, possono venire irrimediabilmente fiacche e con i livelli compressi.
Certo per Salgado non e' un grosso problema perche' le sue foto sono stampate impeccabilmente da qualcuno con diversi strati di pelo sullo stomaco
Infine una nota storica: il vecchio adagio "espore per le ombre e sviluppare per le luci" significa assicurarsi di registrare correttamente le zone piu' buie e poi di non far diventare le alteluci troppo dense con lo sviluppo. Forse un'esposizione sistematica a 200 Iso viene proposta con questa idea in mente.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
Solms 2011: ich war dabei.
- Marco Pecorini
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Ricevuto..grazie Elia e Marzio!
Riguardo il vecchio adagio "espore per le ombre e sviluppare per le luci",
mi scuso in anticipo per la domanda: Come posso sviluppare per le luci?
Fin ora se riuscivo a ottenere qualche dettagio nelle ombre più chiuse le alte luci erano densissime (cieli bianco-latte)...bruciatura? Filtri?
P.s.: arrivo un poco in ritardo
grazie
Riguardo il vecchio adagio "espore per le ombre e sviluppare per le luci",
mi scuso in anticipo per la domanda: Come posso sviluppare per le luci?
Fin ora se riuscivo a ottenere qualche dettagio nelle ombre più chiuse le alte luci erano densissime (cieli bianco-latte)...bruciatura? Filtri?
P.s.: arrivo un poco in ritardo
grazie
Marco
si si tutto giusto...
anche bresson esponeva a 320 dopo essere stato consigliato dal suo stampatore.
tutto questo per ottenere il negativo dello "stupido", ovvero quel negativo che chiunque potrebbe stampare in modo decoroso.
a parte questo modo semplicistico, questa pratica ti permette di avere davvero sotto controllo le ombre e le luci avendo molta più libertà in fase di stampa di decidere di fare ciò che si vuole.
io la trix la espongo sempre a 320, a 200 per il mio modo di stampare è troppo morbida e prevede davvero tanta bruciatura ed esposizioni,tante, con diversi filtri.
esponendola a 320 ottengo dei negativi morbidi che contengono una bella gamma di grigi, ma che non bisognano di altri gradi di contrasto per ottenere una bella stampa.
il concetto si può traslare sul digitale.
avere un file di origine, raw, morbido, consente di poter controllare al meglio l'elaborazione non sacrificando scelte successive.
tutto semplicemente qui.
anche bresson esponeva a 320 dopo essere stato consigliato dal suo stampatore.
tutto questo per ottenere il negativo dello "stupido", ovvero quel negativo che chiunque potrebbe stampare in modo decoroso.
a parte questo modo semplicistico, questa pratica ti permette di avere davvero sotto controllo le ombre e le luci avendo molta più libertà in fase di stampa di decidere di fare ciò che si vuole.
io la trix la espongo sempre a 320, a 200 per il mio modo di stampare è troppo morbida e prevede davvero tanta bruciatura ed esposizioni,tante, con diversi filtri.
esponendola a 320 ottengo dei negativi morbidi che contengono una bella gamma di grigi, ma che non bisognano di altri gradi di contrasto per ottenere una bella stampa.
il concetto si può traslare sul digitale.
avere un file di origine, raw, morbido, consente di poter controllare al meglio l'elaborazione non sacrificando scelte successive.
tutto semplicemente qui.
Forse non consideriamo il fatto che Bresson utilizzava una m3, senza esposimetroManlio ha scritto:si si tutto giusto...
anche bresson esponeva a 320 dopo essere stato consigliato dal suo stampatore.
A parte il fatto che anche un esposimetro può difficilmente distinguere 1/5 di diaframma di differenza (il passaggio da 400 asa a 320 asa) figuriamoci chi espone ad occhio...
Credo che ci sia molta letteratura d'invenzione in questo campo
Ciao Mauro
secondo me tra 400 e 320 no, basta prendere l'esposizione su un pezzo grigio e uno bianco e va a farsi friggere tutto...uno stop è diverso
Ogni volta che apri l'otturatore dai voce a un tuo pensiero sul mondo
Paolo Pellegrin
www.marziovilla.tk
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ma non stiamo parlando tanto dell'esposizione, ma della curva e di come lo sviluppo agisce su di essa.marzio ha scritto:secondo me tra 400 e 320 no, basta prendere l'esposizione su un pezzo grigio e uno bianco e va a farsi friggere tutto...uno stop è diverso
infatti ha poco senso questo discorso se non si parla anche dello sviluppo.
cmq si esporre per le ombre e sviluppare per le luci...
mentre per il digitale ....
- Elia Freddi
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Da 400 a 320 Iso c'e' 1/3 di stop.
Possiamo discutere quanto possa essere significativo.
Io consiglio di imparare ad usare l'esposimetro. Basta infatti fare un po' d'attenzione a dove lo si punta e tenere a mente il vecchio adagio "esporre per le ombre e sviluppare per le luci" per riuscire brillantemente ad avere ottimi negativi.
Ciao
Possiamo discutere quanto possa essere significativo.
Io consiglio di imparare ad usare l'esposimetro. Basta infatti fare un po' d'attenzione a dove lo si punta e tenere a mente il vecchio adagio "esporre per le ombre e sviluppare per le luci" per riuscire brillantemente ad avere ottimi negativi.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
Solms 2011: ich war dabei.
io uso quello esterno(incidente) appunto per non dover cercare sempre "il punto migliore dove siamo capaci di esporre"
è molto piu sicuro esporre a 200 con l'esposimetro esterno
scherzo, io faccio così, ma se uno si trova meglio con l'm6...
ciao
è molto piu sicuro esporre a 200 con l'esposimetro esterno
scherzo, io faccio così, ma se uno si trova meglio con l'm6...
ciao
Ogni volta che apri l'otturatore dai voce a un tuo pensiero sul mondo
Paolo Pellegrin
www.marziovilla.tk
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- Elia Freddi
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Ok, cerco di darti una risposta, spero di riuscirci.
Si dice di esporre per le ombre perche' se la pellicola non riceve una quantita' minima di luce sufficente, le ombre restano completamente nere (pellicola trasparente) e non c'e' modo di recuperarle.
Si dice di sviluppare per le luci intendendo che lo sviluppo deve essere tale da non rendere le alteluci troppo dense (nere sulla pellicola). Se infatti diventano troppo dense poi in fase di stampa risultano completamente bianche, a meno di non fare delle mascherature.
Questo detto e' tutto sommato legato ad un approccio molto empirico in cui si bilancia la propria tecnica in base all'esperienza. Per esempio, io so che se un mio rullino e' scattato prevalentemente con luce morbida allora devo incrementare l'agitazione per accentuare il contrasto, l'opposto se gli scatti sono con luce dura.
Se invece si vuole usare un approccio preciso, ci vuole almeno una buona conoscenza del Sistema Zonale. La cosa simpatica e' che presto ci si accorge che il Sistema Zonale conferma pienamente il vecchio adagio "esporre per le ombre e sviluppare per le luci".
Se mastichi un po' d'inglese ti consiglio di acquistare "Way beyond monochrome", e' veramente un ottimo manuale sul bianconero e vale ben di piu' dei soldi che costa.
Ciao
Si dice di esporre per le ombre perche' se la pellicola non riceve una quantita' minima di luce sufficente, le ombre restano completamente nere (pellicola trasparente) e non c'e' modo di recuperarle.
Si dice di sviluppare per le luci intendendo che lo sviluppo deve essere tale da non rendere le alteluci troppo dense (nere sulla pellicola). Se infatti diventano troppo dense poi in fase di stampa risultano completamente bianche, a meno di non fare delle mascherature.
Questo detto e' tutto sommato legato ad un approccio molto empirico in cui si bilancia la propria tecnica in base all'esperienza. Per esempio, io so che se un mio rullino e' scattato prevalentemente con luce morbida allora devo incrementare l'agitazione per accentuare il contrasto, l'opposto se gli scatti sono con luce dura.
Se invece si vuole usare un approccio preciso, ci vuole almeno una buona conoscenza del Sistema Zonale. La cosa simpatica e' che presto ci si accorge che il Sistema Zonale conferma pienamente il vecchio adagio "esporre per le ombre e sviluppare per le luci".
Se mastichi un po' d'inglese ti consiglio di acquistare "Way beyond monochrome", e' veramente un ottimo manuale sul bianconero e vale ben di piu' dei soldi che costa.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
Solms 2011: ich war dabei.
E con lo sviluppo come ti comporti? Incrementi? Di quanto?Manlio ha scritto: .....................
io la trix la espongo sempre a 320, a 200 per il mio modo di stampare è troppo morbida e prevede davvero tanta bruciatura ed esposizioni,tante, con diversi filtri.
esponendola a 320 ottengo dei negativi morbidi che contengono una bella gamma di grigi, ma che non bisognano di altri gradi di contrasto per ottenere una bella stampa.
..................
Grazie
Ivan